Levi/Eren | Armin/Erwin
Armin era convinto che fosse un’occasione unica nella vita, ma Eren non vedeva altro che un ulteriore possibilità di fallire. Non poteva uscire niente di buono da un tirocinio in un soffocante ufficio alla Survey Corporation. Ad Eren sarebbe bastato star seduto ed aspettare che quello che restava del suo ultimo anno scolastico gli passasse davanti. Tuttavia, dopo un viaggio in ascensore, Eren si trovò a mettere in discussione quello che credeva di sapere sulla vita e su sé stesso.
*Traduzione dall'inglese di una delle più famose fanfic Ereri*

IT [ REDDIE!AU ]
Di cosa profuma Richie Tozier? Un quesito simile, prima di quel momento, Eddie non se l’era mai posto. Se ne stava in piedi davanti allo specchio del bagno a fissare il proprio riflesso ed aveva appena finito di constatare che la camicia con le palme di Richie fosse molto, anzi tremendamente larga, cazzo. Di cosa profuma Richie Tozier? Di stupido, innanzitutto. Aprì gli occhi e si rese conto di star sorridendo, piuttosto soddisfatto, ma farlo in assenza del suo amico gli sembrò un attimo dopo un po’ sciocco. Che gusto c’era ad insultare Richie se quello non poteva sentirlo? Se lo figurò proprio: s’immaginò quello che, ridendosela, quella sua risatina del cazzo, gli diceva che insultarlo in sua assenza fosse poco producente e poi faceva un’imitazione di qualcosa che Eddie non conosceva. «Sta’ zitto, Richie!» Un. Attimo. Cavolo. «Oh, perfetto, adesso per colpa tua mi metto anche a parlare da solo!» Era peggio di un’infezione, Rich gli avrebbe fatto venire una malattia mentale e non andava bene, oh, non andava proprio bene. Se gli avesse fatto venire una malattia, sua madre ne sarebbe uscita pazza.

STORIA VINCITRICE DI UNO DEI PREMI WATTY 2022
Dopo dieci anni di reclusione nella prigione di Azkaban, il due ottobre duemilaotto Draco Malfoy finisce di scontare la propria pena. Avrà tempo sei mesi per dimostrare alla Società Magica di essere idoneo alla restituzione della bacchetta.
Sarà in grado, Draco, di risorgere dalle proprie ceneri?
• "Trovò il coraggio di alzare la testa, riflettendosi così nelle crepe dello specchio. Aveva un aspetto orribile, ma non era quello il problema.
Il vero problema, oltre a quello che non aveva, era quello che non era.
Non era nessuno. Draco Malfoy non era più nessuno." •

Sono passati otto anni dalla fine della seconda guerra magica, la magia oscura e il lato più elitario e purosangue del mondo a stento riescono a sopravvivere. Nonostante la guerra sia ormai solo un ricordo, il vice capo degli Auror è sempre più burbero e intrattabile come se una piccola parte dei conflitti della sua giovinezza gli fossero rimasti saldati nell’anima. Seppellito in un lavoro fatto di troppi documenti con troppa poca azione, tutto il mondo inoltre, sembra voler agire di concerto per fargli saltare costantemente i nervi.

Alla 1-A viene data l'opportunità di passare un'estate in un resort di lusso. Sembra forse esserci un modo migliore di combattere il caldo e i duri allenamenti al chiuso?
Purtroppo, però, sogni così inverosimili, si sa, finiscono sempre per schiantarsi al suolo ed i ragazzi scopriranno presto, a loro spese, che non è tutto oro quello che luccica e che, come ogni eroe che si rispetti, anche a loro toccherà guadagnarsi la fortuna che tanto desiderano.
Riusciranno i nostri futuri eroi a trovare il modo di godersi l'estate nonostante imprevisti ed incidenti di percorso?
Piccole avventure e brevi sconfitte riempiranno i capitoli con il fascino travolgente dei personaggi che abbiamo amato.
Una storia di amicizia e di paura, che mostra il percorso di adolescenti in cerca di loro stessi, alle prese con timori da superare e amori da conquistare.
[KiriBaku, KamiJirou, Tododeku]

[Ereri]
Questa os è stata scritta per il WritOber indetto da fanwrite.it
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Tratto dal testo:
Se solo non fosse scappato via in quel modo, se solo non fosse sparito per mesi invece di parlare chiaro a Eren e sincerarsi che le sue paranoie erano tali e non realtà concreta, forse in quel momento sarebbero stati abbracciati in quel letto che non era mai stato tanto grande.
Forse era solo la morte della loro relazione che si palesava finalmente e quel l’ultimo rapporto, altro non era che un doloroso addio di chi non riesce a staccarsi del tutto.

-Si può sapere che cazzo stai facendo?- il dorso della mano destra di Yuri Plisetsky scattò secco contro il tocco titubante delle dita di Katsuki Yuuri.
-Ah, sei sveglio…- Yuuri ritrasse la mano prendendo le distanze dal futon semi distrutto occupato dal ragazzino russo che, da sotto uno scompiglio di ciocche bionde, lo fissava ancora mezzo addormentato. Ma sufficientemente incazzato.
-Scusami…io, ecco… sono le otto passate e giù la colazione è pronta da un pezzo, così insomma sì, ho pensato di svegliarti e…-
Plisetsky ringhiò tra i denti qualcosa di umanamente incomprensibile e iniziò a stirarsi per quella che a Yuuri parve un’eternità.
-Bussare no, eh?-
-Veramente… ho bussato per dieci minuti-
-Beh, la prossima volta, se proprio devi, vedi di bussare più forte, okay?- Plisetsky lo fissò senza celare l’inesauribile vastità del fastidio che Katsuki riusciva ogni volta a scatenargli nelle vene. -Guarda, vuoi farmelo un bel favore? Sì? Bene, allora passami i jeans e vedi di levarti dalle palle, grazie infinite, sayonara, addio-
~~~~~~~ dedicato a Leia e a redkitsune ~~~~~~~~

. L’orologio batte il mezzogiorno della nostra relazione, c’è da scegliere se lasciarlo correre o romperlo. Scegliere ora e per sempre. Tutto nella vita è scelto, da noi, da altri. Piccole scelte come fare una via portano a incontri casuali. La vita è una concatenazione di piccole decisioni che portano ogni giorno lentamente ad una grande. Questa è la storia di quelle piccole scelte.

‘’Non puoi dire sul serio, Eren’’, commentò Armin mentre fissava l’amico con un’espressione sia disgustata che sorpresa per ciò che gli aveva appena confessato.
Si trovavano sul letto di quest’ultimo, sdraiati a pancia in su per poter guardare la pioggia che batteva sul vetro della finestra incastonata nel tetto. E mentre osservavano le gocce scivolare verso il basso, il silenzio era stato interrotto dalla confessione di Eren.
‘’Che male c’è a trovare attraente una persona?’’, domandò il ragazzo, evitando lo sguardo preoccupato del biondo e sentendo le proprie guance scaldarsi per l’imbarazzo.
‘’Nessuno se non fosse che avrà almeno dieci anni più di te ed è lo zio di Mikasa.''

Tutto ciò che lo circonda è polvere, è grigio, è privo di vita. Non lo è sempre stato, tuttavia, e per dimenticare che lo sia – ancora una volta – Remus chiude gli occhi. Finge che la brezza di una mattina appena giunta penetri dalla finestra rotta; finge che i drappi delle tende, ora ridotti a stracci mangiati dagli insetti, scivolino e carezzino i mobili sì impolverati, ma quantomeno tenuti con cura, amati.
Finge che il materasso sfondato, ora letto solo per muffe e piccoli animali, sia pesante di un peso che conosce perfettamente; e così fingendo posa finalmente le dita contro il piano, fingendo anche di non sentire le distorsioni nelle note stonate che esso produce, per suonare l’unica canzone che abbia mai saputo suonare su uno di quegli strumenti.
Inizia tutto con un fa ed un la diesis.
[ WolfStar ]

Harry sta cercando di sviare una delle interviste annuali che concede a Draco. Draco non può lasciare che questo accada.
... Harry potrebbe aver avuto una scusa più che valida... Draco potrebbe pentirsi delle propria testardaggine...
'Era passato meno di un minuto, ma tutta la soddisfazione di aver trovato il rifugio di Potter e la voglia di entrarci erano completamente spariti da lui. Ora non riusciva ad immaginare qualcosa di peggio di entrare in quella casa… e Potter lo ci stava trascinando.'

[Attack on Titan AU] [LevixMermaid!Eren] [MOMENTANEAMENTE INTERROTTA]
Tratto dal testo:
"Che natura matrigna; mi aveva generato con un udito capace di percepire la minima vibrazione di un corpo e restava indifferente difronte alla sofferenza dovuta a quel suo “dono”, con il quale percepivo ogni minuziosa oscillazione di quella danza di voci di cui ero follemente innamorato e per la quale penavo e logoravo le mie giornate. Perché mi aveva generato con quel dono? Si divertiva alle mie spalle; godeva della mia costante sofferenza? Potevo sentire ogni cosa e non potevo in alcun modo modularla con quella che doveva essere la mia “voce”. Ma cos'era la mia voce se non uno sconquassato frastuono di un verso utile solo al dialogo tra la mia specie."

Harry Potter e Draco Malfoy sono diventati un'improbabile squadra di Auror che si è rivelata vincente. I due passano le giornate a battibeccare e risolvere casi. Finché, un giorno, un baule si materializza su una delle loro scrivanie ed è indirizzato ad entrambi. Il contenuto gli cambierà la vita...
Non in meglio.

*In revisione*
Tratto dal testo (POV EREN):
Mi morsi l’interno della guancia quando mi resi conto che la cosa che più avrei voluto fare in quel momento era avvicinarmi e passare le mie dita su quella pelle candida, sentirne il calore del contatto e scendere giù fino…
«Oh, moccioso.» Scattai sorpreso dal suono della sua voce. Non mi ero accorto si fosse girato. Arrossii ancora: "cazzo, si sarà accorto che lo stavo fissando?"
«Ho capito che vai fiero del tuo bel culo, ma credo sia ora che tu ti infili quei cazzo di pantaloni prima che arrivi il resto della classe.» Il suo sguardo scese fino al mio linguine.
«E non vogliamo far sapere a tutti che sei in piena fase ormonale vero, ragazzino?»
(POV LEVI)
Voleva che gli prendessi a pugni quel bel visino innocente? Nessun problema.
Mi voltai, pronto a fulminarlo con lo sguardo e a prenderlo a pugni seduta stante se non l’avesse piantata subito ma, appena lui entrò nel mio campo visivo, mi bloccai:
quel coglione mi stava fissando, con le guance arrossate e una mano nei pantaloni, intento a cercare di nascondere l’erezione che era fin troppo evidente.

ATTENZIONE! OmegaVerse|| Mpreg
[Storia completata]
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Questa non è una storia come le altre. Parla di un Alpha distrutto, di un Omega inconsapevole degli eventi e di un destino crudele che tenterà di allontanare i due in ogni modo possibile. Riusciranno i protagonisti a sconfiggere i loro nemici e vivere finalmente felici?
Questa storia è completamente inventata da me, i personaggi mi appartengono e sono frutto della mia immaginazione.
Con questo scritto non voglio né offendere né toccare la sensibilità di nessuno ma solo dare sfogo alla mia più grande passione che è scrivere.
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Dal capitolo I: Non cerca altro che quel calore e quel piacere che gli aspetta di diritto. Il calore di un corpo morbido e vergine, in grado di dargli tutto ciò di cui ha bisogno. Ha bisogno di rivendicare il suo Omega, di marchiare la sua ghiandola e farlo suo, per sempre. Ma non l'ho trova, non riesce a ritrovare la sua fonte di passione e amore che riesce a farlo sentire l'essere più potente di questa terra. Sta cercando con insistenza quel profumo di un tempo, che da bambino amava tanto e che sa, lo faceva tranquillizzare e agitare allo stesso modo.