Trema di Yggdrasill,
il frassino eretto,
geme l'antico albero,
lo jǫtunn è libero.
Tutti temono
sulla strada degli inferi,
che la stirpe di Surtr
li inghiotta.
(LJÓÐA EDDA - VǪLUSPÁ, La Profezia della Veggente, v 47)

L'impossibile è avvenuto e passato. Atena, sigillata per quasi duemila anni, si risveglia in un mondo completamente diverso. Gli equilibri sono spezzati. I suoi guerrieri dispersi per il mondo. E un nemico antico si muove per riprendersi ciò che gli è stato sottratto.

«Tu cosa ne pensi?» domandò sottovoce Eaco, osservando di sottecchi la neo Regina degli Inferi che sfoggiava una maglietta rosa confetto, con sopra stampato il segno della pace, mentre dava le ultime disposizioni a Radamante, a cui era stato affidato l’incarico di ripulire l’Europa e l’Africa dall’ondata di zombie.
«Che ha un bel culo»
«Sto parlando seriamente, Minosse!»
«Anche io!»
«Ehi, voi due, invece di stare lì a guardarmi il fondoschiena, che ne direste di darvi una mossa? I morti non ci tornano da soli nell’Ade!» la voce della diretta interessata li fece sobbalzare.
«Sì, signora. Subito signora!» si ritrovarono quindi a dire i due Giganti, presi in castagna, per poi affrettarsi a darsi da fare.
«Dannazione! Che sia telepate?» sfuggì di conseguenza ad Eaco, preoccupato per la figura barbina in cui era appena incappato, mentre sbraitava ordini a destra e a manca ai suoi sottoposti.
«E cosa vuoi che ne sappia io! Fino a ieri nemmeno sapevo che Ade avesse una figlia!» gli rispose di conseguenza Minosse, con un’alzata di spalle.

“Narra la leggenda che Nemesi fosse figlia di Oceano e Notte, e venne posseduta da Zeus nelle spoglie di un cigno nel tempio di Ramnunte, nell’Attica. Dea amministratrice della Giustizia, provvedeva soprattutto a perseguitare coloro che si macchiavano di delitti rimasti poi impuniti. Con l’avvento di Athena, Nemesi divenne sinonimo di vendetta, e la protettrice di coloro che aspiravano a ripristinare l’equilibrio…”.
Trovare la sua giusta vendetta, una volta placate le turbolente acque del Fato, è lo scopo principale di Aiolia, Saint del Leone. Diciotto anni dopo, l’assassino di suo fratello Aiolos, Shura di Capricorn, non ha ancora pagato il prezzo del sangue legato a quel crimine ingiusto. Aiolia non chiede nulla di più che uno scontro equo, mai avvenuto per le varie peripezie che hanno dovuto affrontare nel corso della loro vita. E adesso che la pace è –almeno temporaneamente- ristabilita, ha tutte le intenzioni di esigere il suo tributo. Ma la mano divina è più efficace di quella di un povero mortale, per investito da un’armatura sacra che possa essere, e ancora una volta, sembra arrivato troppo tardi all’appuntamento con la sua vendetta ...
Attenzione: questa fanfiction non tiene conto della serie "Soul of Gold"

Cento drabble a tema fisso. Maestro e allievo. La Siberia. I ghiacci. I diamanti che risplendono. L'aurora. Gli Sciamani. Ojmjakon: la terra più fredda.

[AVVISO: Potrebbe presentare scene non per stomaci deboli !!]
Di certo, per Shun, Quella sarebbe stata la prima ed ultima volta che si sarebbe presentato davanti a quella tomba: era troppo pericoloso farsi vedere a viso scoperto lì dove il suo tutore, non che maestro, ora riposava per l'eternità.
« Shun, conviene andarcene di qua. Non è bene che ti fai vedere in giro proprio sulla sua tomba... potremmo avere visite indesiderate.» gli consigliò con voce calma e pacata.

Tutti abbiamo degli scheletri nell'armadio, segreti che non vorremmo che mai e poi mai fossero rivelati, giusto? Bene. Anche Milo di Scorpio ne ha uno. E bello grosso, pure. Che proviene dritto dritto dal suo passato. E che salta fuori, all'improvviso, da un anonimo quaderno con la copertina bordeaux...
[Baby!Gold Saint!]

La convivenza, si sa, è una delle prove più ardue che ci si possa trovare ad affrontare.
Sopratutto con certi soggetti. O con i loro amici. O i loro problematici ed ingombranti drammi esistenziali che vanno a sommarsi a quelli personali, dando vita a risvolti imprevisti e non sempre graditi.
Perché la vita è un cubo di Rubik: molteplici facce, combinazioni, conseguenze e frustrazioni derivanti da ogni singola tessera e i suoi movimenti.
Dove non bisogna stare attenti all'introvabile soluzione, ma a ciò che accade nel mezzo della ricerca.
Sopratutto, a quali tiri mancini il dannatissimo cubo tenta di tirarti.

Elena ha rilevato il vecchio negozio di fiori della nonna ed è pronta ad iniziare un nuova vita nel paesino di Cala della Sirena. Ma il suo negozio fa gola anche a qualcun altro, che è disposto a fare carte false per sfrattare la piccola fioraia ed aprire un konditori in perfetto stile svedese...

[Cinque incontri + uno per la nascita di una strana amicizia che si evolve nel tempo e nella lontananza, diventando pian piano qualcosa di più. Perché alle volte non serve vedersi tutti i giorni per sapere di tenere a qualcuno || Pitchuri(o)]
Yuri non ha la più pallida idea di chi sia Phichit Chulanont. Per la verità non riuscirebbe neppure a pronunciare correttamente il suo nome, figurarsi ricordare la sua faccia.
E' vero, lo ha visto in televisione durante le qualificazioni per la Coppa Cina, ma era troppo occupato a seguire maniacalmente l'altro Yuri e i suoi programmi per far caso al thailandese. O chiunque degli altri inetti sfidanti in generale, a dirla tutta.
Così quando se lo ritrova davanti tutto occhi scuri brillanti e un grosso sorrisone, che agita il suo cellulare con un'assurda cover a tema di piccoli criceti cartoonizzati chiedendo di fare una foto insieme, si limita a scoccargli una delle sue celebri occhiatacce e smorfiare.
«Non ho tempo per le foto o gli autografi»

“Hades non era solo il nome dei un locale alla moda di Vienna improntato al gusto dark e gotico, era qualcosa di molto più oscuro, e loro SAINT avevano appena iniziato a grattare la superficie brillante per scoprirne il vero significato”.
Dopo aver arrestato il narcotrafficante Julian Kevines, la squadra dei SAINT deve affrontare una nuova minaccia che stavolta prende il nome dal dio della morte: Hades.
Tra nuove indagini e un avversario più che mai enigmatico i SAINT dovranno riuscire ancora una volta a sconfiggere il crimine del mondo moderno.

ATTENZIONE: Questa fanfic é l'atteso seguito di "Chocolate and Smoke on the School" quindi consiglio di leggere prima quella ^^
Molte cose sono cambiate da quella partenza, ma molte altre sono rimaste sempre le stesse, come i ricordi che lottano per tormentare Mello. Nuovi e vecchi personaggi daranno vita a nuove avventure deliranti in una delle città più stravaganti e imprevedibili del mondo: Londra
"Dopo circa un’ora, grazie ai pochi e semplici passaggi di: una lunga doccia rigeneratrice, crema idratante per il corpo, asciugatura/lisciatura dei capelli, controllo brufoletti, controllo eliminazione di qualunque pelo superfluo sul mio viso, passaggio di cremine energizzanti, un filo di correttore e scelta dei vestiti con obbligo di abbinare la cravatta al colore dei calzini… potevo dire di avere un aspetto presentabile. Sembravo il perfetto uomo d’affari carismatico, il gilet nuovo di pacca che avevo messo era indubbiamente la chicca della giornata.
Ora si poteva dirlo seriamente: Ecco a voi Mihael Keehl in tutto il suo splendore!"
Mettetevi comodi, afferrate una tavoletta di cioccolato e qualche biscotto al burro by Harrods e buon divertimento!

"- Quanti anni hai?
- 18
- Sicura? A guardarti sembrerebbero meno
- Lo so – lo guardo seria – ma sono 18. Se vuole le mostro i documenti
- Ti credo – l’uomo sorride nuovamente – hai mai fatto la cameriera prima
- No
- Hai mai lavorato?
- No
- Hai mai apparecchiato una tavola, anche solo a casa tua?
- No
- E perché dovrei assumerti?"
Ivy ha un sogno, ma la strada per realizzarlo sarà dura da percorrere e le persone che incontrerà le complicheranno la vita, facendole perdere spesso il sentiero.

AU MAFIA!
[Estrapolato dal cap. 4]
Feliciano si alzò in piedi, passandosi una mano sulla fronte sudata dalla tesione. Davvero sarebbe finito tutto lì? I suoi sogni, il suo potere e il suo nome sarebbero caduti in quell'ufficio?
Partì un colpo, il ragazzo chiuse gli occhi, ma Lovino sapeva che prima o poi, una volta colpito, li avrebbe riaperti per guardarlo per un ultima volta in volto e per accettare la sua sconfitta.
Il proittile tagliò in due l'aria, viaggiando alla velocità di molti kilometri orari, e la sua meta era solo una.
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[Pairing a sorpresa!]

“Gilbert éramos amigos...” sussurrò sentendo il braccio congelare, “Appunto per questo che sono qui. Voglio darti il mio regalo...” l'albino si avvicinò ancor di più “...Un regalo speciale...” e l'alito freddo investì il viso dello spagnolo.
[FrUk - Spamano]