Capelli in fiamme e l'anima già bruciata. Gaara vive ai margini del mondo e di se stesso, perso nell'oblio di un dolore di cui non ricorda neanche il nome, destinato a bruciare prematuramente, a divenire cenere sul ciglio della strada. Naruto, apparentemente felice, sorriso allegro sul viso abbronzato, l'anima e il cuore a brandelli. Un "Put*an tour" finito male, un incontro inaspettato, un ladro dai mille problemi e i capelli in fiamme. Una confessione azzardata, un tentativo, disperato, di raggiungere insieme la felicità. Credo NaruGaaraNaru, accenni SasuNaruSasu
Avvertimento: Tematiche forti etc etc
***
Naruto non avrebbe voluto, tutto era iniziato come uno scherzo, "puttan tour" avevano urlato gli amici, Kiba, e poi quell'altro cretino con le sopracciglia folte.
"No"
"Andate voi"
"Mi rifiuto"
Ora era in quell'auto, con il finestrino abbassato, due ragazze da marciapiede e gli occhi verde banconota a fissarlo. divertite.

(Altetrnative Univers)
Naruto e Sasuke sono due spie segrete.
Il loro rapporto è prettamente professionale.
Sono tutti e due sposati (Naruto con Hinata, Sasuke con Sakura) con figli.
Un giorno Tsunade, il loro capo, li manda in missione: devono catturare il boss mafioso Orochimaru, la sua base è nascosta nella "Grotta del Gelo".
Durante la missione accade un imprevisto e le due giovani spie rimangono intrappolate nella grotta.
Dovranno sopravvivere al freddo, alla fame e ad Orochimaru, intrappolato poco lontano da loro, almeno per dieci giorni, tempo necessario per radunare i rinforzi...
(Pubblicata anche su Wattpad)

“Da una generazione d’idioti che cosa pensi possa nascere?”
Naruto l’osserva con la coda dell’occhio, sorseggiando una birra scura. Non ha molta voglia di rispondergli, soprattutto quando inizia una conversazione con quel tono insopportabilmente polemico. Sasuke però continua a fissarlo con quegli occhi scurissimi e severi, sembra proprio non voler dargli tregua.
“Dip.” Sbotta infine sperando di chiudere lì, sul nascere, tutta la faccenda.
[SasuNaruSasu con accenni KibaSaku]

Tratto dal prologo:
«Come…dimmi come?» sussurrò con voce dolorante, stava impazzendo lentamente, un altro dolore come quelli e sapeva sarebbe morto.
Stai tranquillo, è una cosa semplice, basta che mi fai uscire.
«Uscire?» chiese Naruto confuso, la testa gli faceva male, bruciava, aveva il timore che da un momento all’altro il cervello si sarebbe sciolto in un lago bollente.
Lasciami uscire solo per oggi, e io ti lascerò in pace per sempre.
[NaruSasu/SasuNaru]
[Mpreg]

Sarà tutto tranne che un'edificante storia d'amore.

-Sasuke… Ascolta…
Esordì, prendendo lentamente fiato, come a voler trovare a tutti i costi la voce per poter dare corpo a ciò che stava provando.
-Innumerevoli notti sono stato sveglio a pensarti. Ti ho rincorso fino al punto da sentirmi mancare il respiro. Una volta ho visto cadere una stella e l’unico desiderio che sono riuscito ad esprimere sei stato tu.
Parlò piano, nel modo strascicato di chi cerca di trovare un senso alle proprie, stesse parole.
-Io non so come si chiama tutto questo. So solo che tu per me sei l’amore. E se l’amore non sei tu, allora l’amore non esiste.
[NaruSasu]

Piove, Naruto e Sasuke corrono verso la casa del moro trovandola però vuota. In camera di quest'ultimo Naruto coglie la provocazione lanciatagli da Sasuke: dimostrargli di essere dotato.
«Ti fotterò così tante volte che dovrai comprare una sedia a rotelle.»
Gli soffiò in un orecchio. Subito dopo si alzò, schivando un calcio da parte dell'amico, ormai fidanzato, Sasuke e si diresse verso la porta.
«Ciao, ciao.» Lo salutò andandosene velocemente, non sia mai che con la forza della rabbia Sasuke riuscisse ad alzarsi e a prenderlo a calci.
«Sarò io a fottere te la prossima volta!»
Urlò alla porta, infatti Naruto se ne era già andato. Al piano di sotto Itachi sospirò pesantemente. Aveva udito l'urlo del fratello.
«Meno male che mamma e papà non sono in casa.»
Bisbigliò accendendo la tv.
[NaruSasu] Dedicata a marynana89

"Aveva scolpito una lapide, imprimendoci sopra i loro nomi. L’aveva posata in giardino e vi aveva piantato davanti un cespuglio di rose bianche, non volendo vedere quando queste avevano assunto la tonalità rossa del sangue su cui erano piantate.
Il sangue di Naruto. Il sangue di Sasuke.
E il suo, di sangue? Avrebbe dovuto incidere anche il suo, di nome, su quella dannata lapide. Perché aveva deciso di estraniarsi da quel dolore? Anche sapendo che sarebbe comunque rimasto là a piantare le spine nella sua carne?
Si era proibita di provarlo. Si era vietata di consolarlo.
Ma non aveva fatto un singolo passo per andare oltre, quel dolore.
Era rimasta semplicemente a fissare il cespuglio, fingendo che fosse candido.
Ora però lo vedeva. Vedeva il rosso violento delle rose contrastare spaventosamente col verde delle foglie. E non lo avrebbe ignorato."

- Perchè io sono spazzatura, e sono figlio vostro -
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« Uzumaki Naruto, spostati. E' un affronto aperto al tuo superiore, nonché Hokage. »
« CI PUOI SCOMMETTERE CHE LO È, DATTEBAYO! »
Un battito salta, il cuore fa male e gli occhi si sporcano di lacrime miste a stupore.
Razza di idiota, cosa vuoi fare? Sei impazzito?
|Sasuke/Naruto|

Sasuke? Dai, torna. Madara è stato sconfitto. Ce l'abbiamo fatta!
Lo sguardo mi cade sul palmo della tua mano e, di riflesso, do' un'occhiata al mio.
I tatuaggi non se ne sono andati, il vecchio eremita non ha mai detto che lo avrebbero fatto, adesso che ci penso. Significa forse qualcosa tutto questo?
|Naruto/Sasuke|

« Non ho ancora finito con te. »
Era una risposta alla sua muta domanda. Sasuke strinse i denti, serrando la mascella con forza.
Gli stava facendo pagare tutto il dolore che aveva subito a causa sua? Perchè si comportava così? Perchè lo lacerava in quel modo? L'Uchiha quella notte, nella casa che ormai lo aveva ospitato per due anni, potè vedere gli ultimi pezzi della sua anima toccare il fondo.
|Naruto/Sasuke|

Non raccogliere i pezzi, lasciali pure indietro.
Tanto l'amore è tutto ciò che ti serve.
[SasukeNaruto]

Sasuke è a Konoha da cinque anni ormai. E' tornato a casa,si è rasserenato,è stato promosso a jonin ed è nuovamente un ninja della Foglia.
Naruto è l'eroe del villaggio,lo stupido ed il coraggioso,ride e scherza sempre,prende seriamente il suo lavoro per diventare Hokage,è maturato molto e continua a proteggere Sasuke da lontano,con sguardo attento. Ma quello sguardo è cambiato e Sasuke lo ha percepito: è asfissiante,pesante,fastidioso ed intenso.E' un uragano. E lo rende incontrollabile.
Complice una bevuta di troppo,Naruto e Sasuke si ritroveranno l'uno di fronte all'altro. Senza più maschere e con il peso e le ferite di una vita intensa,dolorosa e colma di solitudine.

cit/ «Sasuke?».
«Hn?».
«Sai dirmi cos'è questo?».
Guardò ciò che la mano - tremolante - del biondo aveva tirato fuori dal piccolo marsupio.
«Un melograno», decretò, sfregando le mani su quelle di Naruto per scaldarle.
«Uh? E io che credevo fosse un pomodoro giallo!».
«Quanto sei cretino».
«Che bastardo! Volevo pure regalartelo, visto che so che a te piacciono, ma adesso ci ho ripensato! Me lo tengo io il melospiga!».
«Melograno, dobe».
«Fa lo stesso».
[Happy B-day, Naruto! ♥][Shounen-ai]
Devo rassegnarmi al fatto che non sarò mai puntuale per le fanfiction con scadenza.
È abbastanza breve e concisa, ma dovrebbe avere 500 parole messe in croce!
Auguri comunque, baka. Hope you enjoy it!

Una one-shot breve, i pg sono ancora loro Naruto e Sasuke, dopo il ritorno a casa, dopo il dolore.
POV Sasuke dal testo:
"Non mi sono mai lasciato toccare da nessuno, ora che ci penso l’unico a cui permettevo di sfiorarmi eri tu, anche con un pugno, se era tuo, alla fine non faceva poi così male"