«Quando hai dieci anni li chiamano amici immaginari. Roba da bambini, insomma. Quando hai vent’anni invece dicono che sei pericoloso, che sei un folle, ti danno perfino del genio, e diventa tutto molto sexy e divertente. Poi però compi trent’anni e – bam!» Izaya inclina la nuca, puntandosi l’indice sul mento come se fosse il grilletto di una pistola «Ti diagnosticano una malattia mentale e cominciano a imbottirti di pillole.»
Shizuo scopre che ha ancora un sacco di cose da imparare su Izaya Orihara.

Dopo aver orchestrato un incidente ferroviario ai danni di Shizuo, Izaya va a trovarlo in ospedale e scopre che il suo arci nemico non si ricorda di lui. Decide quindi di tormentarlo proprio ora che si trova all’apice della sua vulnerabilità, ma per qualche strano motivo… non ci riesce.
«Presumo» continuò Shizuo, attirando l’attenzione di Izaya con il suo tono esitante «che noi due fossimo amici.»
[Traduzione della fanfiction di SuzuyaChan]

James è un giovane assistente universitario, Fancy balla in un locale. Hanno vite diverse, obiettivi diversi e interessi diversi. Eppure le loro strade s’incontrano.
Tra tacchi vertiginosi, colazioni al bar e seghe mentali (e non) si snoda la storia di un ragazzo che deve ancora scoprirsi e di chi lo aiuterà.

Victorian AU ispirata al Ritratto di Dorian Gray
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Se Tooru fosse stato un colore, in quel momento, sarebbe stato magenta. Un rosso avvolgente, accecante, quello sprazzo di colore di un dipinto che attira l'attenzione su di sé, lasciando gli elementi circostanti alla loro funzione di mero riempimento.
Iwaizumi non poteva smettere di guardarlo.

«Ehi» la sua voce era roca, ma suonava serena, in pace. «Andrà tutto bene.»
Quelle parole avevano sempre calmato Bokuto, erano la sicurezza che non aveva più, la prova che Akaashi lo avrebbe protetto e salvato, qualunque cosa fosse successa. Era bello sentirle.
«Andrà tutto bene» ripetè Bokuto come a scolpirle nel silenzio. Le sue mani si mossero automaticamente per accarezzare la schiena di Keiji e stringerlo a sé.
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A volte le persone cambiano, a volte la strada che ci aspetta è completamente diversa da come l'avevamo pensata.

Bokuto ha una cotta per Akaashi, una di quelle cotte che non ti fanno dormire di notte e ti rendono la vita un inferno, e per conquistarlo chiede consigli alle persone sbagliate.

"... Non vuoi stare qui, vero?" il bambino-gatto scosse la testa timidamente due volte, asciugandosi gli occhi arrossati con il dorso della mano. Poi leccò via la lacrima dalla sua pelle lattea, facendo una smorfia per il gusto salato, e si avvicinò di qualche passo alla finestra dalla quale Kuroo gli stava parlando.
Tetsurou esitò per un istante, poi gli rivolse il sorriso più grande che riusciva a fare e allungò una mano verso Kenma, attraverso la finestra.
"Se non vuoi restare qui, ti prometto che ti aiuterò a scappare. Te lo prometto!" disse con tono deciso, sollevando il mignolo e invitando il suo nuovo amico a fare la stessa cosa.
Kenma si avvicinò timidamente e intrecciò il mignolo con il suo, senza guardarlo negli occhi.
Stava ancora piangendo, ma le sue labbra si incresparono per un istante in un piccolo, dolcissimo sorriso.

Tanto tempo fa, in una terra lontana, vi era un grande regno nascosto tra le dune del deserto. Era un deserto strano, diverso da qualunque altro che potreste incontrare sul vostro cammino; non aveva una sabbia dorata, ma una scura, nera come un cielo senza stelle, e poiché sul regno soffiava un vento molto forte l’aria era diventata anch’ella così nera che pareva sempre notte.
[Una raccolta di storie in stile fiabesco]
[1. Il principe dai bei capelli d'oro][Kenma, Kuroo]

«Hogwarts è la più grande scuola di magia e stregoneria dell'Inghilterra».
«Davvero? I miei sono persone normali e quando è arrivata a casa la lettera pensavo che fosse uno scherzo, anche se io lo sapevo, lo sapevo che la magia esisteva!» inizia a dire il ragazzino, parlando a raffica, e Iwaizumi comincia a pentirsi di avergli dato retta «Io sono Toru Oikawa, molto piacere!»
«Hajime Iwaizumi».
«Quindi Iwa-chan» comincia il ragazzino, al settimo cielo «Me lo dici che cosa faranno adesso? Ci saranno delle fate? O dei folletti? CI SONO DEI FOLLETTI? No, aspetta, aspetta, ci sarà un grande gigante gentile che ci sparerà in faccia i sogni con il suo soffiasogni?»
«Il suo cosa?» domanda Hajime, sinceramente confuso, senza capire a cosa si riferisca quello strano bambino «Non accadrà niente di tutto questo; ci metteranno un cappello in testa e ci smisteranno nelle quattro case».
«Io non voglio un cappello, mi scompiglia i capelli».
Iwaizumi, figlio di un'antica casata di maghi (tutti Grifondoro), è al suo primo giorno a Hogwarts, ma dopo aver incontrato, su una delle barche che li portano al castello, un ragazzino spaesato dall'aria entusiasta, niente nella sua vita andrà più come previsto.

[ Traduzione • IwaOi • Side!DaiSu • Side!KuroKen • Side!Asanoya ]
Iwaizumi analizzò con lo sguardo Oikawa, “L'ultima volta sarebbe dovuta essere una cosa da una botta e via,” disse con voce bassa, mancando di convinzione.
Le labbra di Oikawa si contrassero in un ghigno e le mosse più vicino, ad un soffio da quelle di Iwaizumi. “Purché non si tratti di una relazione seria, che differenza potrebbero mai fare una notte o due?”

I baci di Shizu-chan non erano né caldi né dolci e lui era sempre così rude, specialmente se si trattava di lui. Non si ricordava neppure come tutto quanto fosse cominciato. Shizuo lo odiava ed Izaya fingeva di odiarlo.
Non era affatto delicato, i suoi denti affondavano nella sua pelle, macchiandola e lasciando ovunque le tracce del suo passaggio.

[Izaya x Shizuo]
[accenni Izaya x Shiki]
-E' colpa tua, Izaya! E' solamente colpa TUA.
Quindi adesso smettila di scappare..-
-E' un ordine, Shizu chan?-
-Sì, è un ordine.-
(...)
Forse sono stati i suoi occhi, braci ardenti nella flebile luce del corridoio spoglio, forse è stato il tintinnio metallico del fedele coltello volutamente lasciato rovinare sul pavimento biancastro; o forse ancora sono state le labbra del corvino che, dolcemente, si sono posate su quelle del biondo imprimendo un bacio dal desiderio talmente latente da far rabbrividire entrambi.

...Scorpius ancora una volta non rispose, serrò l'abbraccio stringendo il maglione di Al tra le dita e inspirò lentamente il delizioso profumo dei suoi capelli; se solo avesse potuto restare in quel modo per sempre, non gli sarebbe importato più di nient'altro... [dal capitolo 3]
Una FF sulla coppia Scorpius/Albus. Enjoy it!
ATTENZIONE: IL RAITING DIVENTERà ROSSO!

Bande rivali. Orgoglio. Nel cuore dei ragazzi del quartiere di Out River sembra non esserci posto per l'amore. Legami. Fratellanze. La sopravvivenza è il primo pensiero quando la società ti considera "una cavia da laboratorio". Il mondo del futuro è drasticamente cambiato. Logan è il capo degli Wild Boys e vuole eliminare Tristan, capo dei Satan Skulls ma non ha messo in conto il fattore "attrazione". Ragione o cuore? Nathan è un ragazzino fragile, innamorato di Itan, un bastardo che darebbe la vita per lui, ma che non sa dire "ti amo" nè "stiamo insieme". Che succederà, quando Maximilien entrerà nelle loro vite, puntando Nath, senza alcuna esitazione? Itan cambierà per amore, o lascerà che le premure di Max, conquistino il suo Nath? Fra sangue, scontri armati e passioni, il Sistema si aggira nel quartiere "male" della città, mietendo vittime per la ricerca battereologica ... Giocando coi corpi di ragazzini lasciati a loro stessi. Wild Boys, Satan Skull e tutte le altre bande, riusciranno ad aprire gli occhi in tempo, e a capire che c'è un nemico comune, oltre il fiume?

Terrence vive per i videogiochi e per lui essere gay non è assolutamente un problema.
Kim è alto, biondo, ama truccarsi, ama le sue unghie, ama mordere Terrence e giocare un po' con lui in modo alternativo.
Tutto è in equilibrio finché non arriva Chase ed il suo profumo di mare a metterli davanti alla verità.
[Linguaggio volgare, slash/yaoi, rating rosso a motivo] [Dal capitolo 14:]
«Lavoro in un gay bar, Miele.» Kim gli aveva sorriso. Non era strafottente o divertito come al solito, sembrava quasi amaro.
«Anche se la gente per strada finge di non vedermi, ho dei favori in sospeso con diverse persone.»
Si era rialzato, sistemandosi i capelli e guardandolo di sbieco.
«Compreso quel bastardo, ora. E’ fortunato, sono di ottimo umore.»