- Ti va di divertirci insieme, una cosa veloce - disse, scandendo le parole “divertirci” ma per chi mi aveva preso?
- Fottiti! - allontanai la sua mano e cercai di uscire fuori da quella situazione.
- Mi piaci - , come cavolo sentivo la sua voce nella mia testa? Questo si chiama incantesimo della mente, forse stavo farneticando e i migliaia di libri che avevo letto a proposito mi avevano fumato il cervello? Mi girai e lo trovai ancora fermo, adesso i suoi occhi assomigliavano a un leone che analizza la strategia migliore per uccidere la sua preda; quel ragazzo era strano e io ero curiosa come una pazza a scoprirlo anche se da un lato del mio cervello mi diceva di scappare e lo stavo facendo e come!
[Questa storia è residuo di un sogno, spero di caratterizzare il tutto bene e di far comprendere la vita solitaria e la sofferenza della protagonista. Comunque non sarà solo romantica ma anche con un pizzico di sovrannaturale. Buona lettura]

Storia sviluppata dalla one shot: 'she', personaggi:
•Naira: capelli biondi tinti di rosso, occhi azzurri, anoressica.
•Marco: capelli neri schiariti dal sole, occhi cioccolato e verdi, fisico mozzafiato.
•Angelo: capelli neri, occhi azzurri, papà di Marco.
•Isabel: capelli biondo scuro con shatush, occhi verdi/nocciola, migliore amica di Naira.
•Aldo: capelli grigi, occhi scuri, pastore amico di Angelo che ha visto crescere i 3 ragazzi.
•Ale: capelli marroni, occhi scuri, amico di Marco e Naira.
•Giacumassu: capelli grigi, occhi scuri, pastore amico di Aldo e Angelo.
Trama:
Questa storia parla di come un ragazzo riesca a tirare fuori una ragazza dall'anoressia, di come l'amore e l'amicizia, se veri, riescano a vincere su tutto.
Spero vi piaccia :) _Naira.

"E' un mese e poco più di caduta nella più totale disperazione.
Non appena l'ultimo giorno dell'anno giungerà al termine, qualcosa si schianterà al suolo fatto di vetro e ghiaccio... "Sarà forse la tua vita?""

La osservai meglio. Il viso tondo, la pelle diafana ma con le gote arrossate dalla corsa, un sorrisetto sornione sulle labbra, gli occhi vispi, forse troppo, i capelli indomabili: quello sicuramente non era un abbigliamento adatto ad un collegio prestigioso come Wertley; la camicetta bianca sembrava voler sgusciare dalla gonna a pieghe malamente stropicciata, le calze non erano allineate, difatti una arrivava correttamente al ginocchio mentre l'altra era scivolata mollemente sino alla caviglia, facendo scorgere delle ginocchia sbucciate su delle gambe secche e piene di lividi. La cravatta sicuramente non era nel posto che le spettava, le fasciava la testa ricadendo di lato. Lei continuava a ridere come se non gliene fregasse niente di nessuno ne di dove si trovasse. La mia famiglia mi aveva detto che a Wertley comportamenti troppo frivoli o vivaci non sarebbero stati tollerati ma quella bambina sembrava non curarsene...
Il ragazzo che ci stava conducendo ai dormitori mi scosse dai miei pensieri facendoci superare quella ragazzina sbucata dal nulla per condurci al nostro dormitorio. La sentii urlare dal pianerottolo sottostante un vivace: "BENVENUTI A WERTLEY DAMERINI!"
Ero dinanzi al mio letto quando sussurrai a me stesso: - Devo assolutamente scoprire il nome di quella bambina. -

La partenza di Dana per l'università è imminente quando il padre le comunica di aver sventatamente venduto l'appartamento in cui vivono a un vecchio e ricco impresario di città.
Dana, caustica e dall'arrabbiatura facile, ha così l'occasione di scontrarsi con Max, il lusinghiero, contraddittorio e spocchioso nipote del suo nuovo proprietario di casa.
Il loro incontro sarà solo l'inizio di una serie di vicende e personaggi che li porteranno a ritrovarsi e scontrarsi di nuovo sullo sfondo magico e affascinante di Venezia.
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«Salve, Dana. Tutto bene?»
Dana aprì la bocca. Poi la richiuse. Poi la riaprì. «Max?»
«In carne, ossa e tutto il resto, come puoi constatare» rispose lui con un sorriso scintillante.
Il Vetril, pensò subito Dana, senza alcuna logica.
Lo squadrò da cima a fondo, ancora un po’ stordita. «In carne, sigarette e Armani, vorrai dire» osservò critica.
«No, Versace.»

Gloria Perri, una ventitreenne che si trasferisce a New York dall'Italia. Una ragazza insicura che riesce a ritrovare un po' di sicurezza grazie all'amica Candice. Una ragazza con dei problemi dovuti ad un passato insistente e pesante. Una ragazza che senza saperlo diventerà un ossessione per Lui.
Bradley Lays, multimiliardario di fama mondiale. Possiede un attico nell'Upper East Side e un casinò a Las Vegas. Un uomo abituato a mantenere il controllo su tutto quello che lo circonda. Un uomo che tutti definiscono "Bello e Impossibile". Un uomo a cui difficilmente si può dire di no.
Questa è la storia di un amore avvolgente.
Un amore carnale, che porterà la nostra protagonista a sconvolgere completamente quello che conosceva prima di Lui.
Una storia che farà innamorare.
Diciamocelo ragazze... Ognuna di noi vorrebbe un Mr. Lays nella sua vita!
TRAILER--> https://www.youtube.com/watch?v=ktJsJKZ8aWE&list=UUSS-sqmw6wGG1nnmHxz2gDw

-non sei stanco?
-di cosa?
-di tutto, di tutto questo?
-no. Se non ci fosse stato tutto questo non ci saresti stata neanche tu.
Cos'è la solitudine? Cos'è quello stato di profonda malinconia che ti coglie in qualsiasi momento della giornata? Maya è bella, giovane, intelligente e sola. Le sue giornate trascorrono tra momenti di noia e di angoscia. Ma la sua routine è destinata a cambiare il giorno in cui Eros entrerà nella sua vita e la stravolgerà completamente.

Cosa succede quando la damigella d'onore e il testimone dello sposo si ritrovano a stretto contatto per organizzare il matrimonio dei loro amici? Nascono problemi.
Kayla Parker è una ragazza solitaria che ha un unica amica per cui farebbe di tutto, tra cui organizzare il suo matrimonio, perché Bianca proprio non ce la fa.
Non sarebbe neppure così problematico se non fosse che è obbligata a collaborare con Josh, il testimone dello sposo nonché il suo tormento. Colui che non perde mai occasione per disturbarla con la sua presenza.

Suono delle onde. Questo era il significato del suo nome. Hanon. Lei è una ragazza forte, determinata, pronta a dare il tutto e per tutto, a mettersi in gioco senza rimuginare troppo sulle conseguenze. Lei stessa in fondo è un onda, un onda capace di travolgerti e sconvolgerti la vita.
Ma anche lei troverà quella roccia che le darà un freno, una roccia contro la quale sbattere e il suo nome sarà Ryan Carter. Ma a furia di provare, potrà mai quell'onda scaraventare una roccia?
Questa è una storia che parla di sogni, di passioni, di amore, di amicizia e di vita.
Ma soprattutto parla di rischiare, dare il tutto per tutto sempre e comunque senza condizioni e senza sicurezze. Quanta forza può avere una ragazza di 21 anni? E quanta ne puoi averne tu?
Forse e dico forse, più di quanta immagini.

Trasferirsi in una nuova città, lontano dagli amici di una vita e dagli unici luoghi che hai sempre conosciuto, non è affatto una cosa semplice e Nicole lo sapeva bene, partendo già col presupposto che non sarebbe stata in grado di affrontare quella situazione con facilità e che quell'ultimo anno di scuola prima di conseguire il diploma non lo avrebbe mai digerito. Era la nuova arrivata e sapeva che non sarebbe stata accettata con facilità da tutti quei volti sconosciuti che non la smettevano mai di fissarla o di parlarle dietro. Non poteva aspettarsi, però, che non sarebbe stata da sola e che le cose sarebbero state più complicate di come le vedeva.

Nicole vuole lasciarsi un brutto segreto alle spalle.
Lucas vuole capire.
Dal capitolo 7:
–Lucas, giuro che se non ti alzi in questo preciso istante ti verso un secchio d’acqua fredda addosso- a quanto pare il suo amichetto era più sveglio di lui.
–Nicole non rompere-. –Alzati! Ora!-. Lo iniziai a strattonare. In meno di tre secondi il suo braccio muscoloso mi trascinò sul letto sotto di lui e mi bloccò senza via di fuga. Ora era davvero sveglio e conoscevo quello sguardo.
–Non ci provare, ti avverto-. Prima che potessi muovermi iniziò a farmi il solletico e risi fino alle lacrime, facendo andare via quel poco di fondotinta che copriva le occhiaie. Feci un movimento brusco col ginocchio e gemetti.
–Ehi scusa, ti ho fatto male? - aveva uno sguardo intenso ma assonnato e pensai che era la cosa più sexy che avessi mai visto considerando che ero stesa sul suo letto con lui che aveva solo i boxer addosso ed era a due centimetri da me con una tartaruga ben scolpita che arrivava fino ai boxer e oltre. C'era un problema però: lui era il mio migliore amico.