Frequentavano la stessa classe, peccato che l'anno scolastico fosse terminato, peccato che fosse l'ultimo in quella scuola.
Gli esami erano finiti e l'estate iniziata.
Lei era innamorata di lui, avevano passato talmente tanto tempo assieme in quei giorni, che le mattinate le sembravano infinite senza la sua presenza. Eppure lui c'era, lo incontrava spesso e ogni volta era peggiore. Dio solo sa cosa si scatenava in quel corpo minuto.
E lui, invece? Lui... non si capiva se fosse troppo timido, pur essendo quel che era, o se non gli interessasse davvero la ragazza.
Staremo a vedere cosa succederà tra i due... Niente è già scritto.
- Tratto da una storia vera.

C'è un'unica cosa da sapere per comprendere la storia: nel mondo di Burglàra, la bellezza è un dono. Chi possiede la bellezza esteriore è amato, adorato e temuto come una divinità scesa in terra. Non c'è alcuna via di mezzo: chi non possiede la bellezza è una creatura abominevole, spessissimo soggetta a deformità fisiche. Principalmente, ci sono tre modi per ottenere la bellezza: il primo è quello di discendere direttamente da due consanguinei della nobile famiglia dei Fenicotti, i quali detengono il potere assoluto da, apparentemente, sempre. Il secondo metodo è quello di entrare nelle grazie di una Ninfa, le uniche creature in grado di donare la bellezza, ma la loro esistenza è basata su vecchie leggende, e, per la cronaca, chiunque sia andato a cercarne una non ha mai fatto ritorno. Infine, esiste un'ultima, totalmente casuale, speranza: l'inquinamento. L'aria dei territori più periferici è, infatti, talmente inquinata da causare gravi malattie ed un notevole abbassamento dell'aspettativa di vita, ma rappresenta anche, in rarissimi casi, una sorta di "cura" per la bruttezza e le deformità fisiche.

«Mi sposo.»
Per un solo, folle momento, il cuore di Blanche ha accelerato il suo battito. Per un unico illusorio attimo ha pensato che lui volesse rendere loro tre una famiglia.
Poi la sua mente lucida ha preso il sopravvento. Ha detto “mi sposo”, non “ti sposo”.
Che vuol dire?
«Non intendo, con questo che la casa sia un regalo d’addio, anzi. Per noi non cambierà nulla. In un certo senso siete voi la mia vera famiglia.»
«Se siamo noi la tua famiglia perché sposi un’altra?»
«Devo. È necessario un erede per la casata, è un matrimonio combinato, le solite “porcate sangueblù”, come le chiami tu.»
«Ma tu hai Celeste, lei è tua figlia …»
«Ma non può essere la mia erede. Lo capisci, è illegittima. Non ha nemmeno sangue inglese, non del tutto. Anche femmina, per colmo di sfortuna. Come credi che possa essere accettata dalla mia famiglia e dal mio mondo? Non ti devi preoccupare per lei, non le mancherà mai nulla.»
«Tranne suo padre.»

Il professor Davis si rivolse ad Ana girandosi con disinvoltura verso la ragazza seduta. La osservò a dovere, proprio come si osserva un quadro ad olio del 1500. Poi, sorrise avanzando.
«Il professor Ian Peter Davis, lei deve esse la signorina Moore.»
[…]
«Credevo che la ricerca della perfezione fosse solo una perdita di tempo, ma dopo averti conosciuta ho capito che la perfezione esiste. Sei te, piccola mia.»

Lily Luna Potter, figlia del famoso (ex)bambino sopravvissuto, il grande Harry Potter.
Scorpius Hyperion Malfoy, primogenito e unico figlio del sommo e potente (quanto biondo) Draco Lucius Malfoy.
Una storia di am... no, ALT.
Questa fic stravolge completamente ogni canone delle Scorpius/Lily.
Questa fic è ambientata in un universo parallelo in cui, un giorno, Harry e Draco diventano grandi-amichetti-del-cuore-forever-and-ever. Proprio per questo, decidono di porre fine a qualsiasi diverbio tra le loro famiglie organizzando un "felice" matrimonio tra Lily e Scorpius.
Il tutto, ovviamente, a loro insaputa. Perché, vedete, in questa fic, gli unici a tenere alta la rivalità Potter/Malfoy... sono proprio i suddetti promessi sposi...!
La mia prima fic su questo fandom, scritta senza pretese e per puro divertimento, mio e ovviamente vostro!
Have a good time! ;)

"Ripensandoci, forse, forse, ha esagerato.
Non che fosse stato un brutto scherzo!
Insomma, allagare la Sala Comune dei Serpeverde non ha prezzo.
Ecco forse però i piranha poteva, forse, evitarli, ma non ha resistito, era stato più forte di lei."
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"Le tappi la bocca con la mano destra mentre con la sinistra agguanti la sua bacchetta, poi la spingi contro al muro e lo sai bene che non é una buona idea.
"Dannazione"
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"Non la lasci finire e da brava serpe ne approfitti, la tua bocca tappa la sua e la tua lingua non trova ostacoli quando entra in contatto con la lingua di Lily"
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"Lei è perfetta per te"

I libri erano una fonte inesauribile di magia e saggezza, secondo Hermione Granger.
I libri avevano la capacità di farla viaggiare con la mente, di aprire i cancelli della sua immaginazione e lasciarli spalancati davanti all’infinito.
Non erano solo ammassi di carta e polvere, da usare come fermaporte dopo averci studiato per il tema di Pozioni, o per aiutarsi ad esercitarsi in Incantesimi o in Trasfigurazione.
Quei volumi così diversi l’uno dall’altro, quei blocchetti di carta che l’aiutavano a svegliarsi al mattino, che la rilassavano nel pomeriggio e che le auguravano la buona notte prima di andare a dormire erano suoi fedeli compagni.
Lo erano sempre stati e lo sarebbero stati sempre.
Per lei, erano tesori. Tesori da custodire come oro prezioso in fondo a quel baule che aveva davanti.
Tutti i suoi libri erano tesori.
Nessuno escluso.
 

Un boscaiolo si imbatte in una ragazza in lacrime che cammina sul ciglio della strada, sola e indifesa in piena notte. Lei è giovane e attraente, lui arrogante e virile, ed entrambi nascondono qualcosa.

L'oscura Dama senza età che domina sui mortali, il suo segreto, il suo gelido cuore di neve. Un racconto breve che parla della Oscura Dama senza Pietà.

Aveva paura di toccarla, aveva paura di infettarla, di sporcarla.
Aveva paura di spezzarle le ossa, inquinarle la pelle e avvelenarne il sangue.
Era un pensiero morboso, di chi non voleva toccare qualcosa di prezioso.
Sentiva qualcosa di sporco, di sbagliato nel sfiorarla come l’aveva sfiorata e guardarla come l’aveva sempre guardata.
“E’ piccola Scorpius, ha solo quindici anni.”

Un piccolo sguardo all'infanzia di Chuck e Blair, che non è poi tanto diversa dal presente: un compleanno, una delusione, un regalo inaspettato e la consapevolezza che l'amore della propria vita è davanti ai nostri occhi, quandoperò si è ancora troppo infantili e ingenui per vederlo