Sasuke ha sempre ritenuto sua figlia la ragazzina più dolce al mondo. Responsabile, intelligente e comprensiva, mai capricciosa, mai sconsiderata o irragionevole. Nonostante la lontananza della madre, è sempre stata una bambina modello, nonché una giovanissima donna davvero gentile.
Già. E' a questo a cui ripensa Sasuke, quando aprendo la porta, trova la sua Sarada intenta a baciare un biondino dall'aria furbetta, un biondino con un padre davvero particolare.
Dal testo:
-Potresti semplicemente avere una relazione stabile.
Naruto infilò le mani in tasca – come se fosse facile con il lavoro che faccio. Prima o poi vengo sempre mollato, e inoltre ho un figlio, non molti uomini vogliono agganciare una relazione con me. Troppe complicazioni. E poi non devo darti nessuna spiegazione – gesticolò indignato – io non ammazzo il tempo come hai detto tu, succede molto raramente. E comunque, se tu non riesci a divertirti, dovresti prendertela solo con te stesso, e smetterla di giudicare gli altri.
Sasuke voltò la testa - tsk, non ho bisogno di quel tipo di divertimento.
Naruto sorrise scaltro – allora vuol dire che nessuno ti ha mai fatto divertire come farei io.
*NaruSasuNaru* e *BoruSara*.

I. Addossato alla parete di quella stanza sporca e afosa, gode del buio che non permette all'altro di vederne le nudità, ma solo di sentirle.
II. Sa che Sasuke sta godendo. Chiude gli occhi ed entra in empatia con quei movimenti ripetivi nella sua bocca.
III. « Ti voglio far venire in un minuto neanche, sappilo. »
V. « Prendilo, visto che ti piace tanto, o volevi forse un altro bocconcino? »
VII. Spinge col bacino contro il lettino, subito dietro a dove siede Sasuke, e lo penetra col rumore di uno strappo.
X. Minuti e minuti di colpi di bacino che a Naruto fanno perdere la concezione del tempo e dello spazio.
XII. Sei al corrente che i tuoi amici lo fanno come conigli ultimamente?
XIII « Ti va di baciarci un'ultima volta? »
XIV Quando c'è il pericolo... c'è divertimento.
XV. Non ha mai pensato che limonare con Naruto potesse essere tanto soddisfacente.
XVI. Sasuke che lo ha implorato di continuare a fare sesso?
[Naru/Sasu, AU, pov.Naru! Lemon, Sakura, hot, flashfic, raccolta - a tradimento -]

“Ohi, scusa! Hai per caso da accendere?” Shikamaru si sentì tirare per la manica della felpa. Incrociò lo sguardo di una biondina, stretta nel suo miniabito da sera e traballante per via dei trampoli che indossava. La guardò inarcando le sopracciglia. Classica bambolina che fumava perché faceva status quo.
“No.” rispose sbuffandole il fumo in faccia.
“Ma se stai fumando! E ce l'hai in mano!” osservò lei indicandogli la mano destra stretta in pugno.
“Toh, non me n'ero accorto, beh, grazie!” fece per andarsene. Lei lo bloccò per un braccio. Ma chi si credeva di essere quel tossico strafottente?
Et voilà! Una ShikaxIno fresca fresca di giornata, un po' (tanto) sopra le righe, ma l'ho amata dal primo momento. Dall'ambientazione un po' tetra, nelle classi sociali più malfamate, parecchio strana! Non vi dico più nulla, non vi resta che leggere!
Dedicata a tutte le Mosche Bianche! ShikaIno Rulez!

Una scommessa persa imprigionerà un recalcitrante Light in una serie di avventure erotiche estreme per mano di un L deciso a tutto, pur di smascherare Kira!
(Da leggere con una buona dose di ironia. Poco adatta ai fans di Light. Forse.)

Non è che Naruto Uzumaki avesse sfortuna con le ragazze.
La vera sfortuna di Naruto Uzumaki era il suo migliore amico: Sasuke Uchiha.
E il signorino Sasuke Uchiha era un grande, grandissimo, colossale stronzo.
Ma che Naruto avesse sfortuna con le ragazze, proprio no.
______
Un Naruto alle prese con un "adorabile" problema di ipercontrollo dell'ancor più "adorabile" Sasuke.
Un Sasuke super impegnato a stronzeggiare amabilmente per un motivo che conosce solo lui con un Naruto ormai sull'orlo dell'esasperazione.
E un sacco di ragazze che in tutta sincerità... non servono a niente!
NaruSasu

Draco sorrise ascoltandolo, mentre in quel pomeriggio di fine agosto erano stesi sull'erba ad osservare un cielo particolarmente terso.
-Io ti guardo come il tramonto rosso di Londra dopo una giornata di pioggia- gli aveva detto incastrando i suoi occhi grigi negli altri verdi.
-Mi guardi come qualcosa di freddo e umidiccio?-.
-Ti guardo come se fossi la più bella cosa del mondo-.

-Ma questa non dovrebbe essere una dark room?- chiese stizzito, coprendosi gli occhi per il fastidio, dato dallo sbalzo di illuminazione.
Quando li riaprì vide che lo sconosciuto si era alzato. Era a petto nudo, indossava solo dei jeans chiari con il primo bottone slacciato che lasciava intravedere dei boxer bianchi. Era a piedi nudi. Al collo aveva una collana con un pendaglio azzurro. Sembrava avere qualche anno più di lui, ma sicuramente non più di trenta, era in ottima forma, biondo, e si accorse che gli occhi erano dello stesso colore della pietra della collana. Sorrise internamente, sembrava che Suigetsu si fosse ricordato dei suoi gusti, adorava gli stranieri…
-Sembra che ti piaccia quello che vedi…- disse lo sconosciuto avvicinandosi con un sorrisetto, senza rispondere alla sua domanda.
La voce roca e lo sguardo intenso, da predatore, dell’altro, gli fecero rizzare tutti i peli del corpo. Ma decise che non gliela avrebbe data vinta così presto, per cui si limitò a sbuffare:
-Tsk…
L’uomo gli girò intorno, mentre lui rimaneva immobile.
-Non sei abituato a questo…- commentò il biondo quando fu dietro di lui. Poi aggiunse, a pochi centimetri dal suo orecchio, -come mai sei qui?

"Siate un intreccio di vita."

Ultimamente Sara ha solo troppa voglia di essere calciata giù.
[Nonsense, sadness, life without life, rocks, river, bridge.]

Ora avrebbe dovuto interrompere la sua radiografia a Pendragon e pensare ad un sacco di cose brutte per calmare l’eccitazione che scalpitava nei suoi pantaloni. Si concentrò sulle punture di medusa. Sui ricci di mare. Sul guano dei gabbiani. Sulle braccia muscolose di Arthur. Sulle ciccione dentro a mini-bikini. Sull’incavo del ginocchio di Arthur. Sulla sabbia negli occhi. E sul malleolo sexy di Arthur. Così sporgente, così…
(...) “Mer-” riprese Guinevere.
“Shh…” la zittì lui, centellinando l’attimo in cui Arthur avrebbe arcuato la schiena per colpire la palla con una delle sue portentose schiacciate. Doveva immagazzinare fotogramma per fotogramma, ogni guizzo dei muscoli e…
Merlin realizzò che la sua occupazione da esteta aveva trasceso ogni limite.
Cercò davvero di imporsi un contegno, affondando i denti nel biscotto bigusto nella parte della panna. Ah! La panna spalmabile sulla clavicola di Arthur…
[Modern!AU – Summer Beach]

[Contiene spoilers sulla 2x13]
Sul blocco di appunti, Hannibal cancella “Sindrome di Asperger” e lascia il punto di domanda.
L'anamnesi clinica della patologia di Will Graham, in parte trascritta, in parte mai scritta.

«Dove è finita la tua dignità?» gli sussurri abbassandoti a parlargli colla bocca nell'orecchio. Lo senti rabbrividire.
«Sono ubriaco, come faccio a saperlo!» ti urla, e si spinge sulle ginocchia.
E' vero - pensi - ma l'indomani Naruto deve ricordarsi tutto.
SasuNaru, flashfic sugli uomini che si fanno del male, la stasi prima della tempesta, il peccato.

#1 L'ultimatum che aveva dato a Sasuke era: o smetti di fumare o non ti bacio più; ma alla fine Naruto aveva cominciato a fumare.
#7Gli bastava visualizzare le labbra di Sasuke che stringevano una sigaretta, per eccitarsi.
Raccolta di 24 frasi SasuNaru su di un unico prompt: il fumo; pov. principalmente di Naruto. Hope you like it! :3

E' una normale giornata per Jack Wilder, fino a che il caro Daniel non arriva a rovinargliela.
Dove va ogni mattina la cara Henley dopo la sua consueta colazione da Starbucks?
-
«Mio Dio!» esclamo, inorridito. «Ma cosa sei, uno stalker?»
«Sta' zitto e lasciami finire!» sbotta, alzando gli occhi al cielo, esasperato. «Fatto sta che oggi avevo sete e mi sono svegliato un po' prima, lei ancora era uscita e... tu lo sai quant'è fissata con le sciarpe, vero? » Annuisco, un po' spaventato dalla precisione con cui Daniel nota i dettagli e chiedendomi se lo fa con tutti o solo con Henley. In qualsiasi caso, è decisamente una cosa da maniaci. «Beh, l'ho vista prima che indossasse il suo foulard e... aveva un succhiotto sul collo.»

{ Loki/Elsa ● CROSSOVER - Frozen/Thor ● What if? }
«Fu nel mezzo di una routine drammaticamente precisa in ogni sua sfumatura, che qualcosa cambiò una mattinata solo apparentemente uguale alle altre. Un visitatore, anzi, un intruso diverso da qualsiasi altro prima di lui si fosse addentrato fino alle porte del palazzo ed Elsa lo comprese subito che da quell’uomo si sarebbe dovuta tener lontana – non avrebbe mai dovuto ribattere, non avrebbe dovuto permettergli di avvicinarsi e, inevitabilmente, non si sarebbe dovuta sentire simile a lui.
Il portamento era intriso di un’eleganza regale con il quale intingeva ogni suo più piccolo gesto nel procedere nella sala d’ingresso, avvolto in un lungo mantello dal pelo pesante a proteggerlo da una temperatura rigida che poi non gli dava così tanto fastidio. Lo sguardo di un verde splendente, profondo nei suoi intagli chiari, si alzò con sicurezza nel cercarla sulla cima della rampa di scale, e sul suo volto appuntito un sorriso si aprì in una piega dai risvolti indecifrabili.»