{Interattiva a quattro mani}
Dal prologo:
– Buon pomeriggio, Panem! Ci avviciniamo ai trentesimi Hunger Games, preparatevi ad assistere a un’ edizione memorabil! [...] Come purtroppo tutti sapete, c'è stata una ribellione in qualche distretto: a quanto pare non è stata ben capita la lezione. Perciò, questa volta, le regole saranno un po’ diverse, una specie di edizione della memoria [...] farò in modo che i vostri bambini debbano lottare contro i vostri "uomini". Per ogni distretto verranno scelti un dodicenne e un diciottenne, il sesso verrà estratto ad ogni mietitura! Questo è tutto, vi auguro buoni Hunger Games, e che la fortuna possa essere sempre a vostro favore!

Ventiquattro ragazzi, ventitre morti, un solo vincitore.
Ma è meglio morire felice di aver vissuto o vivere sperando di morire?
La 36esima edizione degli Hunger Games abbia inizio.
[interattiva]

Clint e Natasha sono in India per una missione; l'Agente Romanoff dovrà tatuarsi con l'hennè ma la cosa sarà più difficile del previsto.
Dal testo:
" Vorrai scherzare? Sembro… la principessa Ukok. "
Clint la guardò inarcando un sopracciglio, lei sospirò " La mummia tatuata della principessa Ukok è stata ritrovata in Siberia nel 1993. "

Partecipa alla challenge La sfida dei duecento prompt di msp17.
“È ancora lì?”.
“Nessuno ci ha addestrati per resistere a dèi e magie. Ma questo non gli basta”.
“Non vorrei fare citazioni inopportune ma 'Tu hai cuore', bianca killer”.
Post-The Avengers.

Partecipa alla challenge La sfida dei duecento prompt di msp17.
“Non sapevo tu fumassi”.
“Ci sono molte cose che non sai di me”.
“Per esempio che adesso siamo pari?”.
Post-The Avengers.

Jane non aveva mai pensato che le stelle fossero fredde.
Non per una questione di tipo scientifico-nucleare –Okay, forse anche un po’ per quello-, ma perché ogni volta che alzava lo sguardo c’era sempre qualcuno con cui condividere un po’ del loro calore.

[Raccolta di Drabble] [Het, Slash, FemSlash]
[1. Tony/Pepper - Ring] [2. Steve/Tony - Destiny] [3. Tony/Loki - Haunted] [4. Natasha/Pepper - Passion] [5. Loki/Sif - Eternal] [6. Clint/Coulson - Blood] [7. Tony/Bruce - Why?] [8. Clint/Natasha - Gift] [9. Nick Fury/Maria Hill - Follow] [10. Jane/Thor - Alone] [Conclusa]

"Hai una sigaretta?” mi chiese, guardando dritto davanti a sé. Alzai un sopracciglio.
"No." risposi.
“Cosa c'è che non va?”
“Cioè, io, beh, non fumo.”
“No, nel senso perché sei al pronto soccorso alle – diede uno sguardo all'orologio che aveva al polso – cinque e mezzo di mattina, con una maglietta che potrebbe andare bene ad un gorilla e i capelli che ti fanno sembrare una foca.”

Finnick Odair aveva quattordici anni, un bel visetto e tanta paura.
Voleva solo tornare nel suo Distretto Quattro sano e salvo.
Non uccidere.
Finnick avrebbe voluto solo un altro giorno per giocare con Tess nella grande villa sul mare degli Odair. Avrebbe speso un po' del tempo per un'ultima nuotata o una notte sulla spiaggia. Avrebbe costruito una rete e portato a casa la cena come faceva di solito. Avrebbe solo voluto che uno di quegli armadi in prima fila gridasse "Mi offro volontario!", come ogni anno. Ma nessuno lo fece, e Finnick rimase in piedi su quel palco, calcolando quante probabilità avesse di tornare.
Poi, Finnick pianse.
Perchè Finnick era solo un bambino che aveva paura.
[Dal secondo capitolo]
Finnick non aveva scampo, non più.
Finnick aveva voglia di scappare, di correre.
Finnick aveva voglia di urlare al mondo che tutto ciò era ingiusto.
Finnick li voleva condannare.
Finnick voleva essere a casa; voleva morire per tornare vicino al mare in una cassa di legno sporca.
Ma Finnick non si mosse: semplicemente, tacque.
Assaporò ogni respiro preparandosi a quella che sarebbe potuta diventare la fine.
E che gli Hunger Games abbiano inizio, caro Finnick Odair.

" - Fratello! - si volta, liberandosi dalle mani esperte della serva che tenta di vestirla, e gli corre incontro, con così tanto impeto da fargli cadere il cappello da cardinale. Un battito di ciglia ed è fra le sue braccia...lui la solleva, la stringe a se, annusa i suoi capelli e capisce di essere già dannato. "
Serie di one-shot, con come tema il complicato rapporto CesarexLucrezia.

Zayn è unico. Ha delle visioni.
La maggior parte delle persone pensano che il suo, sia un dono, ma Zayn sa di star vivendo un Inferno.
Vede le persone che hanno perso la loro vita o suicidandosi, o a causa degli altri.
La parte peggiore è, però, che Zayn non sa cosa fare.
Come può aiutare le persone quando lui le ha solamente viste nelle sue visioni?
~
«Stronzate.»
«Puoi pensare quello che vuoi, ma ti sto dicendo la verità. Io ho visto già, tutto questo.»
«Giusto, certo, adesso puoi semplicemente andartene a fanculo?»
[Ziall!Au.
Attenzione: tratta di temi come suicidio/morti/assassini.]

Vi narro questa storia affinchè, finchè il canto delle sirene non si fermerà,
tutti possano conoscere questa epica ed infinita battaglia.
Le spade si incrociavano, in quella morsa mortale, nella consapevolezza
che, sconfitta la lama avversaria, sarebbe caduto l'unico avversario a loro degno.
E -che diavolo!- ottenuto tutto l'oro celato dal ponte della nave avversaria.
Oro, così brillante, donne, talmente splendide e formose.
Ma soprattutto, questa storia, si dedica a tutto ciò che noi uomini
-non quei figli di pescecani che si beano delle loro ricchezze senza lottare per ottenerle!-
amiamo di più in questo mondo.
Il rum.
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Il raiting potrebbe alzarsi.

Era un ciclo: ogni anno si cominciava, si viveva, si moriva, si finiva.
La capitale gioiva, i Distretti soccombevano senza potersi sottrarre.
Un solo vincitore, una sola voce.
Poi la primavera finiva.
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La sessantatreesima edizione degli Hunger Games. I Giochi della Fame come non li avete mai visti.