Questa poesia (che più che altro è una sorta di "favola") parla di una farfalla che si ostina a non voler emergere dalla crisalide perché, anziché essere colorata come le sue "compagne", ha le ali quasi completamente nere, e se ne vergogna, nonostante le insistenze e gli amorevoli rimproveri della sua amica Lumaca, che vorrebbe invece che la farfallina trovi il coraggio di uscire. Al di là del tono fiabesco, questa poesia è per tutte le persone che, per la troppa mancanza di fiducia in loro stesse, non lasciano vedere tutto ciò che di bello hanno da offrire a sè stessi e agli altri.

Storiella scollegata dalla storia originale di "Cuore di burro" ma comunque con un filo conduttore.
Trovai la foto qui sotto su pinterest e già stava prendendo forma questo " delirio" ma avendo altre storie da continuare l'accantonai.
Poi Tiziana mi fa questa fan art ed è nato questo missing moment senza troppo pensarci e senza pretese.
Spero vi possa risultare comunque una lettura gradevole.

[Dedicata a tutte quelle persone che hanno passato sulla pelle un coltello.
Dedicata a tutte quelle persone che vivono nel dolore atroce.]
Lenta, liberi le tue ali, scoprendo a tutti la tua estrema bellezza.
Chiazze smeraldo e violacee ornano la tua docile anima.
É arrivato il momento di aprirsi definitivamente?

[...]Addio, partner[...] Un What if...?(Credo) sul finale di RE6( Campagna di Chris)

Se due ragazze fanno l'amore, non significa che si amino. Non significa che siano entrambe innamorate. E se una delle due non lo fosse?
Amare in 252 parole.

SPOILER della 3x12 *ç*

Non avevo tempo, ma lei non capiva. Non voleva capire.
Voleva che volassi via con lei.
Non capiva le mie spalle spoglie. Non capiva le mie caviglie legate alla terra.
Non avevo tempo, ho cercato di dirglielo. Non c’è più tempo per niente.

Non ho niente da fare

Il cucchiaino affondava nella mousse soffice come neve e l'aroma avvolgente del cioccolato gli arrivava alle narici anticipandone il gusto intenso sulla lingua. Alec aveva sentito dire che il cioccolato era afrodisiaco e ora capì che era vero, perché mentre il suo gusto pieno, caldo e forte si diffondeva nella sua bocca avvolgendola in modo quasi erotico, si sentì scaldare in tutto il corpo. O forse era solo la vicinanza di Magnus a procurargli quelle sensazioni, il suo braccio attorno alle spalle, la sua gamba avvolta da quei pantaloni che non lasciavano niente all'immaginazione premuta contro la sua. Non sapeva cosa fosse, ma voleva sentire il gusto del cioccolato attraverso la lingua e le labbra di Magnus e, non senza un certo stupore, si rese conto che poteva farlo.

Piccolo racconto su un imbarazzato momento tra Kyo e Tohru.
Ambientato dopo l'abbraccio sul terrazzo il giorno dell'anniversario della morte di Kyoko.
- Tohru era seduta sul grande letto che Shigure le aveva comprato, le ginocchia portate al petto le nascondevano il volto rigato dalle lacrime. Alzò rapidamente lo sguardo quando sentì la porta aprirsi e con sgomento vide Kyo avanzare rapidamente verso di lei. Le farfalle nello stomaco iniziarono a volare vorticosamente... -

Una piccola canzone.

Dal testo: "Un sussurro che rimbomba con il fragore di un uragano.
Nato dal battito d'ali di una farfalla."
Spero vi incuriosisca...^__^

Si dice che quando vedi una farfalla morire ti stai avvicinando al termina della tua vita. A quel tempo ero ancora giovane e ingenua, non potevo immaginare a cosa stavo andando incontro. Quello che sarebbe successo di lì a pochi giorni mi risulta ancora per lo più incomprensibile.

..Un tumulto di emozioni si stava avviluppando nella mia testa, i nostri visi erano a pochi centimetri l'uno dall'altro...