Ciaooo
Dio mio!! Cosa?!? La storia sta per finire? NO NO NO NO NO NO
Sono shockata. Tipo che quando l'ho letto la mia faccia era un mito tra O.O e ç.ç
I quattro ragazzi entrarono dentro il supermercato più grande di quanto si aspettasero per essere situato in un paese piccolo come quello vicino alla casa di Luke.
Si aprirono i giubbotti istintivamente appena l'aria tiepida gli arrivò sul corpo e Talia si precipitò a recuperarare un carrello mentre il Luke si batteva una mano sulla fronte rassegnanto e Percy e Annabeth ridevano, il braccio del moro sui suoi fianchi senza un apparente motivo.
- Cibo! – trillò Talia correndo con il carrello lungo una delle tante corsie.
Luke affrettò il passo per starle il più vicino possibile ed evitare che prendesse più del dovuto mentre Percy e Annabeth già pensavano a cosa avrebbero potuto fare per cena.
Talia passò accanto allo scompartimento delle cioccolate calde e buttò tutte le confezioni all'interno del carrello passando un braccio sullo scaffale.
- Quelle le paghi tu – esordì Luke infilando nel carrello della carne e sughi già pronti.
Percy e Annabeth arrivarono pochi secondi dopo con pasta, zucchero, latte e uova e Talia osservò con aria critica il carrello prima che il suo sguardo si potesse illuminare come quello di una bambina in un negozio di bambole.
- Torte e biscotti! – trillò correndo e girando in un'altra corsia slittando con gli scarponi sul pavimento lucido del supermercato.
Luke si voltò verso i due amici, – sul serio, quanti anni ha?
- Biscotti! – la sentirono gridare e attaccarono a ridere senza preoccuparsi di quella donna sulla cinquantina con la pelliccia che li aveva appena guardati male.
Quando Percy e Annabeth raggiunsero Luke e Talia, quest'ultima stava per azzannare una mano del biondo se lui non l'avesse tolta in tempo.
- Che problemi vi affliggono? – domandò Percy, le dita della mano destra intrecciate a quelle di Annabeth.
- Io? – disse Luke voltandosi verso di lui e indicandosi, – è lei che mi voleva morsicare una mano! – strillò stizzito.
Talia gli tirò una confezione di caramelle in testa prima di afferrare del pane per hamburger e metterlo nel carrello già strapieno, – lui non voleva che prendessi il cioccolato!
Annabeth osservò il carrello che aveva più roba dolce al suo interno che altro, – ne hai già preso tanto..
Talia scacciò la questione come se fosse un insetto fastidioso, – aaah zitta bionda, sto crescendo e ho bisogno di nutrirmi.
- Ma se hai diciannove anni!
- Zitto, Luke.
Talia è semplicemente adorabile!
Annabeth rise di nuovo, ringraziando il suo buon senso che le aveva consigliato di mettersi il berreto di lana e il giubotto più pesante, prima che una voce la potesse far voltare di colpo.
Annie bella..
E si girò velocemente. I capelli biondi sferzarono l'aria per qualche secondo e assottigliò lo sguardo cercando di nascondere il tremore alle mani perché -cazzo- quella voce la conosceva fin troppo bene.
Annie bella..
Eccola, eccola di nuovo quella voce che la costrinse a fermarsi e a scrutare con più attenzione senza vedere, anche se non sapeva se definire il tutto una fortuna o una sfortuna.
- Annabeth – chiamò Percy che si era fermato un paio di metri più avanti. La scrutò in volto con una sfumatura leggermente preoccupata negli occhi verdi, – tutto bene?
La bionda scrutò un'ultima volta davanti a sé, – si – disse prima di voltarsi verso di lui, – mi era solo sembrato di sentire una voce ma doveva essere qualche bambino.
Si affiancò al suo ragazzo avvicinandosi a lui e facendo sì che le loro braccia si toccassero.
Percy la scrutò ancora, attento, – sicura che vada tutto bene?
- Voi due, sbrigatevi! Sto morendo di freddo! – urlò Talia a una decina di metri di distanza prima di salire sul pick-up di Percy.
- Arriviamo! – rispose il moro prima di tornare a fissare gli occhi verdi in quelli grigi della sua ragazza.
Annabeth annuì, riprendendo a camminare ma assicurandosi che il suo braccio e quello di Percy fossero sempre a contatto, – va tutto benissimo.
Annabeth, non va tutto benissimo. Voglio sapere di chi è quella voce!!!
- Ed eccola, la campionessa nel girare frittate, Annabeth Chase! – esclamò la ragazza portando via da sopra i fornelli la padella grigiastra mentre quei tre deficienti in cucina con lei battevano le mani su qualsiasi superficie avessero davanti a mo' di tamburo.
- Pronti? Quanti giri vogliamo?
- Quattro, bella Bionda, non uno in più, non uno in meno – esclamò Talia seduta sul tavolo dopo aver finito di apparecchiare.
E quando Annabeth era pronta per dare il colpo di polso che avrebbe fatto saltare la padella in aria Luke la fermò di scatto.
- Che c'è? – domandò Percy, una sfumatura di preoccupazione nella voce.
Luke estrasse il telefono dalla tasca dei jeans, puntando la telecamera contro il viso di Annabeth. Al 'bip' della partenza del video, la bionda sorrise e salutò con la mano libera, annunciando ciò che stava per fare.
- Ok, quattro giri..
-Ee dato che non ci riuscirai, zio Luke è qui a riprendere ogni singola cosa.
Annabeth lo fulminò con lo sguardo mentre Talia batteva un cinque al suo ragazzo prima che la bionda tornasse a concentrarsi sulla padella.
Aspettò altri quattro secondi e poi diede un colpo di polso facendo saltare la frittata verso il soffitto.
Gli occhi degli amici saettarono verso l'alto e Annabeth contò velocemente i giri che compiva la frittata pregando tutti gli dei perché non si spiaccicasse a terra.
Uno... due...tre...
- merda, il quarto! – esclamò andando sotto alla frittata dopo che ebbe girato per l'ultima volta, prendendola al volo.
Ci fu per un attimo silenzio, prima che potessero esplodere in un boato di gioia pura.
Annabeth rise tornando a poggiare la padella sui fornelli e spegnendo il fuoco, – la campionessa dei giri alla frittata! – esclamò con le braccia in aria mentre Talia applaudiva senza smettere di ridere assieme a Percy mentre Luke continuava a riprendere.
- Il primo posto sul podio delle stronzate, signori e signori, va ad Annabeth Chase! Per aver fatto fare quattro giri alla sua frittata dopo aver rischiato di sporcare tutta la cucina! – annunciò Talia con una mano portata a pugno davanti alla bocca e facendo ridere gli amici ancora di più.
Il concetto di famiglia era sempre stato alieno per quei quattro ragazzi, ma in quel momento, 21 dicembre, quella parola prima tanto strana e priva di significato, non sembrava poi tanto tale.
AHAHAHAH che bello questo pezzo!!
E fecero la battaglia di neve fino alle dieci del mattino, prima che decretassero un non vincitore e Luke propose di fare dei pancake per tutti.
Considerando che avevano la nutella, fu quasi strano che Talia non si fose lanciata subito dentro casa ma era stra-impegnata in una sfida a palle di neve con Annabeth e nessuna delle due aveva intenzione di perdere.
Avevano riso tantissimo, avevano schivato e preso neve e nonostante la pelle bianca per il freddo e le dita quasi congelate, avevano realizzato che ridere era decisamente più soddisfacente di tutto il resto.
Voglio la neveee
- Guardate che ho trovato nello stanzino! – esclamò Luke posizionando in un angolo della sala un albero di natale sintetico un po' impolverato e alto fino al lampadario vecchio stile.
Percy arrivò pochi secondi dopo con due scatole in plastica una sopra l'altra e non fu difficile per le ragazze intuire, almeno dal rumore di oggetti che sbattevano, che lì dentro ci fossero tutte le decorazioni per un albero di Natale.
- Facciamo l'albero! – esclamarono Talia e Annabeth assieme alzandosi velocemente dal divano e catapultandosi sulle scatole in plastica, levando i coperchi azzurri velocemente.
Le palline erano di tutti i colori, spaziavano dal verde al dorato, assieme alle lucine che Annabeth dubitava funzionassero ma era certa che sarebbero andate comunque benissimo.
- Forza Bionda, diamo vita a questa stanza – disse Talia decisa togliendo le prime decorazioni e osservando il pino sintetico che Luke aveva appena stabilizzato a terra.
Voglio anche il Nataleee
Amo alla follia questo capitolo, è sensazionale. Ogni pezzo era perfetto.
Ti prego, continua SEMPRE così <3<3<3
Kaliko
Ps: non potrei MAI darti della stronza ok? mettitelo bene in testa :) |