[ "Ciò che poteva portarlo ad accettare quella sua forma di invisibilità, era il fatto che, in quel Bar, nessuno si sentisse osservato o infastidito da lui.
Quindi, che lui li guardasse o ascoltasse, rimaneva un piccolo segreto.
Piccolo Piccolo" ]

Capo, Manager,vice, il temibile venditore, compratore -Russo-, il centralinista poco affidabile, gli stilisti mezzi partiti, capi e superiori che nella moda vivono da anni, che han creato un impero a forza di collezioni.
Poi c'è lui. Il povero contabile.
..."Avrebbero avuto il suo lavoro, il suo contributo verso l'azienda, ma MAI la sua volontà! Anzi, lui, in quel palazzo, non ci sarebbe mai entrato! Figurarsi se lui, Ludwig Beilschmidt, s'inoltrava nel campo della moda!"...

[...]Feliciano lo sapeva - ora si è volutamente dimenticato della mia semplice richiesta.
Gliel'avevo ripetuto la prima volta che si era azzardato a proporre; ribadito quando mi aveva pregato in ginocchio e urlato mentre mi si arrampicava addosso supplicandomi.[...]
{Auguri a te, LUDWIG (L) }

[...]Ed ora doveva affrontare padre, madre, suocera, nonno, cognato ed arca parentale tutti in una sola persona. [...]
Una Fic che nulla pretende, corta corta, scaturita dalla noia e dal caldo.

[...]Ebbe il fegato di scrutare meglio la figura ranicchiata sul letto poco dopo, di un uomo che ora era solo l'ombra di sè stesso.
Rimaneva accovacciato sul letto, il busto appoggiato alla testiera, e ancora teneva in mano della birra quando si decise a rivolgergli la sua attenzione. Era orribile tastare con mano quanto fosse cambiato. Nemmeno aveva il coraggio di insultarlo come al solito, vedendo il grande uomo -e soldato- divantato ormai polvere.
Il tedesco alzò il capo incontrando il suo sguardo, gli occhi che da azzurri parevano diventati grigi e smunti.[...]

[Impero Romano x Magna Germania]
[...]Germania non aveva ancora risposto alla sua domanda, lo scrutava con sospetto, e aveva lasciato rigidamente la sua mano in quella di Roma. Si vedeva che era diffidente nei suoi confronti, e molto probabilmente pensava fosse una trappola tesa dall'impero.
Invece Roma aveva posto una semplice domanda, che ripetè, volendo ascoltare la risposta.
-Perchè hai paura di essere baciato?-
[...]

[...] Capisco che dici sul serio, quando ti vedo imbracciare il fucile.
Ti sei preparato presto questa mattina, mettendoti la verde divisa, un'arma sulle spalle ed il coraggio nel cuore. [...]

[...] Una testolina bionda, due grandi occhioni azzurri, delle guance rosse e tutta la determinazione di quel mondo.
Ecco chi era Ludwig. [...]
Quindi, La Cavalleria non era ancora Morta.

[...]
Ridacchiava, Feliciano, muovendo il capo e quel divertente ciuffo.
E lui o fissava, pieno di birra, fumo desiderio. Cercava di inoltrarsi nei suoi occhi, di capire cosa pensasse, se davvero era così ingenuo da non capire che da un momento all'altro gli sarebbe balzato addosso.
[...]
E dopo aver letto la fine, mi picchierete °w°

Grazie per aver aperto la lettera, spero tu legga.
Ti sarei grato se tu, cara nazione, venissi a passare un po' di tempo qui, a casa mia.
Sarai accolta con tutti gli onori. Non sarai sola, credo ritroverai delle persone che conosci.
Potrai ignorare il tutto, se ciò non ti importa o non ti è gradito. Nel caso tu voglia accettare, c'è l'indirizzo dietro e un grazie da parte mia.
Forse questa è l'unica maniera. Venire ti farà bene in ogni caso.
Mi scuso per il disturbo.
Firmato: Mondo.