Recensioni per
QUARTO DI SECOLO
di Sanae77

Questa storia ha ottenuto 292 recensioni.
Positive : 291
Neutre o critiche: 1 (guarda)


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Recensore Veterano
25/11/15, ore 15:22

Ciao Sanae,
Ed eccoci giunti alla fine.
Un finale alquanto inaspettato, sei stata brava nel depistarci nel capitolo precedente. Comunque anche se due famiglie sono state comunque "distrutte" a causa del loro "egoismo" io, concordo con entrambi, ammiro la volontà del capitano e soprattutto il suo essere persuasivo, certo poteva darsi una mossa prima eh... comunque meglio tardi che mai no?. Certo non credo sarà stato piacevole sparire per due anni sia per loro che per i rispettivi ex coniugi, tuttavia, se è servito per schiarirsi le idee e ritrovare sé stessi a mio avviso è stata la scelta giusta. Bella la scena finale quando nonostante tutto Antonin "accetta" questa piccola creatura, complimenti per la scelta del nome del piccolo e per la tua idea così fantasiosa nel tessere una trama così intricata. A presto.

Recensore Veterano
25/11/15, ore 15:13

Ciao Sanae! So che hai concluso da un po' di giorni, purtroppo sono stata indaffaratissima quindi scusami se recensisco con ritardo. Questo forse è un capitolo di transizione, ovviamente ricchissimo di suspense ed emozioni contrastanti, come in tutta la Fanfiction del resto. Questa di certo sarà stata la scelta più difficile ma a questo punto sarà quella decisiva per dare una svolta positiva o negativa a tutta la sua esistenza. Capitolo intenso, alla prox. Baci.
(Recensione modificata il 25/11/2015 - 03:26 pm)

Recensore Veterano
17/11/15, ore 23:54

Ciao grazie è molto carina. Anche se a mio avviso il pg di Sanae/Anego risente un pochino di poco carattere rispetto. Visto che Tsubasa si è dato da fare,ho quasi timore a pensare a Genzo in questa realtà. Apprezzo cmq il lieto fine tra tsuby e sanae ma devo dire che quasi mi aspettavo un colpo di scena fra i 2 cornuti...ops coniugi traditi o tra i due figlioli.

Recensore Junior
17/11/15, ore 18:02

Finalmente insieme, certo di tempo c'è ne hanno messo, ma meglio tardi che mai. Ovviamente essendo di parte non posso che gioire per la scelta di Sanae, anche se alla fine chi ha dimostrato molta maturità e generosità e Antonino, non è da tutti accettare che tua moglie vada via, si rifaccia una vita e che si presenti dopo due anni con amante e pargolo. Detto ciò, la mia parte romantica è andata in visibilio per la scena dell'aereo, l'ho riletta almeno due volte, in fondo tutte vorremmo essere baciate così.
Sono contenta di aver letto la tua storia perché è davvero bella.
Anny

Recensore Master
17/11/15, ore 13:56

E come sempre la nostra guiky colpisce ancora, ora l'arcangelo Gabriele dove cavolo l'ha partorita la sua mente! Per quanto riguarda il ciulare il marito dell'altra aveva ragione! Cm sempre troppo forte con i beta gli lei! PS GUIKY MOVITI CON QUELLI DI SANAE 77 che mi voglio fare delle risate immense! !!!!! *sghignazzo in un angolino del letto* baci alla prossima

Recensore Master
17/11/15, ore 12:48

Ma ciao! Beta mia! Sai che non li ricordavo i betaggi di Quarto?
In effetti non ho dato il meglio di me, però dai non mi sono trattenuta tanto...
La storia delle mani la ricordo: io continuavo a dirti "Che schifo!" e tu dicevi "è normale, è nervosa!" e io "E ma che schifo!" questo scambio tra noi lo ricordo molto bene!
Non ricordavo invece la questione 'dell'arcangelo Gabriele' quella l'avevo rimossa!
Ricordo il passaggio dove aizzavo Aiko contro Tsubasa (mazza chiodata!).
Non ricordavo l'incontro tra Aiko e Sanae invece, dove io le dico che si ciula il marito, in effetti è vero, lei si ciula il marito!
Sto cercando i tuoi... preparati...
UN BACIO GRANDISSIMO!
Per sempre tua...
Guiky80

Recensore Veterano
17/11/15, ore 11:50

Ahahahahahaha no invece!!!È riuscita a fare molto anche in questa storia seria!!
Allora da dove comincio...
Il pezzo delle mani sudate....poi quando Antonin la cinge da dietro...vai giu Antonin a pecorina!!
Ahahahaha
E poi ancora...il sole lo illumina....si come l'arcangelo Gabriele!! Ahahahaah
Lacrime copiose continuano a sgorgare nel.mio cuore....e dalle mie gambe....
Vabbe ti giuro betaggi zozzacci!!!!!
Ahahahaha
E poi vabbe quando guarda Aiko....si si va bene tutto ma ci ciuli suo marito!!!!
:-))))))))))
No vabbe siete troppo forti!!!!!!!!
Bacioni ad entrambe!!!!

Recensore Junior
14/11/15, ore 06:12

Ciao!
E così siamo all'epilogo che, per una volta, sovverte tutte le mie più infauste previsioni e conclude questa ingarbugliatissima e spinosa situazione nel migliore dei modi.
Mi sembrava davvero strano che dovesse per forza finire con una rinuncia di Sanae ai suoi sentimenti. Anche perché era chiaro ormai che non si trattava di una scappatella dovuta a una crisi matrimoniale, anzi le cose per lei non potevano andare meglio con Antonin. Ma poi c'è stato l'imprevisto incontro con Tsubasa e lì è avvenuto ciò a cui mi piace pensare come una rivelazione. E' stato come un fulmine a ciel sereno che ha colpito entrambi e che ha sconvolto le loro vite. Forse oso un paragone un po' azzardato, ma quell'attimo che ha cambiato la loro esistenza, quella scoperta che la vita e l'amore vero erano altro, mi hanno rimandato alla mente un quadro che adoro. Parlando per immagini, la rivelazione per Tsubasa ma ancora di più per Sanae mi ricorda la luce accecante che colpisce San Paolo lungo la Via di Damasco nella "Conversione" caravaggesca. Quello è il fulcro di tutta la storia, il punto di svolta. L'epifania di Sanae la manda nel baratro, la fa cadere a terra, anzi nella polvere proprio come Saulo disarcionato e quasi calpestato dal suo stesso cavallo. Sovverte tutto il suo mondo e ciò in cui credeva, destabilizza il contesto perfetto di madre e moglie amata in cui si era pian piano collocata. Non ha più punti di riferimento né qualcuno che possa suggerirle per il meglio, deve contare solo sulle proprie forze per ritrovare prima di tutto se stessa, stretta tra due fuochi che la consumano: Tsubasa e Antonin, amore vero e amore platonico, amante e moglie, sbagliato e giusto, piacere e dovere. Con i figli in mezzo a rendere il tutto molto più difficile.
Quella di Sanae sarà una lenta, durissima risalita con alti e bassi dettati dalla sua morale, dall'etica, dalla cultura e dalla società in cui vive. Più volte rischia di perdersi e non trovare la strada ma alla fine capisce che solo scegliendo ciò che per lei veramente ha valore, e non ciò che gli altri vorrebbero che facesse, può ritrovare il suo percorso di vita.
Non considero la scelta di Sanae di partire per due anni egoistica o sbagliata, al limite condivisibile o meno. Lo dice lei stessa perché lo ha fatto: "dovevo ritrovare me stessa. Inoltre, non era possibile proseguire in quelle condizioni, non ero più la madre che Mathias e Michelle avevano conosciuto". Il cambiamento è stato talmente drastico che ha sconvolto la sua esistenza e l'ha destabilizzata parecchio, come potrebbe non essere d’altronde dopo quanto successo. Ha avuto bisogno di tempo per metabolizzare la cosa e rimettere in piedi la sua nuova esistenza partendo dalla sua nuova famiglia (Tsubasa e poi il bambino) e in seguito recuperando i legami con quella vecchia. Non ha abbandonato i figli, ha preso una pausa - lunga, è vero - per rimettere insieme i pezzi e ritornare la madre che anche i figli del suo precedente matrimonio si spera accetteranno.
Questa storia vola direttamente tra le preferite, è scritta con amore, è stata ragionata e sofferta fino all'ultimo tant'è che ha rischiato di non vedere la luce. E' parecchio in controtendenza rispetto alle altre tue opere e dimostra comunque quale grande versatilità tu abbia come autrice per passare con leggerezza dal fantasy, all'AU, al sentimentale, alla commedia, al drammatico. Ho notato anche che rispetto alle altre tue storie qui hai dato un taglio particolare ai capitoli che sono un po' più corti rispetto al tuo solito. Quando parlo di corti ovviamente non intendo striminziti. Io non nascondo che amo storie con capitoli lunghi e pieni, carnosi mi verrebbe da dire. Quelli dove ti metti seduta a leggere e hai tutto il tempo per calarti bene dentro la narrazione. Certo, poi dipende dal contenuto. Un capitolo corto per essere bello deve essere scritto veramente bene, deve avere introspezione, deve proporre azioni brevi ma significative o colpi di scena che possano dargli senso e affascinare il lettore, altrimenti si rischia di non comunicare nulla. I tuoi capitoli sono stati ricchi di tutto questo e li ho trovati perfetti per dare il giusto ritmo alla storia, che è sempre stato incalzante.
E adesso mi strofino le mani e mi siedo in poltrona in attesa di gustarmi Sinapsi, pronta per farmi accompagnare da te in un nuovo viaggio.
A presto.
Mari

Recensore Veterano
14/11/15, ore 01:46

Ciao Sanae77.
Non so se sei più incoerente tu o la tua Sanae :-).
Tu hai scritto una storia che disapprovavi e con un finale che non ti piaceva e lei, dopo mesi di struggimento e lacerazione interiore per amore dei figli, ha fatto la cosa più sbagliata. Non mi riferisco alla fuga, perché lo avevo pure detto che se fosse arrivata in tempo, sarebbe partita ed ho amato anche io quella scena, ma come tutte penso che sarebbe dovuta tornare prima, subito praticamente.
Invece, 2 anni senza che i figli l' abbiano vista o sentita! Grazie ad Antonin, ora la aspettano, pronti a riabbracciarla, ma aspettano la madre che stava a curarsi in una clinica, cosa penseranno quando se la ritroveranno bella, fresca e con un altro figlio, avuto dal suo vero amore? Che ha preferito Tsubasa a loro, è logico. È difficile capire la sua scelta per noi, figurarsi per un bambino ed un' adolescente! L' hai punita, perché ha voluto fare di testa sua? Spero per lei, che i figli abbiano ereditato la generosità del padre. Lui esce benissimo da questa storia: gli hai tolto la moglie ma gli hai fatto fare una bellissima figura,come ad Aiko. Antonin ha perdonato e protetto Sanae con i figli, invece di metterglieli contro e ci sarebbe riuscito, volendo. Ora, gli tocca pure fare da paciere. Santo uomo, dove l' aveva scovato?
Hai fatto bene a pubblicare la storia, perché ci ha emozionato, anche se magari non sempre l' abbiamo condivisa. Nella realtà queste storie non dovrebbero accadere, solo così nessuno soffrirebbe. Non c' è un modo giusto per affrontarle o forse sì, quello di Tsubasa. Però, io, una donna che si comporta come lui, che subito dà un taglio netto, che volta le spalle ad un marito che fino al giorno prima amava, senza rimorsi o esitazioni, non la considero credibile. Sarebbe più onesta, certo, ma anche tanto egoista. Per me, è normale che ci si illuda di poter rimettere le cose a posto e di continuare la propria vita come prima, anche solo perché non si ha il coraggio di affrontare le conseguenze della propria scelta. In fondo, Sanae salta su un aereo e se ne va lontano, dove nessuno la conosce, mentre una donna normale deve rimanere lì, dove vivono il marito e i figli, e sopportare le critiche ed i giudizi di tutti, anche di chi non ne ha il diritto, perché, si sa, siamo sempre pronti a spendere una parola buona in certi casi.
Un bacio, Maria.

Recensore Junior
13/11/15, ore 12:01

Ciao! Non posso far altro che unirmi al coro di chi mi ha preceduto: Bravissima!! Il finale poi... Avevo provato ad immaginarlo, ma sei riuscita a creare un qualcosa con la scena dell'aereo, che più degno non poteva essere. Sanae, alla fine, fa la scelta che invece per mesi aveva rifiutato. So che questa storia di tradimento ti ha messa in crisi, ma come ti ho detto in una precedente mia recensione, è solo una storia,
che parla di due personaggi che per me, hanno sempre rappresentato sin da piccola un amore totalizzante ee, un finale con loro due separati, mi avrebbe fatto male. Il ritorno di Sanae dopo due anni e l' incontro chiarificatore con suo marito. Due anni sono tanti, è vero che c'è stata anche la nascita del bambino, ma, lasciare i propri figli per così tanto tempo non so, io non avrei potuto farlo, mi sarebbe sembrato di tradirli, ma comunque rispetto la tua scelta narrativa, l'hai vista così. Mi ha fatto sorridere Tsubasa così impedito con il passeggino, dopo che c'è l'hai mostrato così deciso in tutta la storia. Non mi resta che dirti grazie, perché ho sognato con la tua storia. Queste fanficton mi permettono di evadere dalla monotonia " meravigliosa" delle mie giornate incasinatissime passate tra lavoro e le mie due dolcissime pesti e mi regalano un momento tutto mio dove far correre la fantasia. Grazie mille, un abbraccio e attendo di leggere la tua prossima storia.

Recensore Junior
13/11/15, ore 10:07

Ciao mia cara,
devo dire che questo capitolo mi ha messo difronte a sentimenti contrastanti.
E' una storia apparentemente semplice. Se penso all'amore non posso far altro che essere dalla parte di Sanae e Tsubasa. Ma la vita è fatta anche di responsabilità e sacrifici, e se rifletto su questo allora il modo in cui lei è sparita mi irrita (anche se ritengo che la situazione non poteva prevedere un finale diverso. Meglio una separazione che una vita infelice per tutti, figli compresi).
Eppure la giusta via è nel mezzo (oggi mi sento un po' Buddha!), ecco che alla fine il giusto equilibrio lo hai descritto perfettamente tramite Antonin. Un personaggio davvero straordinario, con una forza e una bontà uniche. Due anni difficili per tutti, specialmente per Sanae che ha lasciato marito e figli, ma che grazie ad Antonin si risolvono per il meglio. La felicità di tutti dipende da lui, dalla sua accettazione di ciò che è successo, dalla sua foglia di non infierire nel rapporto tra lei e i figli, anzi di scusarla in qualche modo.
Ed ecco che lui non delude!
“Benvenuto in questa famiglia allargata Hayate”
Una frase che spalanca le porte della redenzione.
Sei stata davvero bravissima. E' una storia sicuramente difficile da raccontare e i personaggi sono ben caratterizzati e credibili in tutti i capitoli. I sentimenti sono quasi palpabili, sembra di sentire tutte le emozioni, gioia, paura, tensione.
Bravissima!
Un bacione, Genz

Recensore Veterano
12/11/15, ore 20:05

Ciao Sanae77,
Un epilogo in stile teatrale, magnifico. Ci hai lasciato con un’uscita di scena tragica con il penultimo capitolo, di tema quasi hollywoodiano. Un’antica memoria in bianco e nero, alla Casablanca del maestro Curtiz.
In questo gran finale, la telecamera narrativa diviene più una regia vivente, posso quasi vederti lì, insieme ai tuoi personaggi, di cui dirigi, con discrezione e mano gentile, le azioni, le espressioni, gli stati d’animo.
Difficile trovare le parole per esprimere le sensazioni che ho provato con la prima lettura di questa tua opera. Ho avuto il piacere di gustarmi “Quarto di Secolo” in lettura completa e notturna. Più leggevo le tue parole, più esse mi entravano dentro. Hai reso una comune storia di tradimento qualcosa di straordinario e originale, e sei riuscita in questo arduo compito attraverso una sola cosa: il cuore che vi hai messo. Ogni gesto, ogni parola dei due amanti comunicavano struggimento, tormento, amore morbido e morboso. “Morbid” è il termine inglese per definire qualcosa di morboso. Personalmente lo adoro per descrivere un amore come questo, perché dà al contempo la sensazione di struggimento alla Amleto e Ofelia, ma anche di un sentimento soffice, tanto forte da fare male, ma anche totalizzante, che avvolge, come fosse un manto di seta. E questo amore, con cui sei riuscita a permeare di amore e passione ogni singola parola da te scritta, è proprio così. Un “morbid” amore romantico (nel senso di Sturm und Drang).
Ho trovato perfetta tutta la struttura narrativa della fiction: dall’utilizzo della prima persona (che in genere non prediligo, ma che qui è ad hoc) alla lunghezza dei capitoli. So che, in genere, ami scrivere capitoli più lunghi, e ti comprendo perfettamente. Una storia necessita di spazio per respirare, per vivere, per esprimersi. Poche parole non possono rendere un mondo interiore, uno stato d’animo, un sentimento, un dolore. La narrativa richiede tempo, descrizioni, spazio, sangue nelle vene e respiro nei polmoni. Senza sangue, senza ossigeno, muore prima ancora di essere nata. Certo, esistono anche generi letterari squisitamente estetici, tipo l’haiku, ma lì lo scopo è diverso. Rendere un’immagine estetica, un acquarello, non è come penetrare nel lettore per trasmettergli amore, dolore, tormento. Nel caso di Quarto, la lunghezza dei capitoli è perfetta. La narrazione richiedeva un ritmo più sostenuto, dovuto alla drammaticità degli eventi ed al coinvolgimento di famiglie e bambini, altrimenti l’amore degli amanti rischiava di perdersi nel dolore degli altri. Ti sei concentrata sulla discreta descrizione della scene d’amore e sul rendere la consunzione fisica e psicologica di Sanae, oltre che l’atteggiamento risoluto di Tsubasa.
Vorrei spendere qualche parola proprio sul personaggio più complesso di questa storia, la tua protagonista femminile. La tua Sanae, con questo tormento fisico e psicologico, mi ha ricordato alcune eroine della letteratura classica. Sai che io e te abbiamo discusso di moralismo, perché la fanciulla ha abbandonato i suoi figli, eppure, questo evento è già accaduto nella letteratura ben prima di Quarto di Secolo, ed in tempi più sospetti in termini di puritanesimo. Ci hai presentato una Sanae tormentata, ma mai statica. Credo che né tu né il lettore volesse una Sanae come la joyciana “Eveline”, con la drammatica e celeberrima frase che da inizio all’omonimo, magnifico racconto del maestro irlandese: “She sat at the window”. Questa è la frase che più di ogni altra, in tutta la storia della letteratura, parla di immobilità, di staticità, di paura di cambiare. Invece, questa tua Sanae è un’eroina lacerata da un amore che scava dentro, ma che infine sceglie la dinamicità. Niente Eveline, questa Sanae ricorda Anna Karenina nel capolavoro di Tolstoj (avevamo già parlato di questo parallelo), ma anche Nora in Et dukkehjem, il capolavoro di Henrik Ibsen. Nella scena madre del maestro norvegese (testo del 1879), il dialogo tra Torvald e Nora è emblematico e richiama questa Sanae: “Guardami come sono: non posso essere tua moglie.” Queste sono le parole che Nora dice al marito, quando lo lascia. All’uscita di questo capolavoro teatrale, il tema suscitò scandalo e polemica per il femminismo che permeava la drastica scelta della protagonista. Eravamo nel 1879. Oggi siamo nel 2015. Nessuno può rimanere insensibile di fronte a Sanae che sceglie l’amore al posto dei figli, eppure, lei ha rinunciato alla staticità di Eveline, ha scelto di vivere. Come Anna (che poi è morta suicida sotto un treno), come Nora (che lascia il marito per non essere più la sua bambola).
Non posso che concludere questa mia lunga recensione (dettata da tutte le sensazioni che, come sai, questo tuo splendido lavoro ha suscitato in me) con le parole di Pablo Neruda:
“Lentamente muore chi evita una passione,
chi vuole solo nero su bianco e i puntini sulle i
piuttosto che un insieme di emozioni;
Lentamente muore chi non capovolge il tavolo,
chi è infelice sul lavoro,
chi non rischia la certezza per l’incertezza,
chi rinuncia ad inseguire un sogno,
chi non si permette almeno una volta di fuggire ai consigli sensati.”
Sanae poteva scegliere di morire lentamente. Invece, ha scelto di vivere. Queste parole paiono scritte anche per questa Sanae.
Un abbraccio,
gratia
(Recensione modificata il 12/11/2015 - 08:10 pm)

Recensore Veterano
12/11/15, ore 19:41

Ciao Sanae, non posso fare altro che accodarmi alle mie compagne di recensione e ammettere che mi hai presa completamente in contropiede. Anche io ero veramente convinta che Sanae avesse perso l'aereo e che Tsubasa fosse partito senza di lei. Immaginavo che i due si sarebbero rivisti, ma pensavo che sarebbe accaduto dopo il ritorno di Tsubasa. Comunque il capitolo è bellissimo, un finale degno di questa storia.
Concordo con i complimenti che ti sono già stati fatti: le storie di "corna" non sono mai facili da raccontare, è un terreno scivoloso, nel quale si rischia di rimanere impantanati. A te questo non è successo, tanto di cappello. Come ho già avuto modo di dirti, tutti i personaggi sono molto veri, realistici, così come le loro emozioni e le loro azioni. Ognuno di loro, lungo tutta la durata della storia, agisce in modo coerente con sé stesso e con il proprio carattere; nessuno di loro viene mai snaturato ai fini della trama. Così abbiamo uno Tsubasa forte e deciso, che sa bene quello che vuole, retaggio di quella mantalità vincente che lo ha sempre contraddistinto sul campo da calcio.Così abbiamo una Sanae che viene travolta dagli eventi, combattuta fino alla fine su quale sia la cosa giusta da fare, tra l'amore per Tsubasa e quello per i figli.
Abbiamo poi i tuoi personaggi originali Antonin e Aiko, che sono caratterizzati molto bene. Entrambi, pur dovendo affrontare una situazione molto delicata, pur vedendo il loro mondo capovolto dall'oggi al domani, riescono comunque a mantenere una dignità e una compostezza davvero ammirevoli. Entrambi si rendono conto che, contro un amore come quello di Sanae e Tsubasa, c'è poco da fare. Molto bella  ed emozionante la scena sull'aereo: Sanae che lo cerca e lo vede, mentre sta pingendo. Davvero toccante, come toccante è anche l'incontro tra Sanae e Antonin. Lui, nonostante tutto, ha cercato di proteggerla; ha raccontato una bugia ai suoi figli, perchè non pensassero male della loro madre. Davvero tenero, infine, l'incontro tra Antonin e il piccolo Hayate, con l'uomo che da al bambino il benvenuto nella "famiglia allargata". Ora, però, Sanae dovrà affrontare una prova difficile: riavvicinarsi ai suoi figli. Ma questa è un'altra storia. Quella appena terminata, invece è scritta molto bene, e spinge il lettore a diverse riflessioni e a porsi delle domande, oltre che a empatizzare con i diversi personaggi.
Ciao, a presto.
 

Recensore Master
12/11/15, ore 14:48

E con questo capitolo ci hai dimostrato che non sono solo gli uomini quelli che: "Esco a comprare le sigarette! Torno tra cinque minuti!!!" XDDDD
Sanae ha quindi fatto la scelta folle, la più folle che potesse fare, ed è partita senza nemmeno portarsi un paio di mutande di riserva! XD
Molto rrrrrromantica la scena sull'aereo, ma quello che avrei voluto fare sarebbe stato andare da Antonin e fargli pat-pat sulla spalla perché, no, io la scelta di Sanae non la condivido proprio XD
E Antonin è pure troppo buono, perché ok, divorziare da una persona che non si ama più ci sta, è normale. Mollare tutto, e fare la fuitina, lasciando che sia poi il po'ro ex-marito a tenerti i figli, da solo e dall'oggi al domani, mi pare solo la scelta più comoda (senza contare che lui si è dimostrato davvero un uomo d'oro, perché nonostante tutto ha cercato di giustificare Sanae con i figli, senza utilizzare il suo colpo di testa come rivalsa. Avrebbe potuto, ma non l'ha fatto. Gli uomini così ndò se comprano? XD)
E 'sti figli? 'Sti po'racci di Michelle e Mathias? Che si ritroveranno anche il fratellastro come premio bonus? Minchia che culo!
Caro Antonin, ti dovrebbero fare Santo già da vivo. Se vuoi, inizio a perorare la causa!
Di Sanae e Tsubasa capisco i sentimenti, capisco l'amore che ti logora a tal punto da renderti irriconoscibile a te stesso, e paradossalmente, se in un primo momento l'avevo considerato un merdone, Tsubasa è quello che - dei due - s'è comportato meglio, mantenendosi onesto con sé stesso e con Aiko dall'inizio alla fine.
Sanae, proprio, inqualificabile. Non riesco a vedere il romanticismo puro in quello che fa, perché c'è troppa scorrettezza del gesto e di ciò che si è lasciata dietro. Mio limite, immagino.
XD in tutto ciò - e forse non lo immagineresti! - la storia M'E' PIACIUTA!!! ** (ahahahahhahahahaha!!! XDDDD)
Mi piace quando vorrei entrare nel testo per prendere a calci i personaggi, mi piace sentirmi coinvolta tanto da parteggiare per l'uno o per l'altro o addirittura per nessuno! Mi piace quando i personaggi stessi mi sorprendono, e Sanae lo ha fatto! Perché nemmeno io mi sarei aspettata che mollasse tutto, ma avevo immaginato che, sì, si sarebbe messa con Tsu, ma magari a distanza di tempo (anche se, ti confesso, che la vera sorpresa me l'avresti fatta NON facendoli mettere insieme affatto! E lì mi sarei alzata in piedi per applaudire con solennità! XD lo sai: a morte il Canon! LOL!).
Quindi, ti faccio tanti complimenti perché farmi leggere e appassionare a una storia su Tsu e Sanae non è cosa da poco *_*v e per come hai sviluppato la trama in sé, dandomi capitoli in cui la mia curiosità di lettrice venisse soddisfatta il giusto fino al capitolo successivo! E pensa che io avrei voletto volentieri altri capitoli di sviluppo della trama, meno male che non erano lunghi tre righe!!! Ti avrei preso a badilate sulle gengive! XD con tanto amore, s'intende!
Per concludere, auguro ad Antonin di poter trovare una persona sana di mente, che non sia fumatrice e che non abbia amiciamanti in procinto di prendere aerei per la Svervegia! XD
Ebbrava, Sanae77 :*

Recensore Master
12/11/15, ore 14:19

Devo dirti come primissima cosa che questo finale mi ha sorpresa.
In che modo? Sinceramente mi aspettavo un qualcosa che potesse riportare insieme Tsubasa e Sanae, passato del tempo anche, ma credevo fortemente che sarebbe stato lui a non arrendersi e quindi ad inventarsi qualcosa per riprendersi l'amata.
Con un colpo di coda invece mi hai completamente spiazzata, mettendo in ballo il destino, questa volta magnanimo, sotto forma di quel volo 548 in avaria. Ho adorato il particolare del numero identico alla camera d'albergo!
Quando Sanae ha preso a correre verso l'imbarco con il biglietto in mano, altro segno che nel suo inconscio forse la decisione non era del tutto presa, non ero sicura che volesse partire ma che avesse usato quel pezzo di carta per accedere all'aereo e così salutare Tsubasa (ero ancora convinta che non fosse quello il momento della sua partenza!).
Invece la forza del suo amore e quel pianto silenzioso visto da lontano le hanno permesso di cogliere al volo quell'occasione, servitale su un piatto d'argento.
Questo suo atteggiamento risoluto è collegato perfettamente alla Sanae non più passiva dello scorso capitolo, sembra una conseguenza così naturale.
In fondo era lei la chiave di volta di questa storia, giustamente in questa ultima fase le hai lasciato più spazio rispetto a uno Tsubasa, che come ho già detto un sacco di volte, era già lanciatissimo fin dal primo incontro fortuito.
Un'altra sorpresa è stato sicuramente Antonin, un personaggio che ho compreso al meglio proprio grazie a questo ultimo capitolo.
Tanto di cappello al suo anteporre i figli piuttosto che a demonizzare una moglie fuggita chissà dove con l'amante, la tentazione di cadere in questa deprecabile vendetta poteva essere forte, vista la situazione, ma il buon uomo dei primi capitoli è riemerso prepotente, anche in quel suo volere lasciare libera una moglie che sta deperendo e spegnendosi progressivamente davanti ai suoi occhi. Chapeau!
Onestamente non so giudicare il comportamento di Sanae in quei due anni di assenza dai figli.
Una volta preso quell'aereo non penso sia stato semplice per lei pensare a loro, forse il senso di colpa per averli lasciati così, senza una parola, non le ha permesso di contattarli prima, di provare un approccio, dando anche spiegazioni, nell'arco di quegli anni.
Di certo rimanere incinta ha agevolato questo suo non comunicare, non perché il nuovo arrivato abbia surclassato gli altri figli, ma semplicemente perché il tempo a quel punto è corso via fin troppo velocemente.
Ho trovato molto delicato aver "usato" Hayate come trait d'union tra passato e presente, un piccolo emblema di futuro la sua comparsa (nonostante l’adorabile papà imbranato con il passeggino!).
La sua dolcezza ha strappato un sorriso ad Antonin, che alla fine lo ha subito fatto partecipe di questa particolare famiglia allargata.
Bello che la FF si sia conclusa con i pensieri di Sanae rivolti ai suoi tre figli e a Tsubasa, l'amore di una vita.
Altrettanto bello l'ultimo periodo che conclude la storia rievocandone il titolo. Brava davvero.
Sei riuscita a gestire una situazione complicata senza mai eccedere (e il rischio c'era!) nei comportamenti di nessun personaggio, né nelle situazioni, che siano state d'amore o dolore, frustrazione o rabbia.
Questo equilibrio non è mai risultato forzato ma frutto di una maturità personale che io ho apprezzato davvero tanto.
I tuoi personaggi non si sono mai mossi in maniera inspiegabile oppure senza che dietro ad ogni loro gesto, ogni loro scelta non ci fosse una spiegazione plausibile (non necessariamente condivisibile poi) a giustificarli.
Tsubasa si separa con facilità perché nel suo passato c'è già stata l'esperienza dell'occasionale e quindi per lui è più facile affrontare il grande amore ritrovato, anzi sembra quasi coglierli incontro a braccia aperte.
Sanae dal canto suo invece soffre fino a stare male fisicamente, per la paura di vivere questa gioia inaspettata e le sue di braccia sembrano sempre incrociate al petto per tutto il racconto, perché in fondo per lei è più difficile.
Lei credeva fortemente nelle sue scelte di vita, in suo marito e nella famiglia, prima. Prima che il destino scombinasse tutto.
Nei tuo capitoli, indipendentemente dalla loro lunghezza, ho sempre trovato un senso poi, quel filo conduttore di emozioni e introspezione, capace di donare loro un senso, ma soprattutto è stato sempre palese tutto l'impegno profuso per raccontare questa storia di sicuro, lo ripeto, non facile.
Ma sei stata brava non c'è che dire e anche coraggiosa a descrivere scelte, specie nel finale, che potevano anche essere messe in discussione dal lettore. Non proprio popolari diciamo così.
Questa FF così diversa da ciò che avevo letto fino ad ora nel fandom, si va ad aggiungere alle mie preferite e ti ringrazio molto per questo.
Venendo alle tue note finali, non c'è bisogno di ringraziarmi per così poco, darsi una mano è sicuramente un piacere e qualcosa che si fa con il cuore, ricordandosi sempre dei propri limiti (e ne ho un bel po' io! ;))
A giovedì prossimo allora! Un abbraccio! OnlyHope