Come da titolo, sono letteralmente dei frammenti di me.
Strappati dolorosamente ai miei momenti di malinconia.
Mano a mano ne andrò pubblicando, perchè...perchè ne sento la necessità.
Buona lettura.

Sciocco, folle è frainteso un giovane e vecchio poeta, egli rimane bloccato. Le sue parole non escono, non emette più un suono.
Un richiesta d'aiuto da chi e bloccato su un precipizio... soffocante, insopportabile, doloroso.
Una speranza al quale si è arreso, al quale desidera credere.

Alice Emily Reinwood è una ragazza di 19 anni originaria di Belleville (New Jersey) trasferitasi a New York per frequentare la prestigiosa accademia Visual Arts. Nervosa per il suo primo giorno di lezione, inizia a farsi le prime paranoie, tuttavia non si aspetterà mai che durante quella ordinaria giornata la sua vita andrà a scontrarsi con quella di un ragazzo del quinto anno, il misterioso e affascinante Gerard Way. Dannatamente simili in tutto e per tutto, questa conoscenza causerà non pochi guai alla nostra protagonista. Riusciranno ad andare d’accordo? Sarà l’inizio di un’amicizia o qualcosa di più?

Roger Taylor, batterista dei Queen.
Alena Hale, una comunissima ragazza londinese.
Cosa potrebbe mai accadere fra di loro? Soprattutto, Alena potrebbe mai permettere ad un uomo di cambiarle totalmente la vita? E Roger sarebbe disposto a lasciare la sua vita da scapolo per una sola donna?
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Questa storia è stata scritta e ambientata nei tempi moderni.
Il lettore è libero di lasciare il personaggio o sostituirlo con Ben Hardy, attore del film Bohemian Rhapsody. L'interpretazione è soggettiva, riguardo Roger Taylor.
Spero vi piaccia, buona lettura!

tell me there are things that you regret

Alex afferrò il proprio cellulare componendo rapidamente il numero dell’ambulanza mentre grosse lacrime iniziavano già a pungerle le palpebre. Accidenti a lei ed al suo voler costantemente aiutare il prossimo et non farsi mai i cazzi suoi. Ed accidenti anche alla sua inesistente capacità di mantenere i nervi saldi in situazioni come quella.
Il cellulare tuttavia non squillò nemmeno una volta perché qualcuno glielo strappò violentemente di mano con fare scocciato, lasciando la ragazza completamente di stucco. Incredula, si guardò prima la mano vuota e poi alzò lo sguardo sul tale che aveva di fronte.
E per poco non le prese un colpo.
Quel ragazzo doveva avere all'incirca la sua età, e la fissava con aria beffarda e decisamente divertita. Anzi, decisamente troppo divertita, per essere uno che era stato appena pestato a sangue da altri quattro ragazzi come testimoniavano il suo labbro spaccato, lo zigomo tumefatto e l’arcata sopraccigliare destra gonfia e insanguinata.
-Sto benissimo, tesoro. Te ne puoi anche andare.- la canzonò lui, passandosi il dorso della mano destra sul labbro e sbuffando una risata nervosa alla vista della sottile striscia di sangue che vi era rimasta.

Per quel che ricordo la prima volta che presi e bevvi quella bottiglia di Jack Daniel's non vidi più i miei genitori. Dimenticai i loro volti, e i loro nomi; dimenticai i loro sorrisi e il loro profumo, dimenticai cosa significava realmente sentirsi in famiglia. E quando bevvi la seconda molto più rapidamente di quanto credessi di esser capace dimenticai tutti i problemi, e tutte le conseguenze delle mie decisioni. Quando ero piccola ripetevano spesso che avrei passato una vita felice quando sarei cresciuta. E dal momento in cui cominciai a prendere tutti i peggiori vizi del mondo, non provai più nulla. Vivevo in un universo ovattato, dove ogni sensazione risultava assente e la memoria lentamente svaniva, semplicemente. Furono così i miei lunghissimi anni passati a Belleville, nel New Jersey. Come una bambola rotta, con un'anima consumata.
Ma poi il suo arrivo nella mia vita, cambiò ogni cosa. Diventò capace di farmi dimenticare i miei problemi, di affrontarli anche. Diventò capace di accendere in me quelle emozioni che avevo perso da tempo. Diventò lui, il mio più malsano vizio.

E’ strano come tutto quello che percepiamo sia direttamente collegato alle nostra aspettative, credo che siano in realtà le aspettative a fotterci. Quando abbiamo aspettative nutriamo una sorta di attaccamento e gli diamo importanza; rimaniamo delusi se la realtà non raggiunge le nostre aspettative. Al contrario, senza aspettative, tutto può stupirci e deluderci incondizionatamente. E penso che sia questo il segreto di Frank; non nutriva alcuna aspettativa, era in balia del destino.

Sophie, una sedicenne inglese arrabbiata con il mondo e con un fratello molto inusuale, è una giovane punk. Suo fratello tenterà di tenerla alla larga dalla scena musicale e sociale che lui ha stesso ha contribuito a creare, ma non ce la farà per molto...Ma soprattutto non riuscirà a tenerla lontana dai suoi amici.

Era così bianco. I suoi occhi verdi risaltavano sul quel viso particolare, incorniciato dai suoi capelli corvini, tinti e disordinariamente ordinati. Gli zigomi evidenti, evidenziavano l’aria della bocca. I denti piccoli ed ingialliti dal fumo di quelle Marlboro, rigorosamente rosse, che fumava sempre, le sue labbra rosse e sottili che sembravano così appetitose ed invitanti.

“È un casino quando devi far combaciare la tua vita con quella di una perfetta estranea di cui hai i ricordi e tutto il resto. Non sono più io e non sono lei, non so chi sono.
So solo che ti amo disperatamente e che da qui riparte la mia vita.”
“Giusto e io ci sarò sempre e non mollerò mai.”
“E se non centreremo un obbiettivo ci riproveremo fino a riuscirci, se tu giochi la tua parte io giocherò la mia.”
Sorridiamo, lui strofina il suo naso contro il mio.
“Adesso dormiamo.”
Sì.”
Ci aspetta un nuovo giorno e una nuova vita e dovremo dare il cento per cento di noi stessi.
{Seguito di "Aliens exist"

E poi diciamocelo, quando ci si mette l'amore, diventa tutto più schifoso.
_La passione si dosa, si cancellano i cuori, ci si spoglia in due, ci si riveste da soli_

[Tratto dal 1° capitolo]
Il sole splendeva a Poway: l’estate era finalmente arrivata.
Le persone organizzavano grigliate, feste e andavano in vacanza, la scuola era terminata e per chi lavorava c’erano le ferie.
Preparare una valigia non era mai stato così facile per me, che di estivo non avevo niente se non una o due canottiere nere, per il resto il mio armadio era composto solo da magliette di gruppi musicali.
Non ero molto amante dell’estate, preferivo l’inverno, le cioccolate calde, la neve e il Natale.
I miei migliori amici, Mark e Tom, mi avevano costretta ad andare in vacanza con loro e, come rifiutare davanti a due ragazzi che ti ripetono in continuazione, facendo gli occhioni, “Dai, vieni con noi!” portandoti all’esaurimento nervoso?

1974. Allison Smith è una ragazza di 16 anni e con gli amici va spesso nei locali per sentire suonare dei gruppi musicali, tra questi c'è il preferito di Allison, i Queen. Una sera per caso riesce a parlare con Roger ma non si vedranno più.
1983. Allison ormai venticinquenne, è una aiuto regista di video musicali e le arriverà una proposta davvero allettante... Che la vita di Allison prenda una nuova svolta?

“ciao tesoro, spero che tu possa capirmi, spero che ti prenderai cura di tuo fratello e di tuo padre. Sei grande ormai e non hai più bisogno della tua mamma! Ti abbraccio e ti bacio!”