Versailles, 1682
"«Ma tu sei bella, ragazzina. Non farti risucchiare da queste vie. Tu puoi puntare ai piani alti.»"
Sybille non ha famiglia, non conosce la sua età e accetta la sua vita alla Lumière Rouge per ciò che è, senza sperare di migliorare la propria condizione, perché sa che cosa vuol dire essere una ragazza sola nella Parigi del Seicento. Ha solo se stessa e una sicurezza: se resterà dov'è, avrà un futuro tranquillo, anche se non le piace. E' l'arrivo di un gruppo di nobili a stravolgere tutta la sua vita. Viene affascinata dall'esotico Rashid, che le propone di andare a Versailles, come fidata consigliera di Louis XIV. E lei ci prova.
Dal suo arrivo alla reggia, Sybille capirà che il suo compito è intrattenere i nobili per distrarli dalla politica e dovrà essere la regista di intrighi di corte e coincidenze fortuite... finché il re non la porrà di fronte a una sfida che, forse, sarà più grande di lei. Insieme a Rashid, dovrà scoprire il mistero di Monsieur Le Noirche infiltrandosi nella sua tenuta, luogo in cui scoprirà che non c'è limite alla sete di potere.

Nick in una giornata no, immerso fino al collo nell'immondizia prima, con una t-shirt nuova da buttare poi, ma l'intervento di Greg renderà la sua giornata migliore, anche se i lividi restano.

Hunter non era gay. Non lo era veramente mai stato, anche se l'aveva scoperto solo di recente, dopo aver smesso di prostituirsi.
Era attratto dalle donne, dal seno, dai loro fianchi, dalle loro gambe lunghe. Gli piaceva tutto delle donne.
Perciò non era gay.
Ma poteva esserlo, per Brian Kinney.
Justin e Brian come li vede Hunter.

Chase ha 18 anni e vive a casa con i suoi...
I suoi splendidi occhi blu e i suoi capelli color grano hanno sempre stregato le ragazze, sin da quando era bambino, ma lui non è mai stato particolarmente interessato a nessuna di loro.
Non ha molti progetti per il futuro, preferisce una vita spensierata, con un costante sorriso dipinto in viso.
Un giorno la prof. di matematica lo affida ad un tutor , un ragazzo terribilmente strano che lo spaventa a morte!
Riusciranno i ragazzi a diventare amici, o a instaurare un rapporto che vada oltre a quello tra alunno e insegnante?

ON HIATUS -- RDJ ha passato un certo periodo della sua vita in carcere, ma dopo tutti questi anni, si è lasciato alle spalle gli orrori vissuti. o forse no? e dove si colloca Jude Law in tutto questo?
ATTENZIONE: tra i temi trattati c'è quello dello stupro, descritto nel prologo. se non amate questo tipo di storie, vi prego di evitare di leggere.

Sette drabble/flash sui sette peccati capitali.
1♥ Lussuria [HousexCuddy] E sono baci, graffi, carezze e morsi.
2♥ Invidia [House-centric; Cuddy implicito] Si è sempre sentito invidioso degli altri- nonostante non lo abbia mai ammesso.
3♥ Gola [Cuddy-centric; House implicito] La Cuddy cercava di ricordare il sapore di quelle labbra.
4♥ Iracondia [House-centric; Cuddy implicito] La rabbia esplode in un silenzio irreale, i secondi si fermano a guardare.
5♥ Avarizia [House-centric; Cuddy implicito] Wilson lo aveva accusato di essere avaro di emozioni.
6♥ Superbia [House-centric; Cuddy implicito] Era stato da sempre etichettato come superbo.
7♥ Accidia [Cuddy-centric; House implicito] Lisa Cuddy non è una donna pigra.

Quando si ha bisogno disperato di qualcuno e non si sa come dirlo...
Quando tutto attorno a sè sembra essere inutile, vuoto e senza senso...
Quando si ha perso ogni risorsa, ogni scopo per andare avanti...
Quando non si sa più niente e non ci si riconosce...
Quando si fanno degli sbagli e non si riescono a risolvere...
Quando si ha paura...
E' come l'inferno.

(...)"Infine, Bradley" iniziò Joe, appena ebbi finito di parlare, "Cosa pensi che sia più forte: la Romance con Gwen, o la Bromance con Merlin?".
(...) "Brad.. sono solo dicerie. Bromance..." sembrava quasi si sforzasse mentre mi parlava "E' un termine per indicare amicizia fraterna, non... amore".
(...) "Per un attimo ho semplicemente pensato che l'idea che... insomma, Arthur fosse innamorato di Merlin, non ti dispiacesse".
"Non mi dispiace affatto" dissi, sincero.
Un Bradley confuso, che odia le interviste, cosa è capace di combinare? Buona lettura!

[PARTE PRIMA - TRILOGIA 'Let's Play']
“Che cosa ti aspettavi, uh? Che cominciassimo a uscire? Che ci vedessimo tranquillamente? Che avresti potuto sperimentare la novità di stare con un uomo per dimenticare e toglierti da qualsiasi periodo di merda tu venissi? Volevi una storia? Beh svegliati bellezza perché non sai niente di me, di come vanno queste cose e di come sono! Compari così dal nulla, vai a letto con uno e pensi che sia già tutto a posto! Tutto pronto e bello preparato! Ma non è così....si tratta di sesso, nient'altro!”

L’altro ieri ti ho rivisto dopo tanto tempo.
Ti sei avvicinato a me, pronunciando il mio nome. La tua mano dietro la mia schiena, le tue labbra sulle mie guance. Il mio cuore che batteva forte.

“Ti va di fare un gioco, Judsie?” Si morde un labbro con gli occhi lucidi. “Oddio, ti prego, Rob. Abbiamo appena finito!” Mi stropiccio gli occhi con le dita e mi lascio cadere sul cuscino. (...) “Non quel tipo di gioco Judsie…”
(Song-fic ispirata a Love Game di Lady GaGa)

No, Robert non l’avrebbe lasciato solo, non questa volta. Perché, mentre lo guardava dormire, non riusciva a non pensare a quando fosse splendido – e ora non aveva più paura né rimorsi per averlo pensato.

Quando ogni cosa sembra ormai persa, lontana e irraggiungibile, a volte può bastare una persona per cambiare tutto e sentirsi bene. Basta solo non respingerla.

« Ehy cowboy, secondo te durerà? »