[Maylor + accenni Freddie/Jim]
-Ti ricordi l'anno scorso quando abbiamo suonato per quella festa hawaiana? Abbiamo indossato degli assurdi gonnellini di paglia e dei finti orecchini!- e mentre parlava Freddie mimò una sorta di balletto ondeggiando i fianchi e le braccia. -Basterebbero due belle parrucche e un paio di quei seni finti che si gonfiano!-
Roger lo osservò senza dire una parola, le braccia incrociate sul petto e lo sguardo indecifrabile, fino a quando fu John Reid, che non aveva ascoltato una parola ma aveva visto il pianista esibirsi in quella sottospecie di danza, a rompere il silenzio:
-Cos'ha il suo amico? Si sente male?-
-Lo spero.- rispose il biondo senza staccare gli occhi dal coinquilino.
-Ma Rog, sono tre settimane in Florida!-

Bonnie Harper ha 33 anni, è nata e cresciuta in Inghilterra con un un papà inglese ed una mamma italiana, ed ha ereditato, dal padre, la passione per la fotografia con cui, a differenza del genitore ormai morto da 9 anni, non è riuscita a sfondare. Suo padre era stato, dagli esordi fino agli ultimi scatti della band tutta insieme, il fotografo ufficiale dei Queen fin quando, dopo la morte dello storico frontman a cui era anche legato da una forte amicizia, non aveva deciso di andare in pensione anticipata troppo provato al pensiero di fotografare altri gruppi.
Purtroppo, ai tempi del padre, le cose erano molto più semplici ma sua mamma aveva deciso di conservare, per ben 28 anni, un numero molto importante che, sicuramente, avrebbe dato un’opportunità a sua figlia…

John vive una vita virtuale. Le sue giornate sono scandite da ore in bicicletta, programmi inutili e desiderio di qualcosa di reale. Quando Roger entra nella sua vita, gli sembra di rinascere. Ma John vuole di più. Vuole poter vivere accanto a Roger per sempre.
Puntare al massimo è un anelito che l'uomo ha, intrinseco, è nel DNA. Ma Brian lo aveva detto, il dolce, filosofeggiante Brian, che il meglio, a volte, è nemico del bene.
John, suo malgrado, lo capirà. E Roger lo proverà sulla sua pelle.
*
pairing John/Roger.

Nel 1950 Roger Taylor, ex fuciliere dell'esercito,omosessuale convinto abbandona la natia Inghilterra, paese estremamente rigido per approdare in America con la nuova identità di Goldie Taylor. In quelle nuove vesti femminili si sentirà estremamente a proprio agio, il contesto del Queens e del suo nuovo lavoro al fast-food la portenanno a fare nuove conoscenze e a costruirsi una nuova vita. MAYLOR con accenni DEACURY

(Triangolo Roger, Brian e nuovo personaggio/ Deacury)
Freddie e John non riescono a capire se l'uno sia interessato all'altro e continuano a guardarsi con occhi languidi e sorrisi speranzosi. Brian e Roger si ritrovano nella loro vite una ragazza che stravolgerà la loro quotidianità
Dal primo capitolo:
Freddie avrebbe voluto replicare che in realtà aveva iniziato John ad ignorarlo, lui aveva semplicemente imitato il comportamento del primo; ma prima che il cantante potesse parlare una scarpa planò nella loro direzione, o meglio in direzione di Roger, ma Freddie per Sicurezza si accucciò per non essere colpito dalla scarpa volante. Il cantante emise anche un gridolino davvero poco virile. La scarpa colpì la testa del batterista che emise un -Ma che cazzo!- parecchio sonoro mentre si voltava.
-Pazza psicopatica!- gridò Roger -Potevi spaccarmi la testa!-
-Oh, e sai che grande perdita per l'umanità- fu la risposta sarcastica di Lara.

1984.
Mentre Freddie e Brian ultimano le riprese per il videoclip di I want to break free, John e Roger sono impegnati in un'intensa promozione del nuovo album in Estremo Oriente e Australia.
Ma prima di tornare dai loro amici e colleghi, dopo due settimane in cui non hanno fatto che rilasciare interviste, decidono di concedersi una breve vacanza in Spagna.
Cosa si cela nel loro cuore? Cosa nascondono al mondo intero?
Tra un'improbabile tinta per capelli e un caffè fatto a metà, batterista e bassista si immergono nelle pieghe delle loro anime.
[...] l’impellente necessità di stare insieme e di lasciare tutto il mondo fuori da quella camera d’albergo che non ci apparteneva, ma che era solo nostra.
- QUARTA CLASSIFICATA al contest "Test your might - II" indetto da _Akimi sul forum di EFP.
- PRIMA CLASSIFICATA al contest "Secret Love" indetto da mel-ker e valutato da Dark Sider sul forum di EFP.

Roger poteva dire di averne sentite tante, da quando lui e Freddie avevano aperto quel minuscolo negozio di fiori nella periferia di Londra... ma questa vinceva il primo premio.
“Come posso dire passivo-aggressivamente 'fottiti' con un bouquet?
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o, la flower shop!AU che nessuno aveva chiesto e io ho scritto comunque.
Rigorosamente Maylor

«La vita è breve e se ci negassimo tutto ciò che può arrecarci felicità, cosa ne sarebbe di noi?»
Lo scrittore restò a bocca aperta, letteralmente, a quella frase a dir poco meravigliosa che lui stesso si era ripetuto più volte, quando si spaventava al punto tale da inibirsi fino a starci male per notti intere.
[ Maylor ]

“Oh davvero? E dimmi un po', cosa o chi ti ha distratto così all'improvviso, ah?” chiese scherzosamente.
In quel momento Brian ebbe 'l'idea'. La più stupida, disperata e patetica idea della sua, senza dubbio breve, vita (...).
“A dire il vero... ho conosciuto qualcuno. Ieri sera” cominciò con voce ferma, e non fu niente male a suo modesto parere perché mentire non era la migliore delle sue qualità. Era fortunato che stesse parlando con Freddie al telefono, altrimenti l'amico sarebbe stato in grado di capire in mezzo secondo che Brian stava sparando un mucchio di balle.
“... sei serio?”
aka:
Brian vuole avere l'ultima parola, Freddie è quasi un buon amico, le bugie hanno le gambe corte e il karma a volte non è sinonimo di punizione divina.

«Okay, ti ho...in qualche modo ferito?»
Una reazione.
Il biondo arricciò le labbra in una brutta smorfia che trasudava nervosismo crescente.
Sì, lo aveva ferito.
Ma come? Quando? E in che modo?
Cosa stracazzo aveva fatto da togliergli persino l’entusiasmo e il voler parlare?
[ Maylor ]

Maylor (2001).
"- Bri, devo andare a lavoro. – aveva poi detto tra una risata e l’altra, sentendo un sospiro come risposta.
- Va bene, okay. Come vuoi, lascia pure il tuo povero ragazzo da solo.
Quelle parole fecero ridere il più piccolo, che gli accarezzò i ricci. – Torno presto. Non avrai nemmeno il tempo di lamentarti che sentirai bussare alla porta. – si avviò poi verso la porta, mentre Brian si sedeva a gambe incrociate sul letto.
- Rog. – si sentì chiamare. Si voltò. – Sì?
- Ti amo.
Il biondo sorrise teneramente. – Ti amo anch’io."
La storia tratta tematiche delicate e fa riferimento ad eventi realmente accaduti, non ha assolutamente lo scopo di essere offensiva o turbare chi legge.

So love the one you hold
And I will be your goal
To have and to hold
A lover of the lights
Anno 1978.
Questa è una storia di sbronze, lacrime e denti stretti.
Ah, dimenticavo. È anche una storia d'amore.

Fece una risatina ironica. «Sta per caso affidando il mio miglior studente, il suo miglior studente, nelle mani di Black?» Sottolineò la parola "suo" alzando il tono di voce.
Il preside le sorrise, rassicurante, e fece cenno con il capo ai due ragazzi.
«Mia cara Minerva, nessuno riuscirebbe a prendersi cura di lui più di quanto possa farlo Sirius Black.»

Mick e Bowie passano la notte insieme, se sapete cosa intendo. Angie li scopre e Mick viene cacciato da David. Jagger si sente deluso e respinto, perché in fondo provava qualcosa per lui. Nel viaggio di ritorno verso casa, Michael porta indietro la mente, fino al primo giorno che conobbe il Duca Bianco. E' una fiction a quattro mani, il primo capitolo lo scrivo io e il secondo la mia amica Ivory e così via. Questa fiction verrà pubblicata anche sulla categoria 'David Bowie'.
Solito avvertimento: RECENSITE, KRISNACANE.