Kurt Gallagher è un ragazzo buono, intelligente, suona la chitarra da quando era piccolo e ha una band.
Ma il destino gli ha fornito delle pessime carte, portandolo su cattive strade e rendendo la sua esistenza un totale fallimento. La musica è l'unica a non averlo mai abbandonato, e con lei è riuscito a rialzarsi e a riprendere in mano la sua vita.
I problemi ci sono ancora, sempre, ma tutto sommato la sua vita ha preso una piega positiva, finché un giorno non incontrerà qualcuno: una ragazza, un esempio per molte persone, ma che in quel momento non può essere l'esempio di nessuno. Come lui, avrà perso la sua strada e Kurt cercherà di aiutarla a ritrovarla.

La Terra, dopo il Giorno del Giudizio, è totalmente cambiata e ora l'Umanità si ritrova spaccata in due fazioni: quella dei carnivori e quella degli erbivori. La prima ospita coloro che vedono il resto degli esseri umani come prede, anelandone la carne e bramandone il sangue; la seconda, invece, lotta contro la bestialità cui la Natura ha ridotto l'Uomo, rifiutando il cannibalismo e disprezzando chi ne ha scelto la strada. Sono due mondi che si usano e sfruttano a vicenda, due mondi che collidono. E allora cosa accade quando una ricca ragazza erbivora comincia a provare pietà per il suo schiavo carnivoro? Eve e Keetan riusciranno a opporsi alla loro stessa indole, recuperando l'Umanità che la Natura maligna ha sottratto loro?

Questa fanfic è una Joshley, lo dico prima... xD
La storia è ambientata al intorno al 2014, dopo il Self-Titled tour, ma le date non sono specificate. La storia si incentrerà su loro due e su come i due Farro rientreranno nelle vite dei tre.
Dal testo:
"Lei non lo aveva notato: si era fermata e adesso guardava i due con aria perplessa. Jeremy le disse qualcosa, poi i tre tornarono a camminare, dato che avevano seminato i fan esaltati dietro l’angolo, fin quando non trovarono una macchina piuttosto spaziosa, dalla quale uscì un autista che aprì loro le portiere. Josh era rimasto lì, a guardarli andare via, senza dire una parola: erano almeno tre anni e mezzo che non li vedeva"

"Volete che vi confessi una cosa? Ho sbagliato di nuovo. Non m’interessa capire la destinazione, m’interessa soltanto godermi il viaggio."
Frase emblematica, a cavallo tra due Universi fusi l'uno nell'altro, dalla casualità o dal filo tenace che la mia insaziabile voglia di fantasticare continua, indefessa, ad intessere. THIS IS...NOT THE END, d'altronde. E lasciamo, dunque, che il Viaggio continui...

2014. Federica è alle porte dei 18 anni e Hayley e Chad stanno per sposarsi. Ma, cosa potrebbe succedere se i Paramore dovessero suonare a Verona per una manifestazione e Federica venisse a contatto con la sua vecchia vita? E se Josh Franceschi, cantante degli You Me At Six, scoprisse di essere innamorato di Hayley, ma di doverle fare da testimone?
Azione, avventura, ma anche amore nell'ultimo capitolo della serie "Whoa!".
Dal 2° Capitolo:
"Federica era andata sul balcone della camera di Taylor. –Ascolta, io lo so che può essere difficile. Io stesso mi sono rifiutato di farle da testimone di nozze, ma…- -Non è per quello Tay. Ora sto pensando solo al fatto che sono arrivata a casa mia. Sono tornata a casa. Eppure… E’ veramente questa casa mia?-. Taylor la fece voltare verso di sé. –Ascoltami, prendi questa settimana come sfida. Vedrai che lo capirai. [...]- le disse il chitarrista. Federica sorrise, poi si rivoltò nuovamente verso il panorama. “Per stanotte finalmente sto tornando a casa” pensò, tra sé e sé."
ATTENZIONE
Questa storia fa parte di una serie, pur essendo leggibile senza conoscere le altre due fanfiction.

Se vi dicessi due parole (anzi, tre) e vi chiedessi di associarle tra loro, quanti pensieri censurabili ne scaturirebbero?
Le parole sono: Jared & Isola deserta. Tre, due uno...scatenatevi =)
Jared si alzò in piedi, porgendole la mano. «Credo proprio che ci accontenteremo di una cena a base di pesce». Recuperò il machete e glielo porse. «Io li prendo e tu li infilzi».
«Questa è quella che si dice: “cavalleria maschile”». Prese il machete autoconvincendosi che sarebbe stata una cosa da niente, anche se non si sentiva psicologicamente pronta ad uccidere un animale ed era ancora troppo lucida per rendersi conto di non aver mai investito accidentalmente nemmeno un piccione. «Ma cosa fai…lo prendi in mano?!» esclamò, orripilata dall’immagine di Jared che giocherellava con le chele di un granchio di modeste dimensioni.
«Victoria» disse lui. «Non è il momento per i doppi sensi» la ammonì. «Uccidilo, prima che mi ci affezioni troppo».
Gli puntò contro il machete, con aria sofferente. «Intendevo il granchio, per la cronaca…ok, appoggialo sulla sabbia…oh, mamma…ma è gigante, sembrava più piccolo». Guardò l’animale un po’ schifata.
Jared si compiacque. «Me lo dicono tutte, non preoccuparti».

Scrivi per Cosmopolitan, ma il tuo capo ti propina un'intervista per conto di GQ. Senza contare che sei una scrittrice e non una giornalista. Tra l'altro ha pure dimenticato chi dovresti intervistare, l'unico indizio? Quella sera stessa all'Hollywood Bowl.
Dal primo capitolo...
"«Grazie per le risposte esaurienti ragazzi. Ho un’ultima domanda e poi l’intervista è conclusa». Disse, cercando di scrollarsi di dosso gli occhi di Jared. Erano due iceberg cosparsi di tizzoni ardenti.
«E te? Che elemento senti più affine?» la interrogò Shannon, incuriosito.
«Potreste avere futuro nel giornalismo, sapete?» tergiversò, ma inutilmente. «Aria».
«Spiega» la esortò Tomo.
Beh, se era lui a chiederglielo poteva fare la persona educata. «Perché l’aria è libera»."

I suoi insulti riecheggiano per tutto l’isolato.
Corro senza mai voltarmi indietro, con il timore di essere investita da quella furia.
Non sento più le gambe ma so che devo continuare a correre.
Quando finalmente raggiungo casa mia, mi lascio semplicemente cadere nel giardino, ansimando.
Il mio fiatone in pochi secondi viene sostituito da un lago di lacrime.
Non capisco più nulla, la mia vita è stata stravolta nel giro di poche ore, ed il susseguirsi di fatti assurdi sembra inarrestabile. Tento di trovare un’unica certezza a cui aggrapparmi ma l’unica cosa che ho è solo l’inutile terra umida sotto di me.
Tutto ciò che so fare è cadere.
--------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
I Paramore si ritrovano davanti ai loro grandi dubbi, sono fragili, hanno bisogno di certezze, e non stupide promesse. Vogliono crescere.

Davide è un ragazzo che crede di sapere tutto della vita. Riuscirà Hayley Williams a fargli cambiare prospettiva? Una storia di amicizia e, perché no, di amore, in cui i protagonisti scopriranno meglio chi sono.

Ho sempre detestato la quotidianità, ma qualcosa rese la mia vita un po' meno noiosa tra tutte quelle villette ben curate di Franklin.
Lo odiavo, era così arrogante.
Ma con che gente si frequentava Jeremy? Di poche cose ero sicura nella mia vita, una di queste era che non gli avrei mai rivolto la parola, tantomeno uno sguardo o peggio, un sorriso.

In un futuro ipotetico, Hayley viene cacciata dalla band: come farà la cantante a stare senza i Paramore? E come faranno loro a stare senza di lei?

"Se ne andò lasciandomi li, lasciandomi con nulla, se non un gran vuoto dentro. Un vuoto incolmabile, lo sapevo. Così come sapevo che dovevo sopravvivere. Per la band, per i fan, per la mia famiglia, per me.. Dovevo fingere, fingere che tutto fosse perfetto. Perfetto anche se il mio mondo era stato distrutto in due secondi netti. Dopotutto non ero male a fingere."

Dopo un mancamento,cosa che sembrava niente,mi risvegliai in un'altra vita.
Una vita dove potevo essere felice con Josh.Dove i Paramore erano uniti,dove io e lui eravamo sposati.
Ma purtroppo,quella non era la realtà.
La realtà era semplicemente che ormai i Paramore eravamo io Jer e Tay.
Ma quella vita parallela,mi sembrava così...perfetta.

“Hai sempre saputo dov’è la porta. Potevi andartene, stronzo.”
“C’eri tu.”
[...]
Il resto del mondo non esiste il venerdì.

Sono passati anni dalla fine della relazione tra Josh e Hayley. Ma Joshley non sembra poter essere uccisa.