Recensioni per
Come una fenice
di Eevaa

Questa storia ha ottenuto 283 recensioni.
Positive : 281
Neutre o critiche: 2 (guarda)


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Recensore Junior
19/07/20, ore 13:35

Mi piace TANTISSIMO il realismo che stai donando alla vicenda e ho apprezzato anche il fatto che tu abbia dedicato abbondante tempo a pensare a come funzionerebbe un programma di riabilitazione, ai vari livelli degli impiegati nel Ministero, a chi si deve occupare di cosa e come... Sono quei dettagli che mi invogliano a leggere perché mi consentono di proseguire la lettura senza dovermi preoccupare di dare un senso alle cose, perché l'autore non l'ha fatto (makes sense?).

Proseguo la lettura, ora si spera senza interruzioni, come negli scorsi mesi in cui ho avuto tante cose da fare e tanto stress, che mi hanno fatta allontanare dal fandom, boo-oohh.

Recensore Master
16/07/20, ore 13:10

Ciao, scusami se ci ho messo tanto a tornare a questa bellissima storia, ma sono stata in vacanza (a luglio e agosto sto poco a casa) e poi mi sono rimessa in pari anche con le mie storie e con le risposte alle recensioni. Scusami!
Sono veramente contenta che tu abbia voluto mostrare Harry e Draco non più come adolescenti che si battibeccano, ma come due giovani adulti che, dopo aver attraversato esperienze estreme, devono ritrovare una sorta di equilibrio con se stessi e tra loro. E' questo che mi piace di loro e di come li fai evolvere come coppia (sinceramente non mi piacciono granché le ff in cui Harry e Draco amoreggiano tra un litigio e l'altro già a Hogwarts, a meno che non si tratti dell'ultimo anno, in cui entrambi affrontano cambiamenti importanti).
Mi è piaciuto moltissimo il modo in cui hai saputo rappresentare la vita di Harry nella prima parte del capitolo, una vita squallida, triste come il suo appartamento, ma non perché non c'è più Ginny o perché lui ha tanti impegni in quanto Auror. Appare chiaro che Harry usava la scusa del lavoro anche prima pur di non stare a casa con Ginny e che quindi non era soddisfatto della sua vita, mentre adesso, pur sentendosi turbato al pensiero di confrontarsi con Draco, inizia di nuovo a provare delle emozioni (che ancora non sa riconoscere).
Molto intensa tutta la scena tra Harry e Draco, dopo che Harry assegna al giovane Malfoy l'incarico di suo aiutante. A quel punto i due sono costretti a stare a contatto ogni giorno e, ancora di più, Draco trova il faldone della sua causa e vuole parlarne con Harry. Ho amato particolarmente la verosimiglianza del personaggio di Draco: è vero, è più silenzioso, meno spaccone, ma questo mi sembra il minimo viste le sofferenze patite e, cosa ancora più importante, visto che lui non era affatto d'accordo con ciò che i genitori volevano fare di lui. Però non è un altro Draco, non è improvvisamente diventato gentile o dolce, il carattere è sempre quello, pungente, ironico, caustico perfino... quello che è cambiato in lui sono le manifestazioni esteriori di ciò a cui forse non credeva nemmeno da ragazzo a scuola, l'orgoglio di essere un Malfoy e di servire il Signore Oscuro. E' veramente bellissimo quando sottolinei che la prima vera scelta di Draco è stata quella di NON consegnare Harry a Voldemort, e io credo che sia ancora più importante se penso che allora Draco non aveva alcun interesse personale per Harry (inizia forse ad averne adesso, senza nemmeno saperlo...), ma ha fatto quella scelta perché si è reso conto che non voleva essere un servo di Voldemort, che suo padre aveva sempre sbagliato e che lui non voleva più obbedirgli. Questo mi è parso davvero importante, fondamentale per capire che, in fondo, Draco non è cambiato veramente perché non aveva bisogno di cambiare, aveva già capito di stare dalla parte sbagliata e alla prima occasione se ne è tirato fuori e ha accettato di pagare per le sue colpe.
Davvero profondo e bello, tu ci fai entrare nel cuore e nella mente di Draco e ci fai capire tutto di lui e delle sue sofferenze, cominciate già prima di finire ad Azkaban.
Molto dolce e pieno di speranza il finale, Draco negli occhi di Harry legge perdono e anche qualcosa di più (per adesso solo amicizia, ma la cosa evolverà!) e per la prima volta dopo tanto tempo non si sente più "solo nel nulla", si sente di nuovo un essere umano, che può anche sperare di essere accettato dagli altri e di ricevere e dare affetto e amicizia.
Un capitolo splendido, ancora tutti i miei complimenti e... lo sai che mi ero immaginata che per il dottor Coulson ti fossi ispirata all'attore che appunto interpreta Coulson (già dalla prima volta avevo notato il nome!). E poi... Sean Bean un po' invecchiato? Ecco, così mi farai innamorare di O' Connor che già mi era piaciuto molto, adesso ho una cotta per lui! XD
Ancora mille complimenti e a presto!
Abby

Nuovo recensore
14/07/20, ore 22:45

«Rosie, hai sentito? Zio Draco ha paura di te!» le sussurrò divertito, facendo così avvampare Malfoy.
Il fatto che lo ha chiamato Zio mi ha fatto sciogliere

Nuovo recensore
12/07/20, ore 18:01

Be', ok, che c'è da dire?
La tua è una storia pazzesca: è scritta davvero molto bene - come ho anche già detto in precedenza -, i personaggi hanno carattere (sia quelli già esistenti che quelli inventati) e la trama segue un filo che non si ingarbuglia mai e non lascia niente in sospeso.
Ho apprezzato particolarmente il personaggio di Pat O'Connor, che mi ha ricordato un po' Malocchio Moody, con i suoi modi burberi ma il cuore tenero.
Ron alla fine si è rivelato il buon amico che è sempre stato ed è stato capace di lasciar da parte l'astio per la felicità di Harry; così come Hermione ha dimostrato un'altra volta di essere la donna intelligente e meravigliosa proprio come siamo abituati a vederla.

Draco è adorabile, con quel tira e molla inziale dettato dalla paura di rovinare la vita di Harry, nonostante fosse evidente che Harry volesse davvero avere una relazione con lui.
L'idea del tatuaggio con la fenice è ovviamente perfetta e riesco proprio ad immaginarmelo, Draco sorridente che si sfiora l'avambraccio nuovo con lo sguardo per accertarsi che la fenice sia ancora lì: la trovo una reazione vera e assolutamente probabile e per questo l'ho apprezzata molto.

Mi è dispiaciuto un po' per la storia che c'è dietro la rabbia di Warren, ma è chiaro che l'uomo che è in quel momento non ha niente a che fare con l'uomo che è stato ed in certi momenti (specialmente quando strilla contro Draco nello studio di Harry) mi ha ricordato gli attacchi di isteria della Umbridge, facendomelo sopportare ancora di meno.

Credo di essermi persa soltanto una cosa, ma è proprio una piccolezza: Dean Thomas si comporta in quel modo con Harry perché pensa di avergli rubato Ginny? Che comportamento infantile, in ogni caso!

L'epilogo è un degno finale per un'altrettanta degnissima storia: è speciale l'offerta di amicizia di Harry così come lo è lo scambio di battute proprio davanti ai portici di Hogwarts, che va a richiamare l'indimenticabile duello del Rictusempra di quando entrambi erano ancora due cinnetti sbarbati.
Ho trovato molto bello il fatto che tu abbia voluto concludere con Hogwarts, che è un po' il fulcro di tutto, no? Tutto termina dove è iniziato ed è proprio vero che allora andrà tutto bene, anche se a volte c'è da sopportare un po' di pain-in-the-ass, giusto per citare un uomo illuminato.

Nuovo recensore
07/07/20, ore 19:00

Seconda recensione della giornata perché sì, sto urlando interiormente da più o meno sette capitoli, grazie tante.
La storia si sta evolvendo così bene che quasi mi viene da piangere, tutto è lineare, perfetto, non c'è una contraddizione che sia una ed io sono troppo instabile per sopportarlo.

I personaggi sono GRAN-DIO-SI ed ognuno è caratterizzato alla perfezione: O'Connor mi fa letteralmente schiantare e Ron è In Character a livelli spaventosi, così come Hermione.

I pensieri di Draco continuano a spezzarmi il cuore, ma Harry certamente lo sta aiutando, così come Draco fa inconsapevolmente con Harry. La tacita amicizia che è nata tra loro mi fa fangirlare come poche volte mi è successo e non vedo l'ora di continuare a leggere per vedere come evolvono le cose; peccato che esistano cose da fare come presenziare ai pasti e andare in bagno, o a quest'ora avrei letto il doppio dei capitoli.

Ciao e grazie.

Nuovo recensore
07/07/20, ore 11:34

Ok, scrivi benissimo e questo è assolutamente indubbio. La lettura è scorrevole e le parole sono una-tira-l'altra, se così si può dire. Insomma, mi sono fermata per scriverti la recensione ma sto scalpitando per passare al prossimo capitolo!

E ok, le premesse ci sono tutte: un Draco che non ha niente, un Harry compassionevole che tenterà di aiutarlo e tanto dolore nell'aria. L'angst si sente nelle parole e ho già il gusto delle lacrime in bocca, perché io lo so che mi farai piangere, maledetta me!

La morte dei genitori di Draco è proprio un brutto colpo e forse è addirittura peggio del non avere niente fisicamente, a mio parere. Anche se non so quale fosse il rapporto che legava questo Draco a Lucius e Narcissa, saperli morti, sapersi completamente solo, deve essere straziante, più di non avere una casa o una bacchetta.

Dean, be', ci stai a prova', brutto zozzo? Non so davvero come interpretare il suo comportamento, quindi per il momento non azzardo ad ipotesi e attendo di leggere qualche altro capitolo.

La questione Ginny mi sembra ben delineata: si sono lasciati - chissà da quanto? Qualche mese, forse? - e neanche tanto bene, direi. Credo che se ne sia andata lei, a giudicare dalla foto che Harry ha solo ribaltato sul tavolo e dal tono di scherno con cui pensa alla moquette, come a dire: "l'hai voluta tu e poi te ne sei pure andata, s*****a".
Ovviamente verrà fuori che la foto sul tavolo raffigura qualcun altro e che Ginny e lui sono felicemente sposati o chissà cos'altro, cosa che mi renderebbe davvero triste, visto che, in un qualche modo, si sbilancerebbe la malinconia che poi legherà Harry e Draco, non so se mi spiego.

Comunque, l'inizio è proprio un bell'inizio, la malinconia di Draco che vaga per tutto il testo a dire al lettore: "piangerai, oh sì che piangerai" e l'atteggiamento quasi comico di un Harry sempre in ritardo e con un gufo un po' alla Leotordo a smorzare appena l'angst generale.

Continuo con il capitolo due e ti ringrazio per lo stile di scrittura che fa proprio bene agli occhi!

Recensore Master
06/07/20, ore 17:55

Ma io dico,
ma sei impazzita? La parte finale che mette a confronto Draco che lotta per rimanere vivo e il bambino che Hermione sta mettendo al mondo combatte per cominciarne una... cioè, sono rimasta, perché è un concetto meravigliosamente descritto, ma è stato un colpo al cuore allucinante... Come sempre sei bravissima a descrivere le scene, e come sempre io me le prefiguro davanti come se fosse un vero e proprio film e ringrazio la videomaker che è in te che ti permette di aggiungere ulteriore bellezza e coinvolgimento a uno stile che già di per sé funziona normalmente e che è non dimentica mai l'umanità dei suoi personaggi.
Proprio adesso che le cose si stanno sistemando, specie dopo il tatuaggio che sembr avar spalancato porte enormi nel futuro di Draco, proprio ora che persino Ron si sta accorgendo del suo cambiamento... succede la tragedia, l'ennesima ingiustizia ai danni di Draco che pur cercando di ricominciare una vita e dimenticare le violenze fisiche e psicologiche subite in passato, un piccolo legame con esso ancora lo vede protagonista di discriminazioni o... rese dei conti. Lui non è come loro recita il titolo e dice Harry con una nota di fastidio che nemmeno sa gestire, ed è così. Quando parlano a Malfoy di sua madre e lui perde il controllo sono morta dentro... i cacciatori non sono poi tanto diversi dai Mangiamorte, se il loro trastullo è rendere la vita un inferno a chi cerca di riscattarsi, come Draco.
La reazione di Harry mi ha spaccata in due... proprio ora che si sta rendendo conto che questo amico non lo sente più solo come tale, proprio adesso che il loro legame si sta man mano consolidando, ecco che il destino rincara la dose, e vuole a tutti i costi vederli inginocchiarsi al suo volere.
Siamo nati per soffrire, ma siamo nati per amare e... mi auguro che presto questa fenice torni a splendere e che, soprattutto, entrambe le vite che lottano in questo capitolo, finiscano tra le braccia di chi le ama e trovino conforto ♥
Sei un portento e questo capitolo mi ha sconvolta, in positivo ovviamente ♥
A presto tesoro dolce ** Sei un cinnamon roll anche se mi fai soffrire u.u
Miry

Nuovo recensore
06/07/20, ore 17:03

Ciao cara! 
Ho appena ultimato la lettura di questa mervigliosa fanfiction: un viaggio meraviglioso avvenuto, almeno da parte mia, in notturna. Ti giuro, questa settimana sono tornata da lavoro sifinita e ad orari assurdi, eppure non riuscivo a chiudere occhio perché, diamine, dovevo continuare a leggere per capire cosa sarebbe successo a questi due disgraziati che mi hanno fatto battere il cuore fino alla fine! Sarò onesta, ho sospettato di Warren fin da subito: troppo ambiguo e coinvolto negativamente per essere uno psicologo. Molto interessante anche la ripertizione degli ideali della società magica post guerra, tanto realista visto che, sì sa, in seguito alle grandi tragedie (anche in caso di vincita) è utopico pensare che possa andare immediatamente tutto per il meglio. Mi è piaciuta tantissimo, dunque, l'ambientazione che hai scelto e il modo in cui hai strutturato lo scorrere degli eventi, sempre incalzante e mai banale. Un piccolo omaggio anche al personaggio di O'Connor che ad ogni comparsa mi ha fatta sorridere con le sue battutine un po' burbere ma che nascondevano un animo e un obbiettivo nobile. Molto IC sia Herm che Ron, si sono comportati letteralmete da manuale, fedelissimi ai loro caratteri originali: anche se con un po' di riserve iniziali, alla fine hanno appoggiato i nostri protagonisti, da bravi amici quali sono sempre stati. Questa in particolare è una cosa che ho apprezzato tantissimo, sei riuscita a gestire Ron nel migliore dei modi, cosa per nulla scontata, visto che in fin troppe fanfiction, viene rappresentato come assoluto antagonista della Drarry che forse si redime solo all'ultimo. Insomma, ci sta che inizialmente non sia d'accordo con le scelte di Harry e che cerchi in qualche modo di fargli cambiare idea, ma padre.padrone con il suo migliore amico, anche no! Ripeto, tu, in questo, sei stata magistrale! Ma passiamo a San Potter, che si scioglie come burro fuso ad ogni sorriso di Draco e che di conseguenza manda fuori di testa anche me. Ho adorto il modo in cui ha dato tutto se stesso per aiutare Draco a rialzarsi e a riacquisire la propria dignità, senza essere mai troppo invadente, ma comunque presente come amico, spalla, complice e compagno. Per ultimo, ma non per importanza, concludiamo con il vero protagonista di questa storia, nonché il personaggio meglio riuscito tra tutti: Draco. Che dire? Davvero, mi sembra riduttiva ogni parola per descrivere quanto io abbia apprezzato, empatizzato e infine amato la nostra serpe preferita. L'hai reso umano in un contesto in cui il mondo gli ha tolto a tutti gli effetti quello che nell'immaginario comune è il senso di umanità. La sua introspezione mi ha devastata, i suoi ricordi mi hanno fatta sciogliere in un mare di lacrime, la sua dedizione mi ha conquistata, la sua voglia di cambaire mi ha contaggiata. L'ho sentito incredibilmente vivo, come se una persona reale mi stesse raccontando con il cuore tra le mani la sua storia. Quindi, che dire? Grazie per aver condiviso con noi questo gioiellino!
-Vale.

Recensore Master
28/06/20, ore 12:16

Eccomi al secondo capitolo della tua bellissima storia che, oltre a rappresentare splendidamente i personaggi, riesce a analizzare le dinamiche psicologiche di ognuno rendendo la vicenda ancora più vera e reale. E sono contenta di vedere che avrò molto da leggere, dato che questa long ha molti capitoli e che poi stai scrivendo anche delle OS!
Un'altra cosa che adoro delle tue storie è la tua attenzione al contesto: non hai semplicemente detto che Harry era stato incaricato di "rieducare" Draco una volta liberato, no, hai scritto una bellissima e vivida scena tra Harry e il suo capo, e hai rappresentato perfettamente quest'ultimo, il suo modo di fare burbero, il tagliare corto sul fatto che c'è bisogno di Harry per quel lavoro e dunque lui dovrà farlo, punto. E il saluto irlandese, poi, un piccolo dettaglio ma che dona ancora più realismo alla scena, come se si trattasse di un film!
Ho letteralmente adorato il primo incontro tra il "nuovo Harry" e il "nuovo Draco". Mi è piaciuto moltissimo il fatto che tu li abbia descritti fisicamente subito, per far notare quanto siano cambiati anche all'esterno rispetto ai ragazzi che conoscevamo dai film e i libri: ormai sono due giovani uomini, entrambi cambiati dentro e fuori per le esperienze vissute e le perdite subite. E' una cosa che spesso faccio anch'io nelle mie storie, una descrizione dei personaggi per mostrare il loro cambiamento anche interiore.
Harry è imbarazzato, è in una posizione scomoda visti i suoi trascorsi con Draco, mentre il giovane Malfoy è più tranquillo, rassegnato al suo destino, si mostra provocatorio e non rende le cose facili a Harry, ovvio, ma non è nemmeno il lontano parente del Draco di Hogwarts... e non può che essere così, visto che lui stesso è conscio di essere diventato un nessuno, di essere anzi un facile bersaglio. L'umiliazione dei "lavori socialmente utili" non è che un'altra dopo le tante subite in prigionia, che lo hanno completamente spersonalizzato. E' interessante però che qualcosa del "vecchio" Malfoy sopravviva (ed è bene, altrimenti non sarebbe possibile farlo tornare indietro!): è rassegnato, depresso, non si sente più neanche un Malfoy, però la prima cosa che fa è mettersi in ordine per quanto può, perché comunque vuole mantenere la sua dignità facendosi vedere pulito e sistemato, non per vanteria, non più, ma proprio per aggrapparsi a quel briciolo di dignità che ancora possiede (è un po' quello che accadeva nei campi di concentramento, quando un prigioniero iniziava a non tenere più neanche minimamente alla sua apparenza fisica era segno che aveva perso tutto e che si sarebbe lasciato morire). Anche questo dettaglio psicologico mi ha colpita moltissimo e, come ti ho detto e ripetuto, è qualcosa che adoro nelle tue storie.
Il primo giorno di rieducazione di Draco sembra procedere tutto sommato bene: lui è già contento di non essere più ad Azkaban e qualsiasi altra mortificazione è accettabile al confronto, anche se spera di non incontrare nessuno dei vecchi amici e a pranzo si mette a sedere il più lontano possibile da tutti e mangia in fretta. E' chiaramente a disagio e probabilmente anche per il fatto che sa di essere sotto la supervisione di Harry, il suo rivale dei tempi della scuola ma anche l'unico che abbia accettato di seguirlo e occuparsi di lui. Non dev'essere facile per Draco doversi sentire "grato" a Harry...
Un altro bellissimo capitolo, un'altra bellissima storia. Sono veramente felice di averti "scoperta" come autrice, adoro il modo in cui scrivi e la tua caratterizzazione dei personaggi. Bravissima, a presto!
Abby

Recensore Master
23/06/20, ore 13:59
Cap. 12:

Carissima tesoro dolce, mio cinnamon roll prelibato (mio dio, sembro un cannibale XD).
Fino ad un certo punto avrei detto che questo capitolo è interamente fluff, permeato da una leggera vena di commozione e allegria, se non fosse stato per la scena con Ginny, sigh... che, sia chiaro, non me la prendo totalmente con lei; i preconcetti sono brutte bestie e Voldemort non è stato un santo: ha perso un fratello, per colpa sua e dunque, chiunque ha a che fare con Voldemort è suo nemico. Ovvio che la reazione sia stata decisamente esagerata, ma è umana anche lei, oltre che immagino il divorzio per quanto qualcosa di liberatorio, pone fine a una vita passata con qualcuno accanto, e non è mai facile. Non è mai davvero facile chiudere una porta. Quello che dice a Draco però avviene in un momento troppo fragile, ovvero quella sensazione di felicità che ha seguito la copertura del marchio dei mangiamorte. Un'azione che pare da poco, ma che per lui significa tantissimo. Oltretutto il dolore che ha provato mentre il tatuatore lavorava sul suo braccio è come se fosse l'ultima colpa espiata; come se, cancellare quel simbolo, costi comunque un prezzo al signore oscuro ma... sopportarlo per cambiare pagina è niente, perché dopo può solo andare meglio ma, le parole di Ginny, hanno fatto cadere quella speranza, arrivando proprio nel momento sbagliato.
Harry però per quel che vale gli dice la sua a riguardo e, dopotutto, dovremmo sempre dar retta a chi ci conosce e ci ha visti cambiare, dare importanza alle loro parole e non a chi non sa niente di noi... o che sa troppo poco. O che conosce una versione troppo blanda di cosa siamo. Harry sa, e l'ha visto cambiare e... be', si è visto cambiare a contatto con lui e sì, le cose stanno decisamente cambiando. Quasi la copertura del tatuaggio non ha solo coperto il passato, ma ha acceso le speranze per un nuovo futuro e ha spento la paura di quel che si possa provare per qualcuno. Entrambi hanno capito che le cose sono più intense di quanto credano, che il loro cambiamento li ha resi uguali e che, dopotutto, si stanno salvando a vicenda... anche se quest'ultima cosa ancora non l'hanno capita, mi sa :D Tonti ♥
Che bello, poi, Draco che chiama Harry per nome quando lo ringrazia. E' un putno altissimo del capitolo dove i sentimenti emergono ma che sono, per lo più, quelli di gratitudine verso chi ha creduto e crede ancora in lui; proprio l'ultima persona che dovrebbe farlo, se ci si pensa bene.
Tesoro, come sempre rimango ammaliata dal tuo modo di gestire i rapporti, delle graduali consapevolezze; non c'è mai nulla di netto, ma solo di umano, di vero e non posso che ringraziarti moltissimo per l'impegno che metti nel realismo che vuoi trasmettere **
Un abbraccio fortissimo,
Miry

Recensore Junior
14/06/20, ore 11:28

La prima cosa che mi piace di questa storia è che si respira una bella aria di slowburn, un elemento che apprezzo molto nelle storie in generale. Mi è piaciuto il realismo della vicenda e il fatto che sia canon-divergent per una buona ragione: anche io penso che una punizione più dura per Draco e il tentativo fallace di Harry per salvarlo siano due dinamiche che aprono le porte allo sviluppo di una storia interessante e, soprattutto, ad alto tasso di angst. Continuo a leggere!
(Recensione modificata il 12/09/2020 - 03:42 pm)

Recensore Master
12/06/20, ore 14:27
Cap. 11:

Tesooooooo,
ebbene sì, ci sono! Ho spiccato il volo e ho posato le mie zampette di gallina sulla tua storia, e dire che ho adorato questo capitolo è dire poco **
Voglio fare prima qualche considerazione personale sulle tematiche che hai deciso di affrontare, perché ho trovato le tue introspezioni di un impatto incredibile.
Questa storia è un "dopo" gli eventi che conosciamo e il lavoro che hai fatto di maturità dei personaggi, senza mai perdere il loro IC e il velo di ciò che sono stati è a dir poco spiazzante. Questi personaggi sembra quasi che tu li abbia attaccati a dei fili e che ti sia incredibilmente semplice muoverli, ma so benissimo che studio c'è dietro, che dedizione. E' un capitolo in linea di massima allegro e positivo, ma tutte le rimembranze del passato sono come macigni. I sensi di colpa non si estendono solo a Draco che sa di aver sbagliato e preso strade sempre più oscure da dove ha rischiato di non fare ritorno, ma sono anche quelli d Hermione, ferita al tempo nell'orgoglio ma incapace di capire che, dopotutto, Draco era solo un ragazzo spinto da altri, quasi costretto ad odiare i mezzosangue, per una educazione sbagliata impartita da una famiglia inquinata dal male. E poi i sensi di colpa di Harry, che sono grandi tanto quanto quelli di Draco a mio parere e ce lo fai capire quando ci ricordi della scena del bagno.
«Io avrei dovuto immaginarlo! Io l'ho... io l'ho visto piangere, al sesto anno, nel bagno. L'ho visto piangere e non ho fatto niente se non attaccarlo» Lo ha attaccato, questo è vero, ma è anche vero che La guerra di Piero dice che lui ha risparmiato il nemico, ma che "imbracciando l'artiglieria non ti ricambia la cortesia", dunque per quanto Harry sa di aver sbagliato a non aver preso la decisione magari di risparmiarlo e parlare con lui, siamo tutti certi che Draco non avrebbe comunque pensato di fare lo stesso. Draco, al tempo, aveva troppo da perdere, e anche quando ha iniziato a pentirsi di ciò che ha fatto, non poteva tornare indietro perché il suo destino era quello... e deve a Harry la salvezza, il fatto che lo ha liberato dall'incapacità di poter scegliere. La strada è ancora lunga, ma ci ho visto delle risoluzioni importanti in questo capitolo, soprattutto con Hermione, con cui il muro malgrado le lezioni, poteva essere ancora alto, e invece hanno deciso di buttarlo giù.
Infine, la scelta del tatuaggio. la soluzione più ovvia, ma la più difficile da pensare, specie se si è maghi. L'entusiasmo di Harry quando trova la soluzione è quanto di più IC io abbia mai letto. Mi è sembrato di rileggere il ragazzino dei libri che si entusiasmava per molte cose e non aveva paura di darlo a vedere, trascinando poi con sé Hermione e Ron. Me voi fa piagne, aho??? Io già mi sento vecchissima ç_ç
Dunque mia cara buddy in murder, che dirti? Davvero questo capitolo l'ho amato per la sua profondità, per le risoluzioni, per le prese di coscienza, per la scena hurt/comfort che ci hai regalato, per Harry che riceve Harry Potter dalla Rowling (che qui è una giornalista, ma io ti amo sei un genio sposiamoci XDDD). Insomma, per tutto quanto ** Sei un portento e spero davvero di non passare tra altri millemila anni ç_ç Lo sai, so stronza ç_ç sigh.
Ti mando un abbraccissimo dolce dolce,
Miry

Recensore Junior
05/06/20, ore 18:47

FINALMENTE MIA CARA, SONO QUI! Ce l'ho fatta a finire questa meravigliosa storia e a digerire il fatto che fosse l'ultimo capitolo. Chiedo venia per il ritardo, non mi sono dimenticata di te ma la sessione mi sta distruggendo e non trovo il tempo nemmeno di scrivere la mia storia, infatti sono davvero scoraggiata. A parte i miei soliti lamenti e scuse iniziali, andiamo al punto della questione.
Non ci sono parole per descrivere quanto mi è piaciuto il finale, perché non lascia nulla in sospeso e soddisfa pienamente le aspettative e la voglia di conoscere gli avvenimenti che caratterizzano la vita dei protagonisti dopo il pandemonio che è successo. Sono contenta che tu abbia scelto di non andare troppo in là con gli anni e quindi ci hai dato un quadro realistico e vicino, in modo da metabolizzare bene.
Non poteva mancare dei momenti d'amore descritti da te in maniera tenera e spensierata, mi sono sentita travolta dall'amore, quello puro ed eterno che purtroppo esiste solo nei libri, e questa sensazione la provo con quelli veri. Ecco, leggendo questa storia dalla prima all'ultima riga ho avuto l'impressione di leggere un vero libro, stampato, rilegato e stravenduto. Non scherzo quando dico che l'hai scritta in maniera impeccabile e ogni singolo dettaglio era studiato e impressionante. Le scelte narrative mi hanno lasciato sempre soddisfatta e d'accordo con te, dalla parte dei protagonisti e ho condiviso pienamente il loro amore, nonché paura e tormento. 
E' logico che Draco ancora provasse dei sentimenti contrastanti perché aveva la convinzione di poter in qualche modo rovinare la felicità di Harry così come la sua reputazione. Le parole che ha usato quest'ultimo per incoraggiarlo e sollevarlo mi hanno emozionato e lasciato senza fiato. Mi hai convinta in ogni parola e gesto descritto. 
Che bello aver inserito il momento in cui Harry ha dovuto partecipare ad una conferenza stampa per spiegare la situazione e in tal modo ha voluto diffondere un messaggio sul perdono e soprattutto sulla speranza. Le persone possono cambiare, migliorare e bisogna dare loro una possibilità senza pregiudizi. Un tema davvero attuale che hai saputo analizzare e riportare alla grande, sei stata delicata e arguta in ogni momento della storia.
Stavamo tutti aspettando l'attimo in cui Draco avrebbe dovuto affrontare gli esami a cui si è preparato con costanza insieme a Hermione. Ron mi ha fatto sbellicare, la sua reazione e incredulità sul fatto che siano diventati una vera coppia. 
Il modo in cui hai scelto di concludere, poi, con il riferimento all'ultimo libro, mi ha fatto scendere una lacrimuccia di malinconia e contentezza per aver seguito questo tuo percorso di scrittura. Si trovano raramente delle storie così belle, lavorate, concretizzate, sviluppate e sentite. Ti faccio i miei complimenti e spero davvero di averti fatto comprendere quanto io ti stimi e apprezzi il tuo stile, i tuoi ideali impressi nella storia, e ogni riga descritta. Sei stata bravissima ed eccezionale, un progetto magnifico che potrebbe tranquillamente essere un best-seller. 
Al più presto inizierò la nuova mini-long Drarry che hai iniziato perché non voglio abbandonarti per nulla al mondo. Sei una grande, grazie per avermi fatto sognare, emozionare, scioccare, riflettere e sperare. Un abbraccio, a presto :)

Recensore Veterano
03/06/20, ore 19:39

Ehilà!
Sono di nuovo io. Ho letto e commentato il primo capitolo il giorno in cui hai finito questa storia e, beh, /per quello che vale/ questo è il giorno in cui l'ho finita io.
È stata una vera avventura anche leggerla e leggere le tue note finali mi ha commossa come se avessi passato anni a seguire questa storia.
Cercherò di commentare in maniera sensata, ma ammetto che sarà difficile.
Prima di tutto vorrei davvero farti i complimenti per la storia, parlo proprio della trama, della maniera in cui si sono svolti i fatti. Non sono nessuno per giudicare, non sono un critico, ma mi è parsa così ben intrecciata, con un ritmo così buono da non sembrare una fanfiction, in generale.
Eppure lo era.
Oramai sono anni che ne leggo, ma, facendo un conto veloce, direi che è la quarta che mi fa quell'effetto di "la fanfiction perfetta". Non so bene quali canoni segua la mia mente, ma a un certo punto è semplicemente diventata quello che cercavo.
Ribadisco, anche dopo essermi abituata al tuo stile, che la storia mi sembra sempre musicale.
All'inizio, dopo più o meno tre o quattro capitoli, ho iniziato a pensare che il tuo stile fosse come "forzato", non so bene come dirlo, ma come "troppo", in un certo senso? Ma che comunque non rovinava la lettura.
A distanza di 20 capitoli mi rendo conto che ha semplicemente qualcosa di personalissimo che all'inizio non avevo del tutto afferrato. E l'originalità mi esalta sempre.
Per di più c'erano tutti quei parallelismi, sia con l'opera originale che con la tua stessa, che a me fanno sempre impazzire da matti. A volte passavano addirittura in sordina, senza aggiunte nel testo come "come disse quella sera di sei mesi fa", sai, come a volerlo far notare al lettore. Questa cosa li rendeva anche più magici.
La fenice, in generale, è sempre stata una creatura affascinante per me e tu qui hai preso i suoi mille significati metaforici e non e ce li hai infilati brillantemente.
Ammetto che il colpo di scena di Warren mi ha fatta cascare dalle nuvole. Ero già lì a dire "bellissima storia, ma perché è stata così esplicita con gli indizi su O'Connor?"
Brava me, un applausone. Personaggi interessantissimi entrambi.
Ribadisco la bellezza della trama.
Una cosa che mi sento troppo di dire al riguardo è che ho passato una vita a dire che il quinto libro di Harry Potter, per quanto fosse un mattone, fosse bellissimo per tutta la questione politica. La tua storia me l'ha ricordato di continuo. Davvero grazie per avermi ridato quelle emozioni. Geniale la storia dei Cacciatori, è una cosa storicamente sensatissima e non vedo perché non dovrebbe esserlo anche nella Società Magica che, in fondo, è sempre stata molto simile alla nostra, in qualche modo.
Questa storia È introspezione, quindi non mi ci soffermo nenache, sarei scontata, OVVIAMENTE è perfetta.
Mi hai fatta tremare sul finale, ho pensato che andasse tutto troppo bene e invece il lieto fine era esattamente il finale perfetto.
È davvero uno di quei casi in cui mi fermo qui a leggere senza avere assolutamente niente da commentare in negativo. 20 capitoli perfetti per cui ti faccio i più sinceri complimenti.
Oltre che ben strutturata, ben pensata e tutto il resto, questa storia è anche e soprattutto davvero davvero davvero emozionante, da riuscire a far stringere il cuore a volte e farlo scoppiare di gioia delle altre. Sembra qualcosa che sanno fare tutte le fic non comiche, ma che invece non ha praticamente nessuna. Grazie per averla scritta, che dire.
Ribadisco che si nota benissimo quanto tu tenga a questa storia, tant'è che senza averla mai letta mi ci ero già un po' affezionata. Diciamo che sono partita con dei pregiudizi, ma in positivo HAHAHAHA e direi che erano fondati.
Colgo anche l'occasione per dirti che canti e suoni benissimo.
E nulla, penso davvero che sia giunta l'ora di mettermi a setacciare il tuo profilo, perché non credo di potermi limitare a questa storia.
E aggiungerei, PER FORTUNA che hai trovato il coraggio di tentare nel fandom, PER FORTUNA.
Davvero complimenti, è stato super emozionante 💜
Adieu,

El.

Recensore Master
02/06/20, ore 14:24

Ti avevo detto che sarei passata anche da questa storia e non era una minaccia a vuoto xD, mi piace veramente tanto il modo originale che hai di affrontare questa ship e proprio per questo me la fai piacere, la fai sembrare vera e realistica, umana, con sentimenti vividi e intensi. Nelle note (che io sono solita leggere sempre!) spieghi che la ff è intesa anche come un esperimento educativo, la reintroduzione di Draco nella società magica, e la cosa mi intriga già doppiamente sia perché i nostri lavori sono molto vicini (tu educatrice e io insegnante di sostegno) e poi perché anch'io, per mia "deformazione professionale" amo salvare sempre i personaggi che si definiscono anti eroi ma che hanno sempre un margine di redenzione. Quindi sono già sicura che la storia mi piacerà moltissimo. E i tuoi avvertimenti sul fatto che racconterai una storia anche cruda, con momenti che potrebbero turbare, mi ispira ancora di più perché è proprio questa tua caratteristica che mi porta ad amare le tue storie e il tuo modo di vedere questa ship: non un idillio tra ragazzini rivali/amanti, bensì un rapporto che nascerà tra due giovani adulti che hanno un drammatico passato in comune. Questo è il tocco di realismo che io amo.
Nel Prologo troviamo un Draco adulto e disincantato, che ha trascorso tutta la sua adolescenza in prigione, ha perso il padre, la madre e tutti i privilegi e non sa nemmeno se sarà in grado di riabituarsi ad una vita normale.
La scena ci mostra poi Harry che, seppure pienamente integrato nel nuovo Mondo Magico, amato, rispettato, con un lavoro importante e una compagna, sembra non sentirsi affatto a suo agio. Qualcosa lo disturba e non è solamente la consapevolezza che quello sarà il giorno in cui Draco Malfoy uscirà da Azkaban, sebbene lui dia la colpa del suo malessere a quello. Fin dal momento in cui è entrato in scena ho avuto la sensazione che Harry stesse recitando una parte non sua, che facesse quello che tutti si aspettano da lui, ma senza convinzione e senza entusiasmo... oddio, potrei anche essere influenzata dall'altra storia, Amélie, vedrò nei prossimi capitoli se mi sono sbagliata o meno!
Vediamo poi Draco ritornare alla sua vecchia casa, unica proprietà rimastagli, ma è solo, povero, senza poteri e la casa cade a pezzi. Draco sa di non essere più un Malfoy, anzi, non è più nessuno e sembra avere ben poca fiducia nel percorso che dovrebbe riportarlo ad una vita normale. La cosa che mi ha colpita di più, però, è il fatto che Draco sia più turbato al ricordo dei mesi in cui casa sua era diventata il quartier generale di Voldemort che dalla sua situazione attuale. E' ripensando a quei mesi di oscurità, paura e morte che si sente male, e questo fa capire che, a dispetto delle apparenze, Draco ha pagato molto cara la sua appartenenza alla nobiltà del Mondo Magico, non solo per la punizione ricevuta, ma già da molto prima, già da quando è stato schiavizzato da Voldemort.
Questo primo capitolo è veramente bellissimo ed esattamente come mi aspettavo, ritrovo le stesse atmosfere di Amélie, la stessa forza di verità e di realismo nelle tue storie, l'umanità profonda dei personaggi in cui possiamo immedesimarci e provare empatia per loro.
Complimenti, anche questa storia è particolare e speciale e sono molto felice di aver iniziato a leggerla. Oltre tutto, essendo già completa, non dovrò nemmeno aspettare gli aggiornamenti, la trovo ogni volta che sento il bisogno di leggerla!
Bravissima, devo ripeterti ancora una volta che adoro il tuo modo di scrivere e la tua sensibilità nel caratterizzare e descrivere i personaggi.
A presto!
Abby