Dedicata a Maqry ❤ {Charlie/Tonks}
«Davvero c’è un drago nella foresta, Charlie?»
«L’ho sentito dire. Sarebbe bellissimo!»
Tonks ghigna soddisfatta. «Allora è deciso, dobbiamo andarci!»

(Bellatrix/Hermione)
Hermione Granger sa che la guerra ha cambiato molte cose nella sua vita. Mentre Harry, Ron e Ginny sembrano essere tornati alla normalità di sempre, lei continua a chiedersi come fare a ritrovare quell'equilibrio e quella felicità che sente di aver perso.
Hermione sa che qualcosa si è spezzato in lei; quello che ancora non sa è come fare a rimettere insieme i pezzi, per crescere ed entrare nel mondo degli adulti e, finalmente, andare avanti. Sebbene i suoi amici preferirebbero trattenerla, decide così di frequentare l'ultimo anno nella Scuola di Magia e Stregoneria di Salem, in America, dove potrà prendere il tanto desiderato diploma e approfittare del cambio di ambiente per capire una volta per tutte cosa fare della sua vita.
Qui incontrerà una vecchia e indesiderata conoscenza, che inaspettatamente le offrirà quella lezione di vita che Hermione aveva bisogno di imparare: si tratta della bella ma decaduta Bellatrix Lestrange, una figura ancora pericolosa, ma anche piena di fascino e, sorprendentemente, avvolta da un velo di tristezza. Le due donne si incontreranno in un punto inaspettato della loro vita: un punto da cui entrambe, in qualche modo, desiderano ricominciare.

-ISCRITTA AL CONTEST "Una Giornata Particolare" da Artnifa sul Forum di EFP-
Il povero Hugo convinto di essere vittima di uno scherzo vivrà una serata del tutto singolare.

| Partecipa all'iniziativa "Scrivimi" del gruppo facebook "Caffè e calderotti"
Neville sogna spesso di baciare la ragazza dal nome di un fiore. È lei ma non è lei, perché nella sua visione onirica sorride e gli stringe la mano.
Pansy/Neville

Quando Albus incontrò Scorpius per la prima volta non ebbe più dubbi o incertezze su chi era davvero. Lui fu il suo coraggio che lo aiutò ad essere chi era davvero; se non fosse mai esistito, forse quel giorno Albus non avrebbe compiuto la fatidica scelta che ha fatto.

‘Com’è che si fa il padre?’.
È stata una domanda costante nella vita di Harry, una di quelle a cui tenta di dare una risposta ogni singolo giorno della sua vita.
Non è sicuro di riuscirci sempre correttamente ma può giurare solennemente di mettervi tutto l’amore del mondo nel provarci, tentando di dare ai figli quel senso di protezione e sicurezza che i suoi genitori non avevano potuto dargli.

Non parlare con gli sconosciuti.
Era stato uno dei pochi insegnamenti che Zia Petunia aveva dato nella stessa maniera sia a Dudley che ad Harry, anche se bruscamente come al solito. E non era solo lei a dirlo ma anche le maestre, i libri, la televisione. Poteva essere pericoloso.
Ma Harry, dall'alto dei suoi sei anni, pensava fosse una cosa un po' stupida. Quando un poliziotto ti ferma, tu puoi parlargli, no? Ed è giusto salutare quando si esce dai negozi, Zia Petunia lo aveva sgridato tante volte perché secondo lei non lo faceva mai.
Se la regola non valeva per tutti, allora per chi? Come poteva saperlo, se nessuno glielo diceva?
E poi... non era stata colpa sua. Era stato lo sconosciuto a parlare per primo con lui.
Storia partecipante al contest "Kids everywhere!" indetto da Mari Lace sul forum di EFP

“Fred!” si lamentò allora a gran voce, certa che da un momento all’altro le sarebbero cadute le braccia.
“Cosa?” domandò il mago con finta innocenza, continuando a rifilarle quel sorriso sornione che lei odiava e amava al tempo stesso.
Come poteva essere così... così... così Fred e scamparla sempre?
“Dammi almeno una mano, no?” lo esortò la strega, fulminandolo con lo sguardo. E lei che aveva pure pensato che fosse stato in procinto di portarli lui fino alla Sala Comune! Ma alla fine si parlava pur sempre di Fred Weasley: nemmeno Molly Weasley dopo quasi due decenni aveva ancora capito da che lato prendere il figlio – e l’altro gemello, sì – e la sua imprevedibilità.
“Ma se hai detto che non pesano” la canzonò lui, facendo spallucce.
“Sei pessimo, Fred Weasley.”
“Tanto lo so che mi adori così come sono.”

Nel mondo magico sembra che tutti sappiano ciò che vogliono fare. Luna ricorda sua madre e la sua infanzia quando lei era ancora in vita.

Magnolia Wilkes nella sua vita era sicura di una cosa che l’odiava . O meglio odiava quella parte della sua vita che la rendeva così sporca e piano piano la stava risucchiando .
Quella parte era riconducibili al più grande figlio di puttana che avesse calpestato la faccia della terra, il suo soprannome era Lord Voldemort.
Breve storia da due capitoli sulla morte di Wilkes probabilmente il Mangiamorte più sconosciuto di tutti . Per scrivere questa storia ho deciso di renderla una ragazza visto che non sappiamo il suo genere , spero che vi incuriosisce.

Sette brevi storie di sette coppie diverse
1- Non ti sta mai bene niente
2- Quella specie di sorriso mi farà impazzire
3- Tutto nella ragazza divenne rosso
4- La colpa è sicuramente loro
5- Il più bello della famiglia
6- Premio di consolazione

Sirius non aveva risposto, aveva alzato la testa ed aveva deciso di uscire asfissiato dall'aria, dalla stanza, dalle dannate tende scure che bloccavano l’ingresso ai raggi del sole; era sbucato nel corridoio ed aveva ascoltato solo il silenzio. Si era seduto stringendo la propria testa fra le mani; troppo, troppo silenzio. Non c’erano risate o felicità a Grimmauld Place, c’erano solo silenzio e l’obbedienza. - Storia classificata sesta al Contest “La cerimonia di smistamento” indetto da Artnifa sul forum di EFP-

Una storia per chi crede che Severus Snape, eroe e mago straordinario, meriti un destino diverso, più dolce, più morbido e caldo, dopo una vita di rimpianti e dolore.
Dal testo:
-“Credevo…”- Tentò di dire Severus, cercando di ignorare le lacrime che gli pungevano gli occhi, di rimpianto, di dolore, di felicità, di gratitudine, non avrebbe saputo dirlo -“credevo avrei rivisto Lily dopo la morte e invece, ho percepito un tocco gentile e tutto il calore che mi era sempre mancato.”
"Si affacciò alla finestra aperta e osservando il paesaggio desolato, si accorse di una figura minuta, certamente molto più di lui, ferma davanti la casa stregata.
Lo osservava, esattamente come lui stava facendo con lei."
"La prima cosa che pensò Severus fu “sei bella” e non appena quelle due parole risuonarono nella sua mente, si accorse di come fosse stato facile per lui pronunciarle nella realtà, seppure in un sussurro e di come un pensiero simile non gli attraversasse la mente da più di diciassette anni, da quando la sua migliore amica era stata uccisa brutalmente."
SeverusxNuovo personaggio

La vita è fatta di scelte e, nel corso della sua giovane esistenza, Ronald Weasley ha deciso di combattere per ciò in cui credeva - anche a rischio di commettere degli errori.
Sette momenti in cui Ron si è lasciato guidare dalle emozioni, ha lottato, ha sbagliato e ha imparato.
Sette momenti che lo hanno fatto diventare Uomo.
[Questa storia è candidata agli "Oscar della Penna 2022" indetti sul forum Ferisce più la penna]