Lovely Fox, bel nome vero? ecco, diciamo che non faceva proprio impazzire alla protagonista, chiamarsi "incantevole volpe" non era proprio il massimo.
DAL SECONDO CAPITOLO: -che c’è?-
L’aveva fermata per un polso.
-non vorrai mica stuprarmi?-
Gli chiese lei retorica,
-se avessi intenzione di farlo ora staresti già godendo stesa su quel letto e comunque niente, solo sapere come ti chiami-
Lei lo guardò indifferente,
-sono fidanzata-
-e io non ti ho detto scopiamo-
DA NON SO QUALE CAPITOLO (?) :-la cosa più difficile che ti possa capitare è vedere chi ami amare un’altra-
Fissava senza espressione il ragazzo che aveva di fronte.
-ehi, se quello ti ha lasciata per una troietta come quella bè, non sa cosa sta perdendo!-
Lei abbassò lo sguardo.
-è questo il problema, non mi ha perso, non mi perderà mai, purtroppo. Io lo amo-

-Se l'ho fatto, l'ho fatto per te.Non potevo immaginare che avrebbe fatto così male, non potevo immaginare tutto questo, tutto questo schifo.- trema, perchè sta tremando?
-Amore, sei con me, sei con me adesso. Non ti succederà niente, ci sono io a proteggerti da tutto, proteggerò entrambi.- le sussurro all'orecchio, la sento immediatamente sciogliersi, calmarsi, si lascia andare a me.
-Sei così speciale!.- si gira tra le mie braccia accarezzandomi il viso.
-Anche tu sei speciale.- le sorrido asciugando con il pollice una lacrima.
-Ma io non ti merito.- abbassa il capo appoggiandolo sul mio petto.
-Mi meriti più di chiunque altro.- alza gli occhi dal basso, squadrandomi dal basso.
-Ti ho fatto del male.- alza il capo. Adesso ci troviamo faccia a faccia.
-Non mi importa.- sorrido amaramente baciandola.

«carino il tuo amico.», ammiccò Henriette, in direzione del riccio che stava ballando sulla pista colorata.
«non ci provare, è inutile.», sbottai, serrando i pugni.
«un pensierino ce lo faccio.», continuò, liquidandomi con la mano.
«ho detto di no!», scandii ogni parola, prendendo la ragazza per il colletto della camicia bianca e sbattendola contro il muro freddo della discoteca, vidi la paura nei suoi occhi, la mollai di scatto e presi il riccio per un polso.
«andiamocene.», dissi fredda, trascinandolo tra la gente ubriaca e tremendamente sudata, lui si fermò.
«non voglio andare a casa.», disse, io strinsi i pugni e sospirai, cercando di mantenere la calma.
«fai come vuoi, allora.», borbottai, voltandomi e andando a casa.
[..]
«voglio che voi scriviate cos'è l'amore.», disse il professore.
"non ci siamo mai chiesti perchè cupido lanciasse le frecce al cuore, le frecce fanno male, l'amore fa male e ti fotte, anche.", scrissi velocemente, alzando lo sguardo e osservando lui e Henriette che ridevano. Mi maledissi perchè quella sera sarei potuta rimanere in discoteca e impedire il loro incontro, ma avrei finito per far male a lui, nel disperato tentativo di proteggerlo dai pericoli, di proteggerlo da me.

Sono Rachele. Ho diciannove anni.
Sono il sesto membro degli One Direction.
Questa é la storia mia, dei miei migliori amici e del ragazzo che mi ha rubato il cuore.

FF BLOCCATA(?)
"La sensazione più brutta è sentirsi da sola anche se si è in mezzo alla gente. L'amore che hai da dare svanisce piano piano, spegnendosi come una piccola candela. Però, quando qualcuno ti afferra la mano e ti trascina via dal buio, tutto ciò che gli vuoi dare è la tua stessa anima, grata di respirare ancora l'aria fresca."

Non capivo il motivo di tutta quel euforia. Perché dei ragazzi dovrebbero essere felici di rimanere chiusi in un castello a studiare per tutto l’anno? Forse i professori appena entri da quel portone ti lanciano un incantesimo che ti fonde il cervello per farti studiare di più?
Niall-NuovoPersonaggio / Larry 

Per Harry Styles, giovane ragazzo e soprattutto bellissimo, è giunta l'ora di morire, ma grazie alle sue preghiere e alle sue suppliche riesce ad ottenere 14 giorni per vivere e fare tutte le cose che avrebbe voluto fare, ma anche per rimediare ai suoi errori.
[..]
-Ma io.. io non voglio morire- iniziò a piangere.
-Dai su.. sarà indolore..ogni volta queste scene.. mamma mia- disse la morte scocciata.
-Allora dammi qualche giorno in più da vivere.. ti prego... ho tante cose da fare.. ho bisogno di un mese-
-Un mese? È troppo.. facciamo 14 giorni, ma in cambio quando sarai morto dovrai lavorare con me-
-Va bene, non c’è problema. Mi hai visto? Ti sarò sicuramente d’aiuto.. sono bello da morire- disse facendo l’occhilino.
-Vabbè dopo questa battuta pessima ti ammazzo davvero-