Dopo aver assistito a una rappresentazione de "Peter Pan: il Musical", J. K. Rowling ha una brillante (e per certi versi catastrofica) idea; chiama così all'appello tutti i suoi personaggi e... Un omaggio a questo grande musical (con Manuel Frattini, Claudio Castrogiovanni, Alice Mistroni e Riccardo Peroni)

Lord Voldemort ha perso la sua cara Nagini... e ora dovrà perdere un pò del suo prezioso tempo per ritrovarla.

Quando si perde qualcuno che si ama, si cerca in ogni modo di far finta che non sia vero. I personaggi appartengono a J.K.Rowling, la storia non ha scopo di lucro

"Forse ero talmente abituato ad averti attorno, a sentire la tua voce, a ridere con te, con la tua figura così costantemente presente nella mia vita, che non riesco a concepire l’idea che non ti rivedrò mai più: per me è un po’ come se tu fossi andato al cesso e non fossi ancora tornato e…oh, accidenti, che cazzo di paragoni! Non so, insomma… una cosa del genere. E’ come se stessi vivendo un brutto sogno dal quale non riesco a svegliarmi. E la cosa più stupida di tutte è che ancora spero di spalancare gli occhi di punto in bianco e trovarti li, seduto sul tuo letto, nella nostra vecchia camera, che ridi e mi chiedi il perché della mia faccia tanto sconvolta e di quelle lacrime che mi rigano il viso." [George dopo la morte di Fred]

Quello che secondo me doveva succedere alla fine del capitolo 31, La Battaglia di Hogwarts del settimo libro della saga, Harry Potter e i Doni della Morte.
La prima parte è interamente presa dal libro, la seconda invece l'ho modificata in base ai miei desideri.
Perché francamente a tutto c'è un limite.

“Dillo, George” Si portò al suo fianco, stringendogli il polso.
Lui non si scostò. Sentiva un sottile tepore, nel punto dove quelle dita sottili incontravano la sua pelle. “Non ci riesco”
“In tutti questi anni non ti ho mai chiesto niente” Intensificò leggermente la stretta. “Lo sto facendo adesso”

Oggi in effetti è il mio compleanno e mi è venuta i mente questa piccola fic sui gemelli... son due flashback di George, altro non vi dico! Ah, spoiler DH. *Versione corretta (sì, perchè in un momento di deficienza acuta ho scambiato Fred con George facendo capire che era Ge il morto... mah... sarà perchè mi piace di più Fred, o perchè è da molto che non leggo i libri... xD)*

«Vedi, Hug …», cominciò lei, depressa, poggiando la testa sulle braccia che circondavano le ginocchia.
«Altolà!», esclamai, impedendole di dire altro, mentre sentivo il desiderio di prudermi - come se avessi l’orticaria - ad udire quel soprannome. «Non chiamarmi con quello stupido nomignolo! Sembra un esclamazione di disgusto!»

Dopo la sua morte, Fred decide di salvare George dall'ombra del suo stesso fantasma.

"Con una calma estenuante apro la porta della camera. La nostra camera. La camera che abbiamo condiviso da quando siamo nati. La camera che ora è solo tua..." un piccolo tributo ai miei gemellini preferiti... ed è anche la mia primissima ff! leggete e commentate!

Oggi è il primo d'aprile... nonchè compleanno di Fred e George Weasley... così, ho buttato giù questa drabble. Forse non è un capolavoro, ma avevo bisogno di scriverla.

Per chi si è fatto, almeno una volta nella vita, la fatidica domanda: "C'è vita oltre la morte?"... Per me, e per i nostri eroi, sì, ancora più bizzarra e sconclusionata di quella terrena. I nostri Malandrini, capitanati da un recentemente defunto Voldemort e qualche altra nostra vecchia conoscenza, mettono in atto il piano del secolo: salavre il matrimonio di James Potter, allontanando definitivamente Lily dalle grinfie untuose di Severus Piton. Come? Ma trovandogli una donna, ovvio!

Breve one shot ispirata al fumetto Calvin&Hobbes di Bill Watterson. Quali pensieri passano per la mente di una tigre di pezza?

“Hugo? Hugo? Ci sei? Sono a ore dodici”
“Ti sento chiaro e forte, capitan Lily. Siamo a due centimetri di distanza, eh.Hai già avvistato la nuova vittima?”
Due bambini dalla ribelle chioma rossa erano sdraiati sotto il tavolo della Tana, gli occhi socchiusi e intenti a scrutare la stanza.Era un freddo pomeriggio di dicembre - con il Natale alle porte -, noioso per due ragazzini scatenati come loro.