Finalmente in vacanza! Una vacanza premio, per giunta, per i nostri amici della banda di Shinjuku. Sarà un soggiorno rilassante? Chi lo sa...

Qualcosa di oscuro sta per entrare nelle vite di Ryo e Kaori. Dovranno trovare il modo di affrontare le difficoltà, oppure modificare le difficoltà o se stessi in modo di affrontarle.
E forse per vedere l'arcobaleno dovranno imparare ad amare la pioggia.

La vita dei nostri due amati sweeper non potrebbe andare così bene: oltre ad essere una coppia affiatata sul lavoro, lo sono anche nella sfera privata. Ma una notte Kaori, in preda alle lacrime chiede ospitalità a Mick e Kazue.
Cosa sarà successo tra lei e Ryo, da farla fuggire?

Kaori cercò di trovare delle alternative ma onestamente non le venne in mente nulla se non che....no, non avrebbe mai potuto. Proprio lei che era molto pudica e arrossiva con niente stava per chiedere al suo vecchio compagno di liceo.
“E se ti facessi io da modella?”.

L’uomo giunse di fronte alla bacheca, dubbioso. Che fosse davvero quello il metodo giusto per raggiungere il suo scopo?
Con cautela afferrò un gessetto bianco e lo avvicinò alla grossa lavagna che occupava buona parte della parete. Tracciò lentamente una X, una Y e infine una Z, restando poi fermo ad ammirare la sua opera.
[...]
Quand’ebbe finito, posò il gessetto e indietreggiò di qualche passo, guardando le lettere che aveva tracciato. Non sapeva ogni quanto venisse controllata la lavagna. La sua mano salì istintivamente al petto e, attraverso la giacca, strinse la pistola sotto di essa.
Leggilo, Saeba. Leggi quel dannato messaggio.

Luce e ombra si alternano nella vita di ognuno, che siano reali o stati d'animo, non possiamo farne a meno.

Basta una notte per cambiare tutto, purché sia molto speciale.

Ryo che se ne va chiudendosi la porta alle spalle...
Kaori che, come sempre, resta lì, ad aspettarlo.
Con un fiore di pan di cuculo tra le dita...

Ad un certo punto però rimase folgorato come da un’apparizione: una donna, vestita con un corto tubino nero scintillante che ne esaltava il fisico statuario e snello, si stava dirigendo verso un gruppo di uomini seduti su dei divani. Non riusciva proprio a staccarle gli occhi di dosso. Era la donna più bella che avesse mai visto!
Ed eccomi qua ragazze con il primo capitolo del seguito di “Cuore Stanco”.
Chi sarà la donna che ha conquistato l’attenzione del nostro sweeper preferito?

Durante la notte si è più fragili e più veri, i sogni si fanno più potenti e a volte risolvono in maniera semplice, situazioni che ci sembravano inconcepibili. Dormire, sognare...

La vita è fatta di attese.

Era stufa marcia di aspettare. Era stanca di odorare il solo sentore della felicità senza poterla mangiare.
Era al colmo e non ne poteva più di tergiversare, pazientare, giustificare, comprendere, accettare.

L’uomo la guardo’ con lo sguardo più sprezzante che poteva avere e le disse:
“Pensi che abbia paura di morire? Sappi che la mia vita non vale un granchè, e la tua? Sei disposta a rischiare la tua vita e la loro?” Kaori rimase profondamente scossa di fronte a quelle parole, tutto si sarebbe aspettata ma mai una risposta simile.
Quell’uomo non aveva paura della morte. E lei? Lei ne aveva? Oh eccome se ne aveva, ma non avrebbe mai avuto dubbi su chi avrebbe preferito dare speranza, non a lei no, ma ai 2 uomini più importanti della sua vita.

Ma quando l’uomo si volse verso di lei, le regalò un sorriso talmente disarmante, da farla sciogliere sul posto.
Un asiatico alto, moro, e ben piazzato. Il suo sguardo magnetico e profondo le fece sentire le farfalle nello stomaco, e quando le fece l’occhiolino credette di morire.

“Sai, Kaori, il linguaggio dei fiori è un trucchetto inventato per venderne di più. In realtà non hanno un vero significato”