"Con le mani rapisce di nuovo il mio viso e io chiudo gli occhi mentre le mie labbra ritrovano le sue. Insieme al suo sapore familiare e dolce sento anche il gusto salato delle mie stesse lacrime, eppure non mi importa.
Damon mi attira contro di lui e io mi lascio cullare da questo ultimo momento, che è soltanto nostro. Sono felice, ma sono anche triste senza sapere perché. Non è un addio. Non è neppure un arrivederci.
Quando mi lascia andare, cerco di sorridere, ma la mia espressione è probabilmente troppo tremolante per reggere la finzione.
“..Ricordatelo..” mi sussurra “..io tornerò sempre da te..”
E’ la cosa più bella che gli abbia mai sentito dire, eppure, per un solo secondo, ho come la sensazione che invece non lo rivedrò mai più.
Gli regalo un cenno d’assenso a labbra serrate e mi do mentalmente della stupida.
Non so cosa mi stia prendendo per cui mi sforzo di regalargli un sorriso e un ultimo bacio, prima di seguirlo di nuovo verso le poltrone dove sono sedute le mie amiche e Klaus.
“..Ci vediamo stasera a Mystic Falls..” dice al suo amico dandogli una leggera pacca sulla spalla, poi si volta verso di me “..Chiamami quando arrivi ad Atlanta..” aggiunge, facendomi l’occhiolino, prima di avviarsi."
Allora la parte citata è del capitolo precedente...mentre questa è di questo :
"consolarmi.
“..Cosa?..” dico ad alta voce risollevando lo sguardo su di lei “..Non ci sono tante opzioni Caroline. O ha deciso di non venire a Mystic Falls, il che vuol dire che quello che abbiamo condiviso è stato tutto una bugia, oppure gli è.. successo qualcosa..” le ultime due parole mi escono incrinate.
Abbasso gli occhi a guardare le mie mani e mi accorgo che stanno tremando. Io sto tremando, nonostante ci siano più di trenta gradi.
Scuoto il capo per cercare di scacciare l’effetto provocatomi dall’ipotesi che ho appena formulato. Mi rendo conto che è paura allo stato puro.
Caroline si volta a guardare Klaus e anche io mi aggrappo a lui, come ultima speranza di scoprire cosa è successo.
Il suo volto è talmente serio da sembrare scolpito nella pietra, le dita della sua mano destra picchiettano leggermente sul tavolino, probabilmente perché sta valutando tutte le strade percorribili.
“..Va bene..” dice ad un certo punto con tono affilato “..E’ inutile girarci intorno. Conosco Damon abbastanza bene e so che non rinuncerebbe mai a te..” aggiunge guardandomi fisso “..per nessuna ragione al mondo. Ora, se lui non è qui, un motivo sicuramente c’è, e non è detto che ci piacerà..”.
Una lacrima sfugge al mio controllo, e io la cancello con la mano, anche se so che è soltanto la prima di tante. Non voglio cedere alla disperazione perché così finirei per spezzarmi definitivamente, e perderei anche la capacità di ragionare."
Ho voluto mettere a confronto le due parti, perchè spiegano perfettamente quello che sta accadendo ad Elena: poche ore prima, ha il ragazzo che ama che le dice che non la lascerà mai, dopo invece, Damon non risponde al telefono e lei si accorge che i timori che aveva prima che lui partisse sono fondati.
Questa storia sta diventando più tragica di Romeo e Giulietta , se considero anche quello che hai detto nella nda :O
Però ci sta, insomma, la situazione è questa e ti dirò, ero molto curiosa di leggere questo capitolo, di vedere la reazione di Elena, e mi accorgo che siamo solo all'inizio, e che i nostri amati passeranno più di qualche ora lontani , ahime.
Comunque Marcel continua a non piacermi, ma forse ora mi va più a genio, visto che decide di proteggere Bonnie, ed Elena, ma mi chiedo fino a quando saprà resistere...insomma Damon è disposto a morire e si è visto..ma lui ? e se minacciassero Bonnie ? Non lo so ma sono curiosa di saperlo.
Alaric...come è cattivo :( ma solo io spero in una sua redenzione ? Mi piaceva troppo il suo personaggio e la sua amicizia con Damon :)
Klaus ho come l'impressione che si troverà in molta difficoltà.
Ora passiamo a Damon...che tristezza... e non è un caso se la parte che mi è piaciuta di più è stata questa :
"Non so per quanto tempo sono rimasto privo di sensi.
So soltanto che ad un certo punto il dolore mi ha costretto a riaprire gli occhi e ho scoperto di non essere più sul furgone, ma in un luogo del tutto diverso. Ci ho impiegato diversi minuti ad abituarmi al buio ma poi ho capito di essere in una specie di cantina, o qualcosa che gli somiglia molto.
I dettagli non sono in grado di coglierli in questo momento.
Sento l’odore inconfondibile del sangue imbrattare il pavimento di pietra e sono fin troppo consapevole che si tratta del mio.
Sono a terra, in questo ambiente sotterraneo rischiarato soltanto da una luce debole e lontana proveniente da una finestra troppo piccola per risultare rilevante.
Cerco di fare forza sulle braccia, ma una nuova fitta mi attraversa da parte a parte come se mi avessero conficcato la lama di un pugnale nel petto. Sento tutti i muscoli del mio corpo tremare, e tossico ripetutamente fino a vomitare altro sangue.
Un qualsiasi umano potrebbe uccidermi in questo momento e io sono abbastanza sicuro che è esattamente quello che succederà.
Provo di nuovo ad alzarmi, ma è inutile. L’unica cosa che riesco a concedermi è di girarmi quel tanto che basta a mettermi sdraiato sulla schiena, così al posto del pavimento ora ho la visione sfocata del soffitto.
Sollevo il braccio destro, lentamente e con fatica, e osservo la mia mano. Il mio anello di famiglia è finito chissà dove, ma immagino che questo sia l’ultimo dei miei problemi.
Al momento l’unica cosa di cui mi importa è Elena, l’unica a cui riesco a pensare.
Le ho detto che sarei tornato da lei, e ora so che non potrò mai onorare quella promessa. Stasera mi aspetterà invano, e questa consapevolezza mi regala un tormento che è più forte anche del dolore.
Stringo i denti e quasi li sento stridere nel cercare di resistere alla frustrazione che mi pervade e che riesce a intensificare, se mai fosse possibile, gli effetti della verbena.
Sento il mio corpo bruciare come se al posto del sangue nelle vene avessi fuoco liquido, ma paradossalmente è la cosa che mi importa di meno. Posso sopportare la sofferenza e posso anche accettare di morire.
Quello che fa davvero male è che lei non saprà mai perché non sono tornato.
E riesco a sentire tutto. Ogni emozione che le devasterà il cuore perché è la stessa disperazione che provo io nel sapere che non la vedrò mai più."
Povero Damon, e povera Elena...odio vederli separati...proprio ora che erano più innamorati che mai :(
Comunque penso si sia capito che il capitolo mi è piaciuto moltissimo..e vorrei leggere subito il prossimo perchè sono troppo curiosa :)
Comunque ti rinnovo i miei complimenti.. sei bravissima :)
Ciao ciaooo :)
Irene :P |