Ormai l’ha picchiato talmente tante volte che ha perso il conto, eppure lui non smussa quella sua lingua tagliente e mantiene quel suo sorrisetto beffardo che la manda tanto in bestia.
« Come siamo indaffarate oggi, Karin » le soffia all’orecchio una mattina spuntando alle sue spalle senza preavviso.
Se c’è una cosa che odia è essere presa alla sprovvista e l’imbecille lo sa benissimo.
Sulle note di True Love, ecco la convivenza curiosa ma funzionale dei due ex membri più strani del Team Taka. Come cane e gatto... ma con tanto amore.

Seto Kaiba aveva finalmente capito due cose.
La prima era la ragione per cui fosse sempre stato tanto ossessionato da quella carta.
La seconda era il perché sentiva che non si sarebbe mai potuto innamorare di nessun'altra che non fosse lei.
Ma quello che non sapeva ancora era che presto l'avrebbe incontrata di nuovo... Anche lei infatti lo stava cercando, anche lei lo voleva vedere.
Ma lo voleva vedere morto.
[ Blueshipping ]

"Una vena iniziò a pulsare pericolosamente sulla tempia di Sasuke. Perché se era vero che detestava Naruto, per il pargolo del dobe nutriva un odio profondo che neanche nel suo periodo oscuro aveva provato. Il piccolo mascalzone irriverente, naturalmente uguale e identico a suo padre, aveva un difetto che lo aveva fatto finire direttamente sulla sua lista nera: aveva un evidente debole per sua figlia"
[Sasuke centric] [SasukexSakura] [BorutoxSarada]

Sì, l'ennesima raccolta di drabble. Sì, su un'ennesima famiglia. Sì, una SasuSaku e un pargoletto.
[...]
7. Tempo [Tic Tac. Te ne accorgi? Sta passando davvero, stai vivendo!]
8. Un dobe di troppo - Prima Parte [Né nè, Sas'ke, c'è un po' di gelosia?];
9. Un dobe di troppo - Seconda Parte [Pur di toglierselo dai piedi, si scende a scommesse idiote, né?]
10. Una questione di onore [Perchè non conta che tu abbia soltanto due anni];
11. E svegliarsi la... notte [Potresti mai lasciar tutto nelle mani di Sakura? Certo che no!];
12. Vuoi il ciuccio? Così dormi meglio! [A me funziona!];
13. L'ora di cena: pomodori per... tutti? [Apriti cielo!];
14. Mamma Uchiha [Quando un idiota ne è convinto, che dia pure aria alla bocca];
15. Non. Piangere. [Hai visto che con te piange sempre, Sasuke-kun?]
16. Scontro tra Uchiha [Un marmocchio non può spuntarla]

Tra Kankuro e Ino c'è un'amicizia che è strisciata sottobanco senza che neanche la kunoichi se ne accorgesse, quando quel qualcosa che aleggia nell'aria le viene sbattuto in faccia lo rinnega come se fosse un sacrilegio, ovvero se la fa sotto. Invece di affrontare quello che deve per essere felice, fa di tutto per aggirare il problema, meno male che ci sono gli amici, va'. Altrimenti sarebbe stata una long longhissima di trentordici capitoli sulle pare di Ino e, insomma, anche no.

«ATEM, C’È UN SERPENTE IN CASAAA!!!!» urlò isterico l’Aibou prima di correre via insieme ad Anzu, con tutta l’intenzione di tornare in spiaggia o meglio ancora partire per la Patagonia.
I nostri eroi hanno sconfitto tenebre e luci, Zork e Kuriboh e psicopatici a non finire. Come se la caveranno alle prese con un comunissimo serpente? Attenzione alle 'geniali intuizioni' di qualcuno e ai comandi del generale Atem...

Dedicata ad una cara amica scrittrice e sognatrice come me... Sakura e Ino... ti voglio bene.
Di solito non portavo rancore per nessuno, non mi arrabbiavo mai eccessivamente con qualcuno fino ad odiarlo, ero una persona piuttosto pacifica, tranquilla e pacata.
Appunto, “ero”, perché da quando è entrato quel maledetto Uchiha nella mia vita ho permesso al mio lato peggiore di emergere fuori.
Io sono Sakura Haruno, ho 23 e sono una scrittrice.
Lui è Sasuke Uchiha, ha 26 anni ed è un rompiscatole.

Avrai un fratellino.
...
Ecco cosa gli aveva detto la mamma a colazione.
Lui arricciando il naso, si era alzato da tavola, scontento.
Perché quello non era in programma. Non era nel piano.

Sasuke, Shisui ed Itachi. Tre bambini. Tre cretini.
Una Mikoto leggermente imbufalita con tali creti.. ehm, bambini e un Fugaku diverso, molto diverso da come lo conosciamo.
Due cose li uniscono: il salotto e la Palla di Fuoco.
Il salotto di casa cadeva a pezzi.
Una trave penzolava tranquilla dal soffitto, il tavolino era semi carbonizzato, i paraventi in carta e le porte non eristevano più.
Le scale che conducevano al piano di sopra erano invase dalla cenere e su una parete faceva sfoggio della sua bellezza un buco gigantesco, con i bordi bruciacchiati ad arte.
-Itachi...?
- Ci annoiavamo....
Me lo lasciate un commentino?
Bacioni Mail!

Tutti coloro che hanno un fratello maggiore, almeno una volta nella vita, si sono dovuti scontrare con le perversioni di tale fratello maggiore. O che dir si voglia: demente.
Che tale demente sia sangue del tuo sangue, parte della tua vita, tua unica ragione di vita o semplicemente una persona che, come nel mio caso, ti faccia pensare all'ipotesi dell'adozione, non ha, minimamente, importanza.
Questa è la mia prima storia in questo fandom, spero che vi piaccia seriamente! Me lo lasciate un commentino vero?

[AU SuiKa | 6 drabbles | partecipante all'AU Challenge di ArabellaStark | tabella Cinema]
#01. Appuntamento • «Alle otto a casa mia. Ma chiamami racchia un’altra volta e giuro che non uscirò mai più con te».
#02. Bigliettaio • «Se le do cinquanta verdoni, fa finta di non avermi mai visto?».
#03. Drive-in • «Sai cosa fa la gente ai drive-in nei film americani? Tromba. Ti sembra romantico?».
#04. Horror • «Non osare attaccarti a me come una cozza se hai paura, eh. Arrangiati».
#05. Intervallo • Si accorse di stringere tra le mani l’evidente erezione di Suigetsu trattenuta a fatica dalla stoffa dei pantaloni.
#06. Popcorn • «Te l’ho detto... è stato solo un incidente! Tu eri lì, sopra di me... e mi hai toccato... e io non c’ho visto più niente».

A Sakura e Ino.
Dal testo:
"Lo abbracciò d’impulso, slanciandosi in avanti, il seno contro il suo torace."
[B. Bagno]
[O. Ore]
[D. Duecentonove]
[Y. Yoh]
[G. Guardia]
[U. Uchiha]
[A. Apparenze]
[R. Respiro]

Prima classificata al "Temporal Space Naruto Contest" indetto da Akiho87
Dalla storia: Perse un battito e rimase paralizzata per diversi secondi. La sua mente sembrò svuotarsi ed il suo corpo iniziò a tremare.
Forse era solo un brutto scherzo che le stava giocando la sua vista. Quei capelli scuri, quella tunica bianca con quello stemma che conosceva fin troppo bene, quelle spalle possenti. Non era assolutamente una proiezione mentale, non era una visione. Anche se le dava la schiena, l'avrebbe riconosciuto tra mille.
Lo stupore si trasformò molto presto in rabbia, la collera divenne incontrollabile.
Estrasse un Kunai e, senza pensare alle conseguenze, balzò giù dall'albero dove si trovava. Scattò rapidamente verso colui che le stava procurando tutte quelle forti emozioni.
Era seduto in mezzo a quel bosco di cui lei non conosceva il nome, a gambe incrociate e leggermente ricurvo in avanti.
Sasuke era lì, immobile e con lo sguardo basso. ||| Ovviamente SasuXSaku!

Si prese la confidenza necessaria – quella che lui non le consentiva, insistendo sul fatto che quello fosse solo un lavoro, e che il resto dovesse rimanere fuori – per abbracciarlo alle spalle, già sapendo che avrebbe ottenuto come risultato soltanto un mugugno di disappunto e una scrollata di spalle lieve, che mai avrebbe potuto davvero allontanarla.
«Sai bene ch-»
«Sì, lo so. E’ solo un lavoro.»
«Non mi pare che ti sia chiara la questione.»
«Mh, davvero?»
Sebbene Sakura stesse pressando il suo corpo contro la schiena di Sasuke, mentre le mani accarezzavano lentamente tutta la sua camicia, fino a giocherellare con qualche bottone, mostrando, così, un comportamento poco impacciato e a suo modo sicuro, in realtà si sentiva morire, dolorante in petto e con la testa gonfia di pensieri, alla ricerca di quello che sarebbe stato il momento giusto per parlargli, per dirgli quelle frasi che si era ripetuta tra sé e sé talmente tante volte che avevano perso il loro senso.