Recensioni per
Confessioni di una mente pericolosa
di shilyss

Questa storia ha ottenuto 230 recensioni.
Positive : 230
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
12/06/18, ore 21:08

Ciao Shilyss (cavolo, è difficile scrivere questo nick senza rischiare di storpiarlo), eccomi alla quinta puntata. La parte su Sigyn è particolarmente interessante, ma viene un dubbio: indagando, non si espone lei stessa al rischio di essere notata? Far sentire minacciato un assassino potrebbe non essere una buona strategia per una donzella indifesa, soprattutto se costui è un insospettabile inserito nella cerchia del potere.
Alla prossima
Max :)

Recensore Master
10/06/18, ore 19:09
Cap. 1:

(Segnalazione indirizzata all'amministrazione per l'inserimento della storia tra le scelte)
La storia "Confessioni di una mente pericolosa" spicca nel fandom per originalità, gradevolezza stilistica e correttezza dell'italiano, oltre che per la padronanza di un genere di difficile gestione come può essere un racconto epistolare. L'intera narrazione è infatti interamente basata sulle lettere inviate da Loki al fratello Thor, introdotte come parlando di un carteggio realmente rinvenuto, in un espediente narrativo classico ma efficace che dona fin da subito spessore alla storia.
Dalle missive si evince con chiarezza l'approfondita indagine compiuta sul personaggio di Loki, che parla in toni molto differenti, in modo spesso fazioso, ma con una costante coerenza di fondo, rimanendo in linea con la sua indole ingannatrice da cui l'autrice stessa mette in guardia.
Va anche notata l'abilità nel rendere credibili questi scritti e contestualizzarli in un mondo "altro" come quello di Asgard, regolato da norme sociali, usi e costumi per noi arcaici. Lo stile e il registro usati sono alti e a tratti aulici, senza per questo risultare pesanti alla lettura e spezzati da repentini cambi di tono a seconda dell'umore di Loki o dei fatti narrati. Vengono offerti anche degli scorci descrittivi e introspettivi di notevole potenza espressiva, spesso corredati da slanci lirici.
Vi è inoltre un'estrema cura nel ricollegare la storia con i fatti della mitologia norrena, donando così spessore e profondità al vasto mondo preso in esame, spesso introducendo personaggi nuovi o marginali gestendoli in modo coerente alle controparti del pantheon nordico.
Particolarmente interessante è il modo di riportare i fatti - in particolare i dialoghi - che vengono filtrati attraverso gli occhi di Loki, rendendoli così specchio dei suoi pensieri e opinioni, col chiaro intento di fuorviare chi legge, che sia il fratello o il lettore in carne ed ossa.
L'aspetto più interessante di questo scritto, oltre alla minuziosa introspezione psicologica di Loki, è sicuramente la svolta inattesa della trama, che da una semplice raccolta di missive personali inizia a spingersi pian piano nel genere del giallo/thriller "a distanza", con Loki che partecipa alle indagini sebbene sia incarcerato.
Va infine notata la regolarità degli aggiornamenti, portati avanti settimanalmente con puntualità.

In conclusione la storia può essere considerata un unicum in questo fandom; e per l'innegabile impegno in essa versato, per la correttezza sia stilistica che espressiva, per la cura dei dettagli e per la sua originalità è sicuramente meritevole di essere considerata per la sezione delle scelte.

Recensore Master
10/06/18, ore 17:52

Chi è in ritardo? Io, ovviamente! Ma ormai sai che giungo sempre a commentare, prima o poi :)
Guarda, ad avere un brillocco che mi avanza te lo donerei pure, tanto è bella e coinvolgente questa storia, ma purtroppo mi annovero nell'insieme dei poraccy assieme a Loki derelitto e straccione, quindi niente da fare :P

E wow, inizio a gongolare già dalla prima lettera, nel veder finalmente apparire gli altri destinatari delle missive di Loki. C'è bisogno di dire che, sotto sotto, sospettavo che qualche letterina con Sigyn se la fosse scambiata? E nonostante ciò la cosa è arrivata comunque come una piacevole sorpresa, quindi complimenti per aver "resistito" fino ad ora prima di inserire queste lettere.
Ovviamente ho amato il modo in cui Loki "ridimensiona" la sua corrispondenza con la donna, riportandola coi piedi per terra e considerandola un semplice mezzo per risolvere il mistero, nonostante si legga tra le righe che in un certo senso gli fa piacere (il sospetto è corroborato dall'insistenza con cui le intima di distruggere suddette lettere).

L'ammirazione quasi seccata e non troppo velata con cui parla dell'assassino è perfettamente plausibile: è ovvio che il dio dell'inganno sia tutto sommato colpito e interessato a qualcuno in grado di raggirare Heimdall, vuoi per personale competizione, vuoi perché in fondo potrebbe scovare qualcun altro da manipolare o sfruttare per i suoi fini.

Altrettanto sorprendente è che l'assassino in questione provenga dai ranghi alti della società asgardiana. Mi ero figurata che non fosse un qualsiasi sbandato dei bassifondi, ma vedere con quale convinzione Loki metta in guardia Sigyn rispetto alla classe agiata mi ha presa in contropiede. La considerazione sulla sua indubbia levatura sociale ed erudizione ha aggiunto alla sua figura per ora misteriosa un tocco a là Moriarty che non mi dispiace affatto. E per dirla con le parole di Sherlock Shakespeare, the game's afoot e sono come sempre impaziente di sapere come si evolverà il tutto.

La lettera 37 è probabilmente una delle mie preferite per tema trattato, stile e potenza espressiva; ho adorato questo scorcio di "debolezza" (studiata e voluta, ma comunque debolezza) di Loki, la descrizione delle sue prime battaglie e dell'orrore legato alla guerra.
Intrigante e preoccupante è anche il disagio fisico di Loki, al quale mi pare si facessero vaghi accenni nelle missive precedenti (urge una rilettura, vista la mia memoria da pesce rosso).
La parentesi sul suo compleanno ha del tragicomico e apprezzo sempre quando se la prende con quell'irrecuperabile "biondo dentro e fuori" di Thor (e stavolta anche con Balder) senza troppi mezzi termini :')

Oh, Thanos. Non scordiamoci di Thanos. Ormai sai che qualsiasi accenno riguardo a lui fa scattare alle stelle la mia attenzione.
Credo di intuire che l'arma a cui fa riferimento Loki sia il pugnale che dona in seguito a Gamora. Se è questo il caso e non ho preso lucciole per lanterne, come si colloca temporalmente questo episodio? Perché dai film mi era parso di intuire che lo regala alla "figlia" già da bambina, ma la cosa in effetti non è esplicitata e lascia margine d'interpretazione (sempre che tu possa rivelarmi questa informazione, che non so se sarà rilevante ai fini della storia)
Come sempre ho adorato tutti i riferimenti più o meno espliciti alla mitologia norrena. Trovo sempre che diano quel tocco di realismo e atmosfera in più, il giusto per sentirsi veramente catapultati ad Asgard.

Come sempre ti faccio i miei complimenti più vivi per come stai portando avanti la storia, per lo stile, la correttezza e l'originalità crescente della trama, oltre che per l'impeccabile gestione dei personaggi :)
Spero a presto (sempre secondo i miei standard, ahah)

-Light-

Recensore Master
08/06/18, ore 18:02

Leggere questa storia fa male al mio sistema nervoso già abbastanza precario. No, perché io già sto in fissa con tutte e tre le cose (Marvel, mitologia nordica ed Hannibal Lecter) quando sono prese singolarmente, tu le metti tutte nella stessa storia... sai di essere colpevole, giusto? Se non lo sai, sallo.
Ho un dubbio riguardo le lettere dirette a Sigyn. Alla fine di ognuna le ricorda di bruciarla, perché non cada nelle mani di qualcuno che capisce che Hannibal Loki e Clarice Sigyn sono a caccia e vicini a scoprire l'assassino. Ma io le sto leggendo le lettere, giusto? E quindi Sigyn non le ha bruciate.
Il mio cervello si è fermato male su questo.
Comunque sono contenta che tu e la fatina vi accontentiate di recensioni e non pretendiate diamanti perché poi sarebbe un filino complicato, non avendo io conoscenze tra i nani.
Mi ha fatto ridere che Loki detesti Balder in un modo viscerale. Altro che un rametto di vischio se dovesse capitargli a tiro XD
E poi mi è piaciuto tanto tanto tanto il primo incontro tra Thanos e Loki.
Un enorme missing moment della marvel che è sempre un piacere leggere ricreato con talento.
Ora vorrei sapere qual'è l'arma cara a Thanos che Loki si era fregato mentre lo distraeva a suon di ciarle.
Ho pensato a Gamora ad un certo punto (?).
Poi vabbé, mi sono immaginata Bjorn che intona cose e Loki che lo zittisce.
Povero Bjorn, mi sembra che il suo nome si adatti bene. Non per la serie Vikings perché non la conosco, ma proprio per il significato di "orso".
Me lo immagino come un ragazzone grande e grosso ma davvero ingenuo. Come l'orso, che si può dire che sia forte ma non certo che sia rapido o furbo.
Quanto ai riferimenti ai segni lasciati sul corpo delle vittime mi sono venute subito in mente le rune, ma sarebbe troppo semplice, giusto? Ed a noi non piacciono le cose troppo sssemplici, tessorooo...
Piuttosto non credevo che Loki potesse ammalarsi.
Gli Asi si ammalano? O forse sta fingendo anche quello. Potrebbe fingere che la medicina non abbia effetto, perché tanto lui non è comunque malato, no?
Niente, leggendo questi capitoli divento paranoica.
Ottimo lavoro, come sempre.
Mi piacciono tanto queste sfaccettature di Asgard che la Marvel non ha mostrato.

Recensore Master
06/06/18, ore 22:09

Ciao Shilyss,
eccomi al quarto capitolo. La storia dell'assassino seriale che imperversa ad Asgard sta cominciando ad appassionarmi, spero che venga sviluppata fino alla conclusione.
Sigyn mi è sempre più simpatica, e la somiglianza di questa situazione con 'Il silenzio degli innocenti' mi sembra sempre più marcata.
Il fatto che Thor continui a leggere queste missive che sembrano fatte apposta per minare le sue sicurezze mi stupisce un po', io al suo posto avrei creato un cestino apposta per lo spam.
C'è un accenno estremamente interessante a quando Loki cadde dal Bifrost. E' un episodio del film o cos'altro? Sarebbe interessantissimo svilupparlo.
Ciao
Max :)

Recensore Master
06/06/18, ore 18:46

Cara Autrice, cara Fatina,
questa porzione di lettere non è affatto interlocutoria, ma segna l'inizio di TUTTO! Questa volta non ho preso appunti, spero perciò di ricordare tutto quanto mi abbia colpito. In primis, l' amore.
Love is in the air, sebbene quella che si respiri nelle segrete di Asgard sia puzzolente e mefitica! Loki cela dei sentimenti crescenti dietro una coltre di inganni, come suo solito. Ma come interpretare, altrimenti, quei toni incoraggianti, quella considerazione, quella stima, quella preoccupazione dolce che le dimostra anche narrandole avventure segrete che forse nessuno conosce? Il Principe rinchiuso le ha narrato i sentimenti di un guerriero, che, ci fa capire, non è un pazzo suicida che si fa spaccare il petto da una lancia per sport, ma è l uomo che valuta, che si corazza, che è timoroso un attimo prima di calcare il terreno di battaglia. Gli Asi sono i signori della guerra solo perchè guardano avanti negli assalti, non di lato, non indietro, incontro al pericolo con la brama di vittoria che sostiene ed infiamma. Ma poi, un temerario non diventerà mai un incosciente perchè, dopo, vede lo scempio delle armi e fa la conta degli amici che non berranno con lui, la sera. Non è facile spiegare che cosa sia la paura per dare coraggio: Loki ci riesce, perchè Sigyn è empatica. E come riesce a comprendere la tristezza del suo compito di investigatrice e spia, sicuramente riuscirà a capire come trarre forza dal proprio spirito e dalle parole di quel Rinchiuso speciale.
La gelosia di Loki è altalenante come la coscienza di chi cerchi la autoconvinzione ripetendosi ad libitum un mantra fasullo. Davvero accetterebbe che Thor la avesse per sé? Io non credo. Figuriamoci saperla nelle mani di un vecchio laido che sta comprando la giovinezza di una fanciulla pura! Adoro il modo in cui il Nostro suggerisca al Tonante di aggirare l' ostacolo della penuria di pecunia della famiglia di Sigynella!
E' un fascio di lettere tutto sommato tristi.
Nonostante il Fratello scapestrato corbelli il maggiore per le sue sciocche regalie, resta la preoccupazione di Thor per la salute di Loki, per la possibilità che la sua ragazza sia insediata da un altro, che sia chiara la propria mancanza di mire seduttive nei confronti della piccola Sigyn, la comprensione che sta nascendo nel cuore di fratello per le cose terribili che l' Ingannatore deve aver provato alla corte del Titano.
E su tutto ciò, aleggia la presenza e l' azione di un assassino seriale organizzato, acuto, colto, minaccioso. Chi sarà la sua vera vittima? Quale sarà il suo vero movente? Ancora non è dato sapere.
Sveglia Asgard!

Post Scriptum: Inutile aggiungere che tu, o Autrice, riesci sempre a toccare delle tematiche molto profonde e cupe con delicatezza e, qui in special modo, con una particolare capacità introspettiva, pur mantenendo la fluidità della trama, la molteplicità dei registri che Loki, in quanto uomo sommamente colto, riesce a padroneggiare con disinvoltura e la godibilità delle immagini cameratesche della variopinta Corte de' Miracoli!
Post Post Scriptum: sto ancora ridendo per il fatto dello stinco di prosciutto!
(Recensione modificata il 06/06/2018 - 06:48 pm)

Recensore Junior
06/06/18, ore 12:39

Ciao, passo a lasciarti una velocissima recensione.
I toni si fanno sempre più cupi e serpeggia palpabile la tensione, che sei riuscita a creare in maniera magistrale. Si coglie dal tono urgente delle lettere di Loki, dai suoi appelli al fratello perchè si decida finalmente a muoversi, dai suoi moniti alla segretezza.
E accanto alla tensione per la serrata caccia all'assassino prima che colpisca di nuovo, sono anche in ansia per la salute precaria del nostro eroe, i cui sintomi confessati al fratello mi fanno preoccupare, e non poco. E più lui minimizza con Sigyn, più io mi preoccupo!
Una nota finale allegra: Bjorn. Lo adoro, sappilo! Se non ci fosse bisognerebbe inventarlo perché con la sua spontaneità è fantastico (Loki probabilmente finge di detestarlo profondamente, ma in fondo in fondo è lusingato dall'innegabile ammirazione che la giovane guardia ha verso di lui!)

Recensore Junior
05/06/18, ore 15:56

Mi sono emozionata.
Mi sono sentita nella testa di Loki ancora una volta ma, in aggiunta, ho provato sulla mia pelle quello che penso possa provare lui quando scrive quelle lettere.
Mi spiego: è come quando dietro una vetrina vedi qualcosa che vuoi ma non puoi raggiungerla. Ecco cosa sembra, Loki é quello stesso lupo imprigionato reso folle dalla gabbia, e la sua unica via di fuga è scrivere, analizzare, giocare, narrare. Non gioca più con Sigyn, non la turba quando potrebbe, non la offende anzi, la consola, la discolpa, vuole proteggerla da un'unione terribile eppure non offre nulla in cambio, non si propone, non le dice di unirsi a lui anche nella cattiva sorte. Non vuole legarla a sé e quindi sminuisce se stesso, quello che potrebbe provare e lei, che diviene oggetto di interesse solo perché unica donna. Eppure non mi sento di biasimarlo, se solo facesse l'opposto si condannerebbe egli stesso a soffrire perché non può avere quello che veramente vuole.
Quante riflessioni e sono solo alla relazione Loki/Sigyn.
Il Cacciatore si rivela essere sempre più vicino e inquietante. Adesso gioca con le vittime e non ti nascondo che una parte di me ha paura, paura che la prossima possa essere Sigyn stessa per costringere Loki a qualche azione folle.
Non so, ho questo bruttissimo presentimento.
Ovviamente sempre eccezionale. Non vedo l'ora di leggere il seguito.
A prestissimoo

Recensore Master
30/05/18, ore 19:50

La puntualità non è il mio forte, ma eccomi di nuovo qua tra un esame e l'altro! 

Questo capitolo mi è sembrato più "pacato", rispetto ai precedenti, soprattutto nella parte iniziale. Mi è piaciuto il fare più sboccato e diretto di Loki, che si sta evidentemente esaurendo a stare chiuso in cella. Non mi è chiaro quanto tempo sia passato dal suo incarceramento, ma suppongo per lo meno un anno (?), abbastanza per far impazzire chiunque. A questo proposito ho apprezzato molto l'emergere dei primi, espliciti segni di cedimento da parte sua, che ho trovato estremamente realistici. Chiunque, anche un semidio, finirebbe per uscirne pazzo dopo un prolungato periodo di reclusione.

Comunque, ho apprezzato il tono più "leggero" e sardonico delle prime lettere; sicuramente la prigionia non ha smussato la sua lingua né ha ammaccato la sua faccia di bronzo nel rievocare eventi non proprio allegri quali l'esilio di Thor... e lo ammetto, me lo immagino che sogghigna mentre ne scrive.
Invece a sogghignare sono io nel leggere di Sigyn che rimprovera Loki come una maestrina, il modo in cui lui lo nega assiduamente (e con una non tanto velata nota di imbarazzo...), la sua stizza verso gli sciroppi e le numerose precisazioni per rettificare le impressioni assolutamente errate che hanno dato i suoi gesti. In generale ho trovato un Loki più disperato, in un certo senso, ma anche molto più spigliato. Ed estremamente seccato dall'ottusità di suo fratello, come denota chiaramente l'ultima lettera.

In tutto ciò la questione dell'efferato assassino a piede libero si fa sempre più interessante, così come le dinamiche tra Loki e Sigyn che ne vengono inevitabilmente influenzate. Ciò che mi ha stupito è stata la gelosia di Loki per lei. Non la gelosia in sé, in realtà, mi sembra anche piuttosto logico che sia geloso di tutto ciò che considera "suo", visto il suo carattere, quanto piuttosto il fatto di esternarla così platealmente a Thor. Forse (sicuro) c'è qualcosa sotto, oppure il dio dell'inganno è davvero un po' permaloso quando si tratta di ciò che lo riguarda.

Due passaggi mi hanno colpita particolarmente: le riflessioni di Loki sul proprio aspetto, che ho trovato mlto significativa, soprattutto nel fatto che si riconosca senza ombra di dubbio nel suo aspetto di Asi (sul fatto di non essere andato nel suo regno natale per nostalgia ho le mie riserve). L'altro è quello sul rimpianto e su come esso modifichi sostanzialmente il suo rapporto con Sigyn. È probabilmente vero che in circostanze diverse il rapporto tra i due sarebbe stato fuggevole e insignificante.
E poi niente, deve "sgravare" con proposte di matrimonio fuori luogo, meschine e campate per aria. Non finirò mai di stupirmi per come riesca a combinare disastri e seminare scompiglio anche rinchiuso in una cella. La nota positiva è che sembra davvero intrigato dai misteriosi omicidi; se non per umanità e empatia, si è interessato al caso almeno per curiosità e probabilmente noia, vista la vita poco dinamica che conduce al momento. Nel leggere le parti di "indagine" sappi che mi parte in sottofondo la colonna sonora di Sherlock Holmes (della BBC o di Guy Ritchie, si intercambiano); questo per dirti che ho la curiosità alle stelle per questo mistero...

Come sempre complimenti vivissimi per lo stile, la correttezza, l'esposizione, la caratterizzazione e niente, mi fermo qui o ti mollo un papiro esagerato come al solito :P
Ora non mi resta che aspettare con trepidazione il seguito! :)
Un caro saluto e alla prossima,

-Light-


P.S. Ogni menzione e riferimento a Thanos mi ha a) causato ripetute fitte di rabbia; b) non mi ha fatto sentire molto bene; c) fomentato ai livelli massimi la mia curiosità circa l'alleanza tra lui e Loki, che nei film è spiegata abbastanza superficialmente, quindi ad ogni dettaglio aggiunto vado in fibrillazione :D

Recensore Master
27/05/18, ore 21:09

Ciao,
interessante la storia della povera Sigyn, un personaggio che in questo racconto fa molta tenerezza. Ha un ruolo nella mitologia norrena? La sua passione per Loki si ritrova anche nel canon?
Le deduzioni di Loki sull'assassino sembrano molto plausibili a mente fredda. Certo, il suo riuscire così bene a immedesimarsi in un malfattore non lo rivaluta, ma lo fa rifulgere ancora di più come un principe del male in mezzo alla sua corte di carcerati.
Fammi ricordare... chi è Thanos, la misteriosa e inquietante apparizione notturna? E perché turba (in modo figurato, oltre che letterale) il sonno degli dei?
Max :)

Recensore Junior
24/05/18, ore 00:35

" Io sono uno dei pochi fortunati che può dire tranquillamente di conoscere il motivo delle proprie sventure [...]".
Credo che questo concetto funga da perno non solo per questo componimento ma per tutte le tue storie. Mi ha veramente colpito.
Certo, non entrerò nel merito di ogni lettera ma sei un diavolo:dai e non dai, dici e non dici, fai capire ma non confermi. Diabolica. Ci tieni col fiato sospeso.
In alcune parti ho notato un' aria familiare, qualcosa che sa di Hannibal, di silenzio e innocenti, meraviglioso.
Il tocco di grazia, la risata che ammazza, la consapevolezza di Loki di essere preda di sguardi voluttuosi, l'assoluta inconsapevolezza di Thor, evidentemente innocente nel cuoricino xD.
Un bacio e sempre eccezionale.
Non vedo l'ora di leggere il seguito!!

Recensore Master
23/05/18, ore 12:12

Mi viene difficile commentare con qualcosa di differente da uno sclero indistinto di "GJSJGSVFbhhhyedjsh!!!" ma ci provo.
Innanzitutto ho deciso io: Loki ha convinto colui che aveva osato insultare Sigyn ad inghiottire la propria lingua.
Il Dottor Lecter ha fatto così con Miggs e pertanto chiedo alla fatina dell'ispirazione il permesso di adottare questa versione.
E poi "fanfarone di Fandral" è una assonanza/allitterazione. Ho particolarmente apprezzato che Loki non perda occasione per fare sfoggio della sua cultura davanti al fratello, campo in cui gli è oggettivamente superiore ed in cui si butta nella competizione perché abbastanza sicuro di vincere.
Che a Loki non piace perdere, non è vero? Quindi si sceglie da solo gli argomenti come a L'eredità. Appropriato, direi, per lui e la sua fissazione sulla successione al trono.
Però mi spiace che l'abbi avvertito: mi sarebbe piaciuto vedere Thor in giro per i nove regni alla ricerca della "figura retorica", indeciso se sia una nuova pietanza oppure una gemma dell'infinito.
Come al solito mi piace che Loki oscilli da momenti di estrema lucidità in cui è troppo privo di emozioni a momento in cui sfoga all'improvviso insultando Thor, Odino e tutta Asgard con il turpiloquio più triviale dei nove regni.
Ed io, persa nell'incanto della retorica, non avevo più pensato al perché Thor non si facesse vedere nei sotterranei.
Ora ho una spiegazione che ha perfettamente senso: certo, su una lettera si può riflettere per giorni e giorni, in un botta e risposta diretto invece dubito che Thor ci farebbe una gran figura.
Per quanto riguarda la trama thriller mi piace tantissimo. Non me l'aspettavo dall'introduzione ma è una sorpresa più che gradita.
Mi resterà per sempre la curiosità di cosa ha fatto Loki con le lettere di Balder, ma ancora una volta credo sia meglio non sapere.
Ah, il dettaglio della sciarpa di Sigyn lasciata in pegno mi è piaciuto tantissimo.
Ed anche Sigyn, che per quanto sconvolta dal dolore riesce a mantenere intelligenza e lucidità ed a non farsi manipolare.
D'altra parte non mi aspettavo di meno dalla persona che riesce ad indovinare i gusti letterari di Loki.
Alla fine di questo capitolo brindo alla fatina dell'ispirazione, a te ed a questo carteggio reperito direttamente dagli archivi di Asgard.
Posso prendere un po' dell'idromele di Loki per brindare, giusto?

Recensore Master
23/05/18, ore 09:02

Ciao,
ho letto anche questo secondo capitolo e, pur ripetendo la premessa che non conosco il fandom, devo dire che la tua capacità di immedesimazione nei rimuginamenti di questo personaggio inaffidabile e rancoroso è più che notevole.
Se capisco bene, Asgard è il mondo degli dei e Midgard quello degli uomini, la nostra Terra? Ne esistono altri?
Ancora, complimenti per l'eleganza della tua richiesta di recensioni, mi sembra che abbia avuto un ben meritato successo, molto raro di questi tempi.
Max :)

Recensore Master
22/05/18, ore 23:21

Cara Autrice,
questo fascio di lettere è pregno di profonde tematiche, che si affastellano così rapidamente da togliere il fiato e far tremare i polsi.
Ormai è chiaro che ci sia un serial killer che agisce indisturbato ad Asgard, un mutilatore, un freddo assassino che conosce il modo di celarsi alla giustizia di Odino. Le sue vittime sono diverse? Pare di sì. Il modus operandi è, però, il medesimo: trattiene per sé dei souvenir, dei feticci. Perché? Non lo sappiamo ancora.
La giustizia di Odino, dicevamo. Essa è cosa complessa, ha molti livelli a quanto pare: mi sembra di capire che Loki fosse una sorta di Pubblico Ministero del tribunale del re, ma Padre Tutto ha un modo molto particolare per attuarla, soprattutto nei confronti dei suoi figli. É davvero spietato, esiliando Thor ed incatenando Loki ad una vita buia in una cella. È così duro anche con gli asgardiani? Chissà.
Ma il punto è un altro: la giustizia esercitata da Loki , a vantaggio e difesa di Asgard, è stata migliore di quella paterna? Sembra, dal carteggio, che lui ne abbia trovato una soddisfazione più mentale che morale, come adesso. Somiglia molto, la sua, alla riflessione di Holmes in un racconto di Sir Conan Doyle: la vita sa essere piatta ed il delitto è quella macchia torbida sul mosaico che rende irriconoscibili le tessere. Balder ha della giustizia un senso molto ragionieristico : Loki è in debito con gli Asi. Ma la essa non è una cambiale, che tra l altro il Nostro ritiene di aver pagato, è quella brama di conoscenza che anima Sigyn e che le fa accettare di prestarsi al gioco strano e folle del Prigioniero per convincerlo a cercare con lei. Sigyn è la Cercatrice di Verità. L' unica figura davvero positiva, qui. Ah, dimenticavo: cosa mai le avrà chiesto l ingannatore? Non è dato sapere, per ora.
La parabola di Loki, altro tema molto complesso, ha le stesse tinte fosche che tu hai dedicato alla descrizione di Yotunheim: "severa, gigantesca, onirica".
Severa perché è stata una vita cruda, la sua. La menzogna lo ha sfregiato, la paura lo ha costretto, il bisogno lo ha mutato fin dai primi vagiti. Gigantesca perché è stato cresciuto come un re, col bisogno di potere di un re, con la brama di conquista e lo sprezzo delle regole, con il diritto del sangue e della nascita, con la crudeltà feroce del migliore che sbrana l avversario. Onirica, perché lo divora e ne sugge la razionalità, precipitandolo nella pazzia, nella autolesionismo, nelle preghiere al fratello.
Mi colpisce la gelosia che permea tutto il fascio di queste missive: prima sfumata in una affermazione allusiva, poi sfacciata. Anche in questo Loki sta cambiando. Non è solo desiderio. È interesse. È qualcosa di più denso.
Il mistero è sempre più avvincente e le riflessioni che dipingi e mi fai sorgere sono sempre più articolate e nitide, come le pennellate di Van Gogh. Bravissima!
(Recensione modificata il 22/05/2018 - 11:45 pm)

Recensore Junior
22/05/18, ore 21:37

Eccomi qua! Allora, la cosa che più mi ha colpito di questo nuovo capitolo, è che ancora più che nelle puntate precedenti, sei riuscita a creare un clima di aspettativa e straziante curiosità nel lettore. Mi è parso che le lettere di Loki siano particolarmente allusive e criptiche (concedimi il termine), soprattutto per chi - come noi – non è a conoscenza di quanto accade nelle prigioni, ma deve dipendere dal poco che il nostro concede nei suoi testi.
I riferimenti e le allusioni che hai sapientemente sparso qua e là, stuzzicano e intrigano diabolicamente, e ti assicuro che ho divorato tutto il capitolo, alla ricerca della risposte alle domande che inevitabilmente nascono. Risposte chiarificatrici che magari si ritrovano solo a due o tre lettere di distanza! (mannaggia a te!!^^)
Inoltre mi è piaciuto molto come hai descritto – o per la precisione, non descritto – alcune scene toccanti (strazianti?) come quella della cella distrutta, che ho trovato evocative e ho particolarmente apprezzato, proprio perchè non hai indugiato “scabrosamente” sui particolari. Decisamente a volte basta l'atmosfera, e questo è proprio il caso.
Mi ha fatto ridere l'accettazione di Loki buttata lì con indifferente casualità, sul fatto di prendere lo sciroppo, come regale concessione visto che proprio tutti lo stressano per la sua salute...ahahahah (mica importa che glielo abbia detto anche Sigyn...no, no, per niente!^^)
Ma soprattutto veniamo al dubbio assillante che non mi farà dormire stanotte:
“chi è l'assassino?”, dirai tu.
Ma certo che no. La vera questione che non mi farà dormire la notte è: quale diavolo di domanda sarà stata quella che solo lei ha sentito? E lei cosa avrà risposto? (ti ho già scritto mannaggia?? si, beh, te lo riscrivo di nuovo! Managgia a te e a tutto il glitter della Fatina!!^^)
Poi, correggimi se sbaglio, o il tono del nostro eroe ultimamente è più scontroso, irato, incattivito rispetto a prima? Come se avesse perso parte della sua fasulla noncuranza e facesse più fatica a serbare quell’aurea di impassibilità di cui di solito gli piace ammantarsi? Che la maschera inizi a presentare delle crepe?? O forse mi sbaglio, e sono caduta pure io in una delle sue trappole confezionate ad arte?...mah…:)