EFP Fanfiction, storie ricordate da Miharu

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Miharu_phos

Membro dal: 03/01/15
Nuovo recensore (20 recensioni)

Ciao a tutti! Vi starete chiedendo ma chi è questa malata che scrive tutte ste boiate? Non aspettatevi nulla di normale! Comincio col dire che sono una ragazza di 25 anni, che odia il proprio nome e che non sa cosa voglia fare nella vita... anzi una cosa la so, voglio scrivere! La mia vita non è molto entusiasmante, me ne sto gran parte del tempo al buio a leggere fanfiction con la musica classica, oppure immersa in un libro, sotto la luce del sole, ad immaginare storie di tempi passati... Il mio sogno è quello di creare un giorno un vero libro, di mettere finalmente su carta la storia che mi cresce nella testa giorno dopo giorno, con i miei personaggi e le mie ambientazioni...prima o poi avrò il coraggio di farlo! Nel frattempo mi dedico alle mie ship preferite di inazuma eleven/go. Non scandalizzatevi per quello che scrivo! Gran parte delle mie storie sono terminate, alcune anche con il sequel già pronto, ma purtroppo entrando raramente su efp mi ritrovo spesso a dover portare tutti i capitoli in blocco in un solo giorno (ed ecco spiegato perché storie che avevano solo un capitolo, il giorno dopo risultano già complete). Ho un profilo wattpad molto più aggiornato @\_chione__ in cui le storie sono già state tutte completate❤️

太鼓持 - Taikomochi

- Ultimo capitolo

Dal capitolo 8:
-Ci sono venti di tempesta che si avvicinano, ormai salpo molto più di frequente, le esercitazioni sono più durature e in maggior numero. Questo addestramento vuol dire solo una cosa, il conflitto si estenderà, dove non lo so, ma ci sarà qualcuno di potente- Hiroto sospirò.
-Se vi è tempesta, all’orizzonte, non importa quanto forte soffierà il vento, quanta pioggia cadrà a terra, quanta sofferenza e distruzione causerà. Alla fine tornerà a splendere il sole e sarà allora il momento di ricostruire ciò che è caduto e preservare ciò che è rimasto. Imparare dai nostri errori e prevenire un nuovo disastro- rispose Shirou.
****
-Possiamo agire come una piovra e allungare i nostri tentacoli sul continente e sulle isole del Pacifico. Per i primi sei o dodici mesi di guerra potremo conseguire una vittoria dopo l'altra, ma se il conflitto dovesse prolungarsi, non ho fiducia nel successo- parole dure, pronunciate davanti al governo, ai generali, ammiragli e all'imperatore in persona, come se fosse un ultimo tentativo per rigettare un conflitto.
-Allora sarà vostro compito assicurarvi la vittoria assoluta il prima possibile- replicò il primo ministro.

La Maison Des Miracles

- Ultimo capitolo

Louis Philippe Auguste "Dieudonné" Félix Amiél Des Capétiens ( et D' Anjou ).
Richard "Coeur De Lion" Plantagénét ( D' Anjou De La Roche Lusignan ).
Rivali. Cugini. Amanti. Nemici.
Dalla sua incoronazione, di passo in passo, di intrigo in intrigo, di letto in letto, di crociata in crociata, di tradimento in tradimento, di sospiro in sospiro, di pianto in pianto, il Re- Sacerdote di Francia aspetta il suo Cavaliere, il Re- Guerriero d' Inghilterra, nel Bosco di Diana Nemorensis. Uno dei due dovrà morire.
Due Dinastie. Due Re. Due Cugini. Due Nemici.
Due vite distrutte, in un Medioevo gelido, fatto di neve e di miracoli.

All'ombra del cielo [HIATUS]

- Ultimo capitolo

[Hiromido/TatsuMido | lievi accenni ad altre coppie]
"Una credenza medievale vuole che alla figura femminile siano associati il male, il peccato, la seduzione lussuriosa, l’incarnazione del demonio tentatore. E gli uomini di allora si sbagliavano, si sbagliavano eccome: il diavolo non era una ragazza leggiadra, una di quelle fanciulle che ispiravano i poeti stilnovistici, e nemmeno una donna voluttuosa, dedita alla frequentazione dei postriboli.
Il demonio era un uomo sui vent’anni con la pelle ambrata, i capelli raccolti, una miriade di lentiggini e gli occhi che riflettevano l’infinito cosmico e tutta la volta celeste. Se gli antichi avessero conosciuto Midorikawa Ryuuji, probabilmente avrebbero descritto Lucifero come una creatura che suonava l’organo di notte seguendo gli spartiti di Mozart, che leggeva solamente opere di autori classici e che alzava il mignolo quando beveva: un’immagine ben distante dall’essere immondo e bruto, simbolo di pura stoltezza e perdita della ragione, a cui veniva associato."
[pubblicata anche su Wattpad sotto il medesimo username]

The traces of your magic

- Ultimo capitolo

{ wizard!au | questa storia partecipa a #TheWritingWeek di Fanwriter.it }
«Negromanzia, eh?»
Reiji aveva finito per strozzarsi con il suo stesso respiro. Nell’aria risuonava ancora il trillo della campanella.
«C-che…?»
«Il libro. L’ho riconosciuto, so leggere il runico» aveva replicato il ragazzo, come se stesse constatando qualcosa di ovvio.
«Tutti… tutti i maghi sanno farlo» gli aveva fatto notare Reiji.
«Già» il ragazzo aveva sospirato, uscendo finalmente dalla bottega. Un momento dopo, era già sparito nel nulla.
Il tempo, che era parso fermarsi nell’attimo in cui quel giovane misterioso aveva messo piede all’interno del negozio, sembrò riprendere a scorrere solo in quel momento.
Kageyama non ne comprendeva ancora il motivo, ma aveva come l’impressione che avrebbe rivisto molto presto quel ragazzo.

Will I be stronger or will I be weak, when you're not with me?

E, a salvarlo, fin dalla prima di quelle notti particolarmente buie, era arrivato Froy che, ostinandosi a trascinarlo fuori dagli abissi oscuri in cui Bernard sprofondava ogni volta, rasserenandolo con carezze delicate, raccogliendo i pezzi del suo animo distrutto e ricomponendoli grazie agli abbracci in cui lo stringeva ogni notte, si era prefissato il silenzioso obbiettivo di tenerlo stretto a sé ed impedire che qualcosa – qualsiasi cosa – si frapponesse fra loro, allontanandoli.

Domani sarò ancora qui

- Ultimo capitolo

Era solo, Caleb.
Lo era sempre stato. Ma non voleva esserlo e così bruciava le tappe, con tutti.
Aveva bisogno di calore e non riusciva a distinguere l’affetto nato lentamente che lega due persone, dall’atto puramente fisico, che mira ad appagare il desiderio del momento.
Ma si sentiva sempre più vuoto e abbandonato.
Perché le persone, dopo aver dato sfogo al bisogno, sparivano.
D’altronde lo faceva sempre anche lui, con tutti.
Non perché aveva paura di legarsi, ma perché era consapevole di non esserne all’altezza, sapeva che se qualcuno gli avesse guardato dentro, se qualcuno fosse andato oltre il semplice legame fisico, ne sarebbe rimasto deluso.
Quindi fuggiva prima che loro potessero farlo, per proteggersi.

Inazuma Eleven: Si ricomincia!

- Ultimo capitolo

Una energica ragazza di provincia di nome Lea Masaki decide di trasferirsi alla Raimon con il desiderio di giocare a calcio.
Ma cosa accadrebbe se dopo anni di gloria qualcuno fosse riuscito ad abbattere il club? Riuscirà Lea a farsi coraggio e trovare dei compagni di squadra che la aiutino a riaprire il club e puntare alla vittoria?
// Storia ad OC! Iscrizioni chiuse //

neptune

A Caleb torna in mente quella volta in cui, diverso tempo prima, quando David si arrischiava ancora ad uscire di casa di tanto in tanto, loro due si erano attardati e nel mentre era scoppiato un temporale improvviso. Ovviamente nessuno dei due aveva portato con sé un ombrello, così Caleb gli aveva proposto di correre fino a casa. David aveva accettato, così si erano precipitati sotto il diluvio universale, vestiti fradici e piedi che affondavano nelle pozzanghere. A un certo punto, tuttavia, Caleb aveva smesso di sentire i passi di David alle sue spalle, così si era voltato e l’aveva trovato immobile sotto la pioggia, gli occhi chiusi e le braccia distese, come se stesse aspettando di essere cancellato da quel rovescio.

I think I see you

[FroyHika]
«Altri cinque minuti.» si sentì pregare.
«Hikaru, non tentarmi. Lo faccio per te.» lo ammonì, strappandogli un lieve lamento.
Rimasero in silenzio per qualche secondo, ognuno in ascolto dei respiri dell’altro.

Il passato che torna.

“ Fu in quest'ultimo istante che s'accorse di aver commesso una sciocchezza a presentarsi lì, l'ennesima nei suoi confronti. Era incapace di divenire fonte di felicità, anziché di rimorso. „
Una fanfiction a capitoli dedicata alla KidoFudo; cercherò di aggiornarla prima che possiate dimenticarvi della sua esistenza.

Deviati

- Ultimo capitolo

All'apparenza Shawn Frost assomigliava ad un qualsiasi ragazzo timido ed insicuro.
Non si fidava di nessuno, e l'unico al quale è permesso instaurare una relazione è Caleb Stonewall, altro ragazzo molto complicato.
Insomma, assieme quei due si completavano,
Uno gentile, l'altro stronzo
Uno timido, l'altro sfacciato
Uno la cui fmaiglia è stata portata via, l'altro la cui famiglia l'ha abbandonato.
Il limbo nel quale si trovano quei due venne improvvisamente scosso da una singola e stupida decisione, presa da Shawn in un momento non lucido, che costerà molto ad entrambi.

Venefico Inverno

Le morti di Corradino di Svevia e Carlo d'Angiò, ultimi protagonisti di uno dei conflitti più conosciuti del Medioevo italiano.
Come i destini degli Hohenstaufen sono intrecciati con quegli degli Angioini, anche quello dell’ultimo Svevo è intrecciato a quello del suo accusatore, condannatore e, tramite mano altrui, esecutore.
[Doppia drabble]
✠ Storia partecipante al contest "In Breve: Il Contest delle Triadi" indetto da Ayumu7 sul Forum di EFP.

Tutto ciò che resta

Bianca Lancia e Federico II.
Dal testo:
"Ciò che per Dante serviva a salvare l'anima, stava distruggendo la sua e quella del suo bambino. Si lamentava Bianca. Voleva salvare il frutto di quell'amore a tutti i costi, perché lui era l'unico ricordo di un amore tanto bello che aveva bloccato persino i meandri del tempo fino a far precipitare la realtà in un fosso. E con lei anche la vita di Bianca."

Lascia pure che parlino, i portatori di tutta questa sofferenza

Se solo avessero potuto capire, gli uomini la guerra non l’avrebbero amata più.
(Sheith, hurt/comfort, War World II!AU // Storia che partecipa alla 26 prompts challenge indetta dal gruppo Facebook Hurt/Comfort Italia - Fanfiction & Fanart)

Dopo tutto questo tempo

[Sheith] Post s-6, accenni prima puntata della s7
!Top Keith, !Bottom Shiro
"Shiro ricordava quel senso di solitudine, l'aveva già provata prima.
L'aveva già provata, il campione. Ma mentre il campione lottava per rimanere in vita, per combattere contro di loro e contro se stesso, contro i limiti che il suo corpo gli imponeva, il paladino era già morto.
[...]
Sapeva che era solo questione di tempo, era calmo, aveva metabolizzato la cosa tempo fa ancora una volta in solitudine eppure vedere quell'espressione sul volto di Keith gli aveva fatto male.
Come se la consapevolezza che non potessero più stare insieme si fosse risvegliata solo in quell'istante e ancora una volta il senso di colpa aveva colpito il petto di Shiro facendogli capire che, forse, non era così pronto a morire come credeva. Non era pronto a lasciarlo andare.
Forse una piccola parte di Shiro voleva vivere ancora.
E ancora una volta i sentimenti contrastanti creavano solamente confusione nella testa di Shiro.
Avrebbe voluto vivere ma non se questo avrebbe costato la vita di Keith.
Kuron, Shiro ne era certo, la pensava allo stesso modo."

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