[Mai Otome - anime] Breve raccolta di drabble che mira essenzialmente ad analizzare i diversi modi di amare di tre personaggi. La prima è invece un omaggio alla crudeltà del Gardrobe.

[Mai Otome - anime] Shizuru Viola, uno dei Cinque Pilastri e quindi una delle Otome più potenti del pianeta, poggiò la tazza sul piattino e sorrise in modo amabile alla propria sovrana. «Rammento perfettamente quanto accadde quel giorno» esordì allora con quel suo strano accento che nessun altro, su Earl, pareva possedere. «Ma se ben ricordate, vi ho anche fatto presente che…»
(Sequel di "Beata ingenuità".)

[Mai HiME - anime]Aprì lentamente gli occhi trovando l’altra metà del letto vuota.
Si strinse ancora di più addosso le coperte, indugiando ancora per qualche istante prima di decidersi ad alzarsi.

[Mai HiME - anime] Nao alzò lo sguardo al cielo e prese ad attorcigliarsi una ciocca dei corti capelli rossi attorno alla punta di un dito. Accanto a lei, braccia conserte, Natsuki ascoltava con aria imbronciata. Haruka scoccò loro uno sguardo furioso.
(Studio del personaggio di Haruka Suzushiro.)

[Mai Otome - anime] Domandandosi il perché gliela desse separatamente dalle altre, Akira se la rigirò fra le mani e ne lesse il mittente: Mai Tokiha. Sulle sue labbra si dipinse un sorriso intenerito che l’uomo non poté fare a meno di scrutare con curiosità: fino a qualche anno prima la ragazza avrebbe sbuffato spazientita davanti ad una lettera del genere, e ora…

[Mai HiME - anime] «Il nonno è rimasto molto soddisfatto dell’aiuto che gli abbiamo dato l’altra volta» prese a spiegare Shiho, nel frattempo, annotando alcune cose sul taccuino che aveva cacciato fuori dalla sua cartella.
Mai si grattò uno zigomo, perplessa, mentre alle sue spalle un cliente chiamava l’altra cameriera. «Davvero?» domandò, non capendo come potesse, il sacerdote del Tempio Fuuka, essere soddisfatto di un magazzino ridotto in condizioni pietose per via dell’improvviso attacco di un Orphan.

[Mai HiME - anime] Mai si guardò attorno: l’anno prima suo fratello ed Akira erano negli Stati Uniti, mentre i Natali precedenti al loro arrivo al Fuuka Gakuen, da che avevano perso entrambi i genitori, lei e Takumi li avevano trascorsi praticamente da soli. Adesso, invece…

[Mai HiME - anime] Si era già chiesta cosa sarebbe cambiato quando, finito quel maledetto Carnival, aveva potuto finalmente dire addio alla schiavitù cui era stata costretta fin dall’infanzia, per poter rinascere una volta per tutte per quella che era realmente: una ragazza.

[Mai HiME - anime] Il cosiddetto HiME Sentai si era infatti riunito alla stazione ferroviaria, pronto per una trasferta, o per meglio dire, per una piccola gita di due giorni in un paesino di montagna. Insomma, cosa c’era di meglio di un weekend da passare tutte insieme alle terme per cementare la loro neonata amicizia?

[Mai-HiME - anime] Una mia interpretazione dei pensieri di Akira, durante l'assenza di Takumi, ricoverato in ospedale per un attacco cardiaco. Fanfic scritta per il compleanno di una persona a me molto cara.

[Mai Hime] Nagi e Mashiro. Da dove venivano, quali erano i loro fini, dove sono finiti una volta varcate le porte del Valhalla? Eccovi la mia personale ipotesi.

Amava lavorare. Amava quel posto, nonostante tutto.
Il Primo Distretto non si poteva certo descrivere come il migliore dei posti di lavoro, tuttavia lui amava stare lì.
Perché c’erano loro…

[Mai HiME - anime] Ottobre era ormai arrivato e se anche l’autunno aveva iniziato a portare con sé i primi venti freschi, quel pomeriggio il sole era caldo quasi quanto lo era stato il mese precedente. Takumi portò le dita della mano destra al colletto dell’uniforme e lo allentò slacciandone il primo bottone. «Hai caldo?» gli domandò l’amica, preoccupata che quella calura potesse dargli dei problemi.

[Mai HiME - anime] Quando la porta dell’aula si aprì, i tre si trovarono davanti l’intero corpo del Consiglio Studentesco ad attenderli: Reito in piedi accanto alla cattedra a cui era elegantemente accomodata Shizuru, Yuuichi appoggiato svogliatamente al davanzale della finestra, Yukino seduta ad un banco con il proprio personal computer portatile già in funzione. L’unica tra loro in movimento era Haruka, la cui voce autoritaria si poteva sentire sin dal fondo del corridoio.

[Mai HiME - anime] Uhm… Akira ci stava davvero mettendo molto per fare il bagno. I suoi occhi tornarono sulla porta chiusa: ecco cosa lo stava distraendo, dovette confessare a se stesso con un sospiro. Poggiò il gomito sul tavolo sul quale stava studiando ed affondò la mano sinistra fra i capelli, l’altra che giocherellava con la matita.