[FitzSimmons] [Accademia/I Stagione]
Impacciato, circonda la vita di Jemma con le braccia. Rimangono così per non più di cinque secondi, ma Fitz non può dirlo con certezza. La matematica gli piace, i calcoli anche, ma a volte Jemma, pure solo con uno sguardo, gli dice: “basta con i calcoli”, e lui la smette di scandire la sua vita in base a cifre infinite e perfette. Chiude gli occhi per un attimo e tutto ciò che sente è sempre lo stesso profumo di bagnoschiuma e tè verde.
Forse è vero quello che si legge in quei bigliettini anonimi e sdolcinati nei cioccolatini, che la casa non è altro che due braccia che tengono insieme i tuoi pezzi.

Siamo abituati a vedere i "FitzSimmons" come personaggi secondari, ma se anche loro nascondessero un segreto? Un compito da svolgere? E chi dei due rivelerà per primo il suo amore?
"...I due si erano fermati un momento. Stavano per fare un discorso serio. E quando si trattava di parlarsi i due si fermavano sempre; come se il futuro non riservasse altri momenti per loro."

Storie sui FitzSimmons, sul loro primo incontro,su gli anni in Accademia, sulla nascita della loro amicizia e sulla trasformazione in qualcosa di più ce ne sono molte.
Ma quante sono in rima ?

"E in mezzo a questo tempo da niente, tu
mi vìoli l’anima, meticolosamente. "

Piccola poesia dedicata ad una fiaccolata che oramai faccio da due anni..Ogni anno mi porta sempre dentro qualcosa, che sia un'emozione o esperienza poco conta...

Gli “altri”, sono fuori, sono esterni, sono non identificabili. Ecco il mio pensiero.
E questa realtá percepita nel mio cuore che nome ha? Ecco la mia domanda.

Tristezza e Solitudine. Poi un Uomo ed un Fiume. Infine una Donna che lo osserverà per sempre, fino alla fine, dall'altra parte.

Dal testo: "Rubicondo ingrassi
tra rive frastagliate,
giaciglio accogliente,
di acque piovane."

Quella sensazione di stare per esplodere in lacrime in contesti inopportuni?! Chi non l’ha provata?! Piccola poesia ispirata da una reazione più comune di quello che si immagina.

Le persone che ami, se non le puoi tenere per mano, le tieni nel cuore.

Koi, 35 anni, è uno scrittore. E' stato cresciuto da sua nonna nei pressi di un tempio ma, poco più di adolescente, ha iniziato a girare il mondo a causa del lavoro di sua madre. Gli ultimi sette anni della sua vita è vissuto a Parigi dove, tra le altre cose, ha incontrato l' amore della sua vita ; ma, quando Lei tragicamente muore, tutto il mondo gli crolla addosso. La storia parte da qui, da un uomo che fugge per ritrovare sé stesso, sviluppandosi poi tra sentieri e strade che nemmeno l'uomo pensava minimamente di percorrere.

"Sa che il batterio della devastazione non l’ha infettata ancora del tutto, e sa che esiste ancora qualcosa al di fuori del vuoto che percepisce intorno a lei, capace di illuminarla dentro".

Quando la noia mi assale eccomi a scrivere. Tadà,prima storiella one-shot. Enjoy

"Ti aspettano lunghi anni di fatica, giovane fanciullo, su questo non voglio certo mentirti. Ma se sarai capace di impegnarti, di dare sempre il massimo, e di non allontanarti mai dalla strada maestra, ti posso assicurare che il tuo futuro sarà straordinariamente luminoso.”
[Epilogo de "Di ancelle, bambini, e famiglie problematiche"]

Mi ero ripromessa di non postare più storie tristi su Jess & Leslie, ma questa la sentivo particolarmente ...