Un ballo sensuale, un'unione spirituale, un appartenersi totale, il tango unisce, conquista e pervade.Il loro sangue scorre veloce nelle vene, la passione si scatena e ci fanno vivere un Edward ed una Bella molto diversi dal solito. Dapprima timidi e infine completi ed insieme volano sulle note di una musica passionele, il tango li legherà dal loro primo sguardo per sempre.

Odiare un qualcosa e dipendere da esso, è quello che succede la maggior parte delle volte nella vita.
Ma non sempre è un male dipendere da qualcosa di piacevole, non sempre è un male venire attratti dal dolce richiamo di ciò che, anche per un semplice ed inutile motivo, ci ostiniamo ad odiare.
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Tratto dal terzo capitolo.
“Voi ragazzi siete tutti così, pensate solo con quel coso in mezzo alle gambe e mai con la testa”
Sussurrai stringendo i denti e rialzando lo sguardo verso di lui.
Ammazzarlo, ecco cosa volevo.
“Voi ragazze mi sembrate accettare con estremo piacere quel coso che abbiamo in mezzo alle gambe”
“Porco”
“Zitella”
“Maniaco”
“Verginella”
“Ti piglio a schiaffi”
“Interessante”
Si alzò alla mia minaccia e mi si avvicinò pericolosamente.
“Provaci”
Continuò in un sussurro, ed io alzai il braccio intenta a colpirlo.

{Vecchio titolo: The Wrong Man}
Giulia è una normale ragazza di 18 anni; va a scuola, esce con le amiche e, quando capita, con qualche ragazzo, ma non è certo alla ricerca del Principe Azzurro.
Sembra l'inizio di un'estate come le altre quando, all'improvviso, compare Enrico: l'erede di un impero criminale, bello e affascinante, che si invaghisce di lei e la obbliga, un po' con le buone e un po' con le cattive, a frequentarlo...
"I tuoi amici non sanno dove sei, però loro sono al sicuro." Mormorò, avvicinando le labbra al mio orecchio e facendomi rabbrividire con il suo caldo respiro. "Cerca di fare in modo che rimangano tali... Se mi disobbedisci in qualsiasi modo, farò loro del male, e ti assicuro che sembrerà un incidente."
Parlava come farebbe un amante nell'intimità di una camera da letto, con la stessa voce calda e rassicurante, leggermente roca: eppure le sue parole erano tutto fuorchè rassicuranti. La sua era una minaccia bella e buona... [dal Capitolo 7]

Un semplice invito di matrimonio può cambiare quella che sembra essere diventata una vita stabile? Questo si chiede Bella quando si ritrova tra le mani l’invito del matrimonio di Alice e Jasper. Partire e raggiungere quella che un tempo era la sua migliore amica affrontando i fantasmi del suo passato? Oppure restare a casa e non correre rischi? Bella vive a New York, fa la giornalista, si è lasciata i Cullen alle spalle e si porta dietro da cinque anni due grandi responsabilità che portano il nome di Ej e Lizzie. Chi sono? E che c’entra Edward in tutto questo? Se vi va di scoprirlo correte a leggere la mia storia. Sono tutti umani.

Questa è la storia di Luca e Sara, del loro amore, del loro perdersi e del loro continuo ritrovarsi che comincia quando sono ancora due ragazzi nei tardi anni settanta e finisce ai nostri giorni, attraversando la loro esistenza. Per i contenuti e i temi trattati, ritengo sia adatta ad un pubblico più maturo, non certo per una questione di età, ma perché credo che possa essere maggiormente apprezzata da chi non cerca solo lo svago nella lettura di una piacevole storia d’amore, ma abbia anche la voglia e la capacità di confrontarsi con tutta una gamma di emozioni più complesse ed intense vissute da personaggi molto realistici nella disarmata e fragile umanità con la quale affrontano l’amore, la vita.
Chi ha letto le mie storie precedenti, già conosce il mio stile semplice e diretto, chi invece non mi conosce ancora potrà scoprire una vicenda molto intima, appassionata e sentimentale narrata però in modo scorrevole, senza smancerie e - spero – in maniera mai noiosa. Per tutte ci sarà una piccola trovata che forse potrebbe interessare… Se vi ho incuriosito, non vi resta che cominciare a leggere. Ah, dimenticavo una cosa: i capitoli sono molto brevi per cui non lasciatevi spaventare dal loro numero. Se ne possono leggere agevolmente anche due o tre insieme.

«Non ricominciare con l’idea di farmi sposare Hermione Granger. Io non la voglio, lei non mi vuole, punto!»
«Tu puoi anche non crederci, ma io SO che quella sarebbe la soluzione giusta a tutti i nostri problemi!»
«Padre – Draco ricomincia con pazienza a spiegare l’acqua calda a suo padre – per me non sarebbe un gran dramma sposarmi con lei o con qualunque altra strega. Io sono abituato all’idea del matrimonio come contratto politico-commerciale, ma lei la pensa in tutt’altro modo, ritiene di dover sposare uno di cui è innamorata. Sicuramente finirà con un quattrocchi, suo collega dell’università.»
«Ma che ti costa farle la corte e farla innamorare di te?»
«No! Non lo farò. Non è una sciacquetta qualsiasi. Se io le faccio la corte e lei mi sposa si aspetterà da me fedeltà e tutto il resto! Non intendo cacciarmi in un simile guaio! Che cosa non ti è chiaro? Posso sposare lei, o qualunque altra, solo a patto che la mia vita non ne risulti del tutto rovinata. Se questo non è possibile non se ne fa niente!»
«Vorrà dire che andremo in bancarotta per consentirti di sollazzarti tra le cosce di qualche sgualdrina!»

Dal capitolo 19 : -Tu mi odi..- riuscì a dire solo quello prima di scoppiare a piangere. L’unica persona che potesse volerle bene l’aveva punita, si sentiva disintegrata. Joseph di scatto la raggiunse. Le alzò il viso con la mano. Non gli era mai stato insegnato l’affetto. Non riusciva a dimostrarlo, se non con amore carnale o violenza. E si odiava per questo, odiava dover essere così. Baciò impetuoso le labbra della demone, che si tirò indietro. Il principe non glielo permise e la catturò a sé mettendo una mano sulla schiena. Non centrava niente con il sesso, o il piacere. Erano entrambi distrutti dentro, entrambi richiedevano qualcosa dall’altro. Avevano bisogno di quell’amore negatogli, da fattori esterni. Joseph si staccò, guardandola scuro in volto, quasi severo.
-Io non ti odio.-
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Relazione tra padrone e schiava, ma non solo. Punizioni, scene carnali, personaggi secondari intriganti e particolari. Halchi, cittadina natale della nostra protagonista, viene rasa al suolo per conto di Joseph, demone e principe dei purosangue sbruffone, insensibile, erotico e sprezzante; e Priscilla, demone mezzosangue diventa schiava del primo. E' una ragazza spigliata, testarda, scontrosa, sensibile e sincera... non si fa sottomettere facilmente.

Anno Domini 1585
Elisabetta I d'Inghilterra è una sovrana amata e rispettata dal suo popolo. Viene chiamata la Regina Vergine. Non è sposata, non ha un signore ma, ha un Figlio, il Principe Edoardo Enrico d'Inghilterra, nato all'infuori del matrimonio. Edoardo è Ribelle, donnaiolo, poco incline al matrimonio.
Ferdinando II d'Asburgo, Arciduca del Tirolo, fratello di Massimiliano II Imperatore del Sacro Romano Impero, ha una figlia, Anna Sofia d'Austria. È bella, caparbia, ribelle e sognatrice, ma a causa del matrimonio mantenuto segreto dei genitori, né lei, né i fratelli, possono vantare diritti al trono d'Austria.
Un'alleanza fra l'Inghilterra e l'Austria risulta molto vantaggiosa per entrambe le nazioni, ma sarà altrettanto presa di buon cuore da questi due figli Illegittimi?
E cosa può portare questo cambiamento nella storia, negli anni del complotto di Babington?
L'Alleanza fra Austria e Inghilterra, può impedire la guerra fra Filippo di Spagna e Elisabetta d'Inghilterra?
“L'Amore spesso ci viene celato, nascosto dietro a drappeggi cremisi, troppo spessi perché la nostra vista possa scorgerlo e riconoscerlo, ma, molto spesso, è proprio vicino. Resta a noi riconoscerlo e saperlo afferrare.”
REVISIONATA FINO AL CAPITOLO 3

Morgana e Alessandro sono uniti da un matrimonio combinato che sembra essere destinato all'infelicità, le differenze fra loro sono insormontabili: lui col suo silenzio e la sua freddezza e lei con quella voglia di essere se stessa, libera da tutte le regole imposte dalla sua condizione di nobildonna.
Ben presto però si accorgeranno che il matrimonio non è il loro unico problema: il Re è minacciato da continui attentati e Alessandro, essendo suo fratello, non può che essere coinvolto.
Dalla storia:
"Si piegò su di me con lentezza, dandomi il tempo di ripensarci, di scansarmi, ma io non ne avevo intenzione, fremevo per un misto di aspettativa e timore e desideravo che il tempo si fermasse e accelerasse insieme.
Mi sfiorò prima la fronte con un lieve tocco di quelle labbra caldissime, poi si spostò verso l’orecchio, solleticandomi col respiro e con un piccolo morso sul lobo, strappandomi brividi che mi corsero lungo tutta la schiena."

«Non lo senti?» mormora, tanto vicino al mio viso che non resisto alla tentazione di baciarlo, con le sue parole che vibrano sulle mie labbra. Io non resisto mai alla tentazione di baciarlo. È così bello, ha il viso che ho sognato di trovare per tutta la vita. Ha il naso perfetto. Adoro i suoi dreadlocks castani. Ha gli occhi più grandi e blu che si siano mai visti. E brillano, come la prima neve sotto un raggio di sole mattutino. Brillano di quello che è, nel suo intimo più profondo.
Dio, il ragazzo che mi ama è perfetto.
«Cosa?»
Si appoggia coi gomiti ai lati della mia testa e prende a giocherellare con i miei capelli. «La neve.» solleva il mento ed annusa l’aria intorno a noi. «La prima neve di quest’anno.»

Masha Chècova è una giovane donna la cui unica colpa è quella di essere figlia di uno tra gli uomini più benestanti di Boston e, per questo motivo, un giorno di quotidiana routine verrà pedinata, aggredita e sequestrata. Verrà condotta e relegata in una cella in cui Masha vivrà giorni di agonia, terrore, dolore e angoscia; giorni in cui verrà maltrattata, picchiata e umiliata. A volte perderà la speranza, desidererà morire e arrendersi, rischierà persino di perdere la fiducia in sé stessa; altre volte, invece, troverà la grinta per lottare, sopravvivere e farsi beffe del triste destino che le è stato assegnato.
E, in questo immenso baratro di agonia, Masha troverà anche un inaspettato punto di riferimento nell'uomo più inadeguato per questo ruolo: Jason, uno dei suoi carnefici. Lo stesso uomo che la indurrà a provare sentimenti completamente opposti, contrastanti tra loro, nuovi; che la aiuterà a respirare nei momenti di apnea e che le donerà brevi lampi di luce in quella fitta tenebra.
"Era un prigioniero quasi quanto lo era Masha. Entrambi vittime ed espiatori di colpe non loro, entrambi non più liberi e padroni di sé stessi e delle loro vite che implacabili sfuggivano al loro controllo."

Afferrai un quaderno a righe dalla mia borsa e strappai alcuni fogli dalla metà. Tornai di corsa all’aria aperta e ripresi la mia posizione precedente, col cuore che batteva forsennato nel petto.Mordicchiai la penna. Cosa scrivere?Una frase d’effetto? Il mio indirizzo? Una storia?
Mmmm…no.Non avrebbe avuto senso scrivere nulla che non fosse stata la verità.Perché quante probabilità c’erano davvero che qualcuno la leggesse? Quante probabilità c’erano che finisse davvero tra le mani di un essere umano e non distrutta, incastrata tra delle rocce o tra le reti di qualche pescatore e gettata nell’immondizia?
Praticamente nessuna…Potevo essere sincera. Potevo essere me stessa, forse per la prima volta davvero.
Poggiai la penna sulla carta e iniziai.

Draco Malfoy era finalmente tornato, alla fine della guerra magica nessuno aveva più saputo nulla di lui. Chi avrebbe mai potuto immaginare che aveva servito come militare nel mondo babbano? Che si era laureato in medicina addirittura in quel mondo? E ora medico affermato anche nel mondo magico, un luminare nel suo campo, si appresta a fare una proposta ad Hermione Granger che lei non potrà rifiutare...
C'è qualcosa di oscuro nel passato babbano di Malfoy che innesca conseguenze imprevedibili, tali che la mezzosangue più famosa del mondo magico ne verrà travolta.
Dal prologo:
- Benvenuta nel mio inferno mezzosangue, supplicherai per avere il mio aiuto. Ed io ti avrò in pugno, ma nello stesso tempo otterrò la soluzione che mi abbisogna.. – mormorò, mentre con cadenza elegante usciva dalla stanza e rientrava di diritto nel mondo magico.

Un passato che risorge e cala come un velo nero sul casato dei Malfoy.
Nessuno ne è ha conoscenza, di un tale essere si era perso il " dire " nella notte dei tempi.
La guerra impazza e miete le sue vittime
Dal racconto:
-Draco, come puoi assistere al mio stupro? - si disse Hermione.
La voce della ragazza sembrava un sussurro come portata dal vento, e gli giunse nella mente.
Se ne fu stupito non lo diede a vedere.
Poi istintivamente rispose
- Infatti non lo farò ma tu dovrai assecondarmi in tutto, ti chiedo perdono fin d'ora per quello che farò, ma è per salvarti la vita. Non fare domande, giuro che ti spiegherò tutto. L'unica cosa qualsiasi cosa faccia urla, scalcia e dimenati-
Lei lo sentì nitidita, come se stessero parlando ad alta voce. Ma quell'emozione si perse nell'angoscia del suo viso
- Cosa farai? - chiese spaventata uno strano presentimento le strinse la gola
- Ti fidi di me?-
- Come posso? -
- Ti fidi di me?-
- Ho paura-
-Ti fidi di me? -
-..Si -
- Solo una cosa, Granger, devo saperlo, hai già fatto sesso? -
Silenzio
-Rispondimi -
....

Cosa sarebbe successo se Jane Eyre non avesse mai ricevuto la sua eredità? Se fosse rimasta tristemente lontana da Thornfield per anni, senza conoscere le sorti degli abitanti dell'amata tenuta? Che ne sarebbe stato di Mr. Rochester? La rassegnazione e il sacrificio avrebbero continuato ad avere la meglio sulla loro passione?