TRATTO DALLA STORIA:
'Totalmente presa dal mio computer non mi accorsi nemmeno della porta di casa mia che si apriva. Fissavo lo schermo, battendo velocemente le mie dita sui tasti del computer, ignara della presenza che era appena entrata nella mia abitazione e che stava salendo le scale verso camera mia.'

Harry: "NON PUO' ESSERE! DA TE NON ME LO SAREI PROPRIO ASPETTATO!!"
Io: "Hai ragione Harry, ho sbagli-..."
Harry: "basta scuse Sam!" disse voltandosi "impossibile!! Prima Zayn poi Jason..............sei proprio una Puttan-.."
Schiaffo
Ero incredula, inerme davanti a lui. Harry si metteva le mani nei capelli, lo guardai..
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VI AVVISO, QUESTA STORIA L'HO SCRITTA QUANDO AVEVO 13 ANNI, QUINDI POSSONO ESSERCI ERRORI DI BATTITURA E DESCRITTIVI, VI HO AVVISATE :)

'Anche i grandi sono stati bambini una volta ma pochi se ne ricordano'
Giulia rimuginò a lungo su quella famosa frase di Antoine de Saint-Exupéry.
Amava il piccolo principe ma quel giorno era riuscita a leggerlo con occhi diversi.
Con occhi da bambina e grazie a lui era tornata ad esserlo.
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"Louis ti piacerebbe fare una cosa?"
"Che cosa?"
"Se potessi tornare indietro nel tempo quali momenti andresti a rivivere?"
Louis la guardò con un sopracciglio alzato poi si aprì in un grande sorriso.
"Sicuramente tornerei a quando ero un bambino"
Lo disse quasi con aria sognante ricordando, forse, i bei momenti passati.
Il sorriso di Andrea si aprì, mormorò un "Ne ero sicura" poi prese Louis per un polso guardandolo negli occhi.
"Sei pronto a ritornare bambino per un giorno?"

"Shine,una rossa 21enne irlandese, abbandonando Dublino dove studia per la laurea in Psicologia, si ritrova catapultata a Londra per seguire il suo migliore amico di sempre, Niall ed il suo cuore che è stato rubato da..."
*Dal capitolo 7*:
“Tu cosa ci fai qui?” chiedo con un largo sorriso
“ Ti aspettavo…” ricambiando il mio gesto
“Come diavolo facevi a sapere che sarei arrivata ora?”
“Non lo sapevo. Mi sono seduto e ho detto: “ok, conto fino a dieci, se non arriva me ne vado” e sei arrivata.” Parla avvicinandosi sempre di più a me
“E a che numero sei arrivato?” domando curiosa.
“2720, ma potevo continuare…”
Much love!!
Holkay xx

Summer Tunner la cugina di Zayn Malik.
Fidanzata di Harry, migliore amica di Louis.
Capitolo 1
Ero in stanza da sola con Harry ci stavamo baciando appassionatamente, eravamo la solo io e lui, pronti per farlo, ma sentivo che dentro di me non ero pronta, che non era lui quello che mi faceva battere il cuore.
Harry : "Summer, ti amo con non mai"
Summer : "Anch'io Harry ti amo troppo" riprese a baciarmi, lui mi inizio a scendere con i baci ma, lo fermai, gli dissi : "No Harry perdonami", presi tutti i mie vestiti e me ne andai in spiaggia, dove trovai lui, che mi guardò e mi disse : "Summer ma che ci fai qui?"
Summer : "Abbracciami ti prego"
Capitolo 4
senti una mano prendermi e farmi voltare, era Louis, ancora quella situazione.
Si avvicino a me, mi diede un bacio sulla guancia, ma si avvicino alle labbra e soffiandoci sopra disse : “Vuoi commettere l’errore più bello del mondo, con me?”, io ero in crisi, ma sentivo che il cuore mi stava uscendo dal petto, mi accorsi che Harry non lo potevo amare, perché amavo Louis.
Capitolo 12
La pancia stava cominciando a vedersi, [.....]

''Hai mai minimamente pensato a quante facce può avere il pericolo? Nel tuo caso la risposta è due''

Lui, un ragazzo di 18 anni problemaitco,con un passo buio e tormentato e che ha tentato più volte il suicidio, e che la madre considera bipolare.
Lei, ragazza normale,con una vita normale, ma timida e altruista, come poche.
Un amore tormentato, ma soprattutto pazzo.
-So che sei una volontaria e mi farebbe piacere assegnarti un caso- disse Carol con sempre il suo sorriso meraviglioso.
-Certo, mi dica- rispose cordiale, spostando una ciocca di capelli dietro all’orecchio.
- Ecco devi sapere che da noi è appena arrivato un ragazzo di 18 anni, che ha tentato il suicidio più volte- rispose tristemente- addirittura la madre dice che sia malato di schizofrenia, ma non è vero, è un ragazzo normale con un passato molto triste –
- Devi sapere che la madre afferma che sia bipolare, ma ripeto: è solo un ragazzo con un passato molto triste, se non vuoi accettare ti capisco –
- mi farebbe molto piacere aiutare questo ragazzo –

Catherine, detta Cate, riceve un messaggio nel bel mezzo della notte da qualcuno di cui non si libererà tanto facilmente... e di cui forse non vorrà liberarsi.
“W-hazzaaaaaa” diceva semplicemente il primo. Non avevo idea di cosa volesse dire. "Hazzaaaa dove sei?" recitava il secondo. Era forse un modo di dire o di salutarsi? Mah. I messaggi continuavano sulla stessa linea di… pensiero, se così si poteva dire.
“Hazza?!?!?”
“Rispondi, cretino xD”

“Oh, benvenuta allora. Io sono Niall, tu?” disse sorridendo.
“Grazie, io sono Scarlett”.
“Non sei di Londra, vero?”
“No, sono di Bristol ma vengo da Manchester”.
“Wow, mi piace Manchester. Ci sono stato una volta e non volevo più andare via”
“Già..” risposi abbassando gli occhi
“Insomma, problemi con il distributore?” chiese accorgendosi che qualcosa non andava e che era meglio cambiare discorso.

10 ragazzi
10 caratteri completamente diversi
1 jet privato
1 isola deserta
mischiate tutto...cosa ne verrà fuori?
*dal secondo capitolo*
Alex:"Prendiamo il mio jet privato avevi detto!Andiamo alle Hawaii avevi detto! Ci divertiremo! Cosa potrà mai succederci! Te lo dico io cosa è successo! Siamo bloccati su un'isola deserta e per di più il mio i-phone non ha campo! Quanto ti odio!"
Harry:"Su Alex torna qui!"

Anno 1700.
Sono costretta a sposare un uomo che non conosco nemmeno, un uomo che quattro anni fa si è permesso di criticarmi e da quello è sorta una lite.
Un uomo che ha la fama di aver un cuore di ghiaccio, un uomo che non perdona, un uomo arrogante e pronto a mettermi in imbarazzo.
Un uomo di 21 anni, la cui bellezza è leggendaria quanto la sua ricchezza, la sua ambizione e la sua freddezza.

Ci troviamo nell'epoca di re e regine, principe e principesse, feste a corte,abiti pomposi e soprattutto matrimoni combinati.
A quel tempo ai re e proprietari terrieri non importava il volere dei propri figli,ma era solo importante evitare guerre,allargare terre e arricchirsi.
Alissa,figlia del re d'Irlanda, era diversa da tutte le altre principesse,lei credeva nell'amore vero,quello puro,lei credeva che bisognava sposarsi se si amava veramente,non credeva nei matrimoni combinati!
Aveva una mentalità tutta sua,non compresa a quei tempi e detestava con tutta sè stessa Harry Edward Styles...

Questa è una fiaba dai toni noir in cui ogni cosa funziona al contrario: il principe sta con la sorellastra, il cacciatore è in realtà il lupo cattivo e Biancaneve non è la fanciulla candida che tutti conosciamo. È la storia di Maja che cerca di lasciarsi alle spalle il fantasma della guerra dei Balcani, ma che nella sua incessante ricerca del lieto fine, si trova incastrata tra una storia d'amore sbagliata e un Principe Azzurro che vuole solo giocare.
“…e senza mai separare il suo sguardo dai miei occhi mi amò come se fossi la prima, l’ultima e l’unica donna della sua vita”
Credits: titoli e versi sono di The Cure- Disegni di Ai Yazawa. Il testo della canzone che compone Liam è mio e anche la poesia che scrive Harry.
Disclaimer grosso come una casa per dire che tutta la storia è frutto della mia mente perversa e che i suoi protagonisti non sono realmente come li ho descritti.

Elizabeth Vanderbilt fa parte di una delle famiglie più famose e prestigiose di New York ed è iscritta alla facoltà di Giurisprudenza a Yale, college che hanno frequentato i Vanderbilt per generazioni. E' fidanzata con Liam, il ragazzo perfetto: studia anche lui Giurisprudenza ed è il Presidente degli Alpha Delta Phi. Ma questa è la vita che Elizabeth vuole davvero? Un incontro con una vecchia amica, Eleanor, che la convince a lasciare perdere i libri almeno per lo Spring Break e ad andare con lei a Miami, le farà capire quello che vuole fare veramente e durante il viaggio alla riscoperta di se stessa verrà alla luce un segreto della sua famiglia che le cambierà completamente la vita.
[College!AU]

Decisa, iniziai a staccare prima la benda dell’occhio sinistro, poi quella del destro. Gli occhi erano ancora chiusi. Ormai non li aprivo da un mese e quasi faticavo a ricordare come si facesse. Poi lo feci.
Buio.
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-“Perchè?”, mi chiese.
All’inizio non capii.
-“Perché non potrei?”, insistette.
Poi tutto si fece chiaro.
-“Anche io ho finito i cerotti..ne fui ricoperta il giorno che persi la vista. Ginocchio, spalla, braccio, viso. Ma nessuno riesce a guarire il mio cuore e la mia mente, Loui”.
-“Spiegami com’è accaduto per favore”, chiese con aria supplicante.
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Perderti e starti lontano è stato difficile- disse irrigidendosi un po’ – ma, quando ti ho ritrovata, allora non ho più tentato di prenderti.. perché non ce n’era bisogno; ora mi basta osservarti per essere felice, non voglio averti, possederti.. perché allora non brilleresti più. Prenderti sarebbe come perderti ed è l’ultima cosa che voglio”, disse sospirando.
Una piccola lacrima scese silenziosa lungo il mio volto mentre sorrisi.
Ti amo”, sussurrò cingendomi con le braccia.
-“Ti amo”, dissi alzando il capo per immergermi nei suoi occhi cristallini.