Gerard è un ragazzo con alcuni disturbi,la verità? E' solo e nessuno ha ancora capito che per guarirlo basta solo l'amore.
Ma forse quel qualcuno è arrivato,e il suo nome è Frank Iero.

"Come eravamo finiti a non parlarci per un anno intero, a mandarci stupidi messaggini di auguri tipo "Buon natale dalla famiglia Way"? [...] Non erano i baci, non era il sesso. Quella era solo una cornice. Il quadro, quello vero era lui, nella mia vita. Non avevamo ancora imparato a vivere l'uno senza l'altro."
Frerard. Ambientata negli ultimi anni, precisamente da dopo tutta quella storia di Mikey. Frank e Gerard riprovano ad avvicinarsi, anche se si rendono conto di non essere mai riusciti ad allontanarsi.

La mia vita è sempre stata normale, ben vissuta, non senza alti e bassi, ma almeno è stata costantemente 'piena', se così la vogliamo definire.
Beh da quel giorno è solo migliorata, forse. Questo lo deciderete voi, io posso solo raccontarvela, poi voi avrete i vostri pensieri a riguardo.
Mi chiamo Frank Iero, giusto perchè lo sappiate, e questo è quello che mi è successo.

Capelli tinti. Jeans larghi e strappati. Maglie di gruppi rock. Converse nere di pelle. Sigarette. Lettore mp3 e cuffiette sempre in tasca. In queste semplici parole si riassume la vita di Moon, 15enne ribelle.
16 invece sono gli anni del ragazzo tutto sorriso.
17, il numero sfortunato, sono gli anni del ragazzo che profuma di fumo.

""Choose your last words, this is the last time, cause you and I we were born to die""
Una fuga. Due ragazzi che non hanno nulla se non il loro amore e la speranza di un domani migliore.
Ma la vita è subdola e ingannevole e non tutte le storie hanno un lieto fine.
 
[Dal capitolo 1]
-Dove andiamo Gee?- chiese Frankie quando imboccarono la statale
-A morire- rispose Gerard senza staccare i suoi occhi verde smeraldo dalla strada
 
Rating Rosso perché prevedo scene lemon.

"Scusa, non volevo farti male, è solo che non ti ho visto", a quelle parole sembra tranquillizzarsi e mi risponde con una voce che trovo dannatamente perfetta "Fa niente, sta tranquillo, non mi hai fatto male e poi non sei il primo che mi viene a sbattere contro, voglio dire, so benissimo di essere un tappo, comunque piacere io sono Frank Iero, sono nuovo, tu sei?" rimango spiazzato dalla velocità in cui ha detto tutte quelle parole, poi mi accorgo che mi fissa in attesa di una risposta alla sua domanda così gli rispondo "Io sono Gerard Way"

Frank non ha paura del buio. Frank non ha paura della voce che sente in piena notte. Frank non ha paura di stare da solo. Semplicemente perché Frank non è solo.

Mi guardai attorno: il teatro era vuoto. Ma com’era possibile?
Decisi di non pensarci troppo e scesi le scale che portavano a quella stanza, ed una volta arrivata mi sedetti su una delle poltrone, e guardavo Chester e Mike che scherzavano fra di loro, ridevano a crepapelle ed io non potei evitare di sorridere. Avevo sempre amato i loro sorrisi, avevo sempre amato le loro voci, avevo sempre amato Mike e Chester.

La storia ricalca gli avvenimenti del primo film della trilogia di x-men, visti attraverso gli occhi di due nuovi personaggi.
Josh e Leeth.
A voi le recensioni :)

Dal capitolo 3: -In realtà..- prende una piccola pausa prima di continuare e attira astutamente la mia attenzione. -Volevo farti una proposta..-
E da quelle parole so che non sarà niente di buono, so che mi condurrà a qualcosa di assurdo e impensato eppure voglio ascoltarlo lo stesso.
Resto in silenzio aspettando che continui.
-Tu hai bisogno di soldi, e io posso darteli-
-Non accetto i tuoi soldi-
-Lo so..- risponde in contropiede. -Non avevo intenzione di darti senza ricevere nulla in cambio..-
Non capisco e non voglio nemmeno pensare a quello che sta per chiedermi.
-Cosa vuoi?- lo anticipo cercando di capire il prima possibile.
-Te-

«Invece come ti ho già detto, tu sei sempre uguale e il cervello ti assicuro che non è aumentato. »
«Ti sono cresciute le tette e le forme di mobydick sono sparite. »
Okay, basta.
Mi alzo dal tavolo, sfregandomi le mani perchého davvero l’impulso di tirargli uno schiaffo.
«Sai cos’è? Sono venuta qui per farti un favore,non per sentirmi insultare e prendere in giro come hai fatto per cinque lunghi
anni. Io sono cambiata, sono cresciuta.. sono migliorata. Tu,
Edward? Sei cambiato, ma soprattutto sei cresciuto dal bambino viziato eprepotente che eri un tempo? »

"Sento che il mio tempo sta scivolando via
Ogni minuto trascorso sembra un giorno
Non avrò mai indietro le cose che ho perso lungo il percorso
Cosa diavolo c’è di sbagliato in me?"
La crisi più dura della vita di Chester. Come è cominciata, come è peggiorata e cosa l'ha aiutato ad uscirne.