Sakura ha finalmente sviluppato il suo latente talento per i genjutsu, e per questo si ritrova incastrata in una noiosa missione nei panni di un’entraneuse.
Non che sia un problema, mica deve fare niente, solo catturare in un’illusione gli ospiti, civili o ninja che siano, e il gioco è fatto. E’ diventata talmente brava ormai che nessuna mente può resisterle, a parte quella di un Uchiha ovviamente…che per fortuna sono estinti ormai, no?!, o quasi…
Lemon

Rob è riccia, alta, impertinente, bisex ma soprattutto la ragazza che Percy considera come un giocattolo. L'unica cosa che Rob non sa è che Percy non è geloso dei suoi giocattoli e vuole fare un regalo alla ragazza che ama.
" La macchina era al completo con lei, infatti dietro sedevano Percy e Annabeth, Annabeth Chase, la ragazza più brillante della sua età. Era la mente del gruppo, nonché l'unica che riuscisse a preparare dei cocktail pressoché divini e quella sera si stava prospettando un completo fallimento proprio perché la ragazza sembrava già ubriaca e continuava a bere da una bottiglia di vodka alla menta.
***
Sentì la mano di Percy avvicinarsi pericolosamente alla sua intimità e le scappò un urletto quando la toccò da sopra le mutandine di pizzo blu. Lui rise di gusto, si stava divertendo, lo eccitava avere il totale controllo su di lei.
***
Rob era incastrata tra loro due, con il ragazzo che le palpava il seno e si strusciava contro il suo sedere ora scoperto, e la ragazza che le stava provocando reazioni non programmate muovendo sistematicamente la gamba contro la sua intimità e mordicchiandole il collo.

Sapeva che sarebbe dovuto essere a casa a giocare con Imawari, a insegnare a Boruto le tecniche ninja che conosceva. Era stato così orgoglioso di lui quando aveva usato per la prima volta il kage bunshin no jutsu, era rimasto stupefatto quando lo aveva visto usare il rasengan. Il suo bambino, era cresciuto così tanto, senza di lui. Anche se non voleva ammetterlo, ogni volta che vedeva Boruto migliorare sentiva una stretta al cuore, perché lui non c'era mai stato; e adesso Boruto provava rancore nei suoi confronti. Suo figlio lo odiava, e continuava a deludere la piccola Imawari, come per quell'ultimo compleanno della piccola, quando streamato non era riuscito a mantenere il clone che aveva mandato a casa sua.
Quanto si era sentito patetico quella sera, non riuscire ad esserci nemmeno per il compleanno della sua piccola.
Quante volte si era fermato a pensare a quanto avrebbe voluto cambiare le cose se fosse stato in grado di andare indietro nel tempo.

Selena abbassò lo sguardo.
Le sarebbe piaciuto poter ribattere qualcosa, qualsiasi cosa, ma quella situazione assurda le impediva di pensare. La vicinanza del corpo del figlio di Ade, il suo torso nudo incollato al petto di lei, il suo fiato che le solleticava le labbra... Non riusciva a pensare coerentemente, e sarebbe sicuramente impazzita se le cose non avessero preso una piega diversa al più presto.
Senza riflettere, alzò gli occhi su quelli di Nico. Gli occhi neri come la notte del ragazzo mandavano lampi e scintille, scrutandola in un modo che pareva in grado di perforarle l'anima. Selena si sentì nuda di forme a quello sguardo intenso, così simile a quello che le aveva rivolto la sera del suo arrivo al campo.
Eppure, notava che c'era anche qualcosa di diverso. Oltre a tutta la rabbia, il rancore e l'odio che lampeggiavano nelle iridi del ragazzo, le sembrò, anche se solo per poco tempo, di intravedere qualcos'altro. Curiosità, forse. Curiosità per quella figlia di Afrodite che diceva di essere simile a lui.

Quella settimana Gajeel era conscio di essersi attirato addosso ogni tipo di sfiga possibile e immaginabile.
Ma allora come aveva fatto ad essere così fortunato da finire in quella situazione?
Erza e Mirajane avrebbero fatto tutto che lui avrebbe ordinato.

[AU! Antica Roma]
[Reyna/Piper]
[Molto, molto lemon]
Reyna era una fiera combattente. Nonostante fosse una donna aveva spesse volte dimostrato il suo valore in battaglia.
Correva voce che fosse figlia della stessa dea Bellona, che per quanto ne sapessero i legionari poteva anche essere vera. La sua abilità nelle conquiste aveva fatto in modo che fosse eletta Pretore, carica sempre detenuta da uomini. [...]
♦
Piper era molto bella e ben consapevole di esserlo, nonostante in passato avesse spesso cercato di nascondere questa sua dote. [...]
Entrava e usciva dai letti dei suoi padroni; uomini o donne che fossero. Serrava e disserrava i loro più segreti desideri, vivendo alla loro corte per un po' di tempo, salvo poi scivolare via dalla loro vita come un'ombra.

ATTENZIONE: seguito della storia "Sangue del Nord".
Il martello di Thor è stato ritrovato, Alex e Astrid sono più uniti ed Einar non è stato ucciso da Sarah. Va tutto a gonfie vele, giusto? Sbagliato.
Alex ha giurato che sarebbe tornato ad aiutare Percy contro Crono, anche a costo di disobbedire agli ordini di suo padre. Quanto stanno rischiando lui e gli altri semidei?
I venti non sono a loro favore, ma loro sono già salpati alla rotta di New York.
«Hai fatto una grande cazzata, ragazzo» sussurrò, scuotendo la testa. || «Allora, capo, che si fa?» chiesi, dando una pacca sulla spalla al mio amico. «Se devi andare all’Hellheim, meglio andarci con stile»
// «Sai cosa?» dissi. «Non ti libererai facilmente di me, figlio di Odino. Ricordatelo bene.» || «Allora ce l’avete fatta!» esultai. Gli mollai un pugno affettuoso contro la spalla. «Da quando tutti questi misteri, Testa d’Alghe?» lo stuzzicai. «Pensavo ti piacesse risolvere enigmi, Sapientona» replicò, scoccandomi un’occhiata di sfida.

Dopo la battaglia di Manatthan Alex Dahl torna, con la sua orda, in Norvegia, dove, dopo tante fatiche, può riposare.
Ma un mezzosangue non può mai riposare. Infatti, quando Odino perde i suoi corvi messaggeri, non fidandosi di nessuno per ritrovare i suoi messaggeri personali, chiede aiuto al figlio che, per l'ennesima volta, è costretto ad abbandonare il suo campo per una missione che, ancora lui non lo sa, lo porterà ad incontrare qualcuno di molto speciale.
[Sangue del Nord Crossover Kane Chronicles]
(Ringrazio Lilium, mia compagna in questa piccola avventura laterale :3 )

Tutti conoscono Percy Jackson e Annabeth Chase. Tutti sanno chi sono. Ma ancora nessuno sa chi sono Alex Dahl e Astrid Jensen, semidei nordici che passano l'estate a sventrare giganti al Campo Nord.
Che cos'hanno in comune questi ragazzi? Be', nulla, finché il martello di Thor viene rubato e l'ultimo luogo di avvistamento sono gli States.
Chi è stato? No, sbagliato, non Miley Cyrus. Ma sarà quando gli yankees incontreranno il sangue del nord che la nostra storia ha inizio.
Scritta a quattro mani e un koala, cosa riusciranno a combinare due autori non proprio normali?
Non so bene quando mi svegliai, quella mattina: so solo che quel giorno iniziò normale e finì nel casino. || Promemoria: non fare arrabbiare Percy Jackson.
// Percy si diede una sistemata ai capelli e domandò: «E da dove spunta un arcobaleno su cui si può camminare?» Scrollai le spalle. «L’avrà vomitato un unicorno.» «Dolcezza, questo è il Bifrost» mi apostrofò Einar. «Un unicorno non può vomitare Bifrost.»

Avevo sempre cercato di avere tre certezze nella vita, tutte irrimediabilmente distrutte.
La prima era che le fette di pane imburrato cadono, sui vestiti, dalla parte del burro. Abigail mi aveva dimostrato il contrario. Forse aveva a che fare con l'essere figlia della dea dell'amore.
La seconda era che nessuno dormiva con tanto gusto con quanto lo facevano i gatti. Tristan si era dato da fare a disilludermi anche su questo, addormentandosi sotto i miei occhi durante una lezione di traduzione.
La terza era che non c'erano altri campi per semidei oltre al mio. Ma, stando alle parole di Elliott, mio padre e compagnia non erano gli unici a essersi impegnati sotto questo aspetto.
Perché, va bene tutto, va bene che arriva la fine del mondo e tutto il resto, ma preferirei che non dovessimo chiedere aiuto a quei fricchettoni degli dei greci...
Ah, scusate! Non mi sono presentata: io sono Selina Potter, figlia di Odino.
***
E io non ho ancora finito di ammorbarvi con le mie long su Percy Jackson.

Dieci shot erotiche su dieci coppie del fandom. Partecipa alla Challange "P0rn Table":
1. Scuola – Sotterranei – Frustino; Pansy/Ginny/Hermione
2. Luogo di lavoro – Straordinari – Panna; Draco/Harry
3. Spiaggia – Scherzo – Schiuma; Fred/Hermione
4. Casa di campagna – Burlesque – Tacchi a spillo; Bellatrix/Rodolphus
5. Camper – Febbre – Ghiaccio; Rico/Eris
6. Bosco – Temporale – Fragole; Evan/Dorcas
7. Ospedale – Regalo – Cioccolato; Remus/Narcissa
8. Auto – Reato – Manette; Hermione/Draco
9. Nave – Mal di mare – Miele; James/Lily
10. Cucina – Leccare – Sangue; Barty/Katherine

La volpe a nove code ha attaccato il villaggio della Foglia, causando grandissime sofferenze in tutti i suoi abitanti. Il ricordo di quel tremendo assalto si è incarnato negli abitanti del villaggio, i quali non riescono ad accettare la presenza della reincarnazione del demone a nove code: Naruto Uzumaki.
Il nostro eroe dovrà avventurarsi nell'oscuro mondo dei ninja, confrontandosi con la lunga catena d'odio nei suoi confronti.

La guerra è finita e Sasuke è rinsavito (almeno un poco, nei limiti delle sue possibilità).
Tutto bene? Non finchè Mei Terumi, la mizukage, non si decide a perdonarlo. Naturalmente lui è cosciente di dover pagare i suoi errori, ma neppure nei suoi incubi peggiori avrebbe potuto immaginare a quale prezzo! ..Per quanto, effettivamente, i suoi errori siano stati enormi..
Lemon
SasuMei e SasuSaku nel finale