dal Cap 7
" Jiyong non ha senso ciò che dici. Non so che idea tu ti sia fatto di me
ma io non sono una facile. Se speravi di finire in bellezza la serata ti sei sbagliato "
"Se sapevi che era tutto programmato perché sei rimasta "
" Beh…nessuno mi ha costretto ad andarmene "
" Ma nessuno ti ha costretto a restare "

Qualche pazzo psicopatico sta tentando di uccidere il nostro amato leader.
Il presidente della YG si rivolge alla polizia che offre la sua Squadra Speciale per proteggere il ragazzo.
Fin qui nulla di strano se non fosse che la suddetta Squadra Speciale sia davvero speciale, in tutti i sensi possibili....

Cosa succede quando due ragazze e due idol si incontrano?
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-Allora? Vuoi spiegarmelo o devo tirare a indovinare?- chiede .Anzi, facciamola più semplice.. Chi di noi cinque ti piace?- è sicuro di sé. “Beh, può permetterselo! Qualsiasi donna venderebbe l'anima per essere con lui qui in questo momento” pensa Pamela valutando la possibilità di non rispondere. -Sono io vero? Altrimenti perché la tua amica ti avrebbe passato la bottiglia prima durante il concerto? Sbaglio?-. Lei non sa cosa dire, cosa fare. Non riesce a capire come possa ricordarsi di lei, di loro. -Sei carina. Possiamo divertirci un po' se vuoi- le dice accarezzandole la guancia con le dita -Ma ti avverto, sarà solo per una notte. Sei una fan, non ci potrà essere niente di più tra noi-
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-Hai da fare domani?- le chiede dopo qualche minuto. Deve averci riflettuto molto sull'eventualità di incontrarla di nuovo o meno.
-Eh?-
-Ti ho chiesto se hai da fare domani- ripete lui.
-N-no- risponde dubbiosa lei.
-Bene da questo momento allora sei impegnata. Hai un'amica da portare con te?-
-Si, ma che intenzioni hai?- “A cosa gli serve una mia amica?”
-Creo un diversivo-

Le persone che non credono nei sogni sono da considerare come vuote.
Mi possono criticare, torturare, qualsiasi cosa...ma nessuno può togliermi i miei sogni.
Io un mio desiderio, un mio sogno già c'è l'ho, e vi prometto che alla fine tornerò a raccontarvi se l'ho realizzato.

Bussai. 1 colpo. 2 colpi. 3 colpi: niente.
Visto che la porta era aperta, ne aprofittai. Con lo sguardo curioso, cercai il proprietario, e caddi sul ragazzo che sarebbe stato la mia rovina.

Lui le aveva promesso che le avrebbe insegnato a fare l'amore.
Lei, dal canto suo, ad amare.

Sentiva il suo respiro sul collo , e le sue mani,fredde,come ghiaccio,stringerle i fianchi .
Come era successo? ...Quel bacio che l'aveva portata al settimo cielo ,quel bacio che l'aveva fatta arrendere alla voglia,si alla voglia di avere lui tutto per se ,la voglia di sentirsi accarezzare,baciare,sentirsi SUA..

Dunque, come tutti sapete GD e` stato a Londra...
Non ho altro da aggiungere.

Storia senza senso.... E` solo un incubo fatto da una VIP ossessionata.

La seconda parte di Roma-Londra-Seoul. Un amore che fa male al cuore. Sonia e G-Dragon decidono di ricominciare da capo. Ce la faranno nonostante i mille ostacoli che dovranno affrontare?

Cat e` una ragazza molto diretta che dice sempre quello che pensa senza farsi troppi problemi, questo suo comportamento la caccera` in un bel guaio dal quale pero` potrebbe nascere qualcosa di buono.

Uno scontro all'aeroporto e da qui inizia il lungo viaggio amoroso di una ragazza romana che non è mai stata innamorata. Il suo primo amore è affascinante, ricco, creativo e originale. Lei è una studentessa modello, noiosa e con una bellezza femminile coperta da felpe e occhialoni.
Come finirà tra il bello e la bestia?

Ho deciso di stressare tutte le VIP presenti su questo sito con l'ennesima fanfic...
Il protagonista [non dico chi e`] ha perso la memoria e quindi non lo sa nemmeno lui chi e`....
Prendera` appunti su un quaderno scrivendo cio` che lo circonda e cosa gli accade nel tentativo di capirci qualcosa.

Una giornata iniziata in un modo del tutto normale puo` concludersi con un evento del tutto inaspettato...

[Rihanna]
[Rihanna]Dalla storia:
“Chris, smettila”, dissi tra le lacrime cercando di coprirmi. Senza troppo successo. Era ubriaco fradicio, e ormai era più di un’ora che mi picchiava. Stava peggio del solito, e la mattina dopo sarei stata peggio del solito anch’io. “Basta…”, mormorai cercando di alzarmi in piedi.
Mi tremavano le gambe.
Sentii appena l’ennesimo calcio nello stomaco. E non dissi niente, ormai avevo imparato a stare zitta quando mi picchiava. Era solo questione d’abitudine. Dentro di me urlavo.