Ciaooooo
Oh dei dell'Olimpo!! L'epilogooooooooo La cosa fantastica è che hai avuto un tempismo perfetto: ieri mi sono distorta il ginocchio, ho passato una notte infernale e... ok la smetto di raccontarti i miei problemi. Miseriaccia ho perso il filo!! Ah già! Il tuo capitolo mi ha veramente rallegrato la giornata!! Però... si c'è un però. E' in generale l'epilogo: non mi piacciono proprio, forse perché fa sentire la fine ancora più fine... Non penso di essere stata molto chiara. Se la storia fosse finita con il capitolo precedente sarebbe stata perfetta comunque. Non so... una storia senza un epilogo mi da l'impressione di un possibile sequel. Comunque sono stramegaipersuperfelice che hai in mente una futura long!! Yeeeeeeeeeeeee l'omino dentro di me sta saltando veramente molto in alto (se non avessi un ginocchio andato lo farei veramente). Santa Afrodite che introduzione lunga!! Sa, meglio iniziare ad analizzare il capitolo che altrimenti non finisco più!!
Cara mamma,
è da un sacco di tempo che non ti scrivo, e non sto parlando di giorni, sto parlando di anni.
Mi dispiace tanto, ma la mia vita è stata un po' un casino in questo periodo.
No, non ti preoccupare, a scuola sono sempre la migliore della classe ma ho avuto un qualche problema con il tempo passato, sai com'è.
Comunque, non credo che ti interessi granché ma ci tenevo a dirtelo e scriverti questa lettera mi sta facendo bene. Sarà che maggio e la primavera mettono di buonumore.
Ho quasi finito il mio primo anno ad Harvard e se dovessi stare qui a scriverti tutto quello che è successo, non farei in tempo per le sette di questa sera e, tanto per la cronaca, sono le dieci del mattino!
In ogni caso, ci tenevo a dirti che adesso sono una persona un po' diversa. E non nel senso che mi sono tinta i capelli o ho preso dieci chili. No, ho ancora il mio fisico e i capelli sono sempre lunghi e biondi, ma finalmente, ho trovato il mio posto nel mondo e ti sembrerà assurdo leggerlo ma credimi, è assurdo anche per me che te lo sto scrivendo, sai?
Ho capito che merito di essere felice e tre idioti mi hanno aiutato in questa mia sorta di lavoro sulla mia persona.
Sai mamma, Robb, il capo di papà, è stato arrestato un paio di mesi fa. Sorpresa, vero? A quanto pare adorava giocare con i bambini e una di loro, finalmente si è decisa a parlare. Aveva solo dieci anni e sono davvero fiera di quella piccola, forse un po' più delusa da me stessa perché non ho avuto lo stesso coraggio, ma va bene così. Sono riuscita anche io a risollevarmi quindi, non ti preoccupare.
A scuola tutto bene, ho il massimo dei voti e Talia, la mia nuova migliore amica, mi porta tutti i sabati in discoteca. Dice che mi sta insegnando a vivere e io non posso che trovarmi d'accordo, stai tranquilla, i nostri ragazzi sono davvero dei grandi.
A già, mamma, mi sono fidanzata.
Si chiama Percy, nome buffo, no? Ho la mezza impressione che non ti piacerebbe, anche se non so bene il perché. Da quello che ricordo di te non ami molto i ragazzi come lui, ma va bene così, alla fine è a me che deve piacere e io credo proprio di amarlo.
A proposito del mio ragazzo, mi sta aspettando da un po' giù nell'atrio e non mi va di farlo aspettare ancora, non se lo merita. A pensarci bene, neanche tu meriti una mia lettera dato che in tutti questi anni non sono praticamente esistita per te, ma mi sto impegnando per essere una persona migliore e, come dicono Talia e Luke:”se fai sentire una persona una schifo, stai diventando automaticamente una persona migliore”.
Non ti giudico per questo, va bene così.
Io ho trovato la mia famiglia e se devo essere sincera, non mi dispiace per niente che né tu né papà ne facciate parte, non avete mai fatto niente per esserlo.
Ti voglio bene nonostante tutto,
tua Annabeth
QUESTA. LETTERA. E'. MALEDETTAMENTE. PERFETTA. Veramente, ti giuro che non me lo sarei mai aspettato!!
Fratello.
Accidei, è bellissima questa parola, in questo contesto, tra queste due persone. Perfetta perfetta perfetta perfetta.
- Dopo questo, non sarai mai la madrina di mia figlia – le rispose Percy appena furono abbastanza vicini e Annabeth rise poggiandosi al suo petto e lasciandosi avvolgere dal riparo migliore del mondo che costituivano le braccia del ragazzo che amava.
Talia si portò una mano al cuore, la treccia scompigliata che gli cadeva su una spalla e che accompagnava l'espressione fintamente oltraggiata, arricchita dagli occhioni blu elettrico sbarrati, – dopo questo, hai ferito i miei sentimenti, Percy Jackson, lo giuro.
Luke la guardò fintamente compassionevole, – povera la mia piccola..
Talia si votò verso di lui, la fronte aggrottata in un'espressione assolutamente scettica, – come mi hai chiamato?
Luke roteò gli occhi con un sorriso, – stai zitta, razza di stupida – e le prese il volto tra le mani baciandola pochi attimi dopo con quel po' di violenza che la fece comunque ridere mentre gli stringeva la t-shirt bianca.
AHAHAHAHAHAHAHHA
Annabeth salì in camera leggermente confusa. Era certa che Percy le avesse preso altro oltre a quel maglione che già adorava e che si sarebbe messa il giorno seguente.
Si passò una mano tra i capelli biondi e si chiuse la porta della loro stanza alle spalle sedendosi sul letto e abbandonando le mani sul grembo, con un sorriso. Era stato il Natale migliore di sempre senza il benchè minimo dubbio e si perse nei ricordi di quel pranzo all'insegna del divertimento prima che la porta si potesse aprire, interrompendo il flusso di pensieri.
Percy entrò nella loro stanza con un sorriso, un braccio dietro la schiena e un sorriso imbarazzato che, agli occhi di Annabeth (e di chiunque) lo rendeva ancora più bello.
Si sedette sul letto accanto a lei e le prese il mento con la mano libera lasciandole un bacio sulle labbra piene e facendola sorridere, prima di intrecciare le dita alle sue.
“Buon Natale, piccola” e la baciò ancora prima di mostrarle il braccio che teneva nascosto dietro la schiena, “regalo aggiuntivo”. E gli occhi di Annabeth brillarono. Allungò una mano verso il palmo di Percy ma lui lo ritrasse con un sorriso, “ah-ah. Te lo aprirò io” e le lasciò un bacio sulla guancia davanti a quell'espressione così buffa e dolce.
Sistemò la scatolina in velluto blu davanti al viso di Annabeth e poi la aprì piano, mostrando il suo interno: era un anello semplice, argentato e Annabeth si portò una mano sulla bocca per evitare di piangere dalla felicità.
Percy le mostrò un sorriso e poi lo prese delicatamente tra due dita posandolo sulla mano della sua ragazza. Annabeth lo prese delicatamente tra l'indice e il pollice, osservandolo e scorgendo, inciso all'interno, una scritta in un bel corsivo elegante, “Save” lesse, prima di guadardarlo curiosa, “perché?” domandò, la fronte lievemente corrugata, un sorriso che non voleva abbandonarle il volto.
Percy le prese delicatamente l'anello tra le dita e glielo infilò nell'anulare sinsitro con delicatezza, tenendo lo sguardo sulle mani della sua ragazza, quasi incapace di sostenere quegli occhi grigi e penetranti.
Appena ebbe infilato l'anello del tutto, si decise a guardare Annabeth negli occhi, le sorrise ancora e si bagnò le labbra, beandosi della vista di quel volto stupendo, il volto di chi ha pianto e ora sorride.
Le guardò le sfumature di quegli occhi grigi, le guardò le ciglia lunghe, le sopracciglia perfettamente arcuate. Le guardò i capelli biondi e lunghi che -non riusciva a capirne il motivo- aveva sempre trovato perfetti, senza il minimo difetto.
Guardò quella ragazza che scriveva continuamente il suo nome sul suo cuore, ogni singolo secondo. Annabeth Chase scriveva il suo nome nel cuore di Percy Jackson e il moro dovette serrare i pugni per un secondo, cercando di far fronte a emozioni talmente belle che non riusciva neanche a spiegarsele.
Intrecciò di nuovo le dita a quelle di Annabeth che lo osservò con un sorriso curioso sulle labbra.
Percy sorrise ancora nel toccare l'argento freddo dell'anello e poi, i suoi occhii verdi si fissarono in quelli grigi di Annabeth. Gli sguardi quasi si incatenarono mentre il resto del mondo scompariva, lasciando solo loro due, “perché ti amo” e quello, pensò Annabeth senza il minimo dubbio mentre rideva e si lanciava sopra di lui con talmente tanto impeto da farlo ridere e sdraiare sul materasso, fu il Natale migliore di sempre.
Aveva una mezza idea di dirglielo, ma le braccia di Percy le allacciarono la schiena e le sue labbra sfiorarono le sue.
Lo avrebbe fatto, glielo avrebbe detto ma, in quel momento, aveva decisamente altro a cui pensare.
I miei occhi sono diventati due cuoricini...
Non ci credo, l'ultima recensione dell'ultimo di capitolo di questa splendida storia. Ho già scritto tanto, ma non tutto: per farti capire cosa ho dentro dovrei inviarti la mia anima e sicuramente avresti dei seri problemi, ho la tendenza ad avere pensieri alquanto contorti. Non riesco proprio a concludere la recensione, o meglio non voglio. Ok, ok la finisco.
Continua... Non riesco!!! Scherzi a parte, GRAZIE. Non esiste parola abbastanza potente da farti capire cosa hai fatto per tutti noi. Dovremmo aprire una sezione dei libri chiamata "you write your name accross my name". DOBBIAMO FARLO
Ok finisco sul serio.
Ti prego, continua SEMPRE così!!
Kaliko
Ps: adoro i ps, posso non abbandonarti ancora!!
Ps2: quello era il ps stupido, ora quello serio
Ps3: appena potrò recensirò tutti i capitoli non recensiti
Ps4: yeeee ti posso rompere ancora un po' le scatole!
Ps5: vediamo... lo sai che i 1000 di garibaldi erano un po' di più?
Ps6: o che chi parla da solo è più intelligente?
Ps7: o che... Basta!!! Posso farti un paio di domande? (stupida me, come faccio a chiederlo ora?) Comunque.... Hai già letto il Marchio di Atena? Qual'è il tuo scrittore preferito? E il tuo libro preferito? Come ti chiami? Scusa la curiosità, ma è più forte di me. (in ogni caso se non mi vuoi rispondere - in particolare all'ultima - fa niente!!
Ps8: la smetto sul serio!!! |