Recensioni per
Soldato Blu
di SabrinaSala

Questa storia ha ottenuto 291 recensioni.
Positive : 289
Neutre o critiche: 2 (guarda)


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Recensore Master
01/06/15, ore 01:56
Cap. 13:

Ad ogni capitolo questa storia diventa sempre più trascinante e genera una sorta di dipendenza non solo per il modo incisivo , ma estremamente "denso", di farci entrare nei personaggi, nelle loro azioni e dialoghi, ma anche perché come viene svelato un "arcano" se ne formano di contro altri e quindi continui ad instillare in noi lettrici dei dubbi, delle domande cui ci diamo ( almeno io ) risposte pazzesche...
Andiamo con ordine. Anche stavolta parto con la mia assoluta e granitica certezza: Oscar ed Andrè si amano disperatamente e continueranno a farlo. Punto. Anche se all'inizio, quando Oscar gli ha scandito il nome ed il suo ruolo come durante l'appello in caserma temevo rovinasse tutta l'atmosfera. Ma poi, nonostante la fierezza, è prevalso l'orgoglio di donna innamorata e gli dice con estrema semplicità "...E sei il mio uomo " ( stavolta senza l'ambiguità di leggervi nel termine "mio soldato" ). E cosa può fare Andrè disarmato tanto quanto lei di fronte al "peso" di una dichiarazione tanto spartana, ma tanto accoratamente sentita, se non abbracciarla fino a toglierle il fiato?
Purtroppo costretti nel "limbo" dell'amnesia di Andrè, si cercano, si vogliono, si percepiscono assolutamente come complementari, ma non "osano" raggiungere il "di più"...e non lo fanno, non lo vogliono fare, perché Oscar rivuole indietro il suo uomo nell'assoluta consapevolezza dei suoi sentimenti , ed ora pure Andrè rivuole indietro sé stesso, per amare la sua donna "come merita" , perché comprende che la bellezza del loro amore non può essere semplicemente paragonata al furtivo incontro di due amanti ( ed Oscar, in questo senso, lo libera dai sensi di colpa..).
A questo proposito si intersecano pure molti miei dubbi, che otterranno risposta nel prosieguo, ma che comunque mi sorgono spontanei e non riesco a trattenere...
1. Entrambi desiderano ardentemente baciarsi, ma per i motivi descritti poc'anzi, non lo fanno. Non è che forse potremmo considerare il bacio "terapeutico"? Si dice infatti che il bacio sia il contatto in assoluto più intimo tra due persone, più ancora dell'incontro carnale: non è che per caso Andrè con un carico di emozioni di tale intensità potrebbe rischiare di ritrovare sé stesso e parte dei suoi ricordi?
2. Alain, strepitoso, combattuto, sagace e SAGGIO Alain..."Ma non potevate portarvelo a casa?". Eh, già ,cribbio, facile..." Ma, noi non abbiamo una casa..". E brava Oscar, certo che non hanno una casa in termini "fisici", intesa come "edificio" ( portarlo a palazzo Jarjayes dopo i recenti avvenimenti: un suicidio. Riportarlo in casa Chatelet, manco a pensarci: c'è il rischio che Andrè vedendo Bernard creda di aver ritrovato Serge e che questo si nasconda sotto mentite spoglie da Eloise, con dramma incorporato per Rosalie...). La "casa" sono loro due assieme, riportarlo a casa significa ricondurlo alla loro dimensione di coppia vissuta per troppo poco tempo, non ancora potuta "elaborare" perché fagocitati dai drammatici eventi di cui sono stati vittime.
E, visto che ormai ne sono avvezzi, perché non portare Andrè a fare una passeggiata nel famoso ( a noi )"bosco delle lucciole", luogo del cuore ( ...e non solo..) testimone della loro unica ( ...per il momento...) notte d'amore? Potrebbe essere un altro modo per aiutare l'amato a ritrovare finalmente sé stesso attraverso uno dei pochi ricordi non immortalati nel diario...in un diario di sofferenza e d'amore, non c'è l'unico ricordo di gioia purissima, scritto invece indelebilmente nelle loro anime.
3.Fattore "tempo". Ne ho ancora parlato, perché dopo un trauma del genere, credo ci voglia tempo per recuperare il proprio passato e per curare certe ferite...ma adesso non ce n'è proprio più!!!
Eloise sta mettendo in atto la sua prossima mossa ed Oscar dovrà assolutamente sbrigarsi e trovare la determinazione giusta per riavere Andrè, non potrà essere incalzata in eterno dalle geniali intuizioni di Alain!
In proposito spenderei le mie solite due righe su quest'ultima...forte , fortissima, non si lascia abbattere da nulla. Percepisce il "cambio di rotta" tra Oscar e "Serge", ma non molla, non si abbatte, anzi, escogita la contromossa per avvicinarsi a quello che vorrebbe davvero essere il suo "promesso". E temo una contromossa tipicamente "femminile", con le armi proprie della seduzione stavolta...a questo punto, chissà che non sia la perspicacia di Eloise a far breccia nella memoria sopita di Andrè e ne scuota involontariamente la coscienza...
4. Ammetto che fa male al cuore pure a me veder crescere il sentimento che lega sempre più Alain ad Oscar, però senza di lui non si può stare: è affidabile, sveglio, propositivo, ma soprattutto saprà dare lo scossone giusto al momento giusto al suo Comandante ( come ha sempre fatto fino ad ora..)...sempre che lo scossone non lo subisca da qualcosa che combinerà Eloise...
5. Infine un accenno agli "sguardi" del capitolo. Quelli, inevitabili, ma carichi di speranza, aspettativa, emozione, trasporto di Oscar ed Andrè . Ma soprattutto quelli dei due attenti "osservatori" per eccellenza : Alain ed Eloise. Cui non sfuggono le diverse sfumature che colgono tra i due sfortunati ( per ora!) innamorati, e cui non sfuggono i reciproci pensieri...mi duole ammetterlo, ma dove non arrivano i nostri protagonisti, nel bene e nel male, arrivano loro due....
Ora ti lascio, non senza ricordarti di non preoccuparti assolutamente di aver "accavallato" aggiornamento e risposta....so quanto impegno e quanto cuore mettete in questa passione che ci accomuna, credimi, viviamo il tutto con la massima tranquillità!!!
Adesso vado a nanna, un bacio grande...

Recensore Junior
01/06/15, ore 00:38
Cap. 13:

Ma wow *.* altro colpo di scena, peccato lui non ricordi di lei, almeno razionalmente, perché incosciamente ne è profondamente attratto, quindi una forma di memoria sensoriale romane, che pena per lei, è come se avesse a che fare con un'altra persona, la memoria è importante, definisce chi siamo. La tavola è straordinaria, Alain è mozzafiato, oserei dire che sia una delle più belle, dal disegno è quasi più attraente di André :D

Recensore Master
31/05/15, ore 22:34
Cap. 13:

Ciao. Finalmente Oscar ha sputato il rospo, era ora, ora però è Andrè che deve assimilare e ricordare il tutto, anche se il suo corpo ricorda tutto, la sua mente è ancora al buio. Adesso quello che m'interessa è sapere cosa passa per la testolina di Eloise, il suo discorso mi suona alquanto strano, e non capisco perché le ha chiesto qualche giorno, spero che si comporti bene, e che la finisca pure lei con quella farsa. Alain ancora una volta ha fatto l'angelo custode e ancora una volta ha saputo ascoltare e sostenere Oscar. Aspetto il seguito, a presto

Recensore Master
31/05/15, ore 22:02
Cap. 13:

Ciao cara, finalmente l'emicrania mi dà un pochino di tregua e riesco a lasciarti un mio pensiero su questo nuovo capitolo. Non ho fatto in tempo a leggere le recensioni delle mie colleghe quindi non ho la minima idea di quante volte ti abbiano già detto che questa Oscar che asserisce con forza "sei il mio uomo...sono stata tua...sono tua..." è assolutamente meravigliosa. E la reazione di Serge/André non tarda ad arrivare, con quella mano che le stringe la nuca e quelle labbra che vorrebbero baciarla con urgenza. Ma qualcosa ancora manca...André ha letto il diario e vorrebbe risentire quel trasporto, ma non è così: la desidera, la vuole, sente di essere corrisposto ma non ricorda nulla di quel sentimento. E non vuole forzare le cose, in questo è rimasto quello di prima, non vuole un involucro vuoto, vuole il suo amore, anche con tutta la sofferenza che gli ha causato. Così si lasciano di nuovo e lei fugge ad annegare il suo desiderio e la sua ansia nel solito modo...Solo una piccolissima precisazione, Oscar, prima che la situazione ti sfugga di mano: casa è dove siete voi, tu lui e il vostro amore. Non aspettare più, riprenditelo e raccontagli parola dopo parola e sospiro dopo sospiro ciò che avete condiviso. Non lasciare che il destino o Eloise decidano per te, hai avuto la grinta e il coraggio di dirgli che è il tuo uomo, dimostrargli con i fatti che sei la sua donna. Un abbraccio carissima, e buona notte. P.S. Ma Alain c'è venuto vestito (anzi sbottonato) così, a casa Boullet? I sali per Madame, ci ha pensato qualcuno? Che pezzo di f..o è? Perdona la follia, sono ancora un pò stordita dai farmaci. Ciaooo.

Recensore Master
31/05/15, ore 17:30
Cap. 13:

Certo che Oscar non ha mezze misure! Ma è giusto così, ci hanno girato intorno anche troppo... Ma purtroppo questo non dirada la nebbia nella mente di André. Vorrebbe disperatamente credere a quello che gli ha detto Oscar su loro due, ma... non prova nulla di quanto è scritto sul diario. Se l'attrazione può essere qualcosa di istintivo e non controllabile, l'amore è un altro paio di maniche, al cuore non si comanda. Quindi, non abbiamo fatto molti progressi, apparentemente.
Eloise è un personaggio misterioso. Non parla molto, ma osserva, e si è anche accorta dell'interesse di Alain per il suo biondo comandante. Non credo sia una persona cattiva, e probabilmente ha sofferto anche lei per la morte di Serge. Ma non riesco proprio a indovinare che cosa abbia in mente... merito tuo!
Sono sempre più curiosa!

PS Alain in questo tuo disegno è uno schianto!

Recensore Veterano
31/05/15, ore 15:33
Cap. 13:

Il condizionale?! Come sarebbe a dire vorrei! Vorrei presume un ma... Oddio ma cosa gli passa per la testa ad André, la stringe, l'abbraccia il sentimento dirompe e poi parla al condizionale e va a rileggersi il diario in cerca di conferme. Si domanda se è possibile il trasporto che legge.... è turbato il nostro André, certo è normale e comprensibile, ancora non ricorda e quel che legge non è facile. Sono troppi gli spazi grigi da riempire e se Oscar non prende in pugno la situazione con fermezza Eloise potrebbe riempirli a modo suo e farli convergere nel punto sbagliato.
Per ora un passo l'ha fatto dirgli la verità , anzi accennarla brevemente, è già qualcosa. Avrebbe dovuto portarselo via, come ha giustamente detto Alain, perché non è vero che non hanno una casa, la loro casa può essere ovunque se sono assieme. Si sono amati sotto le stelle in un bosco, lasciandosi alle spalle il palazzo avita e con avanti solo incertezza... certo lui questo non lo ricorda, non lo sa più...ma lei...
Confido in Alain, per quanto è umanamente possibile, ma diffido di locande, bottiglie di vino e bicchieri di troppo (sarà che ho affrontato la cosa e ho una prospettiva prevenuta in proposito).
Non resta che attendere e vedere come si mette...

Recensore Veterano
31/05/15, ore 15:13
Cap. 13:

ho perso solo 10 anni di vita x l'immagine anke se patteggio x girodell alen è alen porco 2 cavolo ke muscoloni ma victor ha il mio affetto profondo quindi nnt (divago cm sempre lol) molto bello sto capitolo transitorio complimenti

Recensore Master
31/05/15, ore 13:56
Cap. 13:

Era davvero necessario che Alain smuovesse le acque e desse il suo aiuto, per permetterw a oscar di svegliarsi dal torpore e iniziare a forzare Serge e la sua memoria.
Fa tenerezza come Andrè provi ammirazione per l'uomo del diario desiderando quasi il suo posto pur intuendone la sofferenza. Credo che il suo trasporto lo farà rendere conto di molte cose ora che sa qualcosa in piu.
Eloise non é certo una stupida, ma forse sta per abbassare la guardia. La sua dichiarazione finale mi incuriosisce. A cosa le servono i prossimi giorni? E come aiuterà André?
A presto

Recensore Junior
31/05/15, ore 13:33
Cap. 13:

Ok, stavolta recensisco per sottolineare un paio di cose...
Prima di tutto grazie per aver clonato Andre: a Paris c'è il Grandier, c'è Bernard che gli assomiglia e adesso anche Serge. In presenta di cotanti fighi mi viene voglia di trasferirmi seduta stante.
Credo di capire perché Oscar non se lo porta via subito: prima di tutto lui è ancora convalescente, fisicamente e psicologicamente, poi bisognerebbe spiegare alla sedicente mamma che il bellone non è suo figlio con conseguente ulteriore carico psicologico sul nostro. Infine, come dice lei, dove se lo porta? A casa di Rosalie? Dove non riconoscerebbe nulla? A casa Jarajes, dove e' vero c'è la nonna ma c'è anche il generale? Inoltre dovrebbe lasciare la guardia nazionale e dedicarsi solo a lui. Riuscirebbe a farlo????

E qui attendo per capire come riuscirai a sbrogliare la matassa. Ovviamente tanto di cappello, mi è piaciuto tantissimo leggere di questo Andre spudorato e piacione, senza complessi di classe... Fosse stato veramente così, le cose, come dice Alain, sarebbero state meno complicate.

A presto!!!

Recensore Master
31/05/15, ore 10:35
Cap. 13:

Se ho capito giusto dimmelo tu:
André è attratto fisicamente da Oscar ma non sente l'amore che ha letto nelle pagine di quel diario.
Ma quando entra Eloise ne osserva la figura "snella e piacente" avvolta in un fruscio di gonne... così femminile!!
Insomma... è come uno al mercato, davanti al banchetto della frutta, che deve scegliere tra due irresistibili qualità di mele!
E Oscar? Oscar mi ispira una raffica di sberle!
Gli dice che lui è il suo uomo e neanche gli dà un bacio?! Giusto per aiutare, con i sensi,quella memoria labile??
E poi, preferisce andare in una bettola a bere, piuttosto che portarsi via il suo André che adesso, almeno fisicamente, sta bene?!
Una casa non ce l'hanno, ma una camera in una locanda la possono anche prendere...
Insomma questa Oscar è un po' strana...
Staremo vedere se adesso finalmente tirerà fuori le palle!!

Recensore Master
31/05/15, ore 07:57
Cap. 13:

Non ci posso credere! Iscar che invece dei soliti giri di parole se ne esce con: "Il tuo nome è André Grandier. Soldato della Guardia in forza alla mia brigata. E sei il mio uomo."
Capitolo molto denso di spunti e di idee:
Eloise che ha capito molte più cose di quando dia a vedere e che gli chiede alcuni giorni per sfuggire a qualcosa, un aiuto in cambio di un aiuto; dopo aver compreso anche qualcosa dei sentimenti di Alain. Sempre che non giochi decisamente sporco, ora.
André che riesce a ricostruire più sofferenza che gioia, in quel loro amore, e nonostante questo si fida di Oscar.
Oscar che si sta riprendendo un pezzetto della sua vita, ma non può farlo per carenza di mezzi. La tristezza di quel mormorio...non avre una casa.

Bello, bello, brava.
E il disegno...meraviglioso! Che rimanda di là ai post sulle camicie ;P

Recensore Master
31/05/15, ore 07:13
Cap. 13:

... oscar a andré alle prese con lo spread e l'accensione di un mutuo?
una casa... su su! che tipo di casa metaforica vorrebbe la biondina? Una in cui la si ama incondizionatamente? Non si accontenta mai? Ha una possibilità, non è poco, direi.

oooh finalmente l'ha piantata di cincischiare, se l'è preso e gli ha rimesso il guinzaglietto. André cuccia! sulla schiena! fa il morto! no quello no per carità, il morto no!

Ma è davvero così? Serge non si sente André, fai capire, parla di sofferenza e di forte attrazione, ma non di amore. Invidia André, perché? perché era innamorato, mentre lui no? si sente solo attratto? O leggendo il diario scuote la testa e pensa "ma guarda te 'sto fesso... un bravo ragazzo che crede all'amore..." ?
Se lei non se lo porta a casa, nemmeno lui pare incline a mollare tutto - fare Serge non gli dispiace? E' più interessato a capire i motivi dei no di lei invece di quello di quell'unico sì?

Nota laterale: non dirmi che arriva solo ora a capire che il diario è suo! Ma André quando studiava con Oscar, studiava davvero? e quanto era bravo? e in cosa?
Ma in quel diario non cita nemmeno una volta Fersen??!? Santo subito!
Se lei ne era stata ossessionata per anni, figuriamoci lui... nemmeno un Fersen-muori- bastardo! scarabocchiato su un margine?!?!? Veramente un signore... e Oscar-non sposare-Girodelle !
Allora sì che ci sarebbero state delle domande interessanti da porre.

Eloise, è chiaro, ha qualche carta da giocare, cosa narrerà? Di un amore nascosto tra loro due alla faccia della gelida bionda senza cuore? Che vita gli vuole far riavere?

Certo che Oscar dovrebbe parlare con qualcuno di questo suo problemino con l'alcol... è molto bello per mostrare i picchi depressivi di questa allegra bipolare, però... per ora lo tiene sotto controllo e non interferisce con il resto della sua vita, ma alla lunga la cosa non potrà che peggiorare. Ne è consapevole?
Passi André che era uno zerbino e le lasciava fare tutto, ma Alain? Che ha abbastanza confidenza da sistemarle la scollatura e sfiorarle il seno ... non dovrebbe farle un discorsetto franco?

Dai dai, contnua che sono curiosa!

Recensore Junior
31/05/15, ore 05:22
Cap. 13:

Ti seguo dall'inizio ma recensisco solo ora.. Davvero splendida la trama avvincente ed il tuo modo di descrivere così intensamente i personaggi che sembra quasi di sentire l'agitarsi dei loro animi. Mi colpisce quando scrivi "nonostante una coscienza forse perduta per sempre" che questa non sia una sciagura ma una opportunità per loro di riscrivere il passato e vivere quel futuro insieme che tutte abbiano sempre sognato per loro. Mi piace questa Oscar che sperimenta sentimenti nuovi e che deve riconquistare il suo uomo rispettando i suoi tempi come lui ha saputo aspettare lei. Ma amo molto il tuo Andrè forte della sua incoscienza e cosi istintivo. Alain poi sembra un angelo custode anche se è il solito bello e maledetto. Eloise invece è enigmatica e sfortunata nel l'aver perso due volte la possibilità di avere una casa e Una vita propria. Sono certa che saprai riservarci nuovi brividi e colpi di scena non vedo l'ora di leggerti ancora. Ancora complenti

Recensore Master
31/05/15, ore 02:30
Cap. 13:

Stavolta, dico la verità, ho dato appena un'occhiata al tuo bellissimo disegno, certo non per demerito dell'affascinante Alain, ma per la frase immediatamente sottostante, che mi ha fatto pronunciare un ''ooooohh'' di soddisfazione che ha mandato a farsi benedire tutto il resto: '' Il tuo nome è André Grandier. Soldato della Guardia in forza alla mia brigata. E sei il mio uomo.''. Una frase perentoria, netta, pronunciata con fierezza nonostante il tremito del cuore... e a quel piccolo pezzo dell'anima di Andrè imprigionata dall'amnesia e dalla menzogna basta lo sguardo di lei per poterle credere. Da questo momento in poi saranno proprio i loro occhi a parlare, anticipando o addirittura sostituendosi alle parole, anche se, questa volta, non rimane nulla di non detto. Intanto io perdo la mia proverbiale razionalità nel recensire, persa in una ridda di emozioni che riesci a evocare con pochi scambi sapienti di sguardi, parole e anime: Serge che l'abbraccia in maniera totale come quell'incredibile notte sul fiume e lei che in questo gesto sente la presenza del suo Andrè (e quasi non lo vuol lasciare andare); e poi quell'aggrottare la fronte di lui, la sua sofferenza mista a sollievo, perché se da un lato Andrè non riesce a ricordare e quindi ad essere consapevole del sentimento immenso che li univa, dall'altro si spiega finalmente questa attrazione intensa e irresistibile, di cui non si deve fare più una colpa. Dolcissimo quel ''ma sono stata tua, André. Una notte, una notte soltanto. Ma sono tua… ''di Oscar, il suo ribadire la loro appartenenza reciproca anche adesso, il loro essere, come dici tu, ''parti dello stesso insieme''. Disarmante e tenero questo Serge, che si affida nuovamente a lei... si iniziano quindi a ristabilire le vecchie dinamiche, come dimostrano la delicatezza con cui lui la prende per mano e l'improvvisa scomparsa di quell' ''incosciente intraprendenza'' (notata anche dall'acuto Alain), che ci faceva sorridere e disorientare. Anche se Andrè non rammenta nulla, il suo confronto con Oscar segna infatti un punto di non ritorno: parafrasando il titolo di un vecchio film, qualcosa è cambiato... e Alain ed Eloise, impegnati in una strana schermaglia fatta di sguardi, insinuazioni di lei e reticenza di lui, lo notano prontamente. Oserei dire che qualcosa sta cambiando anche tra di loro... nulla di che, non credo che scoppierà un folle amore (anche se molte se lo augurano!), ma nello sguardo di Eloise che si addolcisce, nelle sue domande inquisitorie compare per la prima volta un'empatia che ce la rende finalmente umana. Eloise si duole un po' (orgoglio ferito?) per la prontezza con cui Serge ha creduto a Oscar, ma ormai è consapevole di non poter sperare diversamente. .. gli chiede solo un po' di tempo e credo che più avanti ci svelerai il motivo di questa richiesta. E veniamo alle battute finali: Alain e Oscar in osteria... Qui mi tenti con un déjàvu, cara Sabrina.. e credo che sia un po' lo stesso per tutte le ''oscariane doc'', che avranno riconosciuto un'analoga situazione (ovviamente con Andrè al posto di Alain)... solo che stavolta Oscar non ha l'uniforme, non c'è nessuna rissa, e Alain si premunisce con la sua giacca per non attirare sguardi e attenzioni! Mmh...a questo proposito, Oscar alticcia con Alain al fianco mi riporta a pericolose supposizioni... tanto ppiù che lei, malgrado il chiarimento e l'euforia, è ancora tremendamente vulnerabile.Emblematico quel sorriso che ''gioca'' sulle sue labbra: è un sorriso amaro, come amara è la constatazione che lei e Andrè non hanno una casa. E per casa non intende il mero luogo fisico, ma soprattutto un vissuto insieme, dei progetti condivisi, il calore del ritrovarsi nella stessa stanza anche solo per parlare... no, credo che tutto questo non porti proprio nulla di buono....

Recensore Master
31/05/15, ore 01:54
Cap. 13:

Standing ovation per Oscar!!!
Si è compiuto un miracolo, perché mai avrei pensato che potesse proferire parola raccontando la verità. Breve, concisa, in poche parole la forza della verità. Splendido, complimenti Sabrina. La scelta stessa delle parole utilizzate in questa resa dei conti è veramente emozionante...parole che mi sono arrivate dritte al cuore. Quel  "Voglio crederti...altrimenti non potrei spiegarmi tutto questo" racchiude la potenza del loro amore e di sensazioni così forti che neanche l'amnesia può cancellare, come anche quel "sono tua..." che la porta inevitabilmente a consegnarsi a Lui anche ora, nel presente, anche adesso che i ricordi del loro passato si sono persi e che, in definitiva, non é cambiato il fatto che lui non ricordi niente...anche se, forse, alcune cose sarebbe veramente meglio cancellarle per sempre (vedi alla voce Fersen, strappo della camicia, abbandono e arruolamento nei soldati della guardia).
"Cosa succede adesso Oscar? " domanda del secolo! Me lo chiedo anche io. Il vaso di Pandora è stato scoperchiato e André sa benissimo che con questa rivelazione sulla sua vera identità le sta consegnato il suo futuro. Il passato è già totalmente suo. 
E mentre c'è chi si lascia andare alle emozioni, c'è chi soffre in silenzio...ma non tanto direi perché pur soffrendo non perde occasione per stuzzicare. La streghetta Eloise non porge una domanda ad Alain ma fa una vera e propria affermazione sui sentimenti di questi per Oscar e la non risposta di Lui è quasi un ammissione di colpa. Che la cara Eloise voglia approfittarne per insinuare, nei giorni che ha chiesto ad André, in Lui il dubbio????? Io ancora non ho mica capito se di questa ragazza ci si può fidare a no! Quindi Finalmente André torna ad essere André perdendo quell'aria spavalda che incominciava a darmi sui nervi...evviva...e la povera Oscar (che l'abbia fatta parlare la paura di essere considerata solo la sua amante?)annega i suoi pensieri nel vino...perché una casa, loro, non ce l'hanno. Triste consapevolezza. Lo ammetto. Ma tu risolverai il tutto vero????
P.s per Alain: le cose si perdono quando si sono possedute, anche se per poco....ma ne Lui ne Eloise hanno mai posseduto Oscar e André....neanche per un secondo! Quindi non hanno perso proprio un bel niente.
P.p.s. Non ho dimenticato di parlare del disegno, solo che stavolta O&A meritavano la precedenza....semplicemente favoloso....è un figo da paura il tuo Alain...ma non prende  freddo conciato così? Consiglio ad Eloise di guardare un po' meglio "questo" soldato blu e di lasciar perdere "quell'altro".
Bravissima. Mi hai stupito ... Ma non ti nascondo che ogni tanto fa proprio piacere leggere di una Oscar battagliera, sicura di se e che non si nasconde dietro alle sue paranoie. André è suo. Basta! Stop! Discorso chiuso! Per tutti!
mi ci voleva proprio! Vado a nanna felice. Buon fine settimana.