C'era qualcosa che Ken Wakashimazu aveva perso. Qualcosa che gli impediva di giocare, qualcosa che il principe di vetro possedeva. "Incatenato nelle braccia e nelle gambe, avevo l’impressione di essere uno schiavo privo di qualsiasi facoltà di decisione, ormai rassegnato alla sconfitta e annichilito nell’animo, dominato da un potere troppo sacro per essere abbattuto. Atterrito dai suoi occhi decisi." Fanfiction interamente rivista, corretta e modificata. La trama di base è la stessa, ma arricchita con nuovi dialoghi, descrizioni e situazioni.

Dietro i soliti volti può nascondersi un alieno. L'unico modo di essere al sicuro è quello di chiamare i Men in Black. Cosa aspetti, allora?
ATTENZIONE: Fanfic sospesa a tempo indeterminato.

C'era qualcosa di sbagliato. Qualcosa di sbagliato, nel modo in cui si comportava e in cui reagiva. Nel modo in cui si comportava e in cui reagiva, quando si trattava di Sakuragi.

Rukawa e Hanamichi si riavvicinano a causa di un incidente... La storia ha luogo dopo la fine del manga: SPOILER!

“Permettimi di restare al tuo fianco. Ti amo, ti amo più della mia stessa vita. Se anche dovessi aspettare tutta la vita e oltre il tuo amore lo farei, perché ti amo e non mi stancherò mai di farlo”.

Il povero Hana è vittima di una vendetta terribbile ma in qusto potra nascere anche l'amore?? RuxHana AkixKosh

Due ragazzi, due vite, due amori, due tragedie. Due storie tristi, talmente simili, che alla fine si riuniranno un un'unica vicenda fatta di lacrime, sofferenza, tristezza, ma anche di amore...

Akagi era disperato: non uno, non due... MA QUATTRO INSUFFICIENTI!
E tutto questo quando erano ormai ad un passo dalla realizzazione di un sogno! Avevano solo tre settimane per salvare la squadra, ovvero far passare a Miyagi, Mitsui, Rukawa e Sakuragi il dannato test di recupero... Poi c'erano anche da fare gli allenamenti e con il solo aiuto di Ayako e Kogure non ce l'avrebbe potuta fare.
Non c'era scelta, doveva chiedere a lei. Anche se era l'ultima cosa al mondo che avrebbe voluto fare...
(Rating arancione dovuto esclusivamente al capitolo 27)

La vita è una maschera, un abito fatto di menzogne e falsità, verso gli altri e verso se stessi. Spesso essa ci sfugge di mano, fondendosi nel nostro viso, diventando parte di noi, rendendosi difficile da sfilare. Confondendosi infine con la realtà. Ma, forse, c'è una via di salvezza per ritrovare se stessi. Indossare una vera maschera e cominciare a fare parte del gioco.

Avete mai ricevuto un bigliettino durante un’importantissima verifica? E come vi siete sentiti? Preoccupati, nervosi o forse eccitati? Chissà come si sarebbe sentito Hanamichi, se il bigliettino in questione gli fosse stato mandato dalla volpe artica, aka Rukawa

Innanzitutto premetto che non è una AU, per quanto il titolo possa trarre in inganno in merito. La mia è una ff dai toni ultraleggeri e, quanto scritto, non vuole essere altro che un inno all'ingenua quanto inconsapevole bellezza di Hana (sbav) e alla totale e assoluta gelosia di Kaede verso il rosso. Ovviamente si parla anche del loro amore e poi di qualcos'altro...giusto per non rendere la trama troppo banale ;)

Tutto gira attorno a una promessa...

"Le strade della vita non sono fatte per sostare...ma per essere percorse e vissute fino in fondo".Kaede Rukawa x Hanamichi Sakuragi.

Ne era convinto Hanamichi Sakuragi. Convinto che se si fosse trovato una ragazza, quel dannato volpino si sarebbe dovuto ricredere su di lui e avrebbe smesso di invadere la sua testa! Strano ma vero, una mattina si presenta allo Shohoku la bella Kaoru che chiede al rossino...di uscire con lei! E se la ragazza in questione avesse una strana somiglianza con il volpino, ma un carattere simile ad Hanamichi stesso? Ma poi, questa somiglianza è davvero reale, o dipende da qualcosa che il rossino non ha ancora chiaro dentro di sè?

“Noi dobbiamo fare una foto con Kaede Rukawa mentre bacia un altro ragazzo. E tu sei l'unico disponibile. ”