[STORIA CONCLUSA]
Una what if in piena regola. Budapest, città magica. Il freddo delle strade e la caccia ad un supercriminale porterà i due eroi protagonisti ad incontrarsi in un bar, dopo dieci anni dal loro ultimo incontro. Nello scomodo locale della città ungherese, un mare di ricordi investirà i due malcapitati, sommersi da rimpianti quiescenti e dolorosi forse. Quanto coraggio serve per far crollare le barriere dell’insicurezza? Quanta forza ci vuole per incrociare lo sguardo dell’amarezza?

Halle, Germania. Eren è uno studente universitario: arrabbiato verso il proprio capo che lo sfrutta a lavoro, ma che, come dice Armin, ‘sa crederci tantissimo’.
New York, USA. Levi è un traduttore asociale e, allo stesso tempo, amministra uno sgangherato condominio per conto dell’amica e coinquilina Hanji, strampalata aspirante scrittrice di racconti fantasy che, però, per guadagnare qualcosa si ritrova a scrivere romanzi rosa di dubbio gusto.
Sembrano destinati a vivere le rispettive esistenze agli opposti del mondo, finché, un giorno, per un evento improbabile Eren e Levi entreranno l'uno nell'orbita dell'altro.
Da lì cominceranno le loro folli (dis)avventure tra inseguimenti, ubriacature e personaggi strambi, fino a potersi finalmente... innamorare, scoprendo di non essersi mai conosciuti così bene.
[Slowburning Ereri/Riren]

[CONCLUSA]
- Dal Testo -
L’incappucciato puntò la pistola contro la nuca della ragazza.
- Fai la tua scelta, Midoriya Izuku.
Lei lo guardava con occhi imploranti, le labbra che tremavano incontrollate, nel vano tentativo di chiedere aiuto.
Izuku sentì il cervello congelarsi, rischiando di collassare sotto il peso di quell'enorme responsabilità.
La voce di Bakugou esplose alle sue spalle.
- Che cazzo aspetti, Deku?! Fallo fuori! Se non lo fai… lei…
Midoriya serrò la presa attorno all'impugnatura dell’arma. Chiuse per un istante gli occhi e regolarizzò il respiro. Distese le braccia davanti a sé, schiuse una singola palpebra, così da prendere la mira. Il tempo sembrò fermarsi, la stanza piombò nel silenzio, rotto soltanto dal suono delle due sicure che venivano rimosse all'unisono.
***
- BluAvis

Jonathan non è mai stato il più forte ma, nello sconfiggerlo, Dio lo rende il più debole: ed è guardandolo dall’alto in basso che per la prima volta l’odio che prova per lui sboccia in qualcosa di diverso, esilarante.
Dio è felice.
Schadenfreude f (pl.: Schadenfreuden): 1. piacere provocato dal dolore altrui.

A volte, le pressioni della vita e i problemi di tutti i giorni possono adombrare il motivo per cui due persone si sono innamorate. Sasuke, col tempo, realizza di essersi fatto scivolare tra le dita qualcosa di insostituibile senza lottare.
[Non è una fic sul tradimento! Coppia Principale: SasuNaruSasu; Accenni: NaruGaa e SasuNeji]

Sasuke ha diciassette anni, un passato tragico ed un presente instabile: Amegakure sarà il palcoscenico in cui, per la seconda volta in vita sua, sarà costretto a scottarsi per poter rinascere dalle sue ceneri.
Dal testo:
"Quella sera arrivarono in ritardo per la cena, con le guance rosse, il sapore del sangue di Naruto in bocca, e consapevoli che forse, qualsiasi decisione avessero preso nella vita, sarebbe stata quella di un destino che inevitabilmente avrebbero condiviso."
[NaruSasu (e SasuNaru al capitolo #5) a non finire]

[CONCLUSA]
-Dal Testo-
Quella notte pioveva a dirotto. Il suolo era una mistura di terra e fanghiglia. L’eroe era in ginocchio accanto al corpo esanime della ragazza. Chinato sopra di lei, proteggendola dalla pioggia incessante, la scuoteva e le accarezzava il viso. Piccole gocce d’acqua cadevano dal biondo ciuffo penzolante, infrangendosi sul dolce viso di lei. Kaminari piangeva in silenzio, pregando per un miracolo, ma Jiro non si sarebbe più risvegliata.
Le sue iridi violacee non riflettevano più la luce.
Lui li guardava con sadico piacere, crogiolandosi in quel dolore.
L’eroe oltrepassò la soglia della sofferenza, caricandosi d’odio.
- L’hai uccisa… l’hai uccisa…
Lui si accovacciò al suo fianco, sussurrandogli vicino l’orecchio.
- Sì… e ho goduto nel vederla morire.
***
- BluAvis

Il detective Shisui Underwood è stato mandato alla città di Innsmouth per risolvere uno strano caso di omicidio che vede presumibilmente coinvolta una setta locale. Ma già a partire dalla notte stessa ha modo di ricredersi ancora sulla realtà dietro gli oscuri avvenimenti della cittadina popolata da misteriosi personaggi.
Ph'nglui mglw'nafh Cthulhu R'lyeh wgah'nagl fhtagn.
Parole. Nomi. Suoni gutturali che sembravano vomitati dalle profondità della terra e delle acque abissali. Le sentivo nella testa, sibilanti, gorgheggianti nelle orecchie, mi avvolgevano la lingua, stringendomela come per mozzarmela.
[Accenni ShiIta | Presenza di luoghi e nomi ispirati a H.P. Lovecraft]
Fanfiction partecipante alla challenge 20.000 storie sotto i mari indetta dal gruppo SasuNaru Fanfiction Italia

“Vieni, Nemeo: ti aspetto, stronzetto!”
Quasi richiamato dalla provocazione, un enorme leone gli balzò addosso, ma Naruto fece una potente torsione del busto che si concluse con uno schianto della robusta mazza in legno contro la mandibola spalancata della creatura, pronta a divorare l’intero carretto.
Il leone finì nella polvere in un ruggito frustrato, per poi sparire in una pioggia di pixel dorati.
“Uno a zero per me, yeah!”
Sasuke, decisamente, non sapeva se essere più stupito per quello strike portentoso contro un leone volante, o se per il fatto che Naruto si fosse ricordato del leggendario leone Nemeo ucciso da Ercole in una delle sue fatiche. L’aveva pure soprannominato stronzetto, ma quelli erano dettagli.
Un archeologo, un tester di videogiochi... sopravvivranno?
[Fanfiction scritta per il raduno del gruppo SasuNaruFanfiction Italia | SasuNaruSasu]

Temari rimase di sasso, mordendosi il labbro inferiore sotto il velo che le copriva il viso. Quell'uomo non voleva soldi, non voleva niente di tutto quello che lei si era immaginata. Strinse con forza l’amuleto che portava sempre con sé, sentendone la consistenza fra le dita e un dolore sordo nel petto. Quella era la cosa più preziosa che avesse, l’unica cosa che le ricordava sua madre. La estrasse a malincuore, scacciando le lacrime che volevano formarsi ai lati degli occhi. Non avrebbe pianto. Stava cedendo l’amuleto di sua madre per una giusta causa, per la sua libertà. Solo gli Dei sapevano quanto lei amasse quell'oggetto.
"4° posto al Contest "Il Volto delle Donne" indetto da _Ayaka_ e valutato da wurags sul forum di EFP"
"3° classificata al Contest "Contest Drapeau rouge" indetto da meryl watase sul forum di EFP"
"Partecipante alla challenge "Venti storie per un’OTP" indetto da Emanuela.Emy79 sul forum di EFP"
‘‘2° classificata al ‘Mille e una fiaba contest’ indetto da Emanuela.Emy79 ”
"5° posto e Vincitrice Premio Speciale “Migliore scena romantica” al Contest "Patti oscuri, alleanze di ferro e promesse vincolanti" indetto da Shilyss sul forum di EFP."

- Ma guarda, guarda… Light Yagami e Hideki Ryuga… le nostre nuove celebrità…
I due si voltarono subito verso la ragazza che si era appena avvicinata al loro tavolo, una giovane donna dal lineamenti occidentali, gli occhi azzurri e i capelli castani, corti e spettinati.
- Ci conosciamo per caso? - chiese Yagami.
- Mi chiamo Mel River. Scrivo per il To-Oh journal che, in caso ancora non lo sapeste, é il giornale della nostra gloriosa università. Mi hanno dato da scrivere un articolo su di voi. Ho pensato di intitolarlo "Light Yagami e Hideki Ryuga: fanno il discorso di inaugurazione insieme, giocano a tennis insieme, fanno merenda insieme… cos'altro faranno mai insieme?", allora che ve ne pare? -  chiese con un sorriso beffardo.

[Brevissima shot Izuku x Ochaco]
"Lei è la mia unica certezza, e non smetterò mai di pensare che sia bellissima anche quando piange, anche quando è sporca di polvere e sangue, e torna a casa con il costume stracciato, i capelli impregnati di sudore e fumo, ma con l'espressione di chi ha superato l'Inferno girone dopo girone, correndo per il Purgatorio e raggiungendo il Paradiso.
Lei, assieme al mio lavoro, è la ragione per cui vivo".

[Okakuri || Sofferenza gratuita || Spoiler sull'episodio 8 di Steins;Gate 0]
Costretti dall'ironia del destino a ritrovarsi soltanto per doversi dire addio ancora una volta, Okabe e Kurisu sono un binomio antinomico, intrappolati in un labirinto di sofferenza.
- Parte Prima - Kurisu: Anche se si amano così disperatamente, il dolore e il peso delle loro colpe non svaniranno mai [...].
- Parte Seconda - Okabe: Se la sua mano si intrecciasse a quella di lei non sarebbe più in grado di lasciarla andare.

1651 d.C. - Giappone del Periodo Edo.
Una raccolta in cui si intrecciano le storie di vari personaggi sullo sfondo di un Giappone feudale. Quella di Shisui, un ronin che protegge un villaggio di pescatori, di Itachi, un onnagata - un attore che interpreta ruoli di donna - nel teatro kabuki; ma anche di Sakura, una kunoichi addestrata da Madara, ninja al servizio del Daimyō servito dall'onorevole samurai Hashirama.
Accenni nostalgici, malinconici, di guerra e d'amore.
- Diverse misure d'amore Shisui e Itachi [ShiIta] one-shot; “Tu non sai quanto io ti ami, Itachi.”

{❀IzuOcha | Ochako centric | Riferimenti ai capitoli 67, 102 e 109 del manga | OneShot di 775 parole}
↫Dal testo:
❝Ochako si sentiva come una bambina che teneva in mano il filo di un palloncino con elio.
Quel palloncino leggero rappresentava i suoi sentimenti verso di lui. E, più cercava di allontanare quelle emozioni che le facevano sussultare il cuore, annodandosi e attorcigliandosi con più forza il filo intorno alla sua mano, più questo le scivolava dalle dita, iniziando la sua ascesa verso il cielo.❞
(...)
❝Potevano i suoi sentimenti essere così leggeri? Senza gravità, proprio come il suo Quirk?❞