Erano riusciti a scappare dall’orda di zombie che si era accalcata davanti alla Massive Dynamic, per miracolo.
Il camper aveva avuto qualche intoppo durante la fuga, ma Taemin era riuscito a prendere il comando ed a portare quell’affare in piena strada.
Kibum continuava a tenere la mano di Jonghyun, ormai con la febbre alta ed il sudore che gli colava dalla faccia, e a dirgli che stavano arrivando a casa sua, che avrebbero recuperato l’antidoto e che tutto sarebbe andato bene. [JongKey] [Sequel di: Everything Is Fucked Up ]

Dopo una terribile tragedia che gli porta via i genitori, Blaine Anderson smette di parlare. Chiuso in se stesso e con costanti problemi a scuola a causa del suo rifiuto di parlare, Blaine si sente più solo che mai.
Purtroppo non bastano l'amore di sua zia o gli incoraggiamenti di suo fratello Cooper.
La vita di Blaine cambia nel momento in cui Kurt Hummel cercherà di aiutarlo non arrendendosi alle prime difficoltà che faranno parte del loro cammino, insieme.

Parigi.
La città dell'amore la chiamavano: ma come poteva essere la città dell'amore quando lui si sentiva così solo? Non che lo fosse davvero – non che lo fosse per i fan, ancora si chiedeva perchè si era lasciato convincere, lui non era capace di mentire – in definitiva non era solo, ma si sentiva tale.

Pairing: Klaine, Kurtbastian
“Qualcuno ha un cotta per te...” gli cantilenò all'orecchio Rachel, seduta accanto a lui sul divano del salotto di Sebastian.
“Chi?” le chiese Kurt, inarcando un sopracciglio.
Rachel gli rivolse un sorrisetto sospetto ed indicò con un cenno del capo Sebastian e Santana, che si divertivano lanciandosi lo shaker con cui stavano preparando un cocktail. E, dato che Santana non risultava essere diventata etero, per Kurt non fu troppo difficile mettere insieme i punti.

Kurt, dolce studente gay del quarto anno alla WMHS, è in piena crisi depressiva.
Gli insulti, le spinte, la noncuranza dei suoi compagni lo stanno portando all’oblio.
Per di più c’è questo amore segreto, o meglio, amore che è tenuto segreto, Blaine Anderson, popolare cheerleader dell’istituto, che lo sta monopolizzando in tutto.
Kurt ama il suo ragazzo, ma non è sicuro del contrario.
E tutto questo lo sta facendo impazzire, anche se il ragazzo non lo dà a vedere.
Ma, benché nessuno possa immaginarlo, la sua mente ha un piano molto preciso.
Preciso e definitivo.
-------------------------------------------------------------------------------------
Aveva il controllo della situazione nella stanza, eppure continuava a tremare, gli occhi stretti fino a rimanere soltanto due fessure, per non mostrare la sua paura.
Perché ne aveva tantissima.
----------------------------------------------------------------------------------------------------------
“In tutti questi mesi” urlò arrabbiato “PER TUTTO IL TEMPO IN CUI SIAMO STATI INSIEME non hai fatto altro che usarmi come un oggetto a tuo piacimento. E fa schifo Blaine.”
Si avvicinò all’orecchio del ragazzo e, dopo aver spostato un ricciolo […] gli mormorò dolcemente.
“Quante volte mi hai detto ti amo?”
Blaine deglutì.
Sapeva benissimo la risposta.
Nemmeno una volta.

Central Park, di notte, faceva un po’ impressione.
I lampioni irradiavano una luce malata, illuminando solo parzialmente i lunghi e tortuosi sentieri che da ogni punto si diradavano da un’entrata e l’altra.
Chris sapeva che avrebbe passato dei guai, dopotutto aveva abbandonato la roulotte senza dire niente alla sua manager o qualcuno della crew. Non lo aveva detto nemmeno a Darren, che si era addormentato sul letto mentre lui faceva la doccia.
In una situazione normale lo avrebbe svegliato, infamandolo pesantemente di perder tempo a dormire, nella poche ore che avevano a disposizione insieme.
Chris però era consapevole che Darren aveva dormito qualcosa come quattordici ore in tre o quattro giorni, lavorando al musical con i ragazzi degli Starkid e che poi era corso a New York per registrare Glee.
Senza contare che Chris non era dell’umore per sopportare l’esuberanza di Darren.
Non era dell’umore per sopportare nulla.
[...]

Spoiler 4° stagione.
Darren è molto agitato, per i fan che assisteranno alle riprese di New York. Chris, allora, si inventa un bel modo per farlo calmare.

Alla fine, il grande mistero dell’incontro solo uomini di Mark si era rivelato essere l’idea di trascorrere l’intera giornata sulla sua barca nuova fiammante a bere, mangiare, fare il bagno e prendere il sole, lontani da tutto e da tutti.
Sì, l’apoteosi della frociaggine.
E sì, quando Chris Colfer aveva udito l’esito del piano di Mark non ne era rimasto particolarmente entusiasta.
Praticamente per niente, dato che odiava il mare, l’ondeggiare vagamente nauseante della barca, la confusione immane e infantile che avrebbero fatto i suoi compagni di cast, e soprattutto, il sole. Il suo più grande nemico.
Otto amici, una barca, un imprevisto, un pizzico di smut, e tanta, tanta stupidità.
Che cosa succederebbe ai nostri eroi se rimanessero bloccati in mare senza sapere come far a risalire?
FF ad altissimo contenuto comico.
{CrissColfer, SallingStreet, McGustin}

“Non hai detto niente?! Ti sembra niente dire che senti sempre le mie labbra sulle tue?” esclamò il moro facendo fare una smorfia sofferente a Chris.
Oddio, l’aveva detto davvero.
Che cosa gli era passato per la testa? Perché aveva usato il nome di Darren?
E perché aveva deciso di aggiustare la situazione buttandola sullo scherzo?
Perché?
Chris poteva continuare a chiederselo, ma finché non avrebbe accettato di essere sincero con sé stesso, era inutile. Doveva solo accettare che aveva detto la più semplice verità. Lui sentiva davvero come se le labbra di Darren fossero sempre sulle sue.
Elementare.
“Io…non so che mi passava per la testa” ammise alla fine Chris con un breve sospiro, arrendendosi senza altra scelta a quell’idea, mentre Darren inclinava appena il capo e osservava l’altro con una certa curiosità. Dopo qualche istante, notando l’espressione sempre vagamente afflitta dell’altro, il moro decise di avvicinarsi lentamente a lui finché non arrivò abbastanza vicino da poggiargli una mano sulla spalla e l’altra sotto il suo mento, spingendolo delicatamente a sollevare il capo.
“Io forse sì”
*
{Chris Colfer/Darren Criss}

Taemin aveva sbuffato, indicando a Minho, che aveva fatto tutto quel discorso sul loro essere simili a quei morti, le strade dove erano presenti gli zombie che un tempo vivevano a Seoul come esseri umani e non come bestie assassine.
Quei due poliziotti dovevano essere davvero idioti per non aver capito cosa stava succedendo, con tutti i film che avevano girato negli anni non avevano ancora capito che si trattava di zombie? Veri e propri zombie.
“Sono degli zombie, dei non-morti, non ve ne siete accorti?” [JongKey]

“Anch’io desidero qualcos’altro, oltre la fine della guerra” confessò Kanda sotto lo sguardo incuriosito di Lavi che lo osservava con un’insistenza tale da permettergli quasi di leggere quale sogno nascosto si celasse nella mente dell’altro. “Credo che i nostri desideri coincidano.”
Questa shot è il seguito di Sky {Touch the Smile}(alla fine sono presenti le relative risposte alle recensioni).

Una figura appare tra gli alberi.
Non è molto alta, ma è sicuramente umano.
Lo riconosce: un bambino.
Come lui. Diverso da lui.
L’altro bambino ha i capelli più corti, spettinati e rossi. Sembrano fiamme.
L’altro bambino ha un solo occhio, verde. Sembra fatto d’erba.
L’altro bambino ha il suo stesso sguardo, spento e indifferente.

Non ha problemi ad immaginare su cosa –o meglio chi- si sia focalizzata l’attenzione dell’inglese negli ultimi minuti: ultimamente Allen non fa che osservare Kanda.
Linalee si è chiesta mille volte quale fosse la ragione, dall’istante in cui ha notato che, negli occhi dell’esorcista, non vi era la solita rabbia che indirizzava al compagno giapponese.
[onesense AllenxKanda][LavixKanda implicito]

"Entriamo nella nostra stanza come una coppia di novelli sposi, e in un certo senso è così. Con le parole che gli venivano dal cuore, di fronte ad una tomba in una città lontana, ha finalmente reso ufficiale la nostra storia." [Miyagi x Shinobu]