Chiamatemi Jo, anche se per gli Oasis io sono Joel.
Non avrei accettato di lavorare per loro se non mi servissero i soldi per andarmene da qui.
Non dovrei fingermi un ragazzo, non dovrei comprare la birra a Liam, non dovrei fare la barista al mattino e il facchino dopo pranzo. Non dovrei abbassare la voce per sembrare un ragazzino. Non dovrei fare un lavoro da uomo.
Non ti avrei mai sentito suonare, non ti avrei conosciuto. Non avrei sentito i brividi che può dare una chitarra.

Quando Noel le offre un lavoro come roadie della band,
Lyla pensa che la sua vita non sarà più il desolato caos che è sempre stata.
Non sa ancora, però, che diventerà presto l'oggetto dei desideri del loro cantante,
disposto ad ogni cosa pur di averla.

Sally è cresciuta a Burnage. Ciò che la contraddistingue? Essere da anni la più cara amica dei fratelli Gallagher.
La sua vita procede veloce, frizzante, piena di novità. Ma il sottofondo, quello dei gesti più semplici, ha un volto e una voce difficili da ignorare.

{TERMINATA} « Spero di aver riempito quel vuoto nella tua anima », il titolo è tratto dal brano shout it out loud degli Oasis.
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Lyla lo amava per quel poco che sapeva di lui, perché con quel poco che sapeva, si era lasciato amare.
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« Stronzetto, mi sei un mancato un po', comunque. » disse Noel.
« A me non sei mancato affatto. » rispose l'altro, sorridendo.

Questa sarà una raccolta di one-shot che parteciperà a una challenge su Live Journal. Settimanalmente mi sarà dato un prompt, una sola frase e da essa dovrò far uscire una storia di 250 parole, lettera più lettera meno. I protagonisti? I Gallagher, ovvio. I temi potranno essere i più disparati :) Non so neppure io che ne uscirà
La challenge è internazionale per cui questa è una traduzione su me stessa, dato che prima scrivo in inglese e poi traduco in italiano. In ogni caso, Enjoy it!
NB: in alcuni capitoli potrebbero esserci riferimenti più o meno espliciti all'incest
[ 1° classificato al contest “Challenge #7” della community madferourkid su Live Journal ]

Sulle note di She di Charles Aznavour lui farà un viaggio verso casa, un viaggio tra i ricordi, i ricordi del periodo più brutto della sua vita. Un periodo tormentato in cui Noel trovò la sua "lei", la donna che lo aiutò ad uscire dal tenebroso tunnel in cui era entrato, fatto di anni bui, dipendenza dalle droghe e perdita della sua magica creatività.

“Quando un uomo è stanco di Londra, è stanco della vita. E’ così? Sei stanca della vita, Sally?”
“Ne sono assolutamente, totalmente esausta.”
[Parte della raccolta "Until Sally I was never happy", seguito di "You Sing, You Shout, You Turn The World Around.]

Rockfield Studios, Maggio 1995.
E se dopo il famoso litigio tra i due fratelli durante la lavorazione di "(What's the story) Morning Glory?" Liam - e non Noel per una volta - avesse deciso di mollare tutto? Che ne sarebbe stato di lui? E di Noel? Gli Oasis avrebbero avuto lo stesso successo?

William Gallagher era tutto ciò di più sbagliato e assurdo che poteva accadermi.
E se poi ci si metteva anche Noel era proprio la fine.
Potevano gli Oasis sciogliersi per colpa mia? No, decisamente no.
Ma forse non conoscevo abbastanza i fratelli Gallagher ...

An Oasis fic. Noel's story about his little brother in a monologue (Autumn)
Una fic sugli Oasis. La storia di Noel sul suo fratellino in un monologo.
Non amo lo slash, tanto meno l'incest. Però questa FF ha molto da offrire se si va oltre solo un attimo al fatto che ad amarsi siano due fratelli. Tanto che ho deciso di tradurla. La storia è di Noel e Liam Gallagher, due dei più famosi, litigiosi, e controversi fratelli del rock, rispettivamente chitarrista e cantante degli Oasis
Il rating è rosso solo perchè la tematica è delicata, in realtà però non ci sono scene troppo esplicite. Enjoy it!

When Liam Gallagher said his favourite "heartbreak song" is Lou Reed's 'Perfect Day'.
"Era stato come assumere una sostanza capace di far raggiungere quel tipo di stato mentale. Qualcosa d'irreale. Qualcosa d'impossibile, di tossico, di malsano. Qualcosa d'incredibile, come il loro amore. Qualcosa che era stato in grado di stordire i loro sensi, uno shock. Qualcosa che aveva fatto credere loro anche solo per pochi istanti che tutto sarebbe stato possibile, normale, anche migliore di ciò che davvero fosse. Sì, era quello il giorno perfetto, quello di cui parlava Lou Reed."