L’avevano sempre paragonata ad un fiore, per la sua timidezza, la sua fragilità [...]
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Scritta per l'iniziativa "Un prompt al giorno", prompt "Timidezza".

Breve similitudine della giovinezza ... o almeno ho provato a farla!

Un secondo rapido illuminato sfrecciò nel senso opposto.
"Ritornano già?" domandò il piccolo principe.
"Non sono gli stessi", disse il controllore. "E' uno scambio".
"Non erano contenti là dove stavano?"
"Non si è mai contenti dove si sta", disse il controllore.
E gli rombò il tuono di un terzo rapido illuminato.
"Inseguono i primi viaggiatori?" domandò il piccolo principe.
"Non inseguono nulla", disse il controllore.
"Dormono là dentro, o sbadigliano tutt'al più. Solamente i bambini schiacciano il naso contro i vetri.", disse il controllore.
“Solo i bambini sanno quello che cercano”, asserì il piccolo principe.
E io purtroppo non ero più bambina da troppo tempo.

La mia vita è come quella di un fiore, un crisantemo.

'Camminò pigramente indugiando sulle punte, aveva quindici anni e gli occhi nel tempo gli si erano spenti, ma alcune abitudini erano dure a morire. Perciò continuava a dondolarsi oscillando fra un passo e l'altro mentre su i capelli dorati si posava leggera la neve, lasciandogli poi un piccolo tremito di freddo che andava manifestandosi sulla pelle accaldata.
Si fermò di colpo guardando avanti.
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Primi giorni di Dicembre, un freddo claustrofobico e opaco avvolge il Santuario nella sua morza. Un'amarezza abitudinaria accompagna un ragazzo dall'armatura dorata, un'amarezza stanca che lo porta dinanzi alla lapide di Aiolos, suo fratello.
Dove è posato un fiore. Un fiore ancora fresco, un fiore che Aiolia non ha mai posato su quella tomba.

Ho scarnificato la mia anima maledetta
per cavalcare il profumo della tua pelle,
sono dannato… bellissimo fiore...
NEL BUIO. Solo nel buio si può trovare la pace. Voglio fare l'amore con la mia anima...

Questa è una serie di otto drabble, missing moments della mia prima ff Ancora una Conquista, concluse da una one shot, spin off della stessa ff; la serie celebra il pairing secondario Vincent Tiger x Neville Paciock. (Per avere una comprensione completa delle drabble si consiglia di leggere prima la fanfiction cui fanno riferimento ) - SCRITTA PER IL BLUE MOON FESTIVAL (LJ)

Dal testo:
*- Uffa! Odio la matematica. - Piagnucolò Matsukaze, camminando dinanzi ai due con uno sguardo imbronciato. - Te lo avevo detto di studiare, Aoi ti ha persino offerto una mano a ripassare. - Lo rimproverò Shinsuke, osservando l'amico che sbuffava in continuazione. Quel giorno avevano avuto una verifica di matematica, e come sempre, Tenma aveva consegnato il foglio in bianco con qualche pallone disegnato ai bordi.*
Spero di avervi incuriosito almeno un po' ^_*
Buona lettura.
InoHaruna.

Nascosto per anni dietro il temperamento maschile con il quale era stata allevata e sotto la pesante uniforme militare, ho visto un fiore.

Dal testo: Sì, aveva deciso che quello sarebbe stato un dono per il suo Sesshomaru-sama, fiero e inarrivabile proprio come quell’ultimo fiore guerriero…chissà, però, se sarebbe mai riuscita ad arrivare all’altezza del demone, come era riuscita a fare in questa occasione con il fiore.
Una piccola Rin che vuole fare una cosa carina per il suo signore Sesshomaru, anche se alla fine sarà lei ad essere sorpresa...

Dopo la Guerra Santa, non tutti i Saint riescono a riposare. Shun è inquieto e si reca nella camera di Hyoga.
Attenzione..ve lo dico qua: i ruoli in questa storia sono invertiti! Se siete curiosi prego..leggete!

“Lui aspetta;
il battito aumenta,
i suoni s'allontanano
gli occhi si ingigantiscono.”

La poesia che state per leggere mostra che la speranza è una delle più grandi forze che abbiamo,questa poesia la paragono a "Foglia",che pubblicai qui un po' di giorni fa.

A distanza di anni dallo scoppio della guerra il sogno di Edelgard è vicino alla sua realizzazione. La creazione di un Fódlan migliore non può avvenire senza compiere dei sacrifici e l'imperatrice marcia verso Fhirdiad col peso di questa consapevolezza sulle spalle.

Non riusciva a togliersi dalla mente il suo sguardo penetrante, quei suoi occhi neri, così scuri da perdersi nel buio della notte che con i riverberi del fuoco diventavano di una sfumatura calda.