Harry Styles, ragazzo di un piccolo paesino, sedici anni, un sogno nel cassetto, tenta in tutti i modi di farsi notare dalla sorella del suo migliore amico, Allison Morris.
Lei, la ragazza che gli spezzò il cuore.
Quasi tre anni dopo, quando Harry è ormai una superstar internazionale ed è convinto di aver dimenticato il suo amore del liceo, un imprevisto li farà incontrare di nuovo.
Harry si ricorderà di avere con lei un conto in sospeso.
***
Appoggiò i palmi delle mani ai lati della mia testa, e piegò i gomiti in modo da avvicinarsi ancora di più.
La sua bocca sfiorò maliziosamente il lobo del mio orecchio, mentre i ricci ricadevano ormai sulla mia guancia, pungenti ed eccitanti al tempo stesso.
- Sai, mi fa impazzire...- mi soffiò sul collo, per poi poggiarci sopra le labbra.
Ci lasciò un bacio umido, che sembrò durare un'eternità.
Passò poi dall'altro lato.
- ... L'effetto che ora ho su di te.- finì,  ridendo lievemente. Era soddisfatto.

Ginny lasciò cadere il discorso, perdendosi ancora alla vista dei capelli di Hermione. Quest’ultima, che aveva all’inizio minimizzato il tutto con uno sbuffo scocciato, si sentì preda di quelle parole prima ancora che il suo cervello avesse realizzato l’enormità di quanto gli era appena stato detto.
Colore?
Le mani di Hermione scattarono sui propri capelli. Una ciocca blu elettrico penzolò di fronte alla sua vista orripilata; in pochi istanti fu in grado di collegare tutto quanto.
Malfoy.
Il ricatto.
Le lettere di Viktor.
Finta fidanzata.
Sentendosi mancare, Hermione si lasciò ricadere con un tonfo sul cuscino.
Non era stato un incubo. Era tutto vero.
Così maledettamente vero.
« E’ finita. » Mormorò tragicamente al soffitto. « La mia vita è finita ».

Steepfalls (Kenton) - UK.
E’ inverno, si congela.
Ma lei quasi non lo sente.
Lei c’è nata con il freddo.
Zarema Petrova è una quindicenne che vive nel Regno Unito.
E’ folle, incompresa ed è russa.
Il treno dei 15 minuti, il suo finalmente, è arrivato.

La vita è come un libro. La si giudica dalla copertina, si aspetta con ansia il finale e quest’ultimo alla fine ti sorprende sempre. Puoi piangere, urlare, chiudere il libro e riaprirlo, ma niente cambierà: è già stato tutto scritto.
Gelosia.
Vendetta.
Possesso.
Perché io volevo lei.
Lei e basta.
Non ci sarebbe stata nessun’altra a parte lei.
Era quello il problema: ero pazzo.
Folle, imprevedibile. Drogato di soldi, fama e donne. Potevo avere tutto quello che volevo, bastava solo schioccare le dita. Avevo tutto, ma non era quello che cercavo.
La mia migliore amica era una droga per me. Non me n’ero mai accorto, ma giorno dopo giorno lei diventava il mio ossigeno. Ne ero innamorato nel modo più folle. Non mi ero mai sentito così.
Aveva letto a riguardo, ma nei libri era tutta finzione. Nessuno poteva neanche lontanamente immaginare cosa si provasse. Neanche i film più fantasiosi ci erano andati vicino. Era un circolo vizioso che non aveva mai fine.
Il mio destino era lei. La mia pazzia era lei. La mia follia era lei.
Ero pazzo d’amore.

-Ti amo Jocelyne Blackburn Gray.-
Gli occhi argentei della ragazza si aprirono. Era il sogno più strano che il suo cervello avesse mai elaborato. Rimase per qualche secondo immobile, cercando di ricordare quale fosse l’aspetto del ragazzo che aveva pronunciato la frase, ma nulla. Il sogno si era sciolto nella sua mente come neve al sole.

| Harry. |
Quella notte, la sognai di nuovo. Sognai i suoi occhi azzurri, nei quali nella vita reale non potevo più tuffarmici dentro. Sognai il suo sorriso,così luminoso da brillare anche nelle tenebre,ma soprattutto,brillava nei miei incubi.
-
Harry, sotto shock dalla morte della sua precedente ragazza,Alice,consulta uno psicologo tutte le mattine.
Un giorno, entra nel solito bar e incontra una ragazza con l'aspetto fisico uguale ad Alice, di nome Victoria, che rimane attratta da lui.
Le due sono uguali esteriormente ma molto differenti interiormente. Cosa farà Harry,che ormai ha paura dell'amore più che mai?

'Ho una voglia così insana di strofinare il viso contro il suo collo, le labbra sulla sua pelle. Dovrei smetterla di concupirlo. Eppure guardalo; così dannatamente non mio. Vorrei poter viaggiare nei suoi battiti, solo per sapere se almeno uno di loro, sobbalza per me.'
Harry's pov.
-Rimarrò la tua principessa,vero Harry?- sorrise tristemente.
-Per sempre,piccola- sorrisi leccandomi le labbra salate.

-No forse non hai capito bene, tu adesso ti giri e non provare a guardarmi.
-Dai Bee, viviamo insieme da un po’ ormai ancora ti vergogni di me?- rispose Harry non spostando lo sguardo dal corpo della ragazza.
-Non è che mi vergogno, è che non voglio che sfoghi la tua frustrazione sessuale guardando me nuda.
-Oh vaffanculo Bee, non sono frustrato sessualmente.
-No infatti, sei solo in astinenza da un paio di mesi.
-Forse potremmo rimediare.- rispose lui avvicinandosi pericolosamente alla sua coinquilina.
-Sparisci Styles, ora.

Ciao a tutti!
Qui è LavFall che vi parla e vi presenta un'Os AU Gryles (Nick Grimshaw/Harry Styles) ROSSA.
Professore, studente.
Quest’anno Harry, il ricciolo diciannovenne, ha una compagnia ed una meta totalmente diverse dal solito.
Ha discusso per una mezz’ora buona con Nicholas, riuscendo persino ad imbronciarsi per la sua decisione; lui al nord non ci vuole andare, non c’è il mare e la gente è sì disponibile, ma allo stesso tempo... distaccata. Fortunatamente l’allampanato ventottenne è riuscito a convincerlo trovando un compromesso e con un bacio, uno di quelli che si danno dopo una litigata, quelli dolci e di scuse che si trascinano in vestiti sul pavimento e doghe del letto sfondate. Aveva condito quell’intrecciar di lingue con un
«C’mon, babe, che Genova è un po’ la Londra d’Italia.»

-Io penso che ci serva una pausa, io e te siamo troppo diversi, è come se ci stessimo mettendo in una cosa troppo grande per noi.- dico io con gli occhi lucidi e noto il solito luccichìo dei suoi occhi affievolersi ad ogni mia parola.
-Ma a me non serve una pausa, io so cosa voglio, io voglio te.- dice lui prendendomi il volto fra le mani, non resisto alla tentazione di baciarlo e sotto sua grande sorpresa lo faccio. -Cos'è un addio?- dice lui ironico mentre si siede sul letto della stanza.
-No, non lo è, consideralo un arrivederci.- dico io uscendo di lì con le infinite lacrime che mi rigano il volto, vedere i suoi occhi spenti e il suo sorriso inesistente è stato doloroso, molto.

Non possono avvicinarsi due persone di due mondi diversi. Lui è Harry,io sono Sofia. Lui è destinato ad essere famoso, io sono una qualunque. Devo mettermelo in testa. E' solo che..che quando guardo i suoi occhi verdi non riesco a farmi forza e a lasciarlo andare.

Hermione Granger e Draco Malfoy si sono messi insieme e nemmeno loro probabilmente si capacitano ancora della cosa. Il loro "vissero felici e contenti" sta per ragiungere il felice record della settimana scarsa quando ovviamente qualcosa interviene a interromperlo. Trai preparativi per La festa di Halloween e il malumore dei Gryffindor, inizia a comparire gente che non si vorrebbe vedere nemmeno "dipinta". E chi meglio di Draco Malfoy, può comprendere l'espressione "Parenti Serpenti"?