Recensioni per
Ritratti di dame
di melianar
Cara Mel, eccomi finalmente a commentare questa tua splendida storia, una delle più belle cha abbia mai letto su questo tema: i pensieri di Nerdanel rimasta, per sua scelta, in Valinor. |
Effettivamente, mi sono sempre chiesta perche a Miriel non fosse stata concessa la grazia dai Valar. Dopotutto ho sempre pensato che lei fosse soltanto una vittima innocente. Ma mi piace la luce che tu le hai donato: sa di non poter redimere il suo popolo, quindi preferisce cullarsi nei ricordi e morire come una vera regina, compiendo l'atto di coraggio che non è mai stata in grado di compiere nel corso della sua vita. |
Rullo di tamburi...devo dichiarare questo capitolo il vincitore! |
Checchè tu ne dica, anche questo capitolo è bellissimo! Provo molto affetto per Nimrodel, è stata una dei primi personaggi elfici in cui mi sono imbattuta, indagando sulle origini di Dol Amroth. |
Vedo che hai un debole per i personaggi femminili forti! Bene, è una passione che condividiamo. :-) |
Buonasera! Avevo già letto alcune delle tue biografie prima della mia partenza e ora le ho riprese in mano. Ho trovato subito questa di Beruthiel che, come ti avevo già detto nell'altra tua fic su di lei, è un personaggio che mi affascina molto, e l'ho trovata magnifica, anche meglio dell'altra! Qui, più che mai, hai dipinto la sua saggezza, dando sfogo ai suoi pensieri e alle sue paure. Dopotutto, per quanto dura e forte, è pur sempre una donna e, complice la sua intelligenza, è già conscia del destino che l'attende. Sembra quasi di entrare ad Osgiliath e vivere con lei questo lasso di tempo angosciante che la separa dall'ineluttabile fato che l'accoglierà il giorno dopo. Mi è venuta la pelle d'oca!Complimenti! :-) |
Avevo già letto questo capitolo mesi fa, poi avevo riletto i Figli di Hurin perché volevo ricordare alcune cose e quindi non avevo più trovato l'occasione di commentare. Eccomi dunque. Intanto sì, il nome Turambar potrebbe essere l'inizio di un canto. La tua descrizione di come Niniel cerca di tenere a mente le nuove parole e le cose apprese fa tenerezza. E tutto il racconto ispira una dolce malinconia perché Niniel è destinata ad un fato nefasto che non può immaginare, come evitarlo dunque? Le esortazioni all'attesa e la diffidenza di Brandir non possono nulla contro il suo cuore innamorato. Niniel è persa in un sogno, ma è solo un altro crudele maleficio dei servi di Morgoth. |
Questo racconto l'avevo letto, e sono d'accordo con la tua interpretazione: lo sbaglio fondamentale di Aldarion è stato di non capire che la sua sposa lo aspettava con nostalgia e anche dolore. Mi piace molto la tua descrizione delle lusinghe del mare, essendo io di formazione classica ci ho visto molte somiglianze con i miti greci sul mare. E pure con Lucrezio, che descrive il mare come allettante ma infido. Ed è bello che Erendis ancora ami Aldarion: il sordo rancore con cui l'aveva caratterizzata Tolkien rischiava di appiattirla. Tu l'hai resa nella sua complessità, nel suo desiderio di rivedere Aldarion, anche solo per mostrargli il tempo passato e fargli capire cosa aveva gettato via. |
Anche questo personaggio era solo marginale nelle vicende di Turin, una vittima collaterale della sua avventatezza, e tu l'hai reso con giustizia e inventiva. Dall'accenno alla violenza di Brodda hai sviluppato una descrizione della vita di inganni, sopportazione e dolore alla quale Aerin è stata condannata. Era una privilegiata fra il popolo degli schiavi, ma amaro era quel privilegio. Credo tu abbia ragione: nel dare fuoco alla casa e a se stessa si è finalmente liberata dalla prigionia che opprimeva anche lei. |
Certo che chiamare 'Cuore Virile' una donna che sa difendersi e combattere non è proprio il massimo del femminismo, ma pazienza. D'altronde, erano altri anni quelli in cui il Professore scriveva e dichiaratamente faceva riferimento a storie ben più antiche. (Ma sul nostro presente è meglio tacere) |
Devo ammettere che di Rian non sapevo nulla, rispetto alla cugina è un po' trascurata. In un qualche senso è il suo complementare: dove Morwen è forte e fiera, lei è fragile e viene spezzata nella mente dall'atrocitá della guerra. Ma questo rende il suo personaggio interessante: come hai sottolineato tu, gli altri non so chiedono il perché del male, lo danno per scontato, lei invece se ne dispera ancor di più perché non riesce a comprendere un odio così scellerato. Ma non corre da sola verso la morte: con lei c'è una nuova vita che deve nascere e inconsciamente sa che deve far vivere il frutto del suo amore, anche se in un simile mondo lei non saprebbe crescerlo. Forse un'altra conseguenza della disperazione potrebbe essere stata la decisione di farlo morire con lei. Credo che nella scelta l'amore per Huor e la vaga percezione degli elfi attorno l'abbiano aiutata. Mi hai commosso. |
Sono sicuro però che l'idea del sogno in cui i desideri di Morwen si realizzano è tua. La descrizione è nitida e vivida, in modo da rendere ancora più struggente il risveglio. Anche i particolari della vita insieme a Hurin mi piacciono molto, rendono il confronto col suo presente ancora più impietoso. La tua Morwen è fiera, ma forse un po' più 'umana' per la sua debolezza nascosta, e quindi reale. |
Bisogna sempre farti i complimenti. Hai esplorato tutte le motivazioni di Mithrellas con maestria, sapendomi anche stupire perché non avevo pensato a molte di esse. Il pensiero di veder vivere e svanire tutta la sua discendenza è terribile e sembra giustificare più di tutto il resto la fuga. |
Non ricordavo questo seguito del racconto del re navigatore. Certamente Tar-Ancalime è stata cresciuta in un clima di rancore se non immotivato almeno esagerato: non tutti gli uomini sono Aldarion. Ma lei stessa non è stata fortunata e questo l'ha solo convinta della correttezza degli insegnamenti ricevuti (sebbene riesca a vedere l'incoerenza disperata della madre). In ogni caso, indubbiamente le riflessioni che attribuisci a Tar-Ancalime sono corrette, per quel che riguarda lo standard di un mondo medievale (e non solo, purtroppo). Il paragone con le pecore è spietato, ma giusto (in questo contesto) ed è una bella idea (è tua?). |
La descrizione dei piccoli Elrond e Elros da parte della loro amorevole madre è toccante e dolce. Anche il tenero pensiero rivolto al marito lontano. |