Recensioni per
Soldato Blu
di SabrinaSala
Ad ogni capitolo questa storia diventa sempre più trascinante e genera una sorta di dipendenza non solo per il modo incisivo , ma estremamente "denso", di farci entrare nei personaggi, nelle loro azioni e dialoghi, ma anche perché come viene svelato un "arcano" se ne formano di contro altri e quindi continui ad instillare in noi lettrici dei dubbi, delle domande cui ci diamo ( almeno io ) risposte pazzesche... |
Ma wow *.* altro colpo di scena, peccato lui non ricordi di lei, almeno razionalmente, perché incosciamente ne è profondamente attratto, quindi una forma di memoria sensoriale romane, che pena per lei, è come se avesse a che fare con un'altra persona, la memoria è importante, definisce chi siamo. La tavola è straordinaria, Alain è mozzafiato, oserei dire che sia una delle più belle, dal disegno è quasi più attraente di André :D |
Ciao. Finalmente Oscar ha sputato il rospo, era ora, ora però è Andrè che deve assimilare e ricordare il tutto, anche se il suo corpo ricorda tutto, la sua mente è ancora al buio. Adesso quello che m'interessa è sapere cosa passa per la testolina di Eloise, il suo discorso mi suona alquanto strano, e non capisco perché le ha chiesto qualche giorno, spero che si comporti bene, e che la finisca pure lei con quella farsa. Alain ancora una volta ha fatto l'angelo custode e ancora una volta ha saputo ascoltare e sostenere Oscar. Aspetto il seguito, a presto |
Ciao cara, finalmente l'emicrania mi dà un pochino di tregua e riesco a lasciarti un mio pensiero su questo nuovo capitolo. Non ho fatto in tempo a leggere le recensioni delle mie colleghe quindi non ho la minima idea di quante volte ti abbiano già detto che questa Oscar che asserisce con forza "sei il mio uomo...sono stata tua...sono tua..." è assolutamente meravigliosa. E la reazione di Serge/André non tarda ad arrivare, con quella mano che le stringe la nuca e quelle labbra che vorrebbero baciarla con urgenza. Ma qualcosa ancora manca...André ha letto il diario e vorrebbe risentire quel trasporto, ma non è così: la desidera, la vuole, sente di essere corrisposto ma non ricorda nulla di quel sentimento. E non vuole forzare le cose, in questo è rimasto quello di prima, non vuole un involucro vuoto, vuole il suo amore, anche con tutta la sofferenza che gli ha causato. Così si lasciano di nuovo e lei fugge ad annegare il suo desiderio e la sua ansia nel solito modo...Solo una piccolissima precisazione, Oscar, prima che la situazione ti sfugga di mano: casa è dove siete voi, tu lui e il vostro amore. Non aspettare più, riprenditelo e raccontagli parola dopo parola e sospiro dopo sospiro ciò che avete condiviso. Non lasciare che il destino o Eloise decidano per te, hai avuto la grinta e il coraggio di dirgli che è il tuo uomo, dimostrargli con i fatti che sei la sua donna. Un abbraccio carissima, e buona notte. P.S. Ma Alain c'è venuto vestito (anzi sbottonato) così, a casa Boullet? I sali per Madame, ci ha pensato qualcuno? Che pezzo di f..o è? Perdona la follia, sono ancora un pò stordita dai farmaci. Ciaooo. |
Certo che Oscar non ha mezze misure! Ma è giusto così, ci hanno girato intorno anche troppo... Ma purtroppo questo non dirada la nebbia nella mente di André. Vorrebbe disperatamente credere a quello che gli ha detto Oscar su loro due, ma... non prova nulla di quanto è scritto sul diario. Se l'attrazione può essere qualcosa di istintivo e non controllabile, l'amore è un altro paio di maniche, al cuore non si comanda. Quindi, non abbiamo fatto molti progressi, apparentemente. |
Il condizionale?! Come sarebbe a dire vorrei! Vorrei presume un ma... Oddio ma cosa gli passa per la testa ad André, la stringe, l'abbraccia il sentimento dirompe e poi parla al condizionale e va a rileggersi il diario in cerca di conferme. Si domanda se è possibile il trasporto che legge.... è turbato il nostro André, certo è normale e comprensibile, ancora non ricorda e quel che legge non è facile. Sono troppi gli spazi grigi da riempire e se Oscar non prende in pugno la situazione con fermezza Eloise potrebbe riempirli a modo suo e farli convergere nel punto sbagliato. |
ho perso solo 10 anni di vita x l'immagine anke se patteggio x girodell alen è alen porco 2 cavolo ke muscoloni ma victor ha il mio affetto profondo quindi nnt (divago cm sempre lol) molto bello sto capitolo transitorio complimenti |
Era davvero necessario che Alain smuovesse le acque e desse il suo aiuto, per permetterw a oscar di svegliarsi dal torpore e iniziare a forzare Serge e la sua memoria. |
Ok, stavolta recensisco per sottolineare un paio di cose... |
Se ho capito giusto dimmelo tu: |
Non ci posso credere! Iscar che invece dei soliti giri di parole se ne esce con: "Il tuo nome è André Grandier. Soldato della Guardia in forza alla mia brigata. E sei il mio uomo." |
... oscar a andré alle prese con lo spread e l'accensione di un mutuo? |
Ti seguo dall'inizio ma recensisco solo ora.. Davvero splendida la trama avvincente ed il tuo modo di descrivere così intensamente i personaggi che sembra quasi di sentire l'agitarsi dei loro animi. Mi colpisce quando scrivi "nonostante una coscienza forse perduta per sempre" che questa non sia una sciagura ma una opportunità per loro di riscrivere il passato e vivere quel futuro insieme che tutte abbiano sempre sognato per loro. Mi piace questa Oscar che sperimenta sentimenti nuovi e che deve riconquistare il suo uomo rispettando i suoi tempi come lui ha saputo aspettare lei. Ma amo molto il tuo Andrè forte della sua incoscienza e cosi istintivo. Alain poi sembra un angelo custode anche se è il solito bello e maledetto. Eloise invece è enigmatica e sfortunata nel l'aver perso due volte la possibilità di avere una casa e Una vita propria. Sono certa che saprai riservarci nuovi brividi e colpi di scena non vedo l'ora di leggerti ancora. Ancora complenti |
Stavolta, dico la verità, ho dato appena un'occhiata al tuo bellissimo disegno, certo non per demerito dell'affascinante Alain, ma per la frase immediatamente sottostante, che mi ha fatto pronunciare un ''ooooohh'' di soddisfazione che ha mandato a farsi benedire tutto il resto: '' Il tuo nome è André Grandier. Soldato della Guardia in forza alla mia brigata. E sei il mio uomo.''. Una frase perentoria, netta, pronunciata con fierezza nonostante il tremito del cuore... e a quel piccolo pezzo dell'anima di Andrè imprigionata dall'amnesia e dalla menzogna basta lo sguardo di lei per poterle credere. Da questo momento in poi saranno proprio i loro occhi a parlare, anticipando o addirittura sostituendosi alle parole, anche se, questa volta, non rimane nulla di non detto. Intanto io perdo la mia proverbiale razionalità nel recensire, persa in una ridda di emozioni che riesci a evocare con pochi scambi sapienti di sguardi, parole e anime: Serge che l'abbraccia in maniera totale come quell'incredibile notte sul fiume e lei che in questo gesto sente la presenza del suo Andrè (e quasi non lo vuol lasciare andare); e poi quell'aggrottare la fronte di lui, la sua sofferenza mista a sollievo, perché se da un lato Andrè non riesce a ricordare e quindi ad essere consapevole del sentimento immenso che li univa, dall'altro si spiega finalmente questa attrazione intensa e irresistibile, di cui non si deve fare più una colpa. Dolcissimo quel ''ma sono stata tua, André. Una notte, una notte soltanto. Ma sono tua… ''di Oscar, il suo ribadire la loro appartenenza reciproca anche adesso, il loro essere, come dici tu, ''parti dello stesso insieme''. Disarmante e tenero questo Serge, che si affida nuovamente a lei... si iniziano quindi a ristabilire le vecchie dinamiche, come dimostrano la delicatezza con cui lui la prende per mano e l'improvvisa scomparsa di quell' ''incosciente intraprendenza'' (notata anche dall'acuto Alain), che ci faceva sorridere e disorientare. Anche se Andrè non rammenta nulla, il suo confronto con Oscar segna infatti un punto di non ritorno: parafrasando il titolo di un vecchio film, qualcosa è cambiato... e Alain ed Eloise, impegnati in una strana schermaglia fatta di sguardi, insinuazioni di lei e reticenza di lui, lo notano prontamente. Oserei dire che qualcosa sta cambiando anche tra di loro... nulla di che, non credo che scoppierà un folle amore (anche se molte se lo augurano!), ma nello sguardo di Eloise che si addolcisce, nelle sue domande inquisitorie compare per la prima volta un'empatia che ce la rende finalmente umana. Eloise si duole un po' (orgoglio ferito?) per la prontezza con cui Serge ha creduto a Oscar, ma ormai è consapevole di non poter sperare diversamente. .. gli chiede solo un po' di tempo e credo che più avanti ci svelerai il motivo di questa richiesta. E veniamo alle battute finali: Alain e Oscar in osteria... Qui mi tenti con un déjàvu, cara Sabrina.. e credo che sia un po' lo stesso per tutte le ''oscariane doc'', che avranno riconosciuto un'analoga situazione (ovviamente con Andrè al posto di Alain)... solo che stavolta Oscar non ha l'uniforme, non c'è nessuna rissa, e Alain si premunisce con la sua giacca per non attirare sguardi e attenzioni! Mmh...a questo proposito, Oscar alticcia con Alain al fianco mi riporta a pericolose supposizioni... tanto ppiù che lei, malgrado il chiarimento e l'euforia, è ancora tremendamente vulnerabile.Emblematico quel sorriso che ''gioca'' sulle sue labbra: è un sorriso amaro, come amara è la constatazione che lei e Andrè non hanno una casa. E per casa non intende il mero luogo fisico, ma soprattutto un vissuto insieme, dei progetti condivisi, il calore del ritrovarsi nella stessa stanza anche solo per parlare... no, credo che tutto questo non porti proprio nulla di buono.... |
Standing ovation per Oscar!!! |