ATTENZIONE: LA STORIA NON E' MIA, MA E' SOLO UNA TRADUZIONE DEL TESTO ORIGINALE.
I suoi occhi erano scuri, famelici, determinati.
Era evidente che sapeva quanto fosse spaventata mentre un sorriso compiaciuto gli attraversa il volto.
"C-cosa vuoi da me?" Chiese Bella coraggiosamente.
Allora l'afferò per la vita, forzandola contro gli armadietti.
Tutti sentirono, ma nessuno ebbe il coraggio di incrociare il suo cammino.
"Ti voglio."

*Emily non si fidava di quel ragazzo e aveva temuto un'aggressione alla quale aveva risposto con l'unica tattica di difesa che era in grado di attuare.*
*Amanda provava una specie di odio generale per il genere maschile. Non poteva definirsi esattamente odio, solamente non era affatto a suo agio con i ragazzi e il fatto che quella sera si sarebbe dovuta ritrovare nella stessa casa di lui le faceva saltare i nervi.*
*La scia di studenti continuava a camminare oltre le sue spalle. Nella sua visuale apparve Heather, l’unica ragazza che lì dentro non passava mai inosservata.*
*Si fissarono negli occhi un po' più del dovuto. Appena furono di nuovo in sala James diede una pacca sulla schiena dell'amico. “Cosa ti prende?” sbraitò Con.*

[The Vamps]
Un'amicizia che potrebbe essere molto di più. Ma non sempre le cose vanno come si vorrebbe

DAL CAPITOLO 13.
“Hai paura di me Christine?” mi chiese addolcendo la voce e reclinando la testa lateralmente.
“Non mi fai paura” mentii “Lasciami il polso, mi stai facendo male” cercai di mantenere un tono duro per nascondere il reale dolore che provavo al polso. Non gli avrei dato quella soddisfazione.
Qualche secondo dopo mollò la presa e prima che potessi allontanarmi da lui, posò una mano sulla base della mia schiena e a pochi centimetri dal mio viso mi disse:
“Non finisce qui, avrò ciò che voglio…e voglio te”
Inghiottii rumorosamente e lui sorrise beffardo prima di allontanarsi da me. Mi diede le spalle e girò il capo ancora una volta in mia direzione salutandomi aprendo e chiudendo la mano come un bambino, che di innocente aveva ben poco. Non riuscii a muovere un muscolo, restando lì sul marciapiede a guardarlo mentre entrava in macchina e sfrecciava via. Quel ragazzo mi terrorizzava, soprattutto perché non potevo prevedere la sua prossima mossa. Era pericoloso e se volevo continuare a vivere in pace dovevo stargli lontana.

Sono Ashley Price vivo a Londra e non sono il genere di ragazza che si considera santa, io bevo, mi drogo e lavoro in un locale serale dove anche vivo.
La mia vita non mi piace per niente e se posso dire la odio ed è stata rovinata per colpa di una sola persona..... mio fratello, almeno era quello che credevo.

Liam e' il nuovo vicino di casa di Selena.
Liam ha un problema, viene picchiato ed abusato da una donna che non e' ne la madre, ne la ragazza.
Liam non ha amici.
Liam non ha nessuno.
Selena e' una normale ragazza di citta' che consolera' Liam ogni volta che verra' picchiato e violentato... Ma riuscira' Selena a salvare Liam da quella donna cosi' crudele, che sembra non avere un cuore?
Lo scoprirete solo leggendo!

-Capitolo otto.
La sua bocca scorreva sul mio collo, fino alla clavicola e ritornava su, lasciando scie di saliva, finché non iniziò ad usare i denti. Morsicava ogni singola parte del mio collo, lasciando segni rossi.
Quando cercai di divincolarmi, posò una mano dietro alla mia testa e strinse leggermente i capelli, «Buona.» sussurrò beffardo.
E riprese il suo lavoro torturatore, non connettevo più dal dolore, la parte destra del collo esigeva dell’acqua fresca per disinfettare quei morsi, alcuni dei quali erano stati marcati una seconda volta dal tocco di Harry.
Dopo un po’, quando il mio cuore stava scoppiando e le mie gambe non mi reggevano più, Harry riniziò con la sua scia di saliva, succhiando via dei rivoli di sangue.
Respiravo affannosamente, piena di paura.
Si staccò e mi sorrise, successivamente si riavvicinò. Spostai il capo di lato, e lo sentii ridere di scherno, «So che mi vorrai.»
Completa.

«Perché hai voluto che scappassimo?» domandai legando la mia mano alla sua catenina d'argento.
Il mio petto era a contatto con il suo. Sentii il suo respiro affannarsi quando la mia mano libera raggiunse i suoi capelli.
«Rispondimi dannazione» ansimai avvicinando la mia fronte alla sua. Harry era imprigionato tra il mio corpo e la parete, ma non dava alcun segno di cedimento. 
«Sei ancora più affascinante, se è possibile, quando tenti di avere il controllo su di me»
«Voglio una risposta, ora» dissi aumentando la stretta alla sua nuca.
«Come vuoi»
Trailer: http://www.youtube.com/watch?v=MtMID8-PHPU

Lei la sua ex migliore amica.
Lui capo di una banda di 'brutte persone'.
Lui geloso di lei e delle sue amicizie.
Il destino per loro due ha in servo molte sorprese.
La gelosia può portare all'essere pericolosi?

era tardi, molto tardi, eppure quel ragazzo voleva parlarmi, mi aveva salvato, glielo dovevo, ma sarebbero stati guai seri. a casa mi aspettava l'inferno e il mio corpo già tremava.

“Ehy, posso rubartene una?” esclamo.
Il ragazzo alza lo sguardo e mi guarda dall'alto verso il basso.
Minchia vuoi?
“Allora, posso?” riprovo una volta che si è avvicinato.
“Certo, baby. Già fumi?” domanda dandomi una sigaretta che immediatamente inizio a fumare.
“Primo: baby ci chiami tua sorella. Secondo: Fumo solo quando sono nervosa, e ora lo sono.”
“Anche io fumo quando sono nervoso.” -mi sorride malizioso.-“Come ti chiami?”
“Ti interessa?” dico aspirando e soffiandogli in faccia.
“Sì, ti ho vista con quello sfigato di Tomlinson...Non dovresti fartela con lui.” Aspira ancora e mi guarda fisso.
“Ci vivo con Tomlinson.” affermo scocciata.
”Sei la criminale vero? Quella che ha rubato un auto?” insiste.

Annabell è una ragazza di sedici anni la quale ogni giorno viene picchiata a scuola da due ragazzi. Lei non si sente abbastanza per la vita. A dieci anni ha perso i suoi genitori ma della loro morte non ne parla con nessuno anche perchè non ha amici. L'unica persona sulla quale contare è suo fratello Liam che appena ha compiuto diciotto anni l'ha presa in affidamento. La sua vita però cambierà con una persona che sarà la sua forza di vivere che ormai lei aveva perso da tempo

Connor Ball. Tristan Evans. James McVey. Bradley Simpson. Chi avrebbe mai pensato che sarebbero diventate persone così importanti nella mia vita? Ma soprattutto chi poteva immaginare che sarebbero potute entrare a farne parte?

ATTENZIONE: Questa storia non è di mia proprietà, è di @natkidrauhl.
Ho letto la sua storia e la amo davvero, ho deciso di riportarla qui però con personaggi diversi, infatti il protagonista della storia originale è Justin Bieber, io invece ho pensato di trasformarlo in Liam Payne
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E i suoi occhi fissi nei miei mi facevano andare in un'altra realtà, in un momento non ricordai più niente: quale fosse il mio nome, che data era oggi e neanche il giorno in cui ero nata.
Ad un certo punto il suo viso si fece più vicino, riuscivo di nuovo a sentire il suo cuore battere velocemente, avvicinai il mio viso al suo, chiusi gli occhi sapendo già cosa stesse per succedere.
La mia testa diceva di andare via, ma il mio cuore diceva di restare.
"Che ci fate voi qui" disse una voce maschile.
Liam si allontanò subito da me guardando lo sguardo arrabbiato del bidello.
"Non dovreste essere in classe?" sputò arrabbiato.
"Si- n- noi, no ..insomma-" cercai di dire ma le parole mi si fermarono in gola facendomi balbettare e in un secondo dimenticai tutto ciò che avevo da dire.
[...]
Lui un criminale, lei una normale ragazza di New York.

MOMENTANEAMENTE SOSPESA!!!
Tratto dal Capitolo 36
[...]rimasi quasi incantata alla sua vista, gli accarezzai la guancia constatando la sua morbidezza, mi venne voglia di baciarlo, mi avvicinai cautamente a lui un respiro separava le nostre bocche, stavo per baciare il mio migliore amico ma, subito il pensiero di Harry mi pervase costringendomi ad arretrare - adesso non mi scappi!- disse Louis con voce roca mi prese per i fianchi e mi avvicinò a lui [...]
Tratto dal capitolo 38
[...] Uscì dal bagno asciugandomi una lacrima che aveva rigato la mia pallida guancia, quando arrivai vidi il dottore parlare coi ragazzi così mi aggregai – che è successo? Sta bene? - chiesi a raffica interrompendo qualsiasi cosa lui stesse dicendo.
- si sta bene si è appena svegliato, se volete andarlo a trovare potete, ma solo uno alla volta – mi precipitai dentro la stanza senza nemmeno dare il tempo al dottore di terminare, mi avvicinai a lui sorridente, gli strinsi la mano fredda, lui si girò verso di me mostrandomi uno dei suoi sorrisi perfetti – chi sei tu? - chiese scostando la mano dalla mia [...]