"Jimin...So benissimo che mi ha dato un bacio innocente come tanti altri, dolce come quelli che gli piace rubarmi ogni tanto e che io gli lascio rubare. Ma qua, sulla spiaggia..."
In un momento d'immaginazione ho pensato a Jungkook e Jimin insieme sulla spiaggia e ho deciso di metterlo nero su bianco. Buona lettura!!

“Dannazione” si ritrovò ad imprecare Levi Ackerman mentre sfrecciava con la sua Mustang nera, controllando di continuo l’orario sulla schermata della radio sul cruscotto.
Non era solito essere in ritardo, anzi, odiava chi lo fosse, in qualsiasi occasione. Ma quella situazione non era dovuta dalla sua volontà, e stava cercando di fare il possibile per evitarlo. […]
Uscì dall’auto sospirando, richiuse la portiera alle sue spalle e, schiacciando il pulsante dell’antifurto sulla chiave della stessa, si incamminò in quella strada pedonale per andare da lui con le mani in tasca. […]
Il giovane guardò velocemente l’adulto andando poi a recuperare la bicicletta che era caduta a terra poco prima, mettendo le mani salde sul manubrio. […]
{AU!EreRi}

[...] «e non mi interessa se mi odi, perché entrambi siamo due pazzi che cercano di scappare via da questo labirinto di follia.»
yoongi x taehyung
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“Perché mi baci di tanto in tanto e non mi hai ancora cacciato seriamente, hyung?”
Yoongi rotea gli occhi. “Non sai proprio cosa sia il silenzio, uh?”
Jeongguk ridacchia e scuote la testa. “No.”
Yoongi ne è grato.
“Non vuoi parlarne?”
“Non c’è niente da dire.”
Jeongguk annuisce. “Non c’è niente da dire.” ripete e per qualche ragione, come sempre, finisce con il crederci, ubriaco e singhiozzante su ogni parola traballante di Yoongi.

Voleva baciarlo sapendo che il giorno dopo avrebbe baciato di nuovo quelle labbra.
E il giorno dopo.
E il giorno dopo ancora.
Finché vi fossero stati giorni da contare, Taehyung voleva contarli con Jimin.
*
C'è una sala da tè a est del fiume.
È piccola e graziosa, e al suo interno riposa un vecchio pianoforte castano.
È una tenera favola, un posto dove dimenticare, anche solo per un istante, la vita vera.
*
tearoom!AU
vmin, yoonkook, side!Namjin

"indovinami, scoprimi, sappimi" ecco quello che Yoongi trovò scritto su quel foglietto nello zaino.

-La verità è che...- esala con voce roca ad un passo dall'orecchio di Jungkook -...Avrei voluto farlo più a lungo.-
Jungkook manda giù un grumo amaro di saliva, sforzandosi di sorridere, poi Jimin spezza l'istante ridendo della sua risata argentina ed adorabile, il capo appoggiato con dolce intimità a quello più in basso di Kookie.
-È vero, anche all'estero Tae ha dato prova di una certa, entusiasta, resistenza – intercala con tono dimesso il minore, cercando di farlo passare per un'imitazione.
-Che razza di esempio stai dando al nostro maknae? - rincara Jimin, salvando galantemente la situazione. Questo live sta prendendo una brutta, bruttissima piega, pensa Kookie riconoscente, desiderando solo di poter staccare la telecamera.
One shot scritta a quattro mani con pesci_rossi
Grazie cara per avermi tenuto manina durante la stesura!! ;-)
( http://www.efpfanfic.net/viewuser.php?uid=666193 )
Buona lettura e buona fortuna!!

"Dicono che quando incontri la tua anima gemella te ne rendi subito conto perché il cuore fa un tuffo e il tuo sguardo si incatena al suo e a nessun altro.
Dicono che appena incontri la tua anima gemella i colori iniziano mano a mano a comparire e a trasformare un mondo vuoto e triste in uno completamente diverso.
Dicono che quando incontri la tua anima gemella il vostro legame diventa immediatamente indissolubile, come se vi conosceste da un’eternità e l’amore provato per lei è totale.
Dicono anche che le sensazioni provate con la propria anima gemella siano incomparabili, qualcosa di così travolgente da non poter essere descritto a parole, che coinvolge ogni fibra, ogni cellula, ogni molecola del tuo corpo.
Beh, per quanto Yoongi in fondo al cuore desiderasse ardentemente poter vedere i colori non voleva avere nulla a che fare con quella merda."
YOONMIN SOULMATES AU

Leggendogli nel pensiero, Jimin scambiò le loro posizioni, ritrovandosi, come la notte prima, sopra il giovane. Ammirando sbalordito come Tae potesse essere così perfetto pur essendosi appena svegliato, Jimin avvicinò i loro corpi, sentendone il contatto e il bisogno.
«Buongiorno Tae»
Con le mani inconsciamente già appoggiate sui suoi fianchi, Taehyung sospirò.
Potrebbe davvero abituarsi a tutto questo.
A Jimin.

Dentro il corpo di un altro essere vivente guardo la tua vita con aria innocente.
Vorrei dirti cosa provo ma facendolo sono sicuro che non mi mostreresti la tua parte buona da grifondoro.
(Chissà cosa provi per me...
Però.. questo non è importante).
Vorrei solo sapere se posso sperare almeno nel tuo aiuto, sai... ormai ci sono abituato .
Chissà se anche questa volta mi salverai o , per la prima volta , mi abbandonerai...

"Park Jimin gli era piombato tra capo e collo alla stessa velocità dello sbattere le palpebre. Era stato irreversibile tentare di correre ai ripari, Min Yoongi semplicemente quella mattina aveva aperto gli occhi e si era visto in casa propria la fonte più pura di ossigeno esistente al mondo. Solo questo, davvero nulla di speciale."
*YOONMIN*

Era sempre stato così. Senza dire niente a nessuno, affrontare le cose da solo.
Non sono solo perché mi piace, è solo che il mio carattere introverso mi impedisce di riuscire ad avere delle relazioni durature.
Le persone si stancano di te quando non ti apri e rimani chiuso nel tuo mondo.
Ho sempre voluto essere importante per qualcuno, anche solo per qualche secondo, ma non è mai successo.
Sono sempre stato il solito ragazzo con le cuffie nelle orecchie ed un libro in mano.
Sono sempre stato isolato nel mio mondo a sognare che le storie che leggevo divenissero mie.
Ma un giorno incontrai quegl' occhi che mi intrappolarono.
Mi rapirono e senza che parlasse capii che quegl' occhi contenevano i miei stessi demoni.
La solitudine, l'ansia anche solo di alzare lo sguardo, la paura di essere feriti.
Ecco cosa mi urlavano i suoi occhi.
Non immaginavo che un giorno me li sarei trovati talmente vicini dai riuscire a scorgerne anche le più piccole sfumature di colore.
"Forse è solo un sogno" pensavo, ma non avrei mai potuto sognare qualcosa di così meraviglioso.

Asahi e Nishinoya hanno finito il liceo e frequentano l’università. Asahi studia medicina dello sport e Noya gioca ancora a pallavolo. La loro amicizia pare salda come sempre, ma qualcosa sta per cambiare... specialmente dopo l’entrata in scena di una ragazza che sembra molto interessata al piccolo libero.
DISCLAIMER: questa fanfiction è una traduzione che io sto effettuando con il permesso del legittimo autore; tutti i personaggi citati appartengono ai rispettivi autori.

-Haaveilla è un termine finlandese che vuol dire principalmente "Sognare ad occhi aperti"-
Dove Park Jimin è una troia, Hoseok lo studente appena trasferito, NamJoon e SeokJin una coppietta felice, TaeHyung e JungKook sono spaesati e YoonGi fa la vecchietta del villaggio che la sa lunga...
"Ci vuole sempre un Hoseok, per smuovere le acque"
DISCLAIMER: La storia usa i BTS e altri eventuali idol come personaggi completamente inventati, di cui la persona corrispondente è solo facciata. Non intendo essere irrispettosa di queste persone, ma solo avere dei personaggi "preimpostati" per fare pratica e scrivere storie. Se qualsiasi cosa vi sembra invece irrispettosa o simili per favore contattatemi e cercherò di risolvere al più presto.

Harry ha iniziato il suo sesto anno già stanco di tutto e di tutti, e mentre sembra che Voldemort si sia preso una vacanza lontano dalla sua testa, Harry sospetta che abbia lasciato il compito di ucciderlo a qualcosa che non fa parte né dei Mangiamorte, né di tutto il resto delle minacce che incombono su di lui.
In ogni caso, Malfoy c'entra sempre.
E fu proprio per quello scontro che le sue giornate si trasformarono e non erano più opache.
Perché fu in quel momento, nell'istante in cui i capelli perfettamente pettinati di Malfoy solleticarono le sue narici, che iniziò a starnutire.
E starnutire.
E starnutire.
E starnutire ancora.