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Elise: diciassette anni, è una ragazza particolare che con gli anni è cambiata. Cerca sempre di soddisfare tutti mettendo se stessa al secondo posto, ma ora con l’aiuto di un’amica dice basta e ci riesce.
È grazie a una festa che conosce lui: Alex. Ragazzo normale all'apparenza, ma conoscendolo meglio, forse nel modo “sbagliato”, riesce a stravolgerle la vita, a migliorarla a fargliela veramente chiamare vita.
Torino: una città che fa da sfondo al romanticismo, alla passione dei protagonisti mettendo in evidenza – forse – alcune cose a cui non tutti fanno caso. Ogni vita è degna di essere vissuta e se c’è quella persona che riesce a smuoverti quel qualcosa di più, non è meglio?
Gli extra sono stati entrambi postati, la storia è del tutto conclusa.

Dublino le sue strade ciottolate, la Guinness nei pub poco illuminati, le risse giù per Dawson Street, la Liffey mai davvero silenziosa, e il tempo di vedere un sacco di albe far cambiar faccia alla città dove sono nati, e comincia a star stretta.
Baez, spacciatore dislessico che vive su una barca, Dorian e Kol abitano in una casa dove nessuno vive davvero, e sopravvivono a se stessi senza parlarsi.
Des, insofferente e sarcastica, non saprebbe curare una pianta ma si trova a barcamenarsi nella vita di tutti. E Weeze, Merr, Naoko, Gigi e Stones, che finiscono per inciampare uno sull'altro fra le vie di Temple Bar, scartabellando insicurezze e rimodellando aspettative, in una colonna sonora che rimescola Pogues, Pendulum e The Smiths.
"“E' morta una ragazza?” Dorian riconosce la testa rossa allampanata di Stones O'Grady.
Non si salutano. Nessuno sa che si conoscono.
Nessuno sa che ha comprato Dexedrina da suo fratello per passare gli esami di metà corso.
Siamo tutti dei cagasotto, alla fine.
Nessuno conosce nessuno come vorrebbe, ma finiamo per conoscerci tutti, che lo vogliamo o no.
Gli eroi di una generazione"

Ryan, anfibi sfondati e cd dei Sex Pistols e dei Clash buttati disordinatamente nel caos della sua camera, il suo rifugio.
Jennifer, innamorata della voce di Frank Sinatra e di Nina Simone che ascolta stesa nella vasca al centro del suo lussureggiante bagno personale.
Un incontro.
Uno sguardo.
Un bacio.
“Quell’aria da pudica verginella mi faceva impazzire, e il modo che aveva di guardarmi mi divertiva, mi osservava come se fossi un’animale pericoloso dal quale è meglio riguardarsi.”
“Quel ragazzo aveva chiare tendenze bipolari e almeno cinque personalità differenti che si alternavano senza un ordine logico eppure, per un motivo che neanche io riuscivo a spiegarmi, invece che tornarmene a casa rimanevo lì ferma ad osservarlo.”

[Momentaneamente sospesa per revisione e miglioramento]
Francia, 1783
Marie - Anne e Juliette sono gemelle perfettamente identiche: nulla differisce fra loro all'apparenza. Ma mentre Marie - Anne è giudiziosa, dolce e obbediente, Juliette è orgogliosa, spigliata, anticonformista e non esita un momento a mandare al diavolo l'etichetta per amore. Per salvaguardare la dignità della famiglia il loro padre adottivo Henri la relega in casa, le proibisce di farsi vedere e diffonde la voce secondo la quale Juliette sarebbe da una zia lontana.
Quando Marie - Anne, promessa al duca di Valçar, si ammala poco prima del matrimonio, non esita a chiedere alla sorella di presentarsi all'altare al posto suo. Ingenuamente, le due azionano un meccanismo che porterà inevitabilmente a focose passioni, segreti sconvolgenti, strazianti dolori e cocenti delusioni.
Alle porte della Rivoluzione Francese, le due sorelle e i loro cari si ritroveranno a scegliere una strada che potrebbe portare alla felicità così come alla distruzione. Seguendo il proprio amore perfetto.
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Un matrimonio combinato. Un odio profondo. Un amore dissoluto.
Sicilia, seconda metà dell’Ottocento. Marianna è una contadina ventenne allegra e impavida, amata da tutti gli abitanti di Santoro, il villaggio in cui è nata e cresciuta. Orfana di madre da quando aveva dodici anni, Marianna vive con il padre vedovo e lavora nei campi con la madrina Pinuzza, moglie del pescatore Calogero, e sua figlia quattordicenne, Tiziana.
L’arrivo inaspettato di don Pietro Ripamonti, il nuovo padrone delle terre su cui si estende il paese dalla morte del padre, getta nello scompiglio la sua vita. Il villaggio è sotto le tormentose angherie dei suoi cortigiani e l’unico modo per calmare le acque è offrire uno sposalizio. Essendo l’unica donna nubile del quartiere, Marianna si sacrifica per sposare il giovane e dissoluto conte.
Pietro è più che felice di accettare Marianna come sua sposa, avendole già messo gli occhi addosso.
L’odio che la ragazza nutre per il marito oscura completamente il desiderio che lui prova sin dall’inizio. I rapporti tra i due sono tesi e complicati: lui, dominatore stoico e deciso, non riesce a sottometterla e lei, fiera e indipendente, non ha intenzione di lasciarsi calpestare.
Solo quando entrambi abbasseranno l’ascia di guerra, a bordo di una barca sul mare sotto il cielo di luglio, le prospettive cominciano a cambiare.
Pietro vede Marianna come la sua unica donna, la sola per cui nutre un rispetto profondo e sincero. Marianna comprende più che mai che quello che riteneva il demonio in terra è una persona con un cuore, sepolto dall’antico dolore per la morte dell’amata sorella, Laura.
Entrambi si amano appassionatamente, in un amore senza veci e denso di possessione urticante e bruciante. Un amore malato che sarà diviso da un’imminente tragedia, in cui Pietro vede la sua unica donna nelle vesti di un angelo paradisiaco. E quando tutto finisce, entrambi capiscono ciò che da molto tempo temono.
Perché non è difficile lasciarsi incantare dai dolci occhi di Marianna, celesti come il cielo di luglio.

Ero bella, ero giovane ed ero ebrea.
Se fossi nata in un periodo diverso della Storia, probabilmente questa mia ultima caratteristica non sarebbe sembrata poi così rilevante.
Invece, per mia sfortuna nacqui nel 1923 a Buchenwald nella Germania orientale.
La storia di Heike, giovane ebrea tedesca deportata nel campo di Buchenwald, che sarà protagonista suo malgrado di un amore malsano.

Kaja si innamora della sua migliore amica, Charlotte. Un amore inconfessabile che la tormenta e del quale Charlotte non immagina neanche l'esistenza.
Un giorno un ragazzo entra nelle loro vite, Noah, che sconvolgerà completamente i loro mondi.
Le paure, le indecisioni, i dolori, i sentimenti fragili, fatti di sfumature, di tre ragazzi adolescenti, che si affacciano alla vita..
E ho capito che l'amore a volte non basta,
che può volerci un eternità per trovarsi, per viversi,
ma l'eternità non è più niente a confronto con l'amore.

Se siete omofobi non leggetela.
Attenzione (?): Linguaggio volgare.

Michele e Andrea.
Il sogno di uno è disegnare, riuscire a riprodurre il mondo su un pezzo di carta. Il sogno dell'altro è riuscire, con le parole, a creare un nuovo mondo sulla carta.
Quanto sei disposto a sacrificare per inseguire qualcosa di incerto e fuori dal tuo tempo?
Mi allungai per aprire la cartella e tirare fuori l’album da disegno. Il quaderno degli schizzi conteneva materiale troppo compromettente, meglio qualcosa di più serio.
«E’ mostrare un pezzo della tua anima.» Gli porsi i fogli. «E’ avere paura di non essere capiti o, al contrario, di essere capiti troppo.»
Lui chinò il capo e li accettò con un sorriso. Aveva delle belle mani, con dita lunghe ed affusolate – peccato per le unghie mangiucchiate. «Esatto.»
Appoggiai le mani sulle ginocchia e la fitta tornò. Non volevo guardare mentre mi spiava dentro.
«E tu mi consegni la tua anima così?»

Tutti gli adulti lavorano.
C'è chi fa l'architetto, chi l'insegnante, chi il medico e chi... il killer.
E i ragazzi... no: non devono MAI intromettersi nei lavori di un serial killer.
Potrebbe essere un gioco pericoloso... e potresti venire a scoprire verità che era meglio non sapere...
Okay, questa è la prima storia a capitoli che pubblico qui su efp, e non le solite one-shot -.-
Critiche ben accettate, purchè gentili ^.^
P.S. continuo la storia solo se vi piace almeno un po'.

Nikki è stato mandato sulla Terra per trovare un umano abbastanza appetitoso e portarlo a casa, nella sua dimensione.
Jess è un tranquillo ragazzo che ama la natura e le margherite. Nikki addocchia proprio lui, attratto... dalle sue emozioni.
Sopravvivere tra Parassiti, divinità e dubbi non sarà facile - e fare chiarezza tra i loro sentimenti?
[Slash/yaoi, rating rosso per determinati capitoli] [Scene forti!] [PoV alternati]
Il rombo di un tuono lontano si unì al gocciolare della pioggia. Avevano parlato di Lacie, avevano parlato di Nikki. «E tu, Steve?»
Questo aprì gli occhi e lo fissò, lasciandogli la mano. La sua espressione era tornata seria. Prese un respiro profondo. «Io ho bisogno di Nikki.»
Un ponte di legno comparì all’improvviso sotto ai loro piedi; le alghe chiazzavano le assi umide, che non sembravano molto sicure.
«E non solo perché se non fossi arrivato tu, ora sarebbe…» Steve si torse le mani «mio. Non solo per quello, non fraintendermi.»

Vite che bruciano. Sentimenti che scottano. Come fuoco ardente queste storie s'insinueranno in voi, lasciando i piccoli semi del male che compaiono nella mia mente malata, seminando distruzione nel vostro cuore.
Almeno è ciò a cui miro.
I mostri sono reali, i fantasmi sono reali. Vivono dentro di noi e, a volte, vincono. Stephen King.

Londra. Anni '80.
Tra il gli ultimi colpi del vero Rock, la scintilla di anarchismo del Punk e la follia degli Hooligans: C'è Lei: Elle, 23 anni, americana; e c'è Lui: Aaron, 26 anni, inglese.
Tratto dal primo capitolo: “Lasciai il sole prepotente di Jacksonville, per incontrare la sua versione timida, nascosta tra le nuvole grigie e spumose. Lasciai la luminosità accecante dell'oceano che si rifletteva sui grattaceli, per immergermi nelle strade fumose e più cupe di Londra. Lasciai quella parvenza di vita, per una vera. Una ventata d'aria fresca, elettrizzante, a tratti assurda e probabilmente un po' romanzata, ma era pur sempre vita e finalmente la sentivo davvero mia.
Tratto dal secondo capitolo: “«Perché le tue parole somigliano più ad una minaccia che ad un invito?» domandai, senza farmi problemi, dando il via libera ai miei pensieri.
«Perché non ho la faccia da bravo ragazzo.»
«Allora te ne rendi conto?»
Lui annuì. «E non è solo apparenza.»”
STORIA SOSPESA FINO A DATA DA DESTINARSI.

Anni 50.
Siamo pieni di difetti.
Non esiste persona al mondo che non abbia almeno un difetto, una fissa, un tic. Qualcosa, insomma.
Piena di difetti, manie e fissazioni era sicuramente lei, Clarice. Specifichiamo, la vita, lentamente e a volte con cattiveria, le aveva gentilmente regalato un tic di qua, un gesto compulsivo di la. Erano un insieme di esperienze, detti e credenze ad averla fatta diventare in quel modo.

-non mi lasciare, Sherlock. Non mi lasciare mai più, ti prego-
"Sherlock, ti prego" sospiro quasi impercettibilmente e gli metto una mano trai i riccioli morbidi e scuri spingendo appena la sua testa nella posizione da me desiderata.
Ma lo lascio subito: so che non lo farà mai se non è certo che è per sua spontanea volontà, è troppo testardo.
Mi guarda in viso così sadico che quasi mi spaventa, ma poi sorride malizioso e lo prende in bocca. Sento tutto il resto annullarsi e chiudo gli occhi, immerso completamente in un piacere che parte dalla bocca di Sherlock e si diffonde per tutto il mio corpo.