[...]I loro corpi erano a pochi centimetri di distanza ma nessuno dei due muoveva un muscolo, si scrutavano, si studiavano a vicenda, come si fa col proprio avversario.
Ad un tratto, Crystal allungò dolcemente la mano verso il suo livido e lo sfiorò, lo accarezzò e vide Zayn chiudere gli occhi a quel contatto. Le sembrò così indifeso che quasi le fece tenerezza, come quella sera al parco.
Era così curiosa di sapere come si fosse procurato quel livido o la storia di ogni suo singolo tatuaggio.
Improvvisamente, Zayn le afferrò la mano che vagava ancora sul suo occhio e se la portò sulle labbra. Iniziò a baciarla delicatamente sotto lo sguardo attento della ragazza. Quando riaprì finalmente gli occhi trovò subito un paio di occhi verdi ad aspettarlo[...]

Skye ha una storia legata puramente al sesso con il suo migliore amico, Niall. Il rapporto contorto con il padre e precedenti relazioni l'hanno portata a non credere nell'amore e a non affezionarsi troppo ai ragazzi. Almeno fino a quando non entrerà in scena Zayn, che le farà perdere la testa, distraendola dalla "storia" con Niall, creando però un triangolo dal quale sarà difficile uscire senza farsi male.

- Dammi altro tempo Malik,h-ho avuto problemi.. - disse,mi pregava con gli occhi,risi nervosamente mentre spegnevo la sigaretta e lo osservavo.
Tremava come una foglia,eppure,si era presentato a me come un ragazzo difficile da impaurire,distruggere,quasi onnipotente.
- Non sono così buono da concedere altro tempo.. - affermai deciso,lui era lì,continuava a fremere.
- Io la amo Zayn,ti prego - mi implorò.
- La terrò bene,mi piacciono anche le sue labbra,sembrano..calde - dissi,una nota di perversione nella mia voce lo mise in allerta,adesso quella ragazza era mia.

“Continua a chiamarmi così, non sai quanto mi fa eccitare..” continuò a sussurrare nel mio orecchio.
Le mie resistenze stavano per cedere quando suonò la campanella che segnava la fine dell’intervallo. Uno sbuffo uscì dalle labbra di Harry e si allontanò di poco.
“Riuscirò ad averti, fosse l’ultima cosa che faccio” mi disse all’orecchio prima di andarsene nei bagni probabilmente per provvedere alla sua erezione.
Rimasi stordita per qualche minuto, presi le mie cose e ritornai nella mia aula ripensando a tutto quello che era successo, le attenzioni di Harry, la sua promessa o minaccia che non so come interpretare. Quel ragazzo mi intrigava e mi duole ammetterlo ma mi attraeva. Non posso, sono la sua professoressa.

La famiglia Clou.
Una famiglia problematica che non lascia respirare Sam, la più piccola di casa. Le cose peggioreranno quando lei e Zayn, il fratellastro, diventano troppo intimi. Il college è l'unica via di fuga per Sam che si vede costretta, per uno stupido errore, a condividere la stanza con un ragazzo.
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*Dal I Capitolo*
Esami finiti, ero finalmente libera da tutto.
Avevo diciannove anni, vivevo a Londra con la mia famiglia e stavo per andare al college.
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-Sei del secondo anno te?- stavo giocherellando con le mani alzate in aria per coprirmi il volto dalla luce
-Sì, te sei una matricola?-
-Si vede tanto?- storsi la bocca
-Abbastanza…sta attenta a questi primi cinque mesi…-
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Scene di violenza e sesso esplicito. Se non vi piace il genere non aprite!

"DOPO IL GRANDISSIMO SUCCESSO DI 'SHADOW'
ECCO A VOI L'ATTESISSIMO SEQUEL!! "
Possono due persone così diverse stare insieme per sempre?
Questa è la domanda che si chiedono da sempre i nostri due protagonisti.
Adesso che lei è ritornata, non è più la stessa , è cambiata.
E' più forte, più tenace e pronta a non mollare alla prima difficoltà .
Lui, il solito misterioso che ha intrapreso la vecchia strada delle corse clandestine e dell’alcool che lo porta ad essere più bastardo di prima.
E' proprio vero che le vecchie abitudini sono dure a morire.
DAL PRIMO CAPITOLO.
«Zayn! È tornata. »
Lo guardai dallo specchietto e aveva una mano alzata per attirare la mia attenzione, ma l’abbassò subito dopo e mi diede le spalle dirigendosi alla sua auto.
Avevo capito bene?
O il mio subconscio aveva inventato tutto?
Ovviamente capì a chi si riferisse e se lo avesse detto per non permettermi di struggermi ancora?

"Sangue, vedo sangue"
***
DALLA STORIA
“Ti prego aprimi ti devo parlare”
“Sei venuto qui per parlarmi di cosa? Di che grande puttana sono, oppure di quanta pietà ti faccio?”
“Per nessuna di queste ragioni”
“Ah no? Pensavo che queste fossero le uniche ragioni per le quali sei venuto a ‘salvarmi’” dico mimando le virgolette con le dita. “Ma vai dimmi qualche altra cattiveria, su sono qui ad ascoltarti”
“Non sono qui per insultarti, volevo chiederti di uscire”
“Come puoi pensare che io voglia uscire con te dopo che mi hai chiamata in quel modo e avermi detto che ti faccio pietà? E anche se questo non fosse successo non uscirei con te”
“A me invece sembrava che lo volessi la sera che ti hanno quasi violentata”
***
"Faremo di tutto. Partiremo ed andremo a mangiare i cupcake a Time Squere una sera e l'altra magari una pizza a Brooklyn e il giorno dopo ti porterò la colazione a letto e ti dirò che ti amo più di ogni altra cosa al mondo prima di andare a a dormire e dopo aver fatto l'amore. Poi arrossirai come solo tu sai fare, ed io ti bacerò le guance per farti calmare"

Maggie adesso è considerata la sfigata della scuola per colpa di Harry Styles, ragazzo più popolare della scuola oltre ad essere l'ex di Maggie. Ma questo basterà ad Harry per togliersela dalla testa?

Il liceo non è stata una favola per i primi tre anni, e questo Jude lo sa.
Jude sa che non potrà scambiare più di una cinquantina di sillabe con lui, ma è già arrivata a sessantaquattro.
Jude sa di essere in una scuola che si è trasformata in un campo minato, per avere parlato con lui davanti a loro, ma Jude continua a sorridere a quegli occhi che come in una fiaba, l'avevano stregata.
Sarebbe potuta chiaramente resistere, era pronta ad abbassare lo sguardo e a far salire i muri che la proteggevano da ciò che poteva compiere in quel momento, ma si lasciò trasportare dall'enfasi del momento, e assaporò le sue labbra e pensò che forse si sarebbe tenuta per dopo i suoi pensieri. E poi, era fra le sue braccia, giusto? Chi avrebbe potuto, ma soprattutto a chi sarebbe stato concesso di strapparla dalla sua forte morsa che la faceva sentire protetta, sicura, senza pensieri come non lo era da più di tre anni?

"Vedo che non la smetti di gruardarmi, per caso vuoi una foto? Guarda che quella dura di più" ridacchia.
Cos'ho fatto di male? Perché ora ci si mettono anche i professori?
"No, grazie" mi affretto a dire.
"Preferirei passare tutta la mia vita all'inferno, piuttosto" sputo acida, abbassando il tono di voce.
Sogghigna ancora una volta e si avvicina al mio orecchio.
"Spero di non deluderti, allora" e sussurra.
[Attenzione: questa fanfiction è presente anche su wattpad, l'ho scritta io con il mio account, non è copiata. Ci sono contenuti forti e tematiche delicate. Buona lettura.]

Quello che vide la piccola Denise quella notte le cambiò la vita.
Era accovacciata in un angolo del salotto e guardava con occhi sgranati e pieni di lacrime l'orrore che si stava svolgendo. Aveva solo sei anni ma capiva perfettamente che quello che stava vedendo non era un film o frutto della sua immaginazione. Era la realtà.
Gli occhi di suo padre furono l'ultima cosa che vide dopo che la polizia fece irruzione in casa e la portò via. Era stata lei a chiamarla. Sua madre, tempo prima, aveva attaccato un post-it in cucina con scritti i numeri di emergenza da chiamare nel caso che lei e suo fratello, di sei anni più grande, avessero avuto bisogno di aiuto.
Quindi era andata a prendere il telefono e con le mani tremanti aveva composto il numero.
Era così piccola ma sentiva già un peso sulla coscienza e nella mente continuava a ripetere che avrebbe dovuto pensarci prima.
Quella notte Denise fu trasferita in un orfanotrofio e le persone che lo abitavano divennero la sua nuova famiglia.
Da quel giorno passarono dodici anni.

"Harry.Vieni da me stanotte?"
"Non posso. A dire il vero stavo dormendo." Disse, leggermente scocciato per essere stato svegliato alle tre del mattino.
"Per favore" Lo pregai con tutta me stessa.
"Hai voglia di fare sesso?"
Sorrisi, mordendomi il labbro. "Mmm si, magari.. "
Lo sentii sogghignare.
"Sarò li tra circa dieci minuti"
"Sono nuda sotto le lenzuola" Dissi, giocando con qualche ciuffo dei miei capelli.
"Forse cinque allora".
Probabilmente si era già alzato e stava cercando di abbottonarsi i jeans, nel modo maldestro con cui era solito far tutto quando era di fretta.
Feci un sorrisetto.
"Oh.. ee per la cronaca." Interruppi la sua corsa per le scale.
"Si?" Disse prendendo fiato.
"Ti odio."
***
Eravamo totalmente l'uno l'opposto dell'altro, ma avevamo bisogno della stessa identica cosa...

Sophie forse lo sapeva già la prima volta che si erano incontrati.
Lo sapeva già quando aveva incontrato quegli occhi scuri come la pece,quando il suo sguardo si era posato sulla sua mascella ben modellata o sul suo naso dritto,quando aveva notato la macchia di caffè sui pantaloni neri o l'orecchino sul lobo sinistro. Lo sapeva già quando lui le aveva rivolto la parola e un sorriso gentile,cercando di toglierla dall'imbarazzo derivante dal fatto di essere completamente bagnata di fronte ad un perfetto sconosciuto. Lo sapeva già quando poi era scappata,rivolgendogli solo un sorriso rapido,intimidita da tanta cortesia.
Sophie lo sapeva già la prima volta che lo aveva visto,che Zayn Malik le avrebbe completamente fottuto la testa.
E forse aveva iniziato a farlo già da quel primo giorno,da quel primo incontro.

-sorridi che sei più bella-
Una ragazza filofibica
Un ragazzo forse troppo oscuro
Lei impaurita all'idea di scoprire il mondo
Lui ha già fatto tante scoperte
Lei spesso solitaria, associale
Lui vuole...

Per tutti era quella buona, dolce e intelligente, ma nessuno sapeva della sua paura per il futuro, della sua incapacità di scegliere la sua strada, ma soprattutto nessuno era a conoscenza del suo lato oscuro.
La sua vita fu stravolta da quel ragazzo, da quei suoi occhi stregati e magnetici, era diventato una presenza sempre più insistente nella sua vita. Lo amava e lo odiava allo stesso tempo.
Il loro era un amore proibito, un amore segreto, lui amava chiamarlo destino, lei... sapeva solo di amarlo.
*****
"Sii mia Ivy, almeno per una sola occasione, lascia che la luna e le stelle testimonino che io ti ho avuta, che anche se per poco siamo stati una cosa sola, è proibito lo so, sono il tuo professore e tu sei una mia alunna, ma per una volta voglio fregarmene. Voglio essere solo tuo stanotte"