Harry ha 17 anni, un migliore amico un po' rumoroso e un'ossessione per gli uomini maturi. Louis ha 24 anni, è all'apice della sua carriera e non pensava di certo di finire a letto con il figlio del suo capo.
[AU! Harry/Louis, accenni Zayn/Liam]

E se l'obbiettivo di Harry Styles diventasse il suo governante,Louis Tomlinson?? o meglio Louis Williams?
(IT'S LARRY)

Larry AU. High school AU, per essere precisi. Per essere ancora più precisi vi dirò che in questa storia i nostri ragazzi entreranno a far parte del glee club della loro scuola e diventeranno amici, ovvio. E non solo. Perché in qualsiasi dimensione Harry e Lou sono destinati a stare insieme, no? Have fun!

"Styles... Harry Styles" Guardai la segretaria cercare il mio nome nel lungo elenco di fogli che aveva.
"Styles, Styles, Styles... Ah eccolo! Stanza 258, sei in camera con un certo Louis Tomlinson!"
Presi le chiavi che mi offriva e le rivolsi uno dei miei sorrisi, che ero sicuro l'avrebbero sciolta. Probabilmente quella segretaria quarantenne era la donna più giovane in questo posto. Perchè i miei mi avevano costretto ad un college maschile? Beh in realtà lo sapevo, ma non era comunque giusto.
Attenzione, questa storia è una Larry!

Tutto è complicato nella vita.
E' complicata la vita di Louis. Venduto per soldi.
E' complicata la vita di Zayn. Picchiato da un padre alcolizzato.
E' complicata la vita di Liam. Rinchiuso quasi sempre in un ospedale.
E' complicata la vita di Niall. Troppo bella per durare a lungo.
E' complicata la vita di Harry. Troppo calma per essere vera.
Tutto nella vita è complicato. Le loro vite, sono complicate.

Harry Styles non è pazzo. Non appartiene a quel posto, ma dopo aver
detto qualcosa che non avrebbe dovuto dire, i suoi genitori lo avevano rinchiuso nel High Royds Asylum, per sempre. Doveva uscire il prima possibile, altrimenti sarebbe potuto diventare un altro dei loro esperimenti.
[SLASH, Larry-Ziam-Nosh]
[TRADUZIONE]
[IN REVISIONE]

-Perché sei perfetto.- sussurrò, contro il suo petto. Talmente vicino che Louis riuscì a percepire le sue labbra muoversi da sopra la maglietta.
Sorrise a quelle parole, solleticando il suo collo.
-Non è vero. E lo sai bene.- rispose, abbassando lo sguardo su di lui.
-Non mi importa come ti vedi tu, per me sei perfetto.- ribatté il riccio, deciso e irremovibile.
*****
Con questo mio scritto, pubblicato senza alcuno scopo di lucro, non intendo dare rappresentazione veritiera del carattere di queste persone, nè offenderle in alcun modo.

“Oh, avanti” sbuffò poi, in un modo che Louis trovò assolutamente adorabile, “dormire in un sottopassaggio pedonale con questo freddo, la notte di Natale, non piace a nessuno.” L'altro si fece un po' più vicino al riccio e “anche restare da soli la notte di Natale non piace a nessuno.” ribatté deciso, incastrando i suoi occhi in quelli troppo verdi e accesi dell'altro. Non avrebbe mai pensato che sotto quell'ammasso di coperte si potesse nascondere una tale meraviglia.

“Anche io ti amo” rispose, in ritardo. Soffiò quelle parole sulle labbra di Louis, prima che lui lo baciasse di nuovo e ancora e ancora, più dolcemente, accarezzando, cullando, facendo l'amore senza spogliarsi, senza guardarsi, senza toccarsi.
Harry sospirò, sentendosi così felice da poter morire; lì, fra le braccia di Louis, sussurrandosi attraverso quei baci silenziose e taciute parole d'amore, colme di tenerezza, non dette eppure comunicate, leggere come fiocchi di neve, luminose come raggi di sole.
E continuarono a fare l'amore, vestiti, ad occhi chiusi, immobili.
AU!Larry || Asshole!Louis || Cute!Harry
It's Larry con accenni Ziam

La vita di Louis è uno schifo: suo padre ha tradito sua madre con l'insegnante di francese di sua sorella causando il divorzio, ha dovuto cambiare casa, scuola, città, nessuno lo vuole come amico, i soldi sono pochi, la casa è piccola, sua madre è appena uscita con un uomo per la prima volta dopo mesi e le sue sorelle non sono in casa.
E' solo, come sempre.
Decide allora di fare una scenata al padre, reo di tutto quello che sta passando, e per darsi coraggio si beve qualche birra di troppo, prima di salire in macchina diretto verso la sua vecchia casa.
Harry Styles si sta invece apprestando a tornare a casa dopo una giornata di scuola, lo stomaco gorgogliante, l'acquolina in bocca, il pensiero fisso sulle lasagne della mamma, che già in tavola attendono il suo arrivo.
Cala il buio e basta un attimo: uno schianto, una vita segnata dal senso di colpa, l'altra appesa a un filo.
Niente sarà più come prima...
*Larry Allert, don't like don't read, don't ship don't rompere i coglioni*
** Vagamente Punk!Louis&FlowerChild!Harry, se volete leggerla in quell'ottica**

Harry respira profondamente, assaporando il suo odore delizioso, tira maggiormente le labbra carnose in un sorriso, punta gli occhi verdi in quelli cristallini del ragazzo e “Piacere, Harry Styles.” dice pensando, per la prima volta dopo più di cent'anni, che forse la sua eternità non sarebbe stata più così noiosa.
[ Attenzione! Louis/Harry esplicito. It's Larry bitches. ]

“Scusalo, Harry non è abituato a parlare con gli sconosciuti, soprattutto se ci sono tante persone attorno a lui” disse a mo’ di scusa Anne con tono di scuse. “Non si preoccupi, va bene così” disse Louis –giusto?- e Harry si chiese se quel “va bene così” fosse riferito alla situazione in generale o a sé stesso. Non che non accetti la sua situazione, si sta abituando lentamente, ma andiamo nessuno gli ha mai detto –a parte sua madre- che andava bene anche in questo modo. [...]
“Harry questo è Louis Tomlinson, ti dovrà aiutare con il cane-guida”
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-Au
-Larry
-Mini-long
-Harry!cieco
Recensite

«Com’è che ti chiamavi, piccoletto?»
«Louis Tomlinson, e non sono piccolo!», fece una smorfia, «Potresti smettere di fumarmi in faccia?»
Il riccio rise divertito. «Spero di rivederti presto, Louis Tomlinson.»
Larry. Attenzione: ci saranno contenuti forti in alcuni capitoli, l'ho messo tra le avvertenze, quindi se siete facilmente condizionabili o deboli, non leggete.

Louis è uno studente e lavora in uno strip-club per pagare l'università.
Harry è il suo professore di inglese.
«Puoi andare alle lezioni, ovviamente, ma, a parte questo, avrai bisogno del mio permesso per uscire di casa. Ti lascio uscire di tanto in tanto in modo che i tuoi amici non sospettino nulla, ma per la maggior parte del tempo, ti voglio a casa con me. Va bene, piccolo?».
Louis deglutisce. Come ha fatto ad infilarsi in questo casino? Però, annuisce. In fondo è solo un mese.
«Bravo ragazzo» gli sussurra Harry, sorridendo «E non potrai mai, mai venire senza permesso».
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ATTENZIONE: questa storia non è mia, è una traduzione.

La mia prima storia Larry.
Spero vi piaccia. :)