Rachel Berry camminava per i corridoi della scuola con passo deciso, molto veloce; sul volto aveva un espressione di confusione, stava cercando di capire una cosa che sembrava al di fuori della sua portata, cosa che le dava molto fastidio. *** Un'altro rumore, questa volta molto più simile a...un gemito?? Rachel sgranò gli occhi. No, era impossibile, nessuno poteva essere tanto sfacciato da fare sesso lì, a scuola, nello spogliatoio tra l'altro. *** La ragazza arrossì completamente, ma non se ne andò. Presa dalla curiosità si avvicinò e si mise sulle punte dei piedi, sporgendosi appena per riuscire a guardare oltre la piccola porta. Sgranò gli occhi e arrossì ancora di più a quello che vide.

Seconda parte di 'Learn To Love'.
Se hai già letto quella, allora spero sarai curioso di leggere come andrà a finire.
Se non l'hai fatto... Don't care, leggi comunque!!
Santana,Quinn,Rachel,Brittany e la convivenza a New York... Che succederà nella Grande Mela??

frammenti della vita (non sempre) felice di Rachel e Quinn e dei loro bambini. Raccolta di shot puramente fluff in pieno stile Faberry perchè amo troppo queste due insieme e non posso fare a meno di scrivere su di loro

In collaborazione con charlietno.
Santana e Rachel sono due patite di scommesse. Da qui, si susseguono una serie di vicende, incentrate sulle sfide che le due si rivolgono constantemente.
Dal capitolo I :
“Hobbit! Non ti avevo visto… ti avevo preso per il cestino della palestra.” Iniziò procurando un sonoro sbuffo nell’altra. “Non credi che sia capace di fare quanto detto?”
“Ma per favore, sono sicura che non ce la faresti mai.” Affermò, sicura, la diva, mentre la latina le si avvicinava poco a poco con le braccia incrociate.
“Scommettiamo?” chiese, allora, sollevando le sopracciglia.
“Scommettiamo!”

Verah è una ragazza dalla vita abbastanza difficile, una situazione familiare complicata.
Sarà l'amore a renderla finalmente una ragazza diversa e felice?

[Skank!Quinn, Teacher!Rachel]
Quinn è un membro delle Skank da anni, quando la giovane Miss Rachel Berry entrerà dalla porta dell'aula di Letteratura il primo giorno di scuola, sconvolgendo completamente il mondo che la circondava con emozioni mai provate, altre che aveva dimenticato, e ... una certa dose di educazione che si era persa col tempo.

La storia è ambientata subito dopo l'ultima puntata della terza stagione.
I ragazzi del glee club sanno che ormai l'anno e finito e presto dovranno separarsi come ultimo saluto decidono di organizzare una vacanza da passare insieme...ma non mancheranno i litigi e le incomprensioni...

HeYa/Achele
DAL CAP. 2:
“Dimmi una cosa…Se tra te e Dì non ci fosse questo…tacito accordo” disse facendo le virgolette con le mani “Come ti sentiresti sentendola gemere nella stanza accanto,mentre è tra le braccia di un uomo?”
“N-non lo so…non so come mi sentirei…” mentì. A Naya però non passò inosservato quel breve monologo interiore,tanto meno la rigidità improvvisa del corpo dell’amica. Seppe,senza bisogno di approfondire la questione,che Lea la pensava proprio come lei.

tratto dal primo capitolo:
Serena non era la tipica ragazza bellissima amata da tutti, certo non si può dire che fosse brutta, ma possedeva una bellezza speciale, che andava capita, e Corinne l’aveva colta in pieno. Serena aveva diciannove anni, era magra, non molto alta, portava i capelli corti di un castano scuro e possedeva uno sguardo, quello sguardo che lasciava Corinne senza parole, che l’ammaliava ogni qualvolta i suoi occhi incontravano casualmente quelli di lei.

La prima cosa che pensò era: "Quando l'avrei rivista?"
Questo non lo sapeva, non poteva prevedere il futuro, non poteva imporle di rimanere li, per sempre, abbracciata al suo corpo nudo e caldo.
Rachel si strinse forte a lei, lei che, fino a poco tempo fà, credeva di odiare, odiare in un modo che..
che non spiegare..
Deglutì, cercando di attaccarsi ancora di più a quel corpo bollente, ancora preso dall'orgasmo che le aveva donato con tanto arodre. La vide sorridere, dorridere in un modo che.. Che non aveva mai visto.
«Grazie..»
Sussurrò.
Quella voce, voce intensa, rauca e ansimante.
Presto sarebbe finito tutto, tutto... Come sempre.
E tutto sarebbe diventato ancora più doloroso, più... Difficile.

....“Mh,secondo me hai solo paura della penitenza”,”Paura di una penitenza io?Tsk,questa è bella,Però non vale lo stesso,hai barato,ma se ci tieni tanto,sentiamo,cosa dovrei fare?” La corvina sorrise ancora più furbamente,spostandosi una ciocca di capelli scuri che le era ricaduta sulla fronte.“Hn,eseguire tre miei ordini..Haha”.”Mhh,Pensavo peggio.”Rispose sorridendo ed annuendo alla corvina. Shane la osservò ghignando per qualche secondo,per poi iniziare con gli ordini.
“Bene,a tuo rischio e pericolo però..”Incrociò le braccia al petto,facendo da saccente.
“..Uno,avvicinati..”,”Beh,non mi sembra avessi molte opzioni”Disse la rossa avvicinandosi leggermente alla corvina,ma vista la loro precedente distanza finendole davanti al viso. La mora non pensò a risponderle,continuando invece con gli ordini da assegnarle,mostrando i palmi delle mani sul pelo dell’acqua.
“..Due,dammi le mani..”La rossa alzò leggermente lo sguardo per incontrare gli occhi color ghiaccio dell’amica,e subito dopo posare le mani su quelle dell’altra,stringendogliele leggermente. In quel momento l’altra cambiò totalmente espressione.
Da beffardo come l’aveva sempre tenuto,il suo sguardo divenne più serio,anche se,un leggero sorriso aleggiava sulle sue labbra. “..Bene..Tre,segui semplicemente quello che faccio”...

Erano passati sette anni da allora.
Sette anni in cui avevo provato a ricostruire la mia vita, in cui avevo tentato di dimenticare il passato.
Sette lunghissimi anni senza un messaggio, una chiamata, un qualsiasi segno che mi provava che stessero ancora cercando di rintracciarmi.
Ma come potevano, dopo quello che avevo fatto loro?
Due settimane dopo il diploma sono scappata da Lima senza guardarmi indietro, senza dare spiegazioni alle persone che amavo.
Non potevo restare lì. Lima era il centro del mio dolore.
Pensavo che trasferendomi a New York tutto sarebbe passato, che l'avrei dimenticata, che sarei riuscita a ricominciare.
Eppure fu in una classica giornata a Central Parck, mentre riflettevo sulla mia vita, che, a causa di un piccolo incidente, li ho ritrovati.
Tutti.
Tranne lei.

Di solito durante la convivenza l'amore ne tra due persone tende ad affievolirsi. E se invece succedesse il contrario?
Una convivenza "forzata" aiuterà Ginny e Hermione a crescere e a capire.

*
-Avevi ragione…hai sempre avuto ragione.- la mia voce si fa improvvisamente roca e piatta. Le lacrime che prima sfuggivano ai miei occhi ora si sono fermate, mentre la brezza che sale dal mare asciuga le gocce traditrici sulle mie guancie. L’odore della salsedine mi calma. D’altronde, questo porto è sempre stato uno dei miei posti preferiti. –Non mi ha lasciato più niente. Niente…- sospiro, guardando oltre la linea dell’acqua, oltre il vento, fissa sulla luna.
-…- lei sospira, seduta affianco a me, con lo sguardo triste di chi già sa tutto. Mi guarda, e tace.
-Niente.- ripeto ancora, più decisa, e stranamente calma. -…neanche la voglia di cercarla.-
Neanche la voglia di capire.
*
Christine Cashore ha davanti a sè una carriera più che strabiliante. Ritornata dopo due anni passati in Africa assieme ai "Medici Senza Frontiere", prende servizio presso l'ospedale più importante della sua città natale, Baltimora. Ma in una sera piovigginosa, a causa di un drammatico incidente, si trova a fare i conti con il passato...
Il suo sogno più proibito e nascosto: Brittany Cole.

Santana sbuffò mentre si copriva con un asciugamano, decisamente troppo corto, e lasciava i capelli bagnati ricarderle sulle spalle. Rachel seguiva con gli occhi il percorso di una goccia d’acqua che dal collo scivolava sul seno.
“Che cavolo guardi? Non hai mai visto una persona in asciugamano?” Santana si sentiva strana, perché la fissava in quel modo? Era fastidioso, ma in fondo le piaceva, anche se non ne capiva il motivo.