Brevi ed intensi racconti, capsule da mandare giù tutte d’un fiato, per narrare momenti qualunque della convivenza tra Bulma ed il principe dei saiyan. NUOVI AGGIORNAMENTI!

Un'antica leggenda, tramandata di voce in voce, narra di un guerriero dorato giunto, in tempi nefasti, per sedar le guerre, per portar la pace, per sconfigger un tiranno che aveva soggiogato, sotto le sue spire malefiche, un intero popolo. Il suo popolo, il popolo dei guerrieri Sayan. Come costui arrivò e come divenne l’uomo più potente dell’universo fu per tutti un mistero, ma quella cometa dorata, ammantata della sua gloria ferina, aveva portato con sé anni di pace e di luce in quel pianeta ove il sole era sempre al tramonto, ove il cielo aveva il colore del sangue.
Gli ultimi sayan rimasti si godono la vita terra; tra problemi con i figli e nemici di bassa lega. Ma ben presto un desiderio mal espresso cambierà le loro sorti, riportando in vita un popolo ormai estinto, armato di tutto il suo rancore.
Bra, Trunks, Goten tra rivalità e sentimenti contrastanti vivranno una nuova avventura con i loro padri e con la loro natura sayan!
Lavori in corso: correzione e revisione della storia!

(Titolo precedente, La nostra grande avventura.)“Sono 10 giorni che ti cerco. Poco fa è comparso un puntino sul mio radar ed è sparito subito dopo..è da circa due ore che giro qui intorno.” Gli appoggiai una mano sulla spalla costringendolo a guardarmi. Li per li non mi accorsi della sua facile resa al mio gesto. “Non te ne accorgi da sola?” mi chiese duro indicando con un movimento della testa lo scouter di cui mi ero totalmente dimenticata. Automaticamente corsi con la mano allo scouter per rilevare la forza. Il valore che mi appariva sullo schermo era 0.Nullo. Niente. Sorrisi nervosa. “Quest'affare si deve essere rotto...” dissi sicura. “Funziona perfettamente. Quanto rileva?” era la prima volta che lo vidi rivolgermi una domanda in maniera quasi civile. Intravidi un lampo di preoccupazione. “Ze-zero...” mormorai. “Merda!” Vegeta tirò un pugno al terreno..
(Fa parte dei "Diari della famiglia Brief")

Vegeta Houston, detto 'il Principe', è un ambizioso campione di ballo, in coppia con C18. Assieme alla sorella Chichi gestisce una palestra di ballo per professionisti. Un giorno, il suo più grande rivale, Son Goku, gli chiede di allenarsi nella sua palestra per le gare nazionali e dopo molte esitazioni, grazie a Chichi, Vegeta accetta. Goku si presenta con la sua nuova ballerina, una ragazza dai capelli azzurri di nome Bulma... --- NOTA: non sono un'esperta del mondo del ballo, per cui correzioni e critiche sono ben accette! La nota OOC è inserita solo per il personaggio di C18. ---
ATTENZIONE: AVVISO SUL MIO LUNGHISSIMO E IMPERDONABILE RITARDO!!

Salve a tutti! Nonostante sia un'accanita fan della mitica coppia, non ho mai scritto nulla che riguardasse la nascita del loro rapporto... Fino ad oggi.
"- Non ti è chiaro, terrestre, che quando ho deciso di trascinarti a bordo il tuo compito era quello di restartene in silenzio a meno che non ti ordinassi il contrario?
Lei distolse lo sguardo e stringendo i pugni dovette trattenersi dal commentare quella domanda che non ammetteva alcuna replica: era una constatazione, nient’altro che un ordine e doveva stare attenta a rispettarlo.
- Basta giocare all’ospite mescolatosi con i futili amici di un perdente, questa non è la Terra. Non è casa tua. Qui c’è solo il Principe dei Saiyan e tu, razza di sciocca impudente, imparerai finalmente ad assecondarmi…- Bulma si morse le labbra, inconsapevolmente tremava."
Grazie a Bluemary e Giulz87 *_*
Buona lettura a tutti!

Freezer non ha distrutto il pianeta Vegeta, ha deciso di sfruttare ancora i Saiyan per il suo scopo; diventare il padrone dell'universo.
Kakarot, un neonato della stirpe dei guerrieri, è inviato sulla Terra per conquistarla portando con sè morte e distruzione, ma una giovane scienziata, scoperta una leggenda straordinaria, decide di partire alla ricerca delle sfere del Dio Drago, con la speranza di aiutare la sua gente.
Al tempo stesso un piccolo gruppo di saiyan, sulla Terra, cospira contro il potente tiranno.

La storia inventata da me e dalla mia amica,che chiamerò Eleonor (e che ringrazio tanto per l'attuale partecipazione)parla del principe Vegeta attualmente sul suo pianeta natale,che abita a palazzo con suo padre e suo fratello maggiore Aaron. La famiglia reale prende ordini da Freezer,che gestisce il pianeta con tirannia,invece di distruggerlo. Vegeta ha appena compiuto vent'anni,il che gli permette di avere un nuovo harem. La sua prima concubina sarà una fanciulla di basso rango di nome Alevien...come finirà?

Questo è il diario di Bulma Brief.
Sono io e attualmente ho 65 anni,che porto modestamente come se ne avessi 40!Ho deciso oggi di ripercorrere la mia vita..ma non dall'inizio.Non che la mia vita non sia tutta interessantissima,tutt'altro...le mie avventure sono inziate quando avevo 14 anni ed ero una ragazzina alla ricerca delle sfere del Drago.La mia vita è cambiata nel momento in cui ho conosciuto un ragazzino strano chiamato Son Goku.Ma questa parte della storia penso sia famosa a tutti e contineurà ad esserlo anche grazie a un enorme statua eretta in suo onore.No,io voglio parlare della mia vita più segreta,di quella che è iniziata dal momento in cui ho incontrato la persona che me l'ha sconvolta del tutto.
(Fa parte di "Diari della famiglia Brief")

Autunno, 1750.
Germania Orientale. Il pacifico principato di Wolfhang sarà presto luogo in cui una vendetta, sopita nei secoli, verrà finalmente consumata. Un Principe maledetto, da un terribile imperatore, farà, finalmente, ritorno al suo regno, trovando però una brutta sorpresa ad attenderlo...
La vendetta è un piatto che va consumato lento, o forse quando si è davvero pronti per affrontar la battaglia. Vegeta questo lo sapeva bene, per questo aveva atteso tanto, per questo era tornato dopo molti anni, beh … moltissimi anni. Voleva reclamar il suo popolo, che più non sapeva di esser tale, o forse voleva solo vendicarsi dei torti subiti. Un’unica occasione sapeva di avere, un unico attimo di gloria e quando l’avrebbe incontrato sarebbe morto. La sua fine era li era stata scritta e lui stesso stava andandole incontro a braccia aperte. Che cos’aveva da perdere? Nulla, la sua vita l’aveva già persa all’età di vent’anni, quando aveva perso suo padre, quando aveva perso sua madre, condannato a vagar per la terra per l’eternità saziandosi del sangue umano. L’eternità gli si era appiccicata addosso senza che lui l’avesse desiderata, senza che il suo cuore l’avesse chiesta, non che gli dispiacesse, ma senza un regno da governare, senza uno scopo era divenuta per lui pesante come un macigno.
Lavori in corso: revisione e correzione della storia!

“Nessuno è abbastanza bello per sfuggire alla follia…” Bulma Brief è sempre stata un anticonformista. Ha venticinque anni, è una bella ragazza, ma di seguire le patetiche regole sociali, che la vorrebbero una superficiale casalinga sforna figli, non ne ha la minima intenzione. Per questo prende la laurea in psichiatria, un maggio piovoso del 1997 e forse per mettersi alla prova accetta il posto al Redechange, l’istituto psichiatrico giovanile di Boston, tristemente noto per il più alto tasso di suicidi nel giro di un anno. È qui, tra pillole e malattie, che conosce lui, Vegeta Prince, un bellissimo, enigmatico paziente, dall’ inconfessabile segreto sepolto negli occhi ossidiana. Colto, ribelle e sregolato affascina da subito la giovane Brief, ma il loro è un rapporto di alti e bassi, tregue e sfide, odio e amore puro. Bulma non si rende nemmeno conto di innamorarsi di lui un po’ alla volta, come nemmeno si rende conto dell’inopportunità dei suoi sentimenti agli occhi degli altri, che vedono in Vegeta solo un bambino e in lei solo il suo medico curante. Un amore impossibile, un segreto, una guerra fredda, una passione. Una fan fiction uscita in spiaggia e senza presunzione che spero vi terrà compagnia in queste giornatine di pioggia estiva.

In un Universo alternativo dove il Pianeta Vegeta non è andato distrutto e Goku non è arrivato sulla Terra, Bulma e Vegeta non si sono mai incontrati. Ognuno ha vissuto la propria vita, ognuna parallela all'altra. Ma se è vero che l'amore abbatte tutte le barriere...
"Bulma Brief, illuminata solo dallo scampolo d’ombra naturale, attraversò l’intera camera fino a varcare la soglia del grande terrazzo.
Aveva ottenuto i premi scientifici più ambiti e dopo anni, si chiamava pronta per costruire una famiglia a tutti gli effetti con l’uomo che amava.
O credeva di amare.
Non ne era più molto sicura. Fissava il cielo contemplando le stelle in una notte leggera. Scrutava l’infinità della volta celeste e rifletteva sul mondo, su uno spazio-tempo inesplorato, reo di non aver stravolto il suo destino come da giovane aveva prospettato."
Buona lettura.

Seguito di "Scuola Superiore". Non c'è bisogno di aver letto la vecchia storia per seguire questo seguito, spero che i vecchi lettori tornino a seguirmi e che nuovi si aggiungano. Sono passati 10 anni dalle avventure liceali dei nostri eroi, ora sono tutti stimati professionisti, alcuni hanno messo su famiglia. Una vita tranquilla. Oppure no.

Nulla a che vedere con la favola originale, il titolo è puramente metaforico.
"Furono proprio quegli occhi a rubarmi il cuore..neri come la notte più buia e cosi profondi da poterci annegare.
E mi colpì di essi fin dalla prima volta che lo vidi,la profonda tristezza che emanavano, velata dall’espressione cupa e seria del suo viso."

Personaggi indiscussi Bulma e Vegeta, hanno 40 anni e narrano la loro vita in una lettera..."Questa storia ha un lieto fine, ma non per questo non ha avuto alti e bassi, la mia vita prima dei 18 anni è stata segnata da pochi avvenimenti importanti"...così comincia la lettera che narra del loro amore...

L' amore, quell' sentimento infinito ed indistruttibile che aveva permesso a un uomo e ad una donna di trasformare un pensiero astratto in una meravigliosa realtà, non più fatta di cinismo e insicurezze, ma di amore e affetto, non era valso a nulla al confronto del freddo orgoglio Saiyan che il giovane principe serbava nel profondo del suo cuore .Forse la donna si era lasciata trasportare troppo dalla sua fantasia, vedendo più di quel che, molto probabilmente, c'era davvero.