Fanfic a 4 mani. GurenSuzuki&Tora.
“Il mio nome è Kyo. La vostra insegnante di matematica, la Signora Fuwa, ha avuto un incidente domestico e attualmente è ricoverata in ospedale con un braccio rotto e l’anca lussata. Ne avrà per qualche mese, ma a parte questo sta bene. Fino ad allora la sostituirò io. Per andare d’accordo con me ci sono solo tre regole da rispettare: Prestatemi attenzione quando spiego; Impegnatevi; e soprattutto, in tutto ciò che fate dalla mattina quando aprite gli occhi fino alla sera quando li chiudete, pensate sempre e solo con la vostra testa.”
Un insegnante fuori dalle righe, acuto e tenebroso e uno studente dalla mente brillante e ribelle. I loro mondi collideranno e, inevitabilmente, l'impatto li unirà.
KyoRuki.

I deliri di una ragazzina attraverso gli anni.
Le sue richieste improbabili al sovrannaturale.
Perché fangirl si nasce. E lo si diventa.
[Yaoi e Yuri sono impliciti nel testo. Lo Slash pure... ma tutti sappiamo che rimanda al reale *grin*]

[pairing EunHae - pairing HaeMin]
Donghae riusciva a sentire i battiti veloci del suo cuore, riusciva a sentire il ticchettio dell'orologio nella stanza accanto.
Sentiva l'adrenalina aumentare nelle sue vene. Non riusciva a muoversi ed iniziò a tremare.
Non poteva farcela. Non poteva assolutamente farcela a stare lì da solo.
Sungmin era appoggiato allo stipite della porta, i capelli corvini raccolti in una insolita codina, con le braccia incrociate e fissava divertito il suo dongsaeng.

Dividere una mansarda con un estraneo è sempre impegnativo. Se però l'estraneo sveglia mezza città alle tre di notte perché facendo sesso grida come un pazzo, ti fa trovare i suoi calzini sporchi nel frigorifero, si dimentica di riciclare la plastica e ha i capelli tinti di rosa, la situazione diventa davvero complicata.
“E tu, Demian,” chiese Leonora “non hai paura di essere solo?”
“Io... no. Solo è chi chiude il suo cuore. Ciò che temo non è di non essere amato, ma di non trovare qualcuno a cui dare il mio amore.”
Il tema di questa storia è la devozione d'amore: quando si dona il cuore a una persona senza chiedere niente, ma proprio niente in cambio. E allora, se un ragazzo speciale ha dimenticato se stesso come in un lungo sonno, esiste qualcuno capace di ricordargli che, oltre il tetto, ci sono ancora le stelle. Perciò non fatevi ingannare dalle apparenze: comincia come una commedia leggera e frivola, ma se le date tempo, diventa molto di più. Come i suoi protagonisti.
[Finora (forse) la mia storia completa più bella]

Sì, mi ero preso una cotta (e già il fatto che prendessi cotte a trentacinque anni suonati la dice lunga!) per uno con i capelli alla Crudelia Demon![...]
Mi voltai e mi persi in un paio di profonde iridi soggioganti, di un castano cioccolata, intenso e abbacinante. K mi fissava dall'alto al basso.
Mi spogliò con uno sguardo di ogni accessorio interno. Mi sentivo trasparente davanti a lui, come riuscissi a trasmettergli il concetto di me senza fare assolutamente nulla.
Un tour Europeo, tante città, lingue e popoli: li vediamo scivolare davanti ai nostri occhi raccontati da una lingua ironica e tagliente. E purtroppo innamorata. Ma una vita può essere sconvolta completamente in un mese per colpa di una sola persona?
(KxSeth)

Per rassicurarlo, mi avvicinai con un sorriso rasserenante, ma lui prese a scuotere così violentemente la testa che mi ricordò per un attimo i nostri furiosi headbanging di Filth in the beauty.
«Stai là! Mi rubi l'aria!»
Mi bloccai con un braccio teso nel vuoto e quando lo abbassai pochi istanti dopo avevo già abbandonato l'espressione attonita che mi era nata spontaneamente sul volto per lasciare posto ad un ghigno malizioso.
«È uno dei tuoi modi poetici e teatrali per dirmi che la mia bellezza ti toglie il fiato?»
[Dedicata a Guren. Ti voglio bene, chibi.]

"L’altro stringe fra le braccia Sonno, il fratello di Morte, e la malvagia notte, avvolta in una nuvola vaporosa. E là i figli della nera Notte hanno la loro dimora, Sonno e Morte, terribili dei."
La guerra distrugge e crea; domina tutti, anche i Vampiri che ingannano la Morte.
E questa volta, saranno loro a bagnarsi di strage le mani.

L'infermiera aveva alzato teatralmente gli occhi al cielo, sbuffando, e portandosi una ciocca scura dietro l'orecchio; infine aveva impietosamente masticato fra i denti qualche vago inno all'idiozia del suo amico. Il tutto in rapida sequenza.
«Tutto intero Rei?»
«Ouch! Sì, quasi.»
«Peccato.»
[Dedicata a Shinushio con tutto il mio amore]
[AoixRuki - ReitaxKai]
ATTENZIONE: Contenuto altamente deficiente. (ho messo OCC per precauzione)

Fanfiction corretta e sistemato il formato HTML.Perdonate il disagio,mi sono accorta solo adesso che era impossibile da seguire. Storia nata come esperimento sulla descrizione dell'erotismo in quasi totale mancanza di dialoghi. Essenziale e telegrafica: un Tamaki come non l'avete mai visto. Fanfiction nata con l'intento di avere solo un capitolo ma poi...ehm...mi sono fatta prendere la mano ^_^''

Tutto ebbe inizio quando Kai, leader indiscusso dei Gazette, amato, rispettato, dal sorriso fossettoso e dagli sguardi dolci ma dall'indole segreta perversa e dominatrice, fu circuito da Ruki, il pocket singer del medesimo gruppo sopra citato, riguardo un nuovo taglio di capelli.
Il più giovane aveva insistito perchè Kai abbandonasse il taglio liscio e scalato con tanto di frangia sugli occhi per adottare uno stile più... come dire, più...
"Più figo! Dai, starai da schianto, appena ti vedranno tutte le donne di questo pianeta vorranno solo saltarti addosso! Dovrai contattare almeno tre avvocati per proteggere i tuoi attributi! Forza, Kai, dammi retta!"
... ecco, sì, insomma, Ruki aveva detto proprio così e Kai, con un sospirone da mamma chioccia stressata, aveva acconsentito.
Ora, a distanza di dieci mesi, non poteva lamentarsene, dopotutto: il taglio gli stava da dio, aveva acquistato una carica erotica insospettabile, il video di Before I Decay era primo in classifica dal momento della sua uscita e aveva anche trovato l'amore della sua vita.
"KAIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII, prega che muoia nel travaglio o appena mi rimetto in piedi sei finitoooooooo!!!!!!!!"
...
Ecco, forse ripensandoci l'aver trovato l'amore della sua vita costituiva l'unico vero inoppugnabile motivo per cui NON avrebbe MAI dovuto acconsentire a cambiare pettinatura.

Questa è una delle prime Ficci che ho scritto, inizialmente era composta da personaggi di un'altra Band ma col tempo mi sono accorta che ( vedendoli anche nelle foto) la storia poteva andare a pennello anche a due persone che adoro ( 2 su miliardi XD ) Chiedo venia per gli errori grammaticali, spero di emozionarvi o almeno di farvi piacee questa storia. grazie a tutti quelli che leggeranno e commenteranno. ...Lo vedo da lontano, immediatamente rallento e penso a te, come se io non ci pensassi mai a te...

"Quante possibilità avrei di rivedrerlo? Nello stesso momento, nello stesso luogo, la stessa concidenza di adesso... impossibile. Chi sei?"
FANFICTION SCRITTA IN COLLABORAZIONE CON KOZUNA.
Kozuna -> Shinya, corsivo.
Akuma_die -> Kyo, grassetto.

[dedicata ad Aredhel Noldoriel, a Jo]
La prima notte di una gita che ne avrebbe comprese quattro, Kouyou aveva bussato alla mia porta che io mi stavo lavando i denti a torso nudo, con un disco di Stevie Ray Vaughn di sottofondo (incredibile come certi irrilevanti dettagli rimangano impressi). Quando gli avevo aperto, mi aveva gettato le braccia al collo, coinvolgendomi in un bacio dal bizzarro gusto di pasta dentifricia.
[pairing AoixUruha]

Cercò di guardare altrove.
Ma quella vena.
Sentiva il sangue scorrere sotto la pelle.
Lo stava provocando, e lui non riusciva ad accettarlo.
Inoltre, ci stava riuscendo più che bene.
Aprì lentamente la bocca, scoprendo le zanne candide.
Leccò piano la carotide, pigiando leggermente alla sua base per farla risaltare sulla pelle bianca.
- ovviamente, dopo anche tu mi dovrai dare qualcosa, in cambio...-

[Ruki/Shou][one-shot]»-E' il mio modo per provarci con te.-, la sua voce questa volta non tradisce alcun tono infantile e innocente, sembra la voce di un uomo adulto, sicuro dell'obiettivo che si è imposto. Mi mordo il labbro nervoso, abbassando lo sguardo. Eccone un altro che cerca per provarci con me, ma che ho di tanto attraente, sembra che tutti i maniaci li trovi io.»