Il tema principale di questa raccolta è il trascorrere inesorabile del tempo osservato da un punto di vista atemporale. Non sono poesie incentrate sull'amore, anche se è possibile che da alcune traspaia tale sentimento. Sono piuttosto poesie malinconiche nelle quali ho cercato di infondere un'aura di mistero.
- NOTA: In precedenza la raccolta s'intitolava semplicemente "Premonizioni", poi per un mio errore è andata persa e per farla rinascere ho scelto questo nuovo titolo.

Giro del mondo.
Grecia_Lui avvicinò le labbra e mi sussurrò all’orecchio: – S'agapó̱ , Athi̱ná mou.
Impressi a fuoco quelle parole che non conoscevo, e che tradussi più tardi, insieme alla guida. Ti amo, mia Atena. In seguito, lui negò di averle pronunciate, e non seppe tradurle.

Ho con me solo vecchi epitaffi a farmi compagnia

In questa antologia ho intenzione di raccogliere alcune mie poesie sulle ombre.
l’ombra si collega molto spesso agli aspetti oscuri della personalità, alle cose non chiare o di cui non si è consapevoli. Così che questa immagine inquietante può rappresentare la necessità di fare luce, di giungere alla consapevolezza di ciò che è importante per il sognatore, oppure metterne in evidenza la “cecità” le incongruenze ed oscurità di comportamento.

Questa breve lirica rappresenta un esempio di quella che io chiamo "Sonettistica Ermetico-Surrealista" ed é inclusa nella mia personale raccolta intitolata "Il Teorema dei Gerani" (2012-13) composta da 84 sonetti settenari organizzati in 4 sezioni.
Ho scelto di pubblicare dapprima quest'opera poiché all'interno del "canzoniere", per quanto in posizione tutt'altro che proemiale, svolge la funzione di "manifesto stilistico". La lirica si propone di suggerire, di evocare, di suggestionare e non di descrivere immagini create con l'ausilio di un linguaggio sperimentale, criptico, onirico, contraddittorio e ricercato che simuli l'operato del nostro pensiero quando non sottoposto ai vincoli della nostra censura, quando sottoposto ai soli stimoli della realtà sensibile che le inspira nell'ascoltatore.
Appoggiandosi alla poetica pittorica metafisica, questi testi si propongono di restituirci oggetti e situazioni perfettamente usuali in contesti del tutto inusuali e paradossali, con l'intento di suscitare lo straniamento del lettore/spettatore e di rendere possibile la totale compenetrazione della sfera del visibile e dell'invisibile, in un connubio carico di un'originalità quasi avanguardistica, nonsensuale.
Vi invito pertanto non alla ricerca di una meccanica comprensione testuale, quanto più ad lettura scevra da ogni imposizione analitica, fine al solo appagamento sensoriale.

“L’uomo, nato da donna,
breve di giorni e sazio di inquietudine,
come un fiore spunta e avvizzisce,
fugge come l’ombra e mai si ferma.”
GIOBBE 14, 1-2

Poesia che ho scritto stringendo fra le mani un piccolo fermacapelli nero, unico ricordo di qualcosa che non è più.

Un avvicinamento estremo con la natura, con il mare, una quasi assoluta identificazione. Non un sentirsene parte, ma vivere la sua forza e la sua indomabilità. E forse, se questo davvero fosse possibile, cambierebbe anche il significato del nostro dolore.

Racconto epistolare, che fornisce un pretesto per discutere e riflettere sulla morte di un condannato. Un uomo assiste all'esecuzione di un suo amico, eppure gli sembra del tutto normale e comprensibile, addirittura quasi un divertimento... L'ho scritto vagamente ispirato da un'idea de "La lotteria di Babilonia" del grande J. L. Borges. Credo sia decisamente crudo nelle descrizioni, e più che mai spinto verso il gusto dell'orrido (io stesso ho provato un po' di apprensione nel rileggerlo) ma, paradossalmente, è stato piacevolmente divertente scoprire e indagare le possibilità descrittive delle varie schifezze. Sconsiglierei la lettura ai deboli di stomaco, per il resto divertitevi...

"Siamo infinite ombre sul terreno
ininterrotte fiumane di chi".

Questa raccolta di poesie vuole acquisire un taglio soggettivo, interpretativo. Una poesia ancora dedita a una ricercatezza terminologica, ma che nel contempo risenta dell'influenza poetica novecentesca:
Cesellamento del verso, coincidenza verso-parola, analogie e metafore si alternano per conferire un gusto ancora ermetico.
La novità dei componimenti risiede, appunto, sia nelle tematiche che nell'intelaiatura metrica. Anche la scelta di abolire quasi la punteggiatura non è casuale; ci riporta in una dimensione remota, ma altrettanto presente, degna di essere scoperta e vissuta.

Non so precisamente, credo questa poesia sia adattabile ad ogni eventi della nostra vita, non ricordo neanche di preciso cosa provassi in quegli istanti mentre la scrivevo.

"Contemplando
il silenzio
nacquero le parole.
Sorsero
come profeti
dalla palude
dei pensieri assenti..."

Non ha nulla a che fare con il film, o meglio, l'ho scritta guardando il film quindi ho deciso di regalarle tale titolo ma il contenuto della poesia tratta d'altro. Ovviamente ci si trova nella lettura a fare i conti con un'altra Grande Bellezza.